martedì 12 ottobre 2021

5 giorni all’alba. - Marco Travaglio

 

Avvertenza per i tenutari della rubrica fissa “Raggi flop/ disastro/ catastrofe/ apocalisse” sulla Testata Unica Nazionale: affrettarsi a sparare gli ultimi colpi sulla sindaca, perché restano cinque giorni. Lunedì la finestra temporale si chiuderà e il sole, dopo il quinquennio nero, tornerà a splendere sui colli fatali di Roma. Ergo, scovare immantinente gli ultimi cinghiali, topi, gabbiani, storni, pitoni, capre, istrici e unicorni non ancora immortalati col dovuto sdegno: dal 19 ottobre queste e altre specie animali, onta e disdoro dell’oca del Campidoglio, diventeranno graziose attrazioni per residenti e turisti, simboli viventi dell’empito ambientalista della nuova Amministrazione (infatti stanno tornando pure le lucciole). Titoli come quelli di Repubblica di ieri, “Il lungo silenzio di Virginia prima di twittare contro il raid” fascista e “Cantieri aperti, girone infernale: circolazione in tilt” andranno riconvertiti come segue: “Cantieri aperti, il Paradiso delle grandi opere ripartite dopo la Sindaca dei No: i romani in coda urlano di giubilo dai finestrini” e “Il nuovo sindaco, chino h24 sui dossier, non ha tempo di sgomitare nella passerella dei soliti tweet contro il raid”.

Alla prima pioggia, in luogo delle solite battute su tombini intasati, canotti, mute da sub, arche di Noè e Mose, adottare la titolazione modello Sala sugli allagamenti alla milanese (“Colpa del surriscaldamento globale”) e sentire Greta sull’indefesso impegno del sindaco contro i mutamenti climatici. Sulle buche, la spiegazione sarà quella preclusa alla sindaca precedente: “Colpa della sindaca precedente”. Sui rifiuti: è il romano che è zozzo. E basta titoli su Spelacchio: se una pianta si secca, è sfiga. Al primo avviso di garanzia, evitare il trattamento Raggi (“Nuova Tangentopoli”, “Peggio di Mani Pulite”, “La doppia morale grillina”, “Patata bollente”, “Dimissioni”) e importare a Roma la formula in voga per tutti i sindaci non 5Stelle: “Invasione di campo dei pm”, “Paura della firma”, “Nessuno farà più il sindaco”. In caso di bus incendiati, prevedibilmente più rari per la fine dei sabotaggi, risparmiarsi ironie su Nerone e i “flambus”, evidenziando lo show pirotecnico offerto gratuitamente a cittadini e visitatori quando meno se l’aspettano, tipo rave. Stadio della Roma: finora era tutto facile, perché la Raggi sbagliava sia se lo faceva sia se non lo faceva; ora invece andrà scelta e mantenuta una posizione sola, sennò poi i lettori capiscono. Case dei Casamonica: fotografare il nuovo sindaco accanto alle macerie di quelle abbattute dalla Raggi, tanto nessuno lo sa e tutti crederanno che siano fresche di giornata. Da lunedì sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno. E Roma tornerà più bella e superba che pria. Benebravobis!

ILFQ

Per Renzi un posto nel Cda di Delimobil, colosso russo del car sharing. -

 

L’ex premier: rispettate tutte le regole della vigente legislazione italiana.

Dallo scorso agosto il leader e senatore di Italia Viva Matteo Renzi siede nel Cda di Delimobil, colosso russo del car sharing. Dopo le consulenze (e annesse polemiche) in Arabia Saudita, spunta dunque un nuovo incarico per l’ex premier in una società estera.

La società.

La società in questione, con sede in Lussemburgo, ma presente in molte città russe tra cui Mosca, è stata fondata ed è guidata da un italiano, Vincenzo Trani, che oltre a Delimobil guida anche il fondo Mikro Kapital e la Camera di commercio italo-russa. Nei mesi scorsi Trani aveva lanciato in Italia un’iniziativa per produrre il vaccino Sputnik. Sempre Trani è stato il primo italiano vaccinato con il siero russo.

La documentazione alla Sec.

La notizia dell’incarico a Renzi è venuta alla luce dopo che la Delimobil, che sta per quotarsi a Wall Street, ha presentato alla Sec la documentazione dovuta nel rispetto della trasparenza. Nel prospetto Delimobil scrive in via cautelativa che, nel caso in cui Renzi venisse condannato in una delle inchieste in cui è coivolto, dovrebbe dimettersi dal Cda. Nessuna menzione riguardo al compenso. Ma per retribuire l’intero consiglio di amministrazione la Delimobil spende un milione di dollari all’anno.

