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sabato 9 novembre 2019

Fatti e misfatti.


Rispondendo alla domanda di fb: sto pensando che anche quest'anno ho donato la mia strenna al comune di Monreale pagando la Tari...quasi 400 €.
Premetto che in 14 anni non ho mai visto un netturbino, non abbiamo luci nella strada, non hanno mai fatto una disinfestazione e/o derattizzazione e non esiste alcun controllo del territorio.
Dimenticavo, siamo appena in due.
A tale proposito voglio raccontarvi un aneddoto capitatomi personalmente.
Precedentemente, essendomi arrivata un'aggiunta di 27 € a quanto già addebitatomi e pagato, ho telefonato al responsabile dell'ufficio specificando che, contrariamente a quanto sostenevano, in casa eravamo in due e non in tre, in quanto il mio ex aveva domicilio in altro comune regolarmente registrato e che, quindi, non avrei dovuto pagare quell'aggiunta...sapete che mi ha risposto? Che la terza persona era stata aggiunta perchè io avrei anche potuto ospitare il mio ex per qualche giorno senza segnalarlo al comune.
Interdetta dalla risposta gli ho chiesto, ironicamente s'intende, se avrei dovuto avvisare il comune ogni volta che ospitavo qualche figlio o nipote o ospite.....poi, senza attendere risposta ho chiuso e non ho mai pagato i 27 €.

Vi assicuro che la mia non è una barzelletta, ma pura e semplice realtà.
by Cetta

domenica 31 dicembre 2017

Aumenti 2018: dalle autostrade alle poste, tutti i rialzi che ci aspettano.



Non ci sono solo le bollette di gas e luce. Dal primo gennaio, una serie di aumenti tariffari cambieranno i prezzi di ticket, trasporti e prodotti postali.

Elettricità. Gas. Rifiuti. Ticket. Banche. Poste. Autostrade. Assicurazioni. E poi professionisti, artigiani, trasporti. Con l’inevitabile ricaduta su alimenti e prodotti agricoli. Una stangata da quasi mille euro in più a famiglia che nel 2018 si troverà aumenti e rincari di bollette e tariffe in quasi tutti i settori. Persino i sacchetti biodegradabili della spesa saranno a pagamento.

Non ci sono solo le bollette di gas e luce. L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha annunciato aumenti che vanno dal 5,3% per l’elettricità al 5% per il gas a famiglia per il primo trimestre 2018. Un record soprattutto per l’energia elettrica dovuto, spiega l’Autorità, a vari fattori, tra cui la ripresa dei consumi (+1,6% la domanda elettrica nei primi undici mesi del 2017), ma anche alla «minore disponibilità della generazione idroelettrica nazionale per la scarsa idraulicità del periodo»: il 2017 è stato l'anno più arido degli ultimi 200 anni. Per il gas, l’aumento invece è più «naturale», essendo legato alla stagione invernale. Ma tutto ciò si traduce in una spesa a famiglia di 535 euro (+7,5%) per l’elettricità e di 1.044 euro per il gas.

Sempre dal primo gennaio, costerà di più viaggiare in autostrada. Autostrade per l’Italia ha annunciato «l’adeguamento tariffario» pari all’1,51% per il «recupero del 70 dell’inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati». Ma salgono i pedaggi anche di Autostrade Meridionali (+5,98%), Autovie Venete (+1,88%), Torino-Milano (+8,34%), Milano Serravalle (13,91%, Strada dei Parchi (+12,89%). Record per la Aosta Ovest-Morgex: +52%. Aumenti «inaccettabili» per il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona: «Significa mandare in tilt i bilanci di quei pendolari costretti a prendere quella tratta».

