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lunedì 22 agosto 2022

Il costo del lavoro.

 

"Lo sapevate che in Italia il costo del lavoro è di 2.2? Cosa significa?
Se tu dipendente guadagni 1600,00 lordi
Il tuo datore di lavoro ne versa altri 1920,00
Tu poi al netto percepisci 1200
In poche parole tu generi un costo di 3520,00 ma ne percepisci solo 1200 e lo stato se ne trattiene 2320,00, quasi il doppio.
In passato queste trattenute potevano essere considerate oneste perché in cambio lo stato garantiva servizi al cittadino come:
- sanità pubblica
- istruzione
- smaltimento rifiuti
- approvvigionamento energia elettrica e gas
- strade percorribili
- autostrade
- acqua
A oggi mi sembra doveroso ragionarci su un attimo
- sanità = se devo fare un esame in tempi ragionevolmente brevi è meglio andare da privato e pago
- istruzione = stendiamo un velo pietoso
- smaltimento rifiuti = privatizzato quindi lo pago 2 volte
- energia elettrica e gas = privati quindi pago 2 volte con l'aggiunta della recente estorsione
- strade = rotte e pervenuta privatizzati i parcheggi quindi pago per la manutenzione, le posso percorrere ma non posso sostare senza pagare
- autostrade= privatizzate quindi le pago 2 volte
- acqua= non sono ancora riusciti a privatizzarla ma manca poco.
Non dimentichiamoci che poi con l'illusione dei tuoi 1200,00 oltre che pagare i servizi sopra elencati abbiamo ancora
- canone RAI
- bollo auto
- imu casa
- 22% di iva sugli acquisti
MA SIETE VERAMENTE SICURI CHE IL PROBLEMA IN ITALIA SIA LA BENZINA A €2,10?
E soprattutto
SIAMO SICURI DI ESSERE VERAMENTE INDIVIDUI LIBERI?"

domenica 7 agosto 2022

Globi solari gonfiabili. Costano due dollari, ma sono 400 volte più efficienti dei pannelli: 500 watt di produzione energetica. - Danilo Gaglione

 

Producono 500 watt di potenza e per questo risultano circa 400 volte più efficienti dei normali pannelli solari. Stiamo parlando dei “globi solari“, prodotti dalla società Cool Earth.

“La maggior parte dei sistemi di energia solare di oggi” – si legge sul sito ufficiale dell’azienda –“prendono la forma di pannelli piani o specchi  con scatole-di metallo e richiedono notevoli quantità di materiali costosi e pesanti. I nostri concentratori solari gonfiati, invece, sono principalmente fatti di materiali poco costosi. Questo approccio progettuale riduce drasticamente i requisiti dei materiali come costi e tempi ”. Uno schema diffuso sul web illustra la composizione del dispositivo:


La caratteristica forma sferica di questa innovativa invenzione permette di catturare l’energia solare attraverso una cupola gonfiabile provvista di una pellicola con all’interno pannelli solari. L’energia viene concentrata in un unico punto centrale, come in una lente di ingrandimento. Queste caratteristiche permettono al globo solare di creare energia molto più facilmente dei pannelli solari tradizionali, anche in condizioni di maltempo. Inoltre questi globi solari risultano anche piuttosto robusti: sono capaci di resistere a venti oltre le 100 miglia all’ora, ma anche alle piogge, insetti e sporcizia (info sul sito ufficiale www.coolearthsolar.com). L’azienda in questione aveva già utilizzato la tecnologia “gonfiabile” per realizzare altre tipologie di pannelli solari dall’efficienza superiore, come dimostra questa foto:







Leggi anche:

giovedì 6 gennaio 2022

Il gas russo a basso costo è pronto. I paesi europei adesso devono decidere che fare. - Alessandro Avvisato

 

La Russia ha annunciato che il suo gas a basso costo è pronto ad essere trasferito, attraverso il Gasdotto North Strem 2, ai paesi europei, sempre se costoro vorranno acquistarlo.

L’amministratore della compagnia energetica russa Gazprom, Alexei Miller, ha annunciato mercoledì che il secondo gasdotto di Nord Stream 2 è stato riempito di gas e il gasdotto è pronto per il funzionamento.

“Ora sia la prima che la seconda conduttura dell’oleodotto sono alla pressione di esercizio e sono completamente pronte per il funzionamento”, ha detto Miller.

L’amministratore della Gazprom ha ricordato che Nord Stream 2 ha la capacità di trasportare 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno ed è il gasdotto sottomarino più lungo del mondo con 1.234 chilometri.