Renzi: partecipare a questa sfida è molto avvincente.

«Il senatore Matteo Renzi è molto felice di collaborare all’attività della società Delimobil il cui socio di riferimento, Vincenzo Trani, è un imprenditore napoletano che Renzi stima» fa sapere l’ex premier attraverso una nota dell’ufficio stampa di Italia Viva. «Il senatore Renzi, da sempre convinto dell’importanza di valorizzare le competenze degli imprenditori italiani in tutto il mondo - continua la nota - sarà al fianco del dottor Trani in questa sfida. Il settore della sharing economy, delle Smart cities e della mobilità sostenibile è uno dei più affascinanti per il futuro del pianeta: partecipare a questa sfida è molto avvincente. Ovviamente la presenza di Renzi nel board Delimobil rispetta tutte le regole della vigente legislazione italiana”.

IlSole24Ore

Spazio, scienziati identificano un corpo celeste mai visto prima.

Alexmit

Il suo avvistamento era avvenuto per la prima volta nel 2005. Gli scienziati ora si interrogano su questo ibrido tra cometa e asteroide.

I248370 2005 Qn13. E' questo l'identificativo del misterioso corpo celeste presentato durante il congresso di planetologia della Società astronomica americana dal Prof. Henry H. Hsieh, appartenente al corpo di ricerca del Planetary Science Institute dell’Arizona.
Secondo gli esperti, Qn13 si configurerebbe come un corpo celeste dalle caratteristiche del tutto uniche.
Le sue dimensioni, osservate grazie al sistema di monitoraggio del programma di ricerca Atlas, sono conosciute. Qn13 possiede:
un nucleo del diametro di 3,2 chilometri
con una coda della lunghezza di 720.000 km e una larghezza di 1.400 km
Osservandolo, gli esperti inizialmente erano convinti di trovarsi di fronte ad un asteroide, che al momento attuale sta viaggiando nel gruppo di asteroidi presenti tra Marte e Giove.

Qn13 sarebbe infatti un ibrido tra un asteroide e una cometa che nella sua traiettoria sta eliminando gas e vapore, fatto questo che gli consente di assumere la sua peculiare forma.

Иллюстрация, изображающая космический аппарат BepiColombо на подлете к Меркурию - Sputnik Italia, 1920, 02.10.2021

Spazio, primo passaggio della sonda BepiColombo vicino a Mercurio - Foto
Stando al Prof. Hsieh, quella di Qn13 sarebbe una scoperta sensazionale, in quanto permetterebbe di gettare nuova luce sulla genesi della vita sulla Terra

sputniknews

Ma mi faccia. - Marco Travaglio


Prima e dopo la cura. “Calenda: un risultato mai visto prima” (Corriere della sera, 5.10). E non hai ancora visto dopo.

Fauna acquatica. “Se il governo è forte resiste anche alle difficoltà interne ai partiti: se c’è burrasca dipende dal mezzo che utilizzi quando sei in mare, se c’hai un canotto o un gommone scadente, soffri le onde. Ma Conte è uno yacht di lusso, per l’Italia Conte è oggettivamente l’uomo che sta mettendo in sicurezza i conti… Ehm, volevo dire Draghi! Non mi permetterei mai di dire che Conte e Salvini sono un canotto” (Matteo Renzi, leader Iv, Tagadà, La7, 1.10). Ha parlato il plancton.

Il vizietto. “Antonio, poi ti coinvolgiamo, però le cose a tre più tardi, adesso facciamo le cose a due, non è il momento” (Matteo Salvini, leader Lega, ad Antonio Tajani, vicepresidente FI, dopo aver preso in braccio Giorgia Meloni a Spinaceto, Corriere.it, 1.10). Morisi aveva da fare.

Sinonimi. “Calenda e Bassolino sono due ‘sconfitti vincenti’” (Francesco Merlo, Repubblica, 8.10). Praticamente trombati.

Scenari. “Scenari interessanti a livello nazionale da questi risultati. È possibile uno schieramento competitivo di centrosinistra al netto dei Cinque stelle” (Bobo Craxi, capolista Psi a Roma a sostegno di Gualtieri sindaco, Corriere della sera, 7.10). Lui, per dire, ha preso 364 preferenze.

L’ombelico del mondo. “Il miglior risultato che Draghi poteva desiderare” (Domani, 5.10). “Sembra aver vinto la lealtà nei confronti del governo Draghi” (Massimo Franco, Corriere della sera, 5.10). “Il test che rafforza Draghi” (Messaggero, 5.10). “Le elezioni comunali hanno un solo vincitore: Draghi” (Piero Sansonetti, Riformista, 5.10). E senza neppure il fastidio di candidarsi.

