domenica 5 novembre 2017

Voto in libertà.

Risultati immagini per libertà


Io ho ottemperato al mio dovere e mi sento come nella foto.

Ma una domanda la voglio porre a chi dice che non voterebbe mai per il m5s perchè composto da individui poco preparati, incompetenti, inadeguati: 


quelli ai quali avete dato il vostro voto vi sono sembrati preparati, competenti, adeguati?


Rifletteteci e poi mi fate sapere.


Buona giornata!

venerdì 3 novembre 2017

Gli scienziati hanno scoperto un pianeta "mostro" che però non dovrebbe esistere.


eso

Si chiama NGTS-1b ed è grande quanto Giove.


Un nuovo mondo alieno, un mostro cosmico grande come Giove in orbita intorno a una stella la metà del Sole, arricchisce la folta lista di pianeti, saliti a più di tremila che popolano il cielo. Battezzato 'NGTS-1b', è descritto in uno studio in via di pubblicazione sui Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
NGTS-1b è il primo pianeta scoperto da una rete di 12 telescopi di nuova generazione nel deserto di Atacama, in Cile, cuore del programma 'The Next-Generation Transit Survey' (NGTS) dell'Osservatorio europeo meridionale (ESO). Rappresenta un autentico rompicapo per i planetologi. In base all'attuale teoria della formazione dei pianeti non dovrebbe esistere. È, infatti, un pianeta gigantesco, come Giove, ma la stella madre intorno alla quale orbita, in appena 2,6 giorni, è, invece, di taglia ridotta. Talmente piccola che, per gli scienziati, resta un autentico mistero come abbia potuto attrarre una quantità di materiale così grande da formare un pianeta enorme a distanza ravvicinata.
Il mostro cosmico è stato scovato studiando la diminuzione della luce emessa dalla stella madre a causa del transito ravvicinato del suo pianeta, che provoca piccole e brevi eclissi. L'osservazione apre, secondo gli autori, scenari interessanti. Per Peter Wheatley, dell'Università di Warwick, uno degli scopritori, "poiché la stella madre di NGTS-1b è molto comune nell'Universo, è probabile che esistano molti altri pianeti giganti. Che attendono solo di essere trovati".

Bombardieri Usa in volo sulla Corea.

Bombardieri Usa in volo sulla Corea


Due bombardieri americani B-1B hanno sorvolato ieri lo spazio aereo sudcoreano nell'ambito di una esercitazione congiunta, insieme a jet militari di Giappone e Corea del Sud.
I supercaccia, partiti dalla base di Guam, che hanno simulato la situazione di un attacco nucleare a sorpresa, era stata "programmata" e non era assolutamente "in risposta a qualsiasi evento attuale", ha spiegato il portavoce della forza aerea Candice Dillitte, citato dalla Cnn.

NORDCOREA - Non si è fatta attendere la protesta di Pyongyang che ha fortemente criticato l'esercitazione, che avviene a pochi giorni dalla visita di Donald Trump in Corea del Sud, come riporta l'agenzia KCNA.
Nell'escalation di tensione con la Corea del Nord, i bombardieri americani B-1B sono impegnati molto più di frequente in queste esercitazioni. Questi jet non hanno, però, capacità nucleari.


I pacifici Stati Uniti d'America preparano l'ennesima invasione?

Intercettazioni, via libera del Cdm alla riforma. Gentiloni: 'E' per limitare abuso'


Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro della Giustizia Andrea Orlando durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Limiti a trascrizioni e a uso trojan, arriva archivio riservato.


Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando, il decreto legislativo che riforma la disciplina delle intercettazioni. Il testo dovrà ora passare all'esame delle commissioni Giustizia per i pareri e poi tornare in Cdm.
"Noi non limitiamo l'uso delle intercettazioni ma contrastiamo l'abuso, sappiamo che questo strumento è fondamentale per le indagini e in nessuno modo vogliamo limitare la possibilità di disporre di uno strumento per la magistratura fondamentale per contrastare i reati più gravi ma è evidente che in questi anni ci sono stati frequenti abusi", Così il premier Paolo Gentiloni sulla legge delega. La riforma - ha detto il premier - delle intercettazioni, su cui vari governi si sono applicati senza però riuscire a portarla a termine, "disciplina un uso più stingente (degli ascolti, ndr) senza ledere il diritto di cronaca". 
"Il provvedimento sulle intercettazioni - ha detto il ministro Andrea Orlando - affronta un tema annoso, non restringe la facoltà dei magistrati di utilizzare le intercettazioni", "abbiamo messo una serie di vincoli che non restringono la capacità di indagine ma riducono il rischio della fuga di notizie se non sono legate a fatti penalmente rilevanti". "Le intercettazioni non sono disposte per far luce sulla sfera personale dei singoli ma per perseguire reati". 
Il provvedimento mira a regolamentare in maniera più stringente l'utilizzo di questo indispensabile strumento investigativo, per evitare che conversazioni non rilevanti ai fini delle indagini e attinenti la vita privata, possano finire negli atti processuali e da qui sui giornali. Si tenta così di dare una risposta al problema della cosiddetta "gogna mediatica" che ciclicamente alimenta polemiche.
Il testo inserisce dei vincoli alla trascrizione delle conversazioni nelle richieste dei pm e nelle ordinanze dei giudici: "Quando è necessario, sono riprodotti soltanto i brani essenziali", dispone infatti il provvedimento. Non vengono però compromessi i virgolettati dei colloqui captati, che in una bozza preparatoria del decreto erano stati vietati e sostituiti da sunti delle conversazioni: dopo il confronto con avvocati e magistrati, questa previsione è stata cassata.
Viene poi istituito presso l'ufficio del pm un archivio riservato delle intercettazioni la cui "direzione" e "sorveglianza" sono affidate al procuratore della Repubblica e il cui accesso - registrato con data e ora - sarà consentito solo a giudici, difensori e ausiliari autorizzati dal pm.
Quanto ai mezzi per intercettare, si delimita l'uso dei "trojan", ossia i captatori informatici, in pc o smartphone, che "pur ampiamente praticato nella realtà investigativa, non è stato in precedenza oggetto di alcuna regolamentazione a livello normativo", riporta la relazione illustrativa che accompagna il decreto. Ora l'obiettivo è quello di consentirne sempre l'impiego, senza particolari vincoli, per i reati più gravi, in primis terrorismo e mafia, prevedendo invece che per gli altri reati debbano essere esplicitamente motivate, nei decreti di autorizzazione, ragioni e modalità.
La riforma semplifica, inoltre, l'impiego delle intercettazioni nei reati più gravi contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali, uno strumento per rendere più efficace il contrasto alla corruzione. Fatto salvo il diritto di cronaca, è previsto il carcere fino a 4 anni per chi diffonde riprese audiovisive e registrazioni di comunicazioni effettuate in maniera fraudolenta per danneggiare "la reputazione o l'immagine altrui".
Gira e rigira le leggi le fanno sempre e solo per salvarsi le terga.
L'intercettazione è uno strumento fondamentale per scoprire determinati reati, limitarne l'uso con la scusa dell'abuso è esso stesso un abuso.

martedì 31 ottobre 2017

MULTE D’ITALIA - TRAVAGLIO: ''MENTRE CHIARA APPENDINO VIENE SBRANATA PER UNA MULTA DA 90 EURO CHE IL SUO CAPOGABINETTO INTENDEVA TOGLIERE A UN AMICO, RENZI E GENTILONI DIFENDONO LA BOSCHI BECCATA A TRAFFICARE SULLA MOZIONE CONTRO IL GOVERNATORE VISCO CHE HA MULTATO DUE VOLTE IL PADRE PIER LUIGI (144 E 130 MILA EURO) PER LA MALA GESTIONE DI ETRURIA''

appendino giordana
Chiara Appendino, Paolo Giordana

Un bell'applauso a Chiara Appendino che ha licenziato in tronco quel pirla del suo capogabinetto Paolo Giordana, beccato a chiamare l' Ad del Gruppo torinese trasporti perché levasse una multa da 90 euro a un amico. E un bel pernacchio a Gentiloni e Renzi che continuano a difendere la sottosegretaria Boschi, beccata a trafficare sulla mozione contro il governatore di Bankitalia Ignazio Visco che ha multato due volte il padre Pier Luigi (144 e 130 mila euro) per la mala gestione di Etruria.