“Ora, data la difficile situazione dei nostri partner stranieri, la Russia ha l’opportunità di aumentare le esportazioni di gas”, ha detto Miller, aggiungendo che la nuova rotta “aiuterà a risolvere la questione della stabilizzazione dei prezzi sul mercato europeo”.

Il presidente russo Putin nei giorni scorsi aveva sottolineato che il lancio del gasdotto porterà ad una riduzione dei prezzi del gas in Europa, compresa l’Ucraina. Tuttavia, ha detto che i grandi volumi aggiuntivi potrebbero essere forniti all’Occidente non appena le autorità europee approveranno il lancio di Nord Stream 2. “Non appena loro (i partner europei, ndr) prenderanno la decisione sull’inizio dei lavori, ulteriori grandi volumi di gas russo inizieranno immediatamente ad arrivare in Europa”.

Il nuovo ministro degli esteri tedesco, Annalena Baerbock, però ha affermato che  questo mese che Nord Stream 2 “non può ancora essere approvato perché non soddisfa i requisiti della legislazione energetica europea, e le questioni di sicurezza sono ancora sul tavolo”.

Ora i paesi europei devono solo decidere se continuare a subire le imposizioni anti-russe degli USA e, quindi, comprare il gas da altri paesi a prezzi più elevati scaricandone poi i costi sui cittadini o, invece, acquistare il gas russo a basso costo andando verso la riduzione delle bollette e riduzione dei prezzi a favore di aziende e famiglie.

https://contropiano.org/news/news-economia/2021/12/30/il-gas-russo-a-basso-costo-e-pronto-i-paesi-europei-adesso-devono-decidere-che-fare-0145297?fbclid=IwAR1MLMZzrZFm-0Fpez1dh_o1TkgNlCehsli4XMDFQqBqNUaTtVDOxIcz6_Q

venerdì 10 settembre 2021

Stangata in vista su famiglie e imprese. Quadruplicati i costi di gas e luce. - Jacopo Gilberto

 

Sulla Borsa elettrica il prezzo medio all’ingrosso della corrente elettrica è passato dai 38 euro dell’anno scorso a 145 attuali.

Testa incassata fra le spalle e mandibole strette, prepariamoci alla botta. Prezzo medio all’ingrosso della corrente elettrica l’anno scorso: 38,92 euro per mille chilowattora. Ecco i dati della borsa elettrica italiana del Gestore dei Mercati Energetici: il 9 settembre per le forniture delle ore 20 la corrente elettrica all’ingrosso costa 174,23 euro per mille chilowattora. È il prezzo fissato l’8 settembre per le consegne del 9 settembre ai grossisti di elettricità.
Prezzo medio per oggi 145,03 euro, prezzo minimo 130,28 euro per mille chilowattora per le consegne elettriche delle 14.
In media, quattro volte tanto, spinti dai costi internazionali del metano e dalle speculazioni sui mercati europei Ets delle emissioni di CO2.

Ottobre bollente.

Il 1° ottobre è vicinissimo, e quel giorno come ogni tre mesi l’autorità dell’energia Arera aggiornerà le bollette di luce e gas. Le decisioni salvabollette su cui sta lavorando il Governo (si vedano sul Sole24ore gli articoli di Celestina Dominelli e Carmine Fotina del 5 settembre) potrebbero solamente attenuare una botta rintronante, peggio di quell’aumento scattato il 1° luglio con +9,9% per l’elettricità e +15,3% per il gas. 

Non basta. Sull’aggiornamento Arera si orientano anche i valori del mercato libero delle famiglie. Chi un anno fa aveva stipulato contratti a prezzo fisso con listini un quarto di quelli attuali potrebbe avere un rinnovo da cavar la pelle. 

Non basta. Il 1° ottobre comincia l’anno termico, cioè i contratti industriali di fornitura energetica durano dal 1° ottobre al 30 settembre, e in questi giorni molte aziende cominciano a chiamare per il rinnovo i fornitori di energia elettrica, metano, gasolio e così via. Ma in questi giorni molte telefonate tra clienti e fornitori hanno toni luttuosi.

Il pane e le brioche.

Non basta. L’energia, si sa, è alla base di un’infinità di consumi e di beni, come l’ossigeno ospedaliero, l’uva Italia, l’attività dei server dei motori di ricerca, il detersivo per piatti, i viaggi in treno o le vernici per legno. L’Assopanificatori ha dato un avviso sui rincari del prezzo più rappresentativo del ribollire della storia, brioche comprese: il pane.

In Europa gas ed elettricità.

Il tema non è solamente italiano e il rincaro autunnale dei costi dell’energia riguarda tutta Europa e in generale tutto il mondo.