Le vite parallele. “Ilda e l’amore segreto. Ora esalta la passione che contestò al Cav. Nel suo libro la Boccassini rivela il legame con Falcone” (Paolo Guzzanti, Giornale, 8.10). Quindi Ilda sta a Falcone come Ruby stava Berlusconi. Che fosse maggiorenne e non fosse pagata sono solo due piccoli dettagli: non per nulla Guzzanti è l’ex presidente della Commissione Mitrokhin.

La marcia trionfale. “Abbiamo vinto al primo turno da Muggia a Bernalda, da Codogno a Melfi, da Nardò a Villorba” (Matteo Salvini, Tg1, 4.10). Mica pizza e fichi.

La mosca cocchiera. “Calenda può convincere quel 50 per cento che non ha votato” (Marco Bentivogli, ex segretario Fim, Foglio, 8.10). Solo il 50 per cento? Minimalista.

Exit da Italexit. “Italexit tre iscritti o quattro? Ti faccio vedere a Milano quanto prendo! Ti confermo che sono un fuoriclasse, fra un po’ ci sono le elezioni a Milano e io sono candidato sindaco. Ci vediamo dopo lo spoglio, vedrai la bella sorpresa che ti ritrovi! Dovrai scriverlo sul tuo giornale!” (Gianluigi Paragone, ex Lega Nord, ex M5S, ora Italexit, a Fabrizio Roncone del Corriere della sera, Piazzapulita, La7, 23.9). Poi è stato di parola: a Milano ha preso il 2,99% e non è neppure entrato in Consiglio comunale. Che fuoriclasse, che bella sorpresa.

Minzolingua. “Simboli di un cambio di stagione: si dissolve nell’opinione pubblica il grillismo, malattia infantile del giustizialismo, e quei magistrati, o ex-magistrati, che ne sono stati gli eroi finiscono sul banco degli imputati. Piercamillo Davigo e Fabio De Pasquale…” (Augusto Minzolini, Giornale, 9.10). Poi ci sono i pregiudicato per peculato continuato: cioè i Minzolini.

Balle a rotelle. “110.000 banchi a rotelle inutilizzati perché non in regola con l’antincendio. Chi pagherà? Che vergogna! Perché dire no alla commissione d’inchiesta? Siamo orgogliosi di aver mandato a casa Conte e Arcuri: con Draghi e Figliuolo abbiamo detto basta anche allo scandalo dei banchi a rotelle” (Matteo Renzi, leader Iv, Twitter e Facebook, 4.10). I banchi in questione non furono approvati da Arcuri, ma da una commissione esterna al Commissariato; quelli contestati dai dirigenti scolastici (perché troppo larghi, non perché infiammabili) non sono 110 mila, ma 6 mila sui 37 mila consegnati; non sono a rotelle, ma banchi monoposto tradizionali; e furono subito sostituiti da Arcuri dopo la disdetta del contratto con la ditta portoghese inadempiente. Complimenti: quattro cazzate in tre righe.

Il titolo della settimana/1. “Buzzi e il pub ‘Mafia Capitale’: ‘Verrà a suonare Bobo Craxi’” (Stampa, 8.10). Sono soddisfazioni.

Il titolo della settimana/2. “Draghi: pandemia quasi finita” (Repubblica, 9.10). Abbiamo appena 1.200 morti al mese, che sarà mai.

Il titolo della settimana/3. “Renzi, Calenda e tutti i bulli un po’ piacioni che rompono le regole” (Francesco Cundari, Foglio, 9.10). Ah, ora si chiamano regole?

ILFQ

lunedì 11 ottobre 2021

I no al vaccino costano alla Sanità 70 milioni al mese. - Francesca Cerati

 

(illustrazione di Laura Cattaneo)

La ricerca di Altems-Università Cattolica di Roma fotografa anche l’andamento settimanale sia dell’infezione sia dei ricoveri tra chi è vaccinato e chi no. Il 92% avrebbe potuto evitare la terapia intensiva.

In un solo mese (dal 13 agosto al 12 settembre 2021), i ricoveri per Covid-19 dei pazienti non vaccinati sono costati al Servizio sanitario nazionale 70 milioni di euro. È quanto emerge da una nuova analisi, elaborata in esclusiva per Il Sole 24 Ore, dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di Roma (Altems). La cifra non include il costo delle cure di follow-up o le prestazioni mediche a lungo termine, noto come Long Covid.