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI
Matteo Renzi, Maria Elena Boschi - vicini, vicini....

Questa storia delle multe che per i nemici si pagano e per gli amici si tolgono, è un classico della commedia all' italiana. Ne Il vigile di Luigi Zampa, Alberto Sordi è Otello Celletti, un disoccupato che si fa raccomandare dal sindaco (Vittorio De Sica) per diventare vigile motociclista. Un giorno soccorre l' attrice Sylva Koscina che, finita in panne con la sua auto, non ha i documenti. Lui chiude un occhio e tenta pure di farle la corte declamandole "T' amo, pio bove" di Carducci.

La Koscina poi, ospite del Musichiere, ringrazia in tv il vigile che non le ha fatto la multa. E il favoritismo scatena le ire del prefetto, che protesta col sindaco, che strapazza Otello: la legge è uguale per tutti, che diamine. Così, quando Otello sorprende il sindaco che sfreccia oltre i limiti di velocità per raggiungere la sua amante, gli appioppa una sonora contravvenzione. E quello lo destituisce.

Lo zelante vigile diventa il campione dell' opposizione monarchica, che lo candida alle elezioni come modello di legalità. Senonché il sindaco attiva una "macchina del fango" ante litteram, scova alcuni altarini della sua famiglia (il padre ex militare fellone e la sorella prostituta) e lo ricatta. Celletti è costretto a ritrattare le accuse al primo cittadino, che lo reintegra sulla sua rutilante motocicletta e si fa scortare da lui nelle scorribande a tutto gas verso la casa dell' amante.

Il film esce nel 1960 decimato dai tagli della censura, perché richiama un fatto di un anno prima: il questore di Roma Carmelo Marzano multato dal vigile Ignazio Melone per un sorpasso vietato e offeso a morte per non essere stato riconosciuto e risparmiato. Il classico "lei non sa chi sono io". Anche Melone viene prontamente screditato dalla notizia che la sorella esercita il mestiere più antico del mondo.

Se un tempo la commedia all' italiana inseguiva la politica, ora è il contrario. Vedi il tragicomico ordine di servizio del Comune di Ercolano (Napoli) che diffida il servizio di nettezza urbana a "provvedere ad una accurata pulizia delle strade (spazzamento, rimozione manifesti funerari ed eventuale scerbatura)". Ma non tutte.

Solo quelle adiacenti l' hotel dove "soggiornerà l' on. M.E. Boschi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana", nonché ad "attenzionare le suddette strade dopo che saranno state pulite". Ordine prontamente eseguito, con la lucidatura di 3-4 vie in una città zozzissima e addirittura col trasloco di decine di fioriere dagli altri quartieri.

La scena sarebbe perfetta per un film della saga di Fantozzi o per il sequel di Cetto La Qualunque. Ma ricorda pure Sua eccellenza si fermò a mangiare, commedia di Mario Mattoli e ambientata nel Ventennio, con Totò topo d' appartamenti scambiato per il medico personale del Duce e ospitato con tutti gli onori nel castello di una famiglia-bene, che lo presenta a Sua Eccellenza il Ministro (Raimondo Vianello) e ne viene derubata di un prezioso servizio di posate d' oro.

Con la differenza che nel film le Loro Eccellenze Vianello e Totò si fermano a mangiare e dormire, mentre Sua Eccellenza M. E. Boschi a Ercolano non s' è fatta vedere, essendosi ammalata di influenza etrusca per scansare il Consiglio dei ministri sulla conferma di Visco: tanta pulizia e tante fioriere per nulla.


