giovedì 29 settembre 2022

SQUALO BIANCO.

 

Il mondo cambia, i pantaloni a zampa d’elefante non si portano più, “The Rythim of the Night” di Corona è ormai un lontano ricordo, ma mamma Dc non muore mai.
Anzi lo scudocrociato è più vivo che mai.
Se prima lo trovavamo sotto un unico cartello, adesso è ovunque. Le correnti della balena bianca,
proprio come la nutella sul pane, si sono spalmate dappertutto.
Il popolo dei moderati, dei cattolici, dei centristi, degli immortali, di quelli che in qualunque partita sono in mezzo, è più forte che mai.
La balena bianca di destra.
Fratelli d’Italia, al primo sguardo, potrebbe sembrare la riproposizione della fiamma. Si tratta, però, di un’illusione ottica. Spulciando le liste, si possono intravedere ex chierichetti sparsi in ogni angolo dello stivale. Un meloniano dell’ultimissima ora, ad esempio, è Gianfranco Rotondi. Colui che fino a ieri si è definito l’ultimo Dc in vita, si riprende il feudo dei basisti campani. La famiglia di un tale Ciriaco De Mita, non uno qualunque, scrive sui social che la gente è libera di votare e che non si riconosce nel Pd. Non si tratta di un endorsement, ma certamente di un indizio. Bisogna, poi, ricordare che il fondatore della prima forza politica del Paese non ha militato certamente tra le file del Msi. Stiamo parlando ovviamente
di Guido Crosetto, quell’omone che appare su tutte le emittenti e oggi è in pole per un ministero chiave.
L’ex basista potrebbe andare al Viminale, alla Difesa, addirittura alla segreteria di Palazzo Chigi. Stiamo parlando dell’uomo di potere per eccellenza, che certamente non viene dalla scuola di Gianfranco Fini. Lo stesso Raffaele Fitto, che oggi si candida a diventare il ponte con i conservatori europei, prima di diventare il governatore della Puglia era il rampollo di Rocco Buttiglione.
L’immortale Tabacci.
L’operazione Tabacci è una vera e propria riproposizione plastica di come il vecchio non muore mai.
Il centrista per eccellenza entra in punta di piedi, avanza mano a mano nelle platee, fino a prendersi il palcoscenico e poi il seggio. Come il miglior cowboy, gira il lazo e si fa portare a cavallo dai vari Spadafora, Castelli e Azzolina. Il buon di Maio dopo lo scatto da Nennella finisce fuori non dal ristorante, ma dal palazzo, mentre il buon nonno di Quistello, in silenzio, blocca la poltrona. Non è fantapolitica pensare che tra qualche mese si dimenticherà dell’amico di Pomigliano, quello che lo ha salvato nel momento più buio del centrosinistra per sposare il nuovo leader della sinistra Giuseppe Conte. Come li manovra il Centro Democratico gli avvocati della politica, non lo fa nessuno.
Stiamo parlando, d’altronde, anche in questo caso, di chi ha imparato a giocare a tressette a Nusco.
Un Casini per ogni ora.
A proposito di Unione di Centro,
anche in questa campagna elettorale, nessuno di quel mondo resta a terra. A parte il buon Antonio Saccone, lasciato a casa prima della presentazione delle liste, ma per lui un ente o una partecipata uscirà sempre, chi proviene da quella storia riesce sempre a ritagliarsi uno spazio.
Il simbolo indiscusso è Pier Ferdinando Casini.
L’uomo delle undici consiliature,
dopo aver tentato di rubare addirittura lo scranno a Mattarella, è l’unico dei centristi del Pd che riesce a salvarsi. Non lo scalfiscono neanche le frecciate giornaliere di Vittorio Sgarbi, che gliene dice di cotte e di crude. Il belloccio della tv ha la faccia di bronzo.
Gli puoi lanciare qualunque cosa contro, lui resta immobile, anzi si fortifica.
Sembra quasi un supereroe della Marvel. Un metodo copiato alla perfezione dai suoi ex gregari.
Lorenzo Cesa aveva già rinnovato l’arredamento del suo studio qualche giorno prima del voto, sicuro di una riconferma, mentre al buon Antonio De Poli basta farsi un giretto per le Marche. Questi signori non sbagliano mai. Lo sa bene Mario Baccini, il re del microcredito nazionale. Nessun amministratore può pensare di ignorare quei corridoi.
Dal sindaco di Montefredane, in provincia di Avellino fino a quello dell’ultimo paese del Friuli, il pellegrinaggio con vino e tipicità, a Natale, è obbligatorio.
Nulla di più, perché i veri cattolici hanno un’etica: non accettano regalie, ma solo piccoli omaggi di madre natura.