«Partendo dai dati forniti dal Bollettino sulla sorveglianza epidemiologica del Covid-19, rilasciato settimanalmente dall’Istituto superiore di sanità, abbiamo calcolato i costi del paziente ricoverato in ospedale (in Area medica, come Medicina interna, Pneumologia, Malattie infettive) e il paziente ricoverato in terapia intensiva (in Area Critica) per mancata vaccinazione – premette Americo Cicchetti, direttore di Altems – Il costo giornaliero di ospedalizzazione è stato stimato pari a 709,72 euro, mentre quello in terapia intensiva è pari a 1.680,59 euro».

Nell’analisi, Altems ha differenziato, in base alla gravità del paziente, anche la degenza media: pari a 11,3 giorni per i pazienti ricoverati in Area medica e 14,9 per coloro che transitano dalla terapia intensiva.

Infezioni e ricoveri.

Ma la ricerca fotografa nel dettaglio anche l’andamento settimanale dell’infezione e dei ricoveri tra chi si è vaccinato e chi no.

«Valutando sempre l’incidenza settimanale ogni 100mila abitanti, calcolata tenendo separate la popolazione non vaccinata, vaccinata incompleta e vaccinata (si veda la tabella sopra), è possibile vedere che siamo di fronte a due pandemie diverse che corrono assieme - commenta Cicchetti -. Le infezioni nella popolazione vaccinata si fermano a 28,29, mentre nella popolazione non vaccinata l’incidenza è pari a 159,74».

«Sotto il profilo delle ospedalizzazioni - continua Cicchetti - considerando i non vaccinati - ogni settimana su 100mila abitanti - 12,58 persone finiscono in Area Medica e 1,44 in terapia intensiva. Gli stessi parametri applicati ai vaccinati scendono a 1,58 in Area medica e 0,11 in terapia intensiva». Ma c’è un altro dato che emerge dalla ricerca da considerare: l’87% dei non vaccinati ospedalizzati non sarebbe stato ricoverato in ospedale se avesse fatto la vaccinazione e il 92% avrebbe evitato il ricovero in terapia intensiva.

«Gli ospedalizzati non vaccinati evitabili, nel periodo considerato, cioè dal 13 agosto al 12 settembre, sono ben oltre 6mila (5.932 in area medica e 715 nell’area critica, ndr) - conclude Cicchetti -. Quindi, se ogni paziente non vaccinato ospedalizzato ha un costo medio pro capite pari a 17.408 euro, il totale dei costi ammonta a 69.894.715 euro di cui, 51.166.079 euro per le ospedalizzazioni in Area Medica e 18.728.636 euro per le ospedalizzazioni in terapia intensiva».

Da un’analoga indagine condotta negli Stati Uniti, 15 giorni fa, è risultato che i ricoveri prevenibili per Covid tra i non vaccinati sono costati negli ultimi tre mesi (giugno-agosto) al Sistema sanitario americano 5,7 miliardi.

Nei prossimi mesi le stime dei costi dovranno comprendere anche l’impatto del Long Covid, cioè gli strascichi che l’infezione lascia anche a mesi di distanza dalla guarigione. Un primo segnale arriva dal Cardarelli di Napoli, dove si sono riuniti gli esperti provenienti da tutta Italia che confermano un aumento dei casi di cardiopatia dilatativa post Covid. «Iniziamo ad avere un quadro chiaro del danno prodotto dalla pandemia e stiamo registrando una vera e propria emergenza per quel che riguarda questa malattia, che in ambito cardiologico potremmo definire la malattia del futuro», ha detto Ciro Mauro, direttore della struttura complessa di Cardiologia con Utic del Cardarelli di Napoli. E poi ci sono le complicanze neurologiche, dall’alterazione combinata dell’olfatto e del gusto (che colpisce il 40% circa dei pazienti) all’encefalopatia acuta, che riguarda secondo l’analisi preliminare italiana dello studio Neuro-Covid (condotto a Milano dall’Università Bicocca, dall’Università Statale e dall’Istituto Auxologico), circa il 25% dei pazienti.

IlSole24Ore

Potente esplosione solare, nube di particelle scagliata verso la Terra: previsione d’impatto. - Daniele R.

