Visualizzazione post con etichetta Gaza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Gaza. Mostra tutti i post

martedì 9 dicembre 2014

"HUNGER GAMES" : UN FILM CHE A GAZA E' REALTA'. - RAMZY BAROUD





Non avrei mai potuto immaginare che sarei arrivato a fare un parallelismo tra il mio campo profughi di Nuseiratnella Striscia di Gaza, tra un popolo eroicoun film di Hollywood: la lotta del mio popolo è troppo sacra per questo genere di coseMa già solo dopo aver visto le prime scene dell'ultimo Hunger Games, un film del filone di Mockingjay, non ho potuto farne a meno.

All'inizio sono stato sopraffatto da un sentimento di rabbia nel vedere interi quartieri distrutti da governanti del Campidoglio che mostravano solo di non aver cuore, ma poi andando avanti con il film mi è sembrato di rivedere passarmi avanti scene della resistenza palestinese e in particolare a quella di Gaza.
Il Campidoglio - con la sua insuperabile tecnologia militare e con la sua enorme capacità di manipolare l'apparato mediatico - era inarrestabile in tutta la sua brutalitàI suoi governanti, che pretendevano di avere una superiorità su tutti gli altri abitanti della distopia di Panemnon si creavano limiti morali di nessun genere.

" Hunger Games" è la versione di un reality-show televisivo, che sarebbe stato creato come evento annuale per celebrare la vittoria del Campidoglio su una rivolta avvenuta tempo prima da parte di alcuni distretti. Ma questo evento doveva servire anche come "memento" su ciò che il Campidoglio sarebbe sempre pronto a farese qualche altro distretto avesse ancora osato alzare la testa in futuro.

I partecipanti dello show - tutti i bambini che erano stati scelti o obbligati ad andare volontariamente ad una selezione chiamata "raccolta" - venivano da tutti i distretti del paese. Tutti i concorrenti selezionati dovevano ammazzarsi l'un l'altro per il divertimento del Campidoglioche aveva basato la propria forza sulla divisione e sull'oppressione di tutti gli altriMa i distretti si ribellarono.

Tutti i distretti cominciarono la loro "resistenza" perché non ci può essere nessuna altra risposta ad una oppressione sistematica, nient'altro che la resistenza.Il 13° Distretto fu subito annientato per dare un esempio a tutti gli altri distretti in modo che non osassero più farsi strane idee e perché non insistessero a non voler comprendere che qualsiasi resistenza al Campidoglio sarebbe stata una azione futile. Lo spietato presidente di Panem, irremovibile, si  rivolgeva  a coloro che avevano sfidato il Campidoglio definendoli "radicali", e non "ribelli." A volteil Campidoglio cercava anche di mettere i vari distretti l' uno contro l'altroincitandoli alla guerra civile.


Il nesso naturale con quello che succede a Gaza è diventato troppo evidente per non essere colto quando Katnissuna delle bambine selezionate come "tributo", e assunta a simbolo di Mockingjay per la resistenza, ha pronunciato queste parole, subito dopo che i bombardieri del Campidoglio  avevano distrutto un ospedale pieno di uomini inermi, donne e bambini, uccidendo tutti"Io voglio dire alla gente che se qualcuno pensasse per un solo secondo che il Campidoglio  ci tratterà umanamente, dopo che avremo accettato un cessate il fuocosi sta illudendo da solo. Perché ora tutti sanno chi sono quelli del Campidoglio e sanno cosa sono capaci di fare"

Gli eventi raccontati in questo dramma sono stranamente simili al bombardamento e alla distruzione completa dell'ospedale di al-Wafa a Gaza, avvenuto alla fine di luglio di quest'anno - l'ospedale era l'unico centro di riabilitazione esistente nella striscia per curare le migliaia di vittime delle atrocità commesse dagli israeliani.

Il messaggio di Katniss al Campidoglio"Ci potrete torturare bombardare e bruciare le nostre case fino a distruggerle. Ma non vedete quello che state facendo ? Non vedete che sta prendendo a fuoco tutto ? E se bruciamo noi, anche voi brucerete con noi!"


E' come se l'autrice di  The Hunger Games, Suzanne Collins, conoscesse tutto quello che succede oggi a Gaza. Come se lei avesse scritto questa storia per raccontare una vera guerra che avviene tra un brutale Campidoglio (che chiameremo Israele) e i distretti ribelli (che chiameremo Palestina). Come se Gaza fosse stata la sua ispirazione per inventare il 13° Distretto, perché malgrado i ripetuti tentativi di annichilimento degli ultimi 65 anni  - e in particolare nelle ultime due guerre genocide quella del 2008-9 e quella del 2014 - la resistenza è ancora viva.