Il metano sul mercato olandese Ttf, riferimento per tutta Europa, mercoledì 8 settembre ha raggiunto il prezzo da primato di 55 euro per mille chilowattora (sì, anche il gas si può misurare in termini di energia sviluppata).

I prezzi medi delle borse elettriche europee sono infiammati, il listino elettrico Epex rileva per giovedì 9 settembre quotazioni medie di 131,76 euro per mille chilowattora in Francia, 130,23 euro in Germania, 132 in Austria e così via.

Londra, un euro al chilowattora.

Ma in Inghilterra la media per le forniture elettriche del 9 settembre è 279,94 sterline, pari a 325 euro, con prezzi pazzeschi per stasera: 783 sterline per le 18 (911 euro), 867 per le ore 19 (1.009 euro), 687,55 sterline per mille chilowattora le consegne della sera alle 20 (800 euro).

Ripeto per i lettori più distratti: all’ingrosso per le forniture del 9 settembre la corrente in Inghilterra è quotata 1 euro al chilowattora.

L’industria: servono interventi.

Osserva Aurelio Regina, delegato Energia della Confindustria: «Bisogna intervenire in sede Ue sulla speculazione finanziaria nel mercato della CO2 che, assieme all’escalation dei prezzi del gas, è una delle cause principali dei rincari energetici».

Massimo Bello (Wekiwi), presidente dell’associatione dei grossisti e trader dell’energia Aiget, avverte che «tra le voci di rincaro la forte impennata del costo della CO2 non è un fenomeno transitorio e rischia di diventare strutturale. Difficile dire come contenere i prezzi; ed è un problema europeo, non italiano. Bisogna intervenite nella concentrazione e poca concorrenza delle materie prime? Nella struttura della formazione del costo della CO2? Nel creare nuova capacità? Nel favorire contratti pluriennali? Ci ha colpito — nota Bello — la scarsa attenzione data al fenomeno, e noi intermediari ci troviamo con l’esposizione al rischio dei pagamenti».

«Le aziende non si sono ancora rese conto», commenta Diego Pellegrino (Eroga Energia), presidente dell’associazione Arte che raccoglie circa 120 trader e rivenditori di elettricità e gas soprattutto di dimensioni medie o piccole. «Sarà una spallata per i settori energìvori, ad altissima intensità d’energia. Noi imprese energetiche in questi mesi abbiamo comprato a prezzo salatissimo e rivenduto al prezzo fisso stracciato e ora siamo assediati da fideiussioni pazzesche».

Gianni Bessi, analista politico dell’energia: «Bene l’azione del Governo sulle leve regolatorie delle tariffe. Non basta; serve una crescita strutturale per un Paese che non cresce dal 2008. Ecco perché gli attacchi al ministro Roberto Cingolani per una transizione ecologica che verte sul pragmatismo è mossa da un calcolo egoistico di partito o di una cultura asfittica alla crescita».

ILSole24Ore

giovedì 12 novembre 2020

Coronavirus, Capua: “Trump guarito dal Covid? La sua cura costata un milione di euro, non è per tutti”. -

 

La virologa, direttrice dell’One Health Center dell’università della Florida, ha spiegato su Radio Uno che la cura ricevuta dal presidente uscente degli Stati Uniti è tutt'altro che applicabile ai pazienti malati di Covid.

Ha parlato con spavalderia del Covid e dopo avere trascorso solo tre giorni ricoverato al Walter Reed Medical Center ha ripreso i comizi e definito addirittura “una benedizione” il Sars-Cov-2. Ma quello che ha ricevuto Donald Trump per guarire è stato “un trattamento da superman, tipo criptonite”. La virologa Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center dell’università della Florida, ospite su Radio Uno a Un giorno da pecora, ha spiegato che la cura ricevuta dal presidente uscente degli Stati Uniti è tutt’altro che applicabile ai pazienti malati di Covid. In pratica, ha detto la scienziata, “gli hanno fatto una dose sostanziosa di anticorpo monoclonale, che è un missile terra-aria. Blocca il virus quando sta entrando nel sangue e quindi non riesce a provocare malattia. Solo che questa medicina non è per tutti. È costosissima. La cura di Trump sarà costata forse un milione di euro. È una cura da presidente”.