martedì 27 settembre 2022

LA MIA ANIMA HA FRETTA. - Mario de Andrade


 LA MIA ANIMA HA FRETTA

Ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.
Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci: i primi li ha mangiati con piacere, ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi ha cominciato a gustarli intensamente.
Non ho più tempo per riunioni interminabili dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni, sapendo che nulla sarà raggiunto.
Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che, nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.
Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta. Non ho più molti dolci nel pacchetto.
Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi e che si assumano le proprie responsabilità. Così si difende la dignità umana e si va verso la verità e l' onestà.
È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.
Voglio circondarmi di persone che sanno come toccare i cuori, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.
Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità che solo la maturità sa dare.
Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.
Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia coscienza.
Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai solo una.

Complici inconsapevoli. - Massimo Erbetti


 

Complici inconsapevoli di chi ci ha ridotto in queste condizioni…
Ma tu? Che problemi hai? Che cosa vuoi dalla vita?
A dire la verità non è che poi vuoi molto…vorresti avere un lavoro pagato il giusto…vivere tranquillo…non avere problemi ad arrivare a fine mese…non preoccuparti del futuro dei tuoi figli…
Purtroppo non ti è concesso…sei sottopagato…vivi sotto stress…non ce la fai ad arrivare a fine mese…e i tuoi figli quasi sicuramente se vogliono un futuro, devono cercarlo all'estero…
Tu sei una brava persona…ti dai da fare…cerchi di guadagnare di più…magari fai anche due lavori…e cerchi in qualche modo, anche di sistemare i tuoi figli…cerchi di fare la cosa giusta…
E mentre fai tutte queste cose…la rabbia ti sale…"ma che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?"..."mi sono dato da fare…mi do da fare…lavoro come un matto…ma la situazione peggiora di anno in anno."
E di chi è la colpa? Certo non è la tua…che colpa puoi avere tu?
Ma sei sicuro che non sia anche colpa tua? Ne sei veramente sicuro?
Ti sei mai chiesto perché siamo nelle condizioni attuali?
Ad esempio…perché tuo figlio…o magari anche tu, vivi con lavori da precario? Chi ha fatto in modo che questo accadesse?...di là verità…ci sei andato da qualche politico a chiedere una sistemazione per tuo figlio? No? Bene…magari però hai avuto la necessità di accelerare una pratica…neanche questo? Bene…e non hai nemmeno cercato di fare in modo che quella visita medica di cui avevi tanto bisogno…venisse fatta prima? Aspettare sei mesi è veramente troppo…
Non hai mai fatto niente di tutto questo? Ne sono felice…però magari…proprio perché non te la passi bene e fatichi ad arrivare a fine mese…sicuramente quella visita medica…era necessaria…e hai dovuto farla privatamente…200 euro con la fattura…140 senza…e tu ti fai due conti veloci veloci in testa…quanto mi posso scaricare?...ti conviene senza fattura…mica scemo il medico...lui i conti se li è fatti prima.
Non hai fatto niente di tutto questo? Sono felice…lo avevamo detto sei una brava persona…ma dove la fai la spesa? Cerchi le offerte migliori vero? Beh certo…non ce la fai ad arrivare a fine mese…i broccoli dal fruttivendolo sotto casa costano veramente troppo…4 euro al chilo…troppo…vado al supermercato…li costano 2 euro…
E perché secondo te? Il tuo fruttivendolo è un ladro? Un approfittatore?...o c'è dell'altro?
Stamattina non riesci a seguirmi vero?...dove voglio arrivare?...e perché ti ho detto che sei un complice inconsapevole…complice di cosa? Tu cerchi solo di sopravvivere…e sopravvivere in questo momento è veramente difficile…
Quanti di noi per sistemare il proprio figlio fanno carte false? Quanti si rivolgono al politico di turno? Tantissimi…e lo sai a quali politici si rivolgono? A quelli che hanno reso il lavoro precario…quella gente non ti darà mai un posto "fisso"...3 mesi li…2 di la…6 mesi da un'altra parte…e tu diventi un cliente "affezionato"...anzi un cliente "dipendente" nel senso che dipenderà a vita dal politico, la tua sopravvivenza dipenderà dal politico…capisci che è lui che ha reso il lavoro precario?....lui prima rende il lavoro precario e poi diventa il tuo "salvatore"...pensaci…