Chissà se la Collins è a conoscenza che Katniss, che non aveva scelto il suo destino ma che è diventata l'eroina del suo popolo, rappresenta quello che sono gli uomini, le donne e, si, anche tanti bambini di Gaza?

Chissà se lei è a conoscenza che la sua storia era già scritta e che era già stata vissuta da gente vera, che forse non ha mai sentito parlare del suo serial o che forse non è vissuta abbastanza per vedere i suoi film? 
Chissà se lei è a conoscenza che i capi criminali come il suo President Snow non sono qualcosa partorito dalla sua fervida fantasia, ma che è gente che esiste veramente, qui, oggi, e che hanno un nome come Benjamin Netanyahu e altri innumerevoli leader israeliani, che vogliono l' annichilimento totale degli abitanti di Gaza, solo per un loro capriccio?
Per quanto riguarda Hunger Games le somiglianze con Gaza sono inquietanti.

Poco prima che Israele imponesse severe sanzioni economiche a Gazaper punire i palestinesi del risultato ottenuto nelle loro elezioni democratiche, nel 2006, il primo consigliere del governo israeliano Dov Weisglass fece una promessa agghiacciante"L'idea è quella di mettere i palestinesi a dietama non per farli morire di fame"  e questa non era una dichiarazione fatta per caso.

Infatti dopo molte battaglie legali
Gishaun gruppo israeliano che si batteva per i diritti umani, era riuscito a presentare dei documenti che dimostravano che - dopo che Israele aveva messo in atto a Gaza una "politica deliberata di quasi fame" -  "la sicurezzanon aveva più niente a che fare con il blocco di Gaza.

Nella Operation Cast Lead di Israele, furono uccisi oltre 1.400 Palestinesi e altri 5.500 furono feriti. Ma nell'ultima guerra di Israele il prezzo che ha dovuto pagare la resistenza è salito a 2.137. Ma ci sono ancora tanti altri che stanno morendo per le ferite riportate.

Gaza ormai si erige sulle sue rovine. Interi quartieri sono stati distrutti, interi villaggi cancellati e intere famiglie annichilite. Centinaia di scuole, ospedali e moschee sono saltati in aria in una orgia di morte e distruzione senza precedenti.

Ma malgrado tutto questo la resistenza non è stata sconfitta a Gaza. Perché la resistenza non significa solo uomini o donne che imbracciano un fucile: Resistenza è un'idea, una idea pura nelle sue intenzioni, una idea romantica a volte, forse, ma di certo è una idea di tutta una comunità, che ha scelto dimorire combattendose necessarioma che non vuole vivere portando le catene della schiavitù.

Nemmeno le  agghiaccianti 
parole pronunciate da Moshe Feiglinil Vice presidente del parlamento israeliano (Knesset) sono bastate ad intimidire GazaIl 1° Agosto 2014 Feiglin ha scritto su Facebook il suo piano per distruggere la resistenza 2014 chiedendo di  "conquistare tutta la Striscia di Gazae annientare tutte le forze che combattono in quella zona insieme a tutti i loro sostenitori", poi ha continuato dicendo che tutti gli abitanti che fossero rimasti a Gaza dovevano essere mandati nei campi di concentramento che si trovano vicino al deserto del Sinai.  "In queste areesaranno istituite delle tendopoli, dove resteranno fino a quando non si troveranno i luoghi opportuni per farli emigrare" - ha scritto Feiglin.

Feiglin, e il suo Primo Ministro, Netanyahu - insieme a molti altri dell'establishment politico-militare di Israele - sono i veri leader responsabili di aver trasformato in atti della vita reale, quelle inverosimili situazioni immaginabili solo in una drammaturgia messa in atto da un "Campidoglio-della-fantasia" e che invece hanno realizzato nella totale impunità contro i "distretti" oppressi della Palestina.

E come Mockingjayche riesce a rinascere contro la prepotenza più assolutaGaza continuerà ad essere il "distretto ribelle"Il sangue dei suoi figli "quasimorti di fame" servirà un giorno a riunire tutti i distretti contro il suo Campidoglio. Allora, tutte le voci che avevano dubitato della giustezza della resistenzaabbasseranno il tono e lasceranno ascoltare il canto ribelle, forte e armonioso di tutto un popolo unito.

Fino ad allorail Mockingjay della Palestinae le migliaia di martiri viventi continueranno cantare, solo dal cielo, la stessa canzone che un giorno si leverà da tutti i distretti, se solo decidessero di svegliarsi...




Verrai, verrai,
all'albero verrai,
dove ti dissi di correre
per essere entrambi liberi
strane cose son successe qui
non ci sarebbe niente di strano
se ci incontrassimo a mezzanotte
all'albero degli impiccati.