“Gli anticorpi monoclonali – spiega la virologa, secondo cui Trump per la gestione della pandemia ha dato “il peggior esempio possibile” – sono dei missili che, però, si producono in piccolissime quantità. E per funzionare devono essere super concentrati. A Trump hanno fatto una dose ‘da pecora’, per non dire da cavallo. Quindi è riuscito a fare l’ultima parte della campagna elettorale ridicolizzando il virus. Le persone che gli credono, e sono tante, hanno visto il loro presidente così spavaldo. Ma non vale! Perché a lui hanno fatto la criptonite“, ironizza Capua. Che ricorda come gli anticorpi monoclonali “sono terapie super speciali. È illusorio pensare che questa cura possa arrivare a tutte le persone in pochi mesi”, conclude.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/12/coronavirus-capua-trump-guarito-dal-covid-la-sua-cura-costata-un-milione-di-euro-non-e-per-tutti/6001276/

domenica 3 marzo 2019

Vitalizi a ex deputati Ars e familiari Costano 1,5 milioni di euro al mese. (2-febb.-2015)

ars, regione, vitalizi, Sicilia, Politica

Una spesa di c irca 18 milioni di euro l'anno. Si tratta di 195 onorevoli, 119 familiari, tra cui vedove e figli.

PALERMO. In Sicilia per pagare i vitalizi degli ex deputati regionali l'Assemblea sborsa ogni mese un milione e mezzo di euro, pari a oltre 18 milioni all'anno. L'assegno viene erogato a 314 tra ex parlamentari e loro familiari. Si tratta dei politici che hanno maturato il diritto al vitalizio prima dell'entrata in vigore delle modifiche al regolamento sul trattamento economico approvato dal Consiglio di Presidenza dell'Ars nel febbraio del 2012. Il vitalizio infatti è stato abolito dal primo gennaio del 2012.
Gli onorevoli che percepiscono il vitalizio sono in totale 195l'assegno di reversibilità, a seguito della morte dell'ex parlamentare, invece viene incassato da 119 familiari, tra cui 7 figli di ex deputati che continuano a ricevere il vitalizio del genitore in quanto rientrano tra le cosiddette categorie protette previste per legge. Per la prima volta, l'elenco dei beneficiari del vitalizio, comprese gli assegni di reversibilità e aggiornato al primo gennaio del 2015, sono stati pubblicati nel sito dell'Assemblea regionale siciliana. L'Ars pubblica i nomi dei beneficiari, il numero di legislature fatte e la spesa complessiva mensile, mentre non viene evidenziato l'importo assegnato a ogni singolo ex deputato. Gli assegni, tuttavia, vanno da 3mila a 10mila euro al mese.
 Gli ex parlamentari che percepiscono l'assegno calcolato col retributivo sono 180 per una spesa mensile di 902,3 mila euro al mese; l'assegno vitalizio di reversibilità viene erogato a 117 familiari (tra cui 7 figli) per un totale di 522,25 mila euro al mese; 15 ex deputati ricevono invece pensioni dirette erogate col sistema 'pro-ratà, un mix tra retributivo e contributivo: si tratta degli ultimi «pensionati», ex deputati che hanno ricoperto la carica tra la XII e l'attuale XVI legislatura (l'ultimo pensionato è Pippo Gianni che ha lasciato l'Ars lo scorso ottobre dopo la ripetizione del voto delle regionali nelle sole sezioni di Pachino e Rosolini).

martedì 30 gennaio 2018

IL CONCORDATO? VIGE ANCORA! ECCO QUANTO CI COSTANO I PRIVILEGI DELLA CHIESA.

IL CONCORDATO? VIGE ANCORA! ECCO QUANTO CI COSTANO I PRIVILEGI DELLA CHIESA

SAPETE COSA È IL CONCORDATO?E’ UN TRATTATO FIRMATO AI TEMPI DI MUSSOLINI TRA CHIESA E STATO CHE CI “OBBLIGA”A SBORSARE FIUMI DI DENARO PUBBLICO ALLA CHIESA.