L’Osservatorio dell’Adusbef ha calcolato in circa mille euro (980) la spesa in più che ogni famiglia dovrà affrontare nel nuovo anno, non solo per tariffe e pedaggi ma anche per i consumi. Secondo l’associazione ci saranno rincari medi di 25 euro per le assicurazioni auto, 40 euro per i pedaggi stradali, 97 per altri costi di trasporto, 49 per la Tari (nonostante le «tariffe pazze» dei Comuni che verranno rimborsate), 156 euro per professionisti e artigiani, 55 euro per i ticket sanitari, 18 euro per le tariffe postali e 38 euro per i servizi bancari. «Si profilano ulteriori salassi per i cittadini — dice Elio Lannutti, presidente di Adusbef —, mentre, secondo le stime dell’Istat, cresce il rischio povertà o esclusione sociale con oltre 18 milioni di persone a rischio: nulla di buono aspetta i consumatori italiani e questi incrementi per molte famiglie sono insostenibili, è urgente una seria azione del governo per controllare e contrastare ogni aumento ingiustificato». Dal primo gennaio scatta anche l’obbligo dell’uso di soli sacchetti biodegradabili per gli alimenti. Vietati quindi tutti i sacchetti di plastica usati finora per insaccare carne, verdura e la spesa in generale. Tutti i negozianti dovranno rifornirsi di sacchetti compostabili. La novità avrà però un costo per i consumatori: si va da un minimo di 1 centesimo a sacchetto a cinque centesimi. Un’altra mini «stangatina» che alla lunga peserà sulle tasche degli italiani, anche se per Legambiente «è sbagliato parlare di caro-spesa: l’innovazione — dice il direttore generale Stefano Ciafan i— ha un prezzo ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento, purché sia garantito un costo equo intorno ai 3 centesimi». Infine, sorpresa di fine anno per i ciclisti: tutti gli amanti delle due ruote non professionisti che si dilettano in gare e passeggiate cicloturistiche dovranno pagare un canone annuale di 25 euro alla Fci, la Federazione ciclistica italiana.

venerdì 10 novembre 2017

Caos Tari, la tassa sui rifiuti I Comuni l’hanno “gonfiata”. - Fabio Savelli



La gran parte dei municipi italiani ha applicato la quota variabile alle pertinenze dell’utenza domestica chiedendo ai contribuenti più di quanto dovevano versare. L’interrogazione del parlamentare 5 Stelle, Giuseppe L’Abbate, e la replica del Mef.

Anche stavolta il diavolo sta nel dettaglio. Ad accorgersi del dettaglio un giovane parlamentare del Movimento 5Stelle, Giuseppe L’Abbate. 
Con l’aiuto del suo commercialista ha notato che nel versamento della tassa sui rifiuti qualcosa non quadrava e per questo ha fatto un’interrogazione parlamentare. Il suo comune, Polignano a Mare nel barese, nel suo regolamento per la Tari aveva applicato la quota variabile a tutte le pertinenze dell’utenza domestica, compresi box e cantine. In realtà, come ha chiarito recentemente il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, si tratta di un’errata comprensione della legge di primo livello, secondo la quale la Tari, per la parte variabile, va applicata soltanto all’abitazione e non anche alle pertinenze.

Peccato che finora siano stati in pochi, nei regolamenti Tari, ad applicare la normativa come andava fatto ed è pertanto complicatissimo comprendere quanto i contribuenti abbiano già versato impropriamente. Per capire però se si è stati frodati nostro malgrado, è necessario constatare sull’avviso di pagamento — che contiene il riepilogo dell’importo da pagare — le istruzioni per il versamento (scadenza rate e codice tributo) nonché il dettaglio delle somme. È in questa parte che l’ente indica le unità immobiliari (con i dati catastali: foglio, particella, sub), la superficie tassata, il numero degli occupanti e la quota fissa e variabile distinta per ogni unità immobiliare. La quota variabile, ricordiamo, deve essere presente solo per l’abitazione, non anche per le eventuali pertinenze.
Per chiedere invece eventuali rimborsi è necessario attendere una circolare ministeriale del ministero dell’Economia, di cui lo stesso Baretta dovrà farsi carico, magari concertandosi con le associazioni dei consumatori.

giovedì 18 settembre 2014

Troppe scadenze, - Fabio Costantini



Troppe scadenze ravvicinate e nuovi tributi poco comprensibili stanno creando molta confusione nei cittadini 😟

Proviamo a schematizzare le scadenze per il Comune di #Monreale in modo che possiate avere una sorta di promemoria 

🚮 #TARI - TASSA SUI RIFIUTI 🚮
A breve arriveranno per posta i modelli di pagamento F24 (da pagare in banca).

Non essendo ancora disponibile il costo del servizio della società d'ambito (Ato), è stato preso come base di riferimento l'importo pagato lo scorso anno.

✔ I scadenza 30/09/2014 pari al 25%
✔ II scadenza 31/10/2014 pari al 25%
✔ III scadenza 30/11/2014 pari al 25%
(pagheremo così il 75% di quanto versato lo scorso anno).

Successivamente arriverà un altro F24
✔ IV scadenza 31/01/2015 pari al saldo

Rimangono per il 2014 le riduzioni già previste nel regolamento Tares (raccolta differenziata, compostaggio, etc.).

A breve le info sulle altre scadenze 


https://www.facebook.com/829801610366639/photos/a.830321926981274.1073741828.829801610366639/920972227916243/?type=1&theater