E quella pratica?....cavolo ti serve con urgenza…se non la hai non puoi iniziare la tua nuova attività…e se non inizi non mangi…hai fretta…una fretta maledetta…cerchi di risolvere il problema…e chi può aiutarti?...ma certo…perché non ci avevi pensato? Conosci Tizio…vai da Tizio…e Tizio ti dice che qualcosa si può fare…ma ti avverte che è un enorme favore…e tu adesso ti senti anche in debito…e magari a natale ti senti in dovere di mandargli anche un regalino…chissà quanti regalini di natale ricevono Tizio e il suo amico?
La visita medica…6 mesi…troppo…provi a contattare sempre il solito Tizio: "ma non si può fare niente per accelerare?"...e Tizio…che sembra conoscere tutti…ti trova la soluzione…altro favore…altro debito da pagare…ma tu che colpa ne hai? Ti serviva urgente…e non ti viene neanche in mente che hai rubato il posto ad un altro che di quella visita aveva bisogno come e forse più di te…
E se non conosci Tizio…vai a pagamento…non puoi aspettare 6 mesi…magari è una cosa grave e fra 6 mesi è troppo tardi…ma cavolo 200 euro è veramente troppo…pago le tasse e devo anche pagarmi la visita? 140 senza fattura…non arrivo a fine mese…che devo fare? Quei pochi soldi risparmiati mi fanno comodo…intanto lui (il medico) si è messo in tasca 140 euro…e non ci pagherà un solo euro di tasse…ma tu lo sai quanti 140 euro al nero si prendono liberi professionisti? E lo sai che con una tassazione al 43% se tu avessi pagato i 200 euro con fattura…lui avrebbe pagato circa 86 euro di tasse?...ehhh già…ma tu fai fatica ad arrivare a fine mese…e ogni euro risparmiato è prezioso…
E poi quei broccoli?...4 euro sono veramente troppi…vado al supermercato…con 4 euro ne compro 2 chili…faccio un affare…ma ti sei domandato perché costano così poco sti broccoli? No? Beh te lo dico io…costano così poco perché la grande distribuzione decide il prezzo di acquisto…e i produttori per vendere sottopagano i lavoratori…4 euro…3 euro…2 euro…e tu per risparmiare 2 euro al chilo…stai alimentando quel lavoro sottopagato…ma non è colpa tua…non ce la fai ad arrivare a fine mese…
E hai ragione…non arrivi a fine mese…e devi per forza comportarti così…ti raccomandi per un posto di lavoro…superi la fila…paghi al nero…alimenti il lavoro sottopagato…ma che colpa puoi avere te tu?
E te lo dico io che colpa hai tu…sei un complice inconsapevole…sei quello che alimenta quel sistema che ti ha ridotto nelle condizioni in cui sei ora…
Sei arrabbiato vero? E hai ragione ad esserlo…solo che ti stai arrabbiando con me…con me che ti ho fatto sentire un "delinquente"...ma tu non sei un delinquente…e hai ragione…non lo sei…però una colpa la hai e nessuno può togliertela…e sai quale è?
Continui a votare la stessa gente che ti ha ridotto così…continui a cercare un nemico dove il nemico non c'è…percettori del reddito di cittadinanza…immigrati…cerchi il nemico fra gli ultimi…ma il vero nemico…quello che veramente andrebbe colpito, non lo attacchi, non lo combatti…anzi il 25 settembre lo premierà con il tuo voto…in fondo ti troverà…o ti ha trovato un lavoro…e te ne ha promesso uno per tuo figlio…o magari ti ha detto che farà un condono…o che abbasserà le tasse…

Pensaci… 

Extraprofitti e rinnovabili, perché l’Italia è così arretrata? - Andrea Cerasi

 

Uno studio calcola gli extraguadagni e gli effetti positivi dell’Italia se solo si sfruttassero le energie alternative: perché si resta fermi?

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Net Zero E-conomy 2050 è lo studio analizzato dall’Enel Foundation e dall’Europena House – Ambrosetti, riguardante lo sfruttamento delle fonti alternative del nostro Paese. Se si sfruttassero tutte le risorse energetiche green e alternative, l’Italia generebbe introiti per 328 miliardi di euro, dando lavoro a circa 2 milioni di lavoratori.