Roma, 11 Febbraio 1929. Il cardinale Segretario di stato Pietro Gasparri firmò, per conto della Santa Sede, un trattato con l’allora Primo Ministro del Regno d’Italia, Benito Mussolini. 
Si trattava di un “accordo di mutuo riconoscimento” e prese il nome di Patti Lateranensi (dal palazzo di Laterano in cui si firmò per gli accordi ). I Patti Lateranensi erano e sono costituiti tutt’ora da due distinti accordi: il “Trattato” che riconosce la sovranità e l’indipendenza della Santa Sede e la fondazione dello Stato Vaticano; e il “Concordato” che definiva le responsabilità civili, religiose e finanziarie fra i due Stati. In seguito fu emessa una legge, che oggi ritroviamo nell’articolo 7 della Costituzione Italiana e che dice esplicitamente:
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Ciò significa che lo Stato Italiano non può rinunciare in nessun caso ai Patti Lateranensi, qualora ve ne fosse necessità, se non cambiando il Trattato e stringendo un nuovo accordo con il Vaticano stesso. Il Concordato prevedeva inoltre che la Chiesa, quindi lo Stato del Vaticano, fosse esente dalle tasse statali e che venisse restituito come risarcimento 1 miliardo e 700 milioni di lire per i precedenti danni causati dal potere temporale, cioè dallo Stato.
Analizziamo quali sono oggi le proprietà in mano alla Chiesa, così da individuare quanto denaro trattiene a scapito dello Stato Italiano:
8.779 scuole, tra cui asili, elementari, medie, superiori, università e musei;
4.712 centri di assistenza medica;
118 sedi vescovili;
12.314 parrocchie;
12.000 oratori;
360 case generalizie di ordini religiosi;
504 seminari;
1.000 conventi maschili o femminili;
E come preannuncia il titolo di questo articolo vediamo quanto ci costa la Chiesa a noi italiani:
( milioni espressi in euro )
650 milioni per stipendiare gli oltre 22mila insegnanti di religione;
260 milioni per finanziare le suole e le università cattoliche;
25 milioni per la fornitura del servizio idrico alla Città del Vaticano;
18 milioni per i buoni scuola da dare a studenti delle scuole cattoliche;
9 milioni per la sicurezza dei dipendenti vaticani e le loro famiglie;
8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari;
7 milioni per il fondo di previdenza del clero;
11 milioni per la costruzione di edifici di culto e la loro ristrutturazione;
Vanno aggiunti i circa 6 miliardi di euro riguardanti i vantaggi fiscali di cui la Chiesa beneficia, quindi Ici, Iva e tutte le altre imposte statali quali un cittadino italiano deve pagare. E considerando che circa il 23% degli immobili sul territorio italiano sono di proprietà del Vaticano, provate ad immaginare su che cifre ci aggiriamo…
Aggiungiamo 1 miliardo di euro annui che proviene dal’8 per mille alla Chiesa Cattolica e siamo quindi arrivati a circa 9 miliardi di euro. Denaro tolto alle casse dello Stato Italiano e ai suoi cittadini.
Da: Jeda

sabato 7 gennaio 2017

Il GPL per la casa: cos’è, come funziona e quanto costa?




Che cos'è il GPL?

preventivo
Il GPL, o Gas di Petrolio Liquefatto, non è solo il liquido che troviamo negli accendini o un’alternativa alla benzina. Infatti per tutte le abitazioni non collegate alla rete di distribuzione nazionale, il GPL rappresenta la principale alternativa al gas metano, comoda e competiviva. Nelle zone rurali e nei piccoli centri urbani non raggiunti dai gasdotti del metano, il GPL è il combustibile più comune per cucinare e riscaldare.
Il GPL è un combustibile facile da trovare, a basso impatto ambientale e con un'elevata resa.
Trasportato con facilità ovunque allo stato liquido, il GPL è scaricato in bombole (di solito, miscela ca.75% di butano e 25% di propano) e serbatoi (ca. 95% di propano) di varie dimensioni per utilizzo domestico, industriale ed agricolo.
Con le bombole o con un serbatoio individuale o condiviso, come fonte di energia esclusiva o integrata alle fonti rinnovabili come la biomassa, il GPL è una fonte energetica flessibile che offre soluzioni molto diverse e adeguate ai vari profili.
DA COSA È COMPOSTO IL GPL?
Il GPL è una miscela di idrocarburi leggeri ma con un alto contenuto energetico, composta per la maggior parte da propano e butano ed ottenuta dalla distillazione del petrolio greggio o dal frazionamento del gas naturale.

Il GPL in Italia.

In Italia sono oltre 7 milioni le famiglie che impiegano il GPL ad uso residenziale per il riscaldamento, cottura e acqua calda sanitaria. Tuttavia queste rappresentano il 5% delle famiglie italiane che utilizzano il GPL per cucinare e per riscaldare la loro casa mentre quasi l’80% è collegato alla rete di distribuzione del gas e utilizza il metano.

Il fabbisogno di GPL ad uso combustione nel 2015 è stato pari a 1,6 milioni di tonnellate. (Fonte: Assemblea annuale di Assogasliquidi - 24 febbraio 2016).

Bombole o serbatoio di GPL?

