Telefono Azzurro. “Lasciateci adottare una bimba afghana” (Vittorio Feltri, Libero, 22.8). Ma prima almeno chiediamo alla sventurata se è d’accordo.
Valori bollati. “L’individuo è un’entità sacra. Così si crea il benessere. I valori in cui credo” (Silvio Berlusconi, Giornale, 22.8). Uahahahahah.
Il piacere dell’onestà. “Nessun male a definirsi antifascista, però io non distinguo le persone tra fascisti e antifascisti. Le persone non le distinguo se non per uomo, donna e persone perbene” (Luca Bernardo, Ansa, 13.8). Non per nulla è il candidato a sindaco di Milano per Berlusconi e Salvini.
La prova regina. “Macché fascista: Bernardo aveva i nonni partigiani” (Libero, 15.8). Fortuna per lui che non lo conoscevano.
Lo smemorato di Cologno. “Berlusconi scuote la Ue. Gli altri pensano ai voti” (Giornale, 19.8). “Berlusconi striglia la Ue: ‘Deve governare la crisi con l’Onu e la Nato’” (Giornale, 20.8). Mica come quel pirla che vent’anni fa trascinò l’Italia in guerra.
L’arma segreta. “La ministra Bonetti prepara il vertice sui diritti delle donne il 26 agosto” (Repubblica, 19.8). Panico fra i talebani.
Lezioni di guerra. “Afghanistan, ne valeva la pena. I veterano della missione italiana: ‘I nostri insegnamenti sono stati efficaci’” (Giornale, 18.8). Gli abbiamo insegnato a scappare.
L’estremo oltraggio. “Poteva mancare Gino Strada al coretto degli amici dei clandestini? Baci anche a lui” (Matteo Savini, segretario Lega, 22.12.2018). “Gino Strada mi definisce oggi ‘DISUMANO, gretto, IGNORANTE, fascistello, CRIMINALE’. Solo??? Evidentemente la fine della mangiatoia dell’immigrazione clandestina li sta facendo impazzire” (Salvini, 21.1.2019). “Il compagno Gino Strada mi vuole sotto processo? Uuuhhh, che paura. Bacioni” (Salvini, 26.1.2019). “Con la morte di Gino Strada, l’Italia perde un uomo di valore. La diversità delle idee politiche lascia spazio al cordoglio e alla preghiera. #ginostrada” (Salvini, beccato da @nonleggerlo, 13.8.2021). Se ne deduce che l’unico Gino Strada buono è quello morto.
Agenzia Sticazzi. “Finché ci sono ghiaccioli c’è speranza (meglio se al limone, per me)” (Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Instagram, 15.8). Mo’ me lo segno.
Che cos’è il genio? “C’è una sola cosa sulla quale non si possono avere dubbi: ed è che se si fa una guerra del genere allora bisogna assolutamente vincerla, costi quel che costi” (Ernesto Galli della Loggia, Corriere della sera, 20.8). Ecco perché gli americani e i loro alleati han perso la guerra in Afghanistan: non avevano consultato Galli della Loggia, quindi non avevano capito che dovevano vincerla.
La pasionaria. “Le compagne parlino delle ragazze di Kabul” (Maria Elena Boschi, capogruppo Iv alla Camera, Giornale, 22.8). Invece per le ragazze di Riyad c’è tempo. E comunque ci pensa bin Salman.
Narcos senza droga. “Eroina, miliardi e geopolitica. I talebani sono i nuovi narcos” (Roberto Saviano, Corriere della sera, 18.8). Infatti nel 2000-‘01 furono gli unici ad azzerare la coltivazione di oppio. Che poi riprese coi “liberatori”.
Il quasi-vincitore. “Alle suppletive di Roma FI non segue Palamara e lancia il suo candidato. Corre Calzetta, che sfiorò la vittoria nel 2018” (Giornale, 18.8). Cioè perse le elezioni. Mezza sconfitta, mezza Calzetta.
Nella casa della libertà/1. “Via sbarre e manette dalle aule dei processi salvo ordine del giudice. Il decreto legislativo sulla presunzione di innocenza considera l’imputato ‘uomo libero’” (Repubblica, 11.8). Saranno fornite anche appositi seghetti, lime e lenzuola annodabili.
Nella casa delle libertà/2. “Choc in Francia, assassinato un prete: il killer un anno fa aveva bruciato la cattedrale di Nantes, ma era libero” (Stampa, 10.8). Ora è due volte presunto innocente.
L’affarone. “Olimpiadi, Tokyo chiude con un buco di 20 miliardi” (Fatto quotidiano, 9.8). “Roma non avrà i Giochi per colpa della Raggi” (Libero, 11.8). “Olimpiadi 2024, così Raggi fece per ignavia ‘il gran rifiuto’” (Francesco Merlo, Repubblica, 11.8). Peccato: Roma poteva raddoppiare il suo debito.
Le grandi riforme. “Nella Rai di Fuortes molti tagli, via i partiti e obbligo del ‘lei’” (Repubblica, 9.8). Non era meglio il “voi”?
Il titolo della settimana/1. “Con Alessia posso essere fragile. Ho avuto molti fidanzati discutibili, li ha sempre accolti. La sento tutti i giorni, se ci capita di litigare risolviamo subito. Sogno di invecchiare assieme in Kerala” (Costantino della Gherardesca, titolo su un’intera pagina, Corriere della sera, 17.8). E poi dicono che è morto il giornalismo d’inchiesta.
Il titolo della settimana/2. “Niente libertà, Pittelli deve marcire ai domiciliari” (Tiziana Maiolo, Riformista, 11.8). Poverino, deve avere proprio una casa di merda.
ILFQ