In tutto questo, si avrebbe un risparmio di più di 600 miliardi di euro in ambito sanitario e produttivo, tagliando la spesa fossile di 2 miliardi di euro entro il 2050. Dai dati forniti, emerge la dipendenza dell’Italia dal gas e dall’energia estere. Siamo ancora troppo legati all’energia fossile, sia nostrana che estera. Una scelta politica che stiamo pagando con bollette sempre più care.

Energie rinnovabili: Italia lontana dagli obiettivi.

Purtroppo, l’Italia è ancora lontana dagli obiettivi prefissati e resta ferma, indietro rispetto agli altri Paesi europei. Dato il forte rallentamento degli ultimi anni, l’Italia non riuscirà a ridurre lo spreco di energie fossili entro il 2030, e non riuscirà a produrre totale energia pulita entro il 2050. Occorrono soluzioni efficaci, ma le scelte politiche sembrano contrastare con questo processo di svolta green.

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La transizione ecologica è rallentata da molteplici fattori: un legame troppo forte con le risorse fossili, la dipendenza dai Paesi esteri, una politica tradizionalista, la mentalità vecchia e, naturalmente, le poche risorse messe a disposizione. La guerra in Ucraina ha stravolto gli scenari, cambiando tutti i progetti previsti per il mercato energetico.

Il risultato, non a caso, sono stati nuovi accordi presi con altri Paesi, riguardo le forniture di energie fossili provenienti da lontano. Accordi con Nazioni dell’Eurasia, dell’Africa o con gli Stati Uniti per la produzione di gas, di carbone o di petrolio, non sono certo la soluzione migliore. Tra l’altro, si parla già di riattivare la produzione interna di giacimenti di metano e di carbone per far fronte alla crisi energetica.

Si sta tornando indietro, al posto di andare avanti. L’Italia non stanzia finanziamenti per le energie pulite, come sta facendo, ad esempio, la Germania, che ha da poco stanziato 200 miliardi di euro da investire entro il 2026 sulle energie rinnovabili. Motori elettrici, impianti di idrogeno, fotovoltaico ed eolico, ma non solo, perché la crisi energetica ha portato a nazionalizzare le fonti energetiche.

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La Germania ha nazionalizzato Uniper, principale fornitore di gas per i tedeschi, e così controlla la società quasi al 100%. Uniper è dunque diventata pubblica e offre maggiore sicurezze per gli approvvigionamenti energetici tedeschi. Sulla stessa linea si sta muovendo la Francia, nazionalizzando la EDF. E l’Italia? Noi siamo fermi, e intanto le bollette rincarano sempre di più.

https://www.orizzontenergia.it/2022/09/26/extraprofitti-energie-rinnovabili-italia-arretrata/

sabato 24 settembre 2022

POLITICHE 2022/ROSATELLUM INCOSTITUZIONALE. SI PUÒ DIRE ANCHE AL SEGGIO. - ANDREA FABOZZI

 

Legge elettorale. C’è un modulo pronto che si può scaricare e stampare. Gli elettori possono presentare un reclamo contro il sistema di voto che non lascia liberi di scegliere. Presidente e segretario devono raccogliere le loro proteste che arriveranno alle giunte parlamentari. E, spera l’avvocato Besostri, alla Corte Costituzionale.

Non vi piace la legge elettorale? Pensate che il Rosatellum sia persino incostituzionale? Adesso siete in discreta compagnia, visto che più di un partito – anche tra quelli che questa legge hanno voluto, votato e imposto con la fiducia – ultimamente la trova pessima. Ma forse non sapete che c’è la possibilità di reclamare formalmente contro il Rosatellum, nel momento in cui si va al seggio a votare. Come fare lo spiega – naturalmente – Felice Besostri, avvocato già due volte vittorioso davanti ai giudici delle leggi contro i sistemi elettorali incostituzionali, Porcellum e Italicum.