Il GPL viene usato in contesti e secondo modalità molto diverse, dalle piccole bombole ai serbatoi di grande capienza (oltre 1000 litri). Ovviamente, per le utenze che hanno dei consumi rilevanti i serbatoi offrono una soluzione molto più idonea delle bombole, da usare solo in caso di consumi bassi (i.e per uso cottura o acqua calda).
Ad esempio quando il GPL è usato per riscaldamento per interi condomini oppure in villette plurifamiliari o per usi industriali come gas di processo, sarà indispensabile installare un serbatoio di capacità adeguata.

Le bombole

serbatoi gpl
Se non sei collegato alla rete di distribuzione del gas, non ti preoccupare, puoi sempre utilizzare una bombola di GPL per alimentare i tuoi fornelli. Dove trovi le bombole del gas? Recati presso uno dei punti vendita specializzati e ricorda che a volte viene richiesta una cauzione per la bombola, restituita quando riporterai indietro la bombola. Una volta trasportata a casa, posizionala in un luogo sicuro.
Numerosi rivenditori offrono anche il servizio a domicilio 24 ore su 24, consegnando e installando direttamente a casa la bombola piena e portando via quella scarica. 
ATTENZIONE CON IL GAS NON SI SCHERZA!Leggi le informazioni di sicurezza per gli utenti di gas naturale e GPL redatta dai Vigili del Fuoco.
La capacità delle bombole per uso domestico può variare; i seguenti tagli sono i più diffusi: 10 - 15 - 20 - 25 kg, tuttavia esistono bombole fino a 62 kg. Il prezzo di una bombola varia da un rivenditore all’altro per cui vi consigliamo di fare un confronto tra diversi negozi nella vostra zona.
Per darvi un’idea del prezzo di una bombola:
  • da 10 kg costa 25 - 30 euro
  • per una da 15 kg il prezzo è di 35 - 45 euro
Le bombole contengono generalmente GPL, ossia una miscela costituita principalemente da propano e butano. In commercio esistono anche le bombole con solo propano (alta percentuale di propano), utilizzate specialmente nelle zone di alta montagna o notoriamente fredde.
Il motivo è che il butano congela ad una temperatura di circa 0 °C mentre il propano riesce ad evaporare fino a temperature molto più basse. In montagna quando fa freddo, c'è il rischio che il butano non riesca a diventare gassoso, bloccando il funzionamento degli apparecchi collegati.

I serbatoi

serbatoi gpl
Se i tuoi consumi richiedono volumi di combustibile troppo elevati per semplici bombole è necessario, se lo spazio te lo consente, optare per un serbatoio di GPL in prossimità della tua abitazione. In questo modo si evita l'incoveniente della sostituzione della bombola che sarebbe troppo frequente. Il serbatoio sarà ricaricato dal fornitore GPL di tua scelta ogni volta che sarà necessario. Per ulteriori informazioni visita l'articolo: come installare il serbatoio.
La capacità non è l'unica caratteristica di differenziazione tra un bombolone e l'altro, possono variare infatti le modalità con le quali l'utente usufruisce del GPL e le condizioni di utilizzo del serbatoio, se di proprietà, in locazione oppure in comodato d'uso. 

Le modalità di installazione del serbatoio GPL

Tra i serbatoi disponibili vi sono quelli esterni, di più semplice installazione, o quelli interrati (anche parzialmente) più vicini alle abitazioni e con un minore impatto paesaggistico. In questo secondo caso il serbatoio è quasi invisibile poiché è sotto terra e dall'esterno è visibile solo un coperchio che si può facilmente mimetizzare.
Per il bombolone esterno si dovrà individuare una zona con uno spazio adeguato per poter recintare il serbatoio. In aggiunta alle considerazioni estetiche, questa scelta ha delle implicazioni in termini di costo dell'installazione e di regole di sicurezza.
Per legge dovranno essere rispettate delle distanze di sicurezza tra il serbatoio e gli edifici e gli elementi circostanti. Visita l'articolo dedicato alle distanze per un serbatoio di GPL interrato.
Nel caso di serbatoio interrato, la distanza di sicurezza dalla casa è dimezzata rispetto ad un serbatoio esterno!
Il serbatoio, chiamato comunemente bombolone, ha di solito una capacità di c.a. 1.000 litri per un cliente domestico; per gli usi industriali, invece, il suo volume può arrivare a superare anche i 15.000 litri in base alle esigenze del cliente.
Devi installare un serbatoio e desideri un preventivo gratuito? Chiama il numero 011.196.201.84,  (lun-ven dalle 9 alle 19 e sab dalle 9 alle 13) senza sovraccosti, oppure compila il modulo per un preventivo gratuito.

E' meglio il serbatoio di GPL a rifornimento o a consumo?