Immigrazione, sulla nave della Ong il volantino coi bonus: 50 euro per ogni salvataggio.

Immigrazione, sulla nave della Ong il volantino coi bonus: 50 euro per ogni salvataggio

Agosto è passato ma le indagini della magistratura sul ruolo di alcune Ong nel salvataggio dei migranti nel mare tra Italia e Libia continuano, dopo la scoperta di legami tra alcune delle organizzazioni non governative e gli scafisti. A settembre il tribunale del riesame di Trapani ha confermato il sequestro della Iuventa, il peschereccio di proprietà della Jugend Rettet, l'organizzazione tedesca più coinvolta nello scandalo. Sempre da settembre è indagato anche il comandante di un'altra nave, la Vos Hestia che operava per conto di Save the children.
E ora, tra il materiale sequestrato a bordo delle diverse navi, spunta anche un volantino che era stato affisso dall'armatore il 1 agosto a bordo della Vos Hestia: oltre al bonus per la missione in base alla qualifica di ciascun membro dell'equipaggio, indica anche un premio individuale di 50 euro per ogni operazione di soccorso. Insomma, una specie di bonus-produzione.

sabato 28 ottobre 2017

Il computer che 'si finge umano' e fa l'hacker.

Rappresentazione della lettera A (fonte: Vicarious AI) © Ansa
Rappresentazione della lettera A (fonte: Vicarious AI)

Inganna i test di sicurezza anti-spam e intrusioni.


Nuova falla nei sistemi di protezione informatica contro spamintrusioni digitali e furti di password: è stato infatti sviluppato un computer che sa fingersi un essere umano riuscendo a ingannare alcuni dei test di sicurezza più diffusi nei siti Internet, ovvero i captcha, quei codici alfanumerici un po' contorti che servono a distinguere gli utenti in carne ed ossa dai programmi automatici chiamati 'bot'. Il risultato è pubblicato sulla rivista Science dai ricercatori della company californiana Vicarious AI, specializzata nel settore dell'intelligenza artificiale.

"Lo studio rivela con metodo scientifico una vulnerabilità che interessa anche colossi come Google, PayPal e Yahoo", spiega Giovanni Ziccardi, docente di informatica giuridica all'Università di Milano. "Il pericolo è che i captcha attuali non riescano più a proteggere efficacemente i form di iscrizione ai servizi online, come la posta elettronica, e che non blocchino più i programmi automatici che fanno spam inondando blog e forum di messaggi pubblicitari inopportuni".

Nati vent'anni fa per difendere i primi motori di ricerca sul web, i captcha si sono evoluti continuamente. "All'inizio - ricorda Ziccardi - chiedevano all'utente di decifrare solo lettere e numeri scritti in maniera poco leggibile in un box: poi sono diventati sempre più complessi, arrivando a usare immagini del mondo reale dove bisogna individuare oggetti o scritte. Facili da risolvere per le persone, sembravano dei rompicapo impossibili per gli algoritmi automatici. Almeno fino ad oggi". Il nuovo computer 'hacker', ispirato ai meccanismi di funzionamento del cervello umano, è infatti riuscito a violare i captcha più comuni con una percentuale di successo che arriva fino al 70%.
Lo ha fatto con un addestramento minimo, partendo da un numero di esempi molto più ridotto rispetto agli algoritmi di apprendimento profondo (deep learning) usati nell'intelligenza artificiale, che richiedevano milioni di immagini esemplificative o regole codificate su come craccare ogni tipo di immagine. "Questi sistemi cambiano continuamente, come in un gioco a guardie e ladri", commenta Ziccardi. "Dopo la pubblicazione di questo studio le aziende correranno sicuramente ai ripari, ma già adesso stanno lavorando a nuovi captcha sempre più sofisticati, capaci per esempio di riconoscere l'utente umano senza porgli domande, ma valutando il suo comportamento online, come i movimenti del mouse o i tempi di permanenza sulla pagina".