Ramzy Baroud è redattore internationally-syndicated, consulente di media, autore e fondatore di PalestineChronicle.com. Il suo ultimo libro è  My Father Was a Freedom Fighter: Gaza's Untold Story (Pluto Press, London).

Fonte: http://www.atimes.com
Link: http://www.atimes.com/atimes/Middle_East/MID-01-041214.html

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14320

lunedì 21 luglio 2014

Israele attacca Gaza. Missile su ospedale, Obama: basta vittime civili.

Fiamme sulla Striscia di Gaza (foto: EPA)

Nuovo bilancio: '514 morti e 3.150 feriti' secondo fonti palestinesi


Gli Stati Uniti sono "preoccupati" per il crescente numero di vittime palestinesi a Gaza per l'offensiva di Israele. Lo afferma il presidente americano, Barack Obama, sottolineando che "non vogliamo più vedere civili uccisi", per questo serve la fine delle ostilità. Il segretario di Stato, John Kerry, premerà - afferma Obama - per un cessate il fuoco immediato. Obama ribadisce il diritto di Israele a difendersi.

Tv canale 10, oggi sette soldati israeliani morti
 Sette militari israeliani sono morti oggi: lo ha detto la tv Canale 10 secondo cui quattro sono caduti nel Neghev occidentale e tre a Gaza. Il portavoce militare israeliano ha confermato la notizia precisando che nei combattimenti odierni altri tre soldati sono rimasti feriti in modo grave, otto hanno riportato ferite medie e altri 19 sono stati ricoverati in condizioni non gravi. Dall'inizio dei combattimenti sono rimasti uccisi complessivamente 25 fra ufficiali e soldati israeliani.

Tv Israele, 150 'terroristi' uccisi da forze terra
 Dall'inizio delle operazioni terrestri a Gaza le forze di terra israeliane hanno ucciso "150 terroristi" palestinesi: lo riferisce la tv commerciale Canale 2, basandosi su fonti militari. I militari impegnati a Gaza hanno portato alla luce 45 ingressi di 16 tunnel offensivi scavati fino sotto al territorio israeliano.
4 morti nell'ospedale colpito
Sarebbero almeno quattro i morti nell'ospedale di Al-Aqsa nella parte centrale della Striscia colpito da Israele. Lo dicono i media israeliani citando il portavoce del ministero della Sanità a Gaza.
L'ospedale colpito e' quello dedicato ai 'Martiri di al-Aqsa' (l'ala militare di al-Fatah), costruito una decina di anni fa dall'Autorita' nazionale palestinese. Secondo testimoni il razzo ha colpito il piano superiore dell'edificio, provocando gravi danni. 
Otto palestinesi, tra cui 4 bambini, sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano nel centro di Gaza City. Lo hanno riferito i servizi d'emergenza locali.
E' salito a 514 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi a Gaza nel conflitto in corso con Israele. I feriti sono almeno 3.150. Lo scrive l'agenzia di stampa al-Ray, vicina al movimento Hamas. 
L'esercito israeliano ha sventato l'infiltrazione di un commando di Hamas attraverso un tunnel nel sud di Israele. Lo ha detto la Radio militare, secondo la quale sono stati uccisi sei "terroristi" mentre altri tre si sarebbero dileguati.
Hamas ha detto di aver lanciato quattro razzi M75 - quelli a lunga gittata - su Tel Aviv. Lo riporta il sito israeliano Ynet.
Tunnel palestinesi a Gaza