Con il GPL, l'utente può scegliere tra la gestione a rifornimento oppure a consumo con un contatore che misura il gas consumato da ogni singolo cliente. Questa seconda soluzione viene applicata spesso quando gli utenti finali sono numerosi, come ad esempio in un condominio dove è presente un unico serbatoio che serve tutti i condomini.
Scopri come funziona il GPL a contatore per un condominio. Il sistema con il contatore a volte è presente anche con un singolo utente finale, ma è più insolito.
  • A rifornimento
    L'utente gestisce direttamente il suo serbatoio, prende l'iniziativa di contattare il fornitore per riempirlo e paga ad ogni rifornimento di gas, "allo scarico", invece di ricevere bollette periodiche. Il cliente è quindi responsabile del serbatoio e del suo approviggionamento.
  • A consumo:
    L'utente dispone di un contatore, letto regolarmente dal fornitore di GPL che garantisce il riempimento del serbatoio e fattura i consumi rilevati. In questo caso, il cliente non si deve mai preoccupare del serbatoio, poiché sarà cura del fornitore tenerlo sempre pieno! Le utenze di GPL con il contatore a consumo sono particolarmente pratiche per le multi-utenze, per esempio condomini o villette plurifamiliari.

Quali sono i principali fornitori di GPL in Italia?

Esistono tanti fornitori di GPL, una decina di grandi operatori e tantissimi distributori locali. I venditori che operano su tutto il territorio nazionale sono pochi ed è importante identificare quali sono i fornitori presenti nella zona prima di richiedere un preventivo e trovare l'offerta migliore.
Oltre al prezzo del GPL, il cliente dovrà valutare anche i vari servizi offerti dai fornitori di GPL:
  • Presa in carico dei controlli sulla sicurezza e sulla manutenzione dell'impianto (ex CPI, valvola di sicurezza ecc.)
  • Costo iniziale dell'impianto, alcuni fornitori possono proporre un finanziamento per i lavori di installazione
  • Qualità del servizio clienti: strumenti di gestione dell'utenza (applicazione mobile, avviso per il rifornimento, disponibilità di GPL...)
Di seguito troverte un elenco dei principali operatori nella distribuzione e vendita di GPL sul territorio italiano.
Chi vende GPL in Italia?
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FornitoreDescrizione
Il gestore storico del gas in Italia ha una rete di fornitori di GPL (bombole e serbatoi) diffusa su tutto il territorio nazionale.
Per ulteriori informazioni su Eni per il GPL
.Presente nelle regioni del centro e del Nord-Ovest fornisce servizi innovativi (applicazioni per smartphone) per richieste di preventivo, ricariche e vendita.
Scopri le offerte di TotalGaz per il GPL
Il leader italiano nella distribuzione del GPL nato da una joint venture tra due importanti realtà societarie: il Gruppo italiano Brixia e la  Società olandese SHV.
Ulteriori informazioni su Liquigas per il GPL
Costantin si occupa di progettare, installare e rifornire serbatoi GPL per impianti civili e industriali. Costantin dispone di importanti centrali di stoccaggio e di un’efficiente rete di trasportatori per la distribuzione.
Ulteriori informazioni sul GPL di Costantin
BUTANGAS serve centinaia di migliaia di clienti privati di bombole e piccoli serbatoi, oltreché industrie e istituzioni pubbliche.
Ulteriori informazioni su ButanGas
È tra i primi cinque operatori italiani nel gpl e opera in 3 business: gpl, gas speciali/chimica, macchine industriali.
Ulteriori informazioni su Lampogas
Ultragas Tirrena, insieme alla controllata Tuttogas, è attiva nel settore del GPL in tutta Italia. COn una rete commerciale capillare, soprattutto in Sardegna, distribuisce serbatoi, bombole e servizi a contatore a famiglie e clienti aziendali.
Ulteriori informazioni su Ultragas Tirrena per il GPL
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Quanto costa il GPL?

Il costo del GPL varia prima di tutto in base alla tipologia di impianto, se utilizzi le bombole oppure hai installato un serbatoio. In generale il prezzo del GPL segue le evoluzioni del prezzo dei prodotti petroliferi: petrolio e gas naturale.
Tuttavia a livello locale il prezzo del combustibile GPL cambia in base ai fattori qui elencati:
  • La tipologia di contratto stipulato
  • Il consumo annuale del cliente
  • La zona geografica

Il costo di una bombola di GPL

Le bombole sono commercializzate in base al loro peso in chilogrammi. I modelli più comuni e maggiormente diffusi per il settore domestico sono da 10, 15 o 25 kg, mentre le bombole più grandi possono raggiungere anche 62 kg.
Un chilo di GPL (chiamato comunemente anche propano) costa intorno ai 2,00-2,30 €/kg (ossia 1,1 - 1,3 €/lt).