 

Potrebbero esserci conseguenze tra l’11 e il 12 ottobre in seguito al brillamento solare di classe M 1.6 prodotto da una macchia solare. È stato scagliato quasi direttamente verso la Terra

C’è molta attenzione da parte degli esperti in merito alla nube di particelle scagliata dal Sole direttamente verso la Terra. Il fenomeno si è verificato il 9 ottobre quando un intenso brillamento solare è stato generato, intorno alle 8.40, ora italiana, dalla macchia solare denominata AR2882. L’espulsione di massa coronale ha una traiettoria molto chiara e si prevede che raggiunga il nostro pianeta tra l’11 e il 12 ottobre: potrebbe dunque generare tempeste geomagnetiche di classe G1 ma non è da escludere che possano raggiungere anche il livello G2. A conferma di quanto accaduto vi sono le immagini del Solar and Heliospheric Observatory recentemente diffuse che mostrano l’emissione nota come “alone” o “aureola” dal momento che, visivamente, sembra circondare la nostra stella completamente.

Il lampo ultravioletto è stato inoltre catturato dal Solar Dynamics Observatory della NASA e come spiegato dagli esperti la parte superiore dell’atmosfera terrestre è stata “ionizzata” dalle radiazioni del brillamento. Si è, di conseguenza, verificato un blackout radio a onde corte sull’Oceano Indiano. Chi si trovava in quest’area, dalle navi agli aviatori ai radioamatori, potrebbe aver notato strani effetti di propagazione a frequenze inferiori a 25 MHz. Nelle prossime ore verrà fornita una precisa stima dell’orario di arrivo della nube di particelle. Gli esperti della NOAA stanno effettuando una accurata modellazione computerizzata dei previsori.

ScienzeNotizie

domenica 10 ottobre 2021

Green pagliacci. - Marco Travaglio

 

Quando Confindustria ordinò lo sblocco dei licenziamenti e Draghi obbedì, le aziende iniziarono a licenziare a manetta, anche via email o sms. E Letta furente definì la cosa “inaccettabile”, chiedendo (al suo ministro Orlando!) di richiudere la stalla quando i buoi erano fuggiti. Naturalmente la norma restò. E tutti i licenziati si domandarono: ma di che si meravigliano questi tartufi se, sbloccati i licenziamenti, i padroni ci licenziano? È la stessa ipocrisia di quando viene scarcerato anzitempo qualcuno che non sia ricco e famoso: tipo il maggiordomo filippino che ammazzò la contessa Filo della Torre, condannato a 16 anni e uscito dopo 10. Che un assassino se la cavi con 16 anni virtuali e 10 reali è uno scandalo, ma questo possiamo dirlo noi che denunciamo da sempre il Paese dell’indulgenza e dell’impunità: non chi dipinge l’Italia come il regno della forca e da trent’anni invoca meno carcere, pene più basse, più attenuanti, amnistie, indulti, condoni, depenalizzazioni, sanzioni alternative per lorsignori e poi s’indigna se se ne approfittano pure i poveracci.

Ora la fiera del tartufo s’è trasferita in zona Green pass: un mese fa, quando Draghi si smentì sull’obbligo vaccinale e impose la tessera verde per lavorare dal 15 ottobre, Landini ripeteva ciò che tutti sapevano: oltre 5 milioni di lavoratori non vaccinati rischiavano il posto. Noi aggiungemmo che privare milioni di italiani del diritto su cui si fonda la Repubblica – il lavoro – per aver esercitato un altro diritto riconosciuto dallo Stato – non vaccinarsi – suonava vagamente ingiusto (infatti nessun Paese europeo, ma neppure extraeuropeo a parte l’Arabia Saudita, si sogna di farlo). E che una misura tanto drastica e discriminatoria contraddiceva la propaganda draghiana sulla miglior campagna vaccinale dell’universo. Ci fu risposto che eravamo dei biechi No Vax (con doppia dose) e che l’“effetto Green pass” con la sola imposizione delle mani di Draghi&Figliuolo avrebbe indotto ipso facto i renitenti al vaccino a farsi inoculare in massa. Poi c’erano quelli che ancora credono a Figliuolo, che il 25 maggio aveva giurato: “Entro settembre saremo tutti vaccinati”. Ora, a cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto, se ne sono accorti pure Zaia e Fedriga, leghisti draghiani e quindi buoni, rimpiangendo di non aver dato retta a Landini (e pure a Salvini) per leccare i tacchi a Bonomi: aiuto – piagnucolano – venerdì 5 milioni di lavoratori resteranno a casa! E La Stampa, dopo una dozzina di titoli sul mitico “effetto Green pass”, scopre che i “5 milioni senza vaccino”, ergo “il sistema non è pronto”. Ma va? Manca ancora che ripetano con noi che questo non è il governo dei migliori, ma prima o poi ce la possono fare.

ILFQ