Ambasciatore Israele: "Per pace serve distacco fra Anp e Hamas""Vogliamo un processo di pace con l'Autorità palestinese, con l'auspicio che ci possa essere una interruzione fra l'Autorità palestinese e l'organizzazione terroristica Hamas. In questo modo potremo ritornare al tavolo negoziale". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon, alla trasmissione Radio anch'io su Rai Radio1. "Da una parte abbiamo Abu Mazen - ha proseguito Gilon - col quale abbiamo avviato un processo di pace, finché non ha deciso di formare un governo di unità con Hamas. Un governo che ha posto grossi problemi quando Abu Mazen ha cercato di porre fine all'attacco a Israele e non c'è stata risposta da parte di Hamas". Per Gilon "Hamas è un'organizzazione terroristica che vuole la distruzione di Israele e l'uccisione degli ebrei" e con questa "al massimo si può arrivare a una tregua... Non sono partner, come l'Isis".
Risuonano le sirene d'allarme a Tel Aviv
Nella città si sono udite quattro forti esplosioni, probabilmente dovute all'intercettamento dei razzi sparati da Gaza da parte del sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome che ha intercettato due razzi lanciati da Gaza sopra l'area metropolitana. Per il portavoce militare, c'e' stato una vera e propria salva di razzi scagliata verso la parte sud e centro di Israele. L'allarme e' risuonato anche ad Ashdod e Ashkelon, nel sud, e a Beit Shemesh le colline ad ovest di Gerusalemme, nel centro.
Ministro Yaalon: "Operazione continua fino a calma"
''L'operazione continuera' finche' non sara' riportata la calma'' nel sud del paese. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Moshe' Yaalon, che non ha escluso il richiamo di altri riservisti ''se sara' necessario''. Yaalon ha detto che finora sono stati colpiti piu' di 2.700 obiettivi nella Striscia.
E ad orrore si somma orrore: almeno nove palestinesi, tra i quali sette bambini, sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia, che risiedeva nella casa colpita dall'attacco.
Gli israeliani morti sono tredici. Israele ha smentito il rapimento di un soldato da parte di Hamas. 
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha espresso la sua "grave preoccupazione davanti al numero crescente delle vittime" del conflitto a Gaza, reiterando il suo appello per una "fine immediata delle ostilità". In una dichiarazione letta dal presidente del Consiglio, l'ambasciatore ruandese Eugène-Richard Gasana, 15 paesi membri chiedono un "ritorno all'accordo di cessate il fuoco del novembre 2012" tra Israele e Hamas. Il Consiglio di sicurezza chiede inoltre "il rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili" e sottolinea "la necessità di migliorare la situazione umanitaria" nella Striscia di Gaza.
Ma il ministro della difesa israeliano Moshe' Yaalon ha detto che ''L'operazione continuera' finche' non sara' riportata la calma'' nel sud del paese" e non ha escluso il richiamo di altri riservisti ''se sara' necessario''. Yaalon ha detto che finora sono stati colpiti piu' di 2.700 obiettivi nella Striscia.
Piazze europee contro la guerra, "Israele si fermi". Il punto sulla crisi
Continua nelle strade delle capitali europee la protesta contro l'offensiva israeliana nella striscia di Gaza che chiede a gran voce che 'Israele si fermi', dopo che già ieri migliaia di persone erano scese in piazza, a partire da Londra, scandendo slogan pro-palestinesi e chiedendo la fine del massacro. Oggi cortei pacifici si sono tenuti da Amsterdam a Vienna, mentre in Francia, alle porte di Parigi, sono tornati a registrarsi tensioni e incidenti. Come era accaduto anche ieri, i divieti ai cortei imposti dalle autorità francesi non sono stati sufficienti a fermare la protesta e una nuova manifestazione contro l'incursione israeliana nella Striscia di Gaza organizzata vicino Parigi è degenerata in disordini con auto in fiamme e cassonetti rovesciati per strada. Centinaia di simpatizzanti filo-palestinesi si sono radunati nei pressi della stazione ferroviaria della banlieue di Garges-Sarcelles, a nord della capitale francese, facendo scattare il massiccio dispositivo di sicurezza delle forze dell'ordine. Dopo le prime resistenze i manifestanti, pur denunciando il divieto imposto dalle autorità al raduno, hanno invitato alla calma. Il corteo è andato così scemando fino a sciogliersi, con l'eccezione tuttavia di alcuni dimostranti che hanno acceso petardi e fumogeni: due automobili sono state incendiate e altri veicoli sono stati danneggiati. Non è un caso che le tensioni siano esplose proprio a Sarcelles che è nota come la "piccola Gerusalemme" per la numerosa comunità ebraica sefardita che la abita. Gli agenti hanno creato un cordone di sicurezza vicino alla sinagoga, mentre davanti al tempio una trentina di giovani filo-israeliani agitava bandiere dello Stato ebraico ma anche sbarre di ferro.
Continua così la polemica in Francia per quel divieto, criticato trasversalmente, che rischia di surriscaldare ancora di più gli animi proprio mentre la crisi non sembra diretta verso una soluzione, dopo che sono sfumate le speranze per una tregua a anche la diplomazia internazionale al lavoro, condanne e slogan a parte, è lontana da svolte concrete mentre oggi si parla di una nuova strage, a Sajaya un sobborgo di Gaza City, con numerose donne e bambini tra le vittime. La protesta arriva anche in Marocco: diverse migliaia di persone hanno manifestato oggi a Rabat per esprimere la loro "solidarietà" ai palestinesi. Il corteo è partito dal quartiere di Diour Jama, nel centro della capitale marocchina, per dirigersi verso il Parlamento. Molti i simpatizzanti islamici che hanno preso parte alla manifestazione, come anche militanti del movimento pro-riforme del 20 Febbraio, nato durante la Primavera araba, insieme con alcuni rappresentanti del governo. Le autorità marocchine hanno condannato fin dall'inizio di luglio "l'escalation militare ingiustificata ed inammissibile" di Israele e il re Mohammed VI ha annunciato lo sblocco di un "aiuto umanitario urgente" di cinque milioni di dollari per la popolazione.