Il costo del GPL in serbatoio

Fino a qualche anno fa il costo di un litro di GPL arrivava a superare 1 € al litro. Nel corso degli ultimi tempi, grazie al calo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali, rifornire un serbatoio di GPL non è mai stato così conveniente.
Oggi un litro di GPL può costare tra 55 e 70 centesimi di euro, tasse escluse. Così, il rifornimento di un serbatoio di 1000 litri, rispettando le norme di sicurezza che impongono di lasciare vuoto il 20%, costa tra 450 e 550 €.

Quanto costa installare un serbatoio di GPL?

Per quanto riguarda l’installazione dell’impianto di GPL per la tua casa, tre sono le possibilità offerte, da valutare in base alle tue preferenze e ai tuoi consumi.
Il serbatoio può essere concesso dal fornitore con una delle seguenti modalità:
  1. Serbatoio di proprietà dell'utente
  2. Serbatoio in regime di comodato d'uso
  3. Serbatoio con contratto di affitto
Queste tre alternative sono possibili per tutti gli impianti di stoccaggio del GPL. Il serbatoio di proprietà di solito è scelto da clienti che hanno consumi elevati e comporta una spesa iniziale per l'installazione superiore. Dopo 2 anni dalla stipula del contratto il cliente ha il diritto di poter cambiare la modalità scelta, visita la pagina su come inviare la disdetta del contatore.
Negli ultimi due casi, il serbatoio rimane di proprietà del fornitore che lo mette a disposizione dell'utente per l'utilizzo. In entrambe queste situazioni, il cliente è vincolato con il fornitore. Se stai pagando troppo per la fornitura di GPL e sei interessato ad un cambio, chiama lo 011.196.201.84, il umero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 ed il sabato dalle 9.00 alle 13.00, e scopri come cambiare fornitore di GPL.

Il serbatoio in comodato d’uso gratuito

Il fornitore di GPL installa il serbatoio a fronte di un contratto di esclusività per l'approviggionamento pluriennale del GPL. Il cliente è quindi vincolato da contratto ad acquistare il GPL da quel fornitore e quindi ha meno potere contrattuale. L'installazione iniziale è a carico del fornitore che dovrà assicurarsi un certo periodo di tempo per rientrare dell'investimento realizzato.
Nel caso in cui i lavori fossero complessi, come ad esempio se si tratta di un serbatoio interrato, il fornitore potrà chiedere un contributo forfettario per i lavori.
Per realizzare un eventuale cambio di fornitore sarà necessario aspettare la fine del periodo di esclusiva e il rinnovo contrattuale. In caso di recesso del contratto, il fornitore potrà recuperare il serbatoio o proporti di riscattarlo attraverso l'acquisto dello stesso.

Il serbatoio in affitto

Il fornitore installa il serbatoio e fa pagare al cliente un canone di solito annuale. In base al contratto stipulato, sarai libero o no di comprare il tuo GPL presso altri fornitori. Anche il costo dell'installazione dipende dal contratto ed in genere è a carico del fornitore. Il canone di affitto del serbatoio comporta un costo minore per il successivo eventuale riscatto del serbatoio.

Il serbatoio di proprietà

I lavori di installazione del serbatoio sono a tuo carico e quindi i costi iniziali sono decisamente supriori rispetto alle prime due situazioni. Tuttavia puoi scegliere il fornitore che preferisci ad ogni rifornimento, una scelta interessante per chi consuma tanto gas.
Inoltre il cliente in questo caso ha più potere contrattuale in sede di negoziazione con il fornitore sul prezzo del GPL da pagare.

Il GPL per gli usi professionali

In quelle zone non raggiunte dalla rete del gas metano il GPL, grazie ai suoi vantaggi, è impiegato anche per  usi industriali. I suoi utilizzi più comuni vanno dal riscaldamento degli ambienti e dell'acqua, all'uso come gas di processo, ad esempio per l'essiccazione degli alimenti come frutta e cereali.
Tutti i maggiori fornitori di GPL propongono offerte personalizzabili alle aziende a seconda delle loro esigenze. Per questo motivo ti consigliamo di richiedere diversi preventivi per poter trovare l'offerta migliore di GPL.
Il GPL comporta una combustione pulita e quindi viene impiegato in diversi settori. In particolare abbiamo selezionato alcuni mercati per valutarne i vantaggi per ogni circostanza.
Scopri i benefici del GPL per la tua attività:
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