È pronto infatti un modello di reclamo con diversi argomenti prestampati per cui l’elettore può segnalare la sua protesta contro il Rosatellum: le liste bloccate che non consentono la scelta, il divieto di voto disgiunto, il fatto che alcune liste siano state discriminate avendo dovuto raccogliere le firme. C’è anche uno spazio bianco per aggiungere altri motivi, volendo. Quando si va a votare – in teoria anche quando si va al seggio ma non si vuole votare segnalando la propria astensione (è un po’ più difficile) – l’elettore può consegnare al presidente il modulo riempito con i propri dati e firmato. Il presidente o il segretario saranno indubbiamente un po’ sorpresi ma devono accoglierlo per una precisa disposizione di legge. L’articolo 74 del testo unico delle leggi per l’elezione della camera dei deputati dice infatti che «nel verbale deve farsi menzione di tutti i reclami presentati, delle proteste fatte, dei voti contestati». Questi reclami arriveranno alle giunte parlamentari per le elezioni, dice infatti ancora la stessa legge all’articolo 87 che la camera «pronuncia giudizio definitivo sulle contestazioni, le proteste e, in generale, su tutti i reclami presentati agli Uffici delle singole sezioni elettorali». Quello che è previsto per la camera vale anche per il senato e il tentativo è quello di convincere le giunte a non convalidare l’elezione di uno o più candidati e sollevare la questione davanti alla Corte Costituzionale.

C’è anche un precedente, del 2009. Allora furono alcuni elettori di Roma a presentare un reclamo simile contro il Porcellum e i reclami arrivarono alla giunta della camera, che però decise di respingerli perché non riguardavano voti espressi (gli elettori avevano restituito le schede senza deporle nelle urne) e decise di non sollevare i quesiti di costituzionalità davanti alla Corte costituzionale. Il Porcellum arrivò ugualmente, com’è noto, davanti ai giudici della Consulta, ma quattro anni dopo e fu bocciato. Ci arrivò passando dal tribunale ordinario e poi dalla Cassazione.

Dopo le elezioni Besostri tenterà anche questa vecchia strada, con nuovi ricorsi contro questa legge elettorale che è diventata all’improvviso impopolare. Anzi, ci ha già tentato assieme ad altri avvocati in almeno sei tribunali, finora invano. Ma intanto spera nell’aiuto di qualche elettore nei seggi, i moduli si trovano qui.

http://www.libertaegiustizia.it/2022/09/21/politiche-2022rosatellum-incostituzionale-si-puo-dire-anche-al-seggio/

POLITICHE 2022/L’IMMATURITÀ DELLA DEMOCRAZIA. - GUSTAVO ZAGREBELSKY

 

In nessuna “democrazia matura” c’è stato, o c’è, un turbinio di leggi elettorali come in Italia. Ma, l’Italia è una democrazia matura? Se la maturità è il tempo della stabilità, della consapevolezza di sé, della fiducia che abbiamo in noi stessi e ispiriamo negli altri, dell’affidabilità e della serietà, c’è da dubitare. Le riforme elettorali, talora in prossimità delle elezioni, perfino imposte con il voto di fiducia di chi è momentaneamente al governo per restarci, sono segno di smarrimento della bussola o tentativi di truccare i risultati a proprio favore. Furbizie, non istituzioni.

In meno di venticinque anni, a partire dai referendum del 1991 e del 1993 contro “la proporzionale”, abbiamo avuto vari sistemi elettorali strampalati di cui ci facciamo beffe perfino nel gergo: mattarellum, porcellum, italicum (dichiarato incostituzionale prima ancora d’avere la possibilità d’essere applicato), rosatellum, salvo poi, in fine, da parte di molti che si erano dati da fare, auspicare il ritorno al punto di partenza: la proporzionale!

Il paradosso è che coloro che si sono prodigati, l’hanno sempre fatto, per l’appunto, con l’intento di farci ‘maturare’: cittadino-arbitro, scettro al principe, democrazia dell’alternanza e decidente, bipolarismo, governabilità e altre parole d’ordine piene di nobili intenzioni, guarnite dai suggerimenti tecnici degli esperti, volta a volta infatuati da questa o quella “esperienza” raccolta in giro per il mondo, dal Regno Unito a San Marino, passando per la Germania, la Francia e la Spagna, oppure compiaciuti per avere escogitato qualcosa di propriamente italiano che tutta Europa ci avrebbe invidiato.

E ora, attendendo il 25 settembre, tratteniamo il respiro: non perché tutti gli esperti di umori elettorali prevedono la vittoria di una parte che può piacere più, meno o nulla. Questi sono giudizi politici. Ma perché si prospetta l’eventualità che una coalizione elettorale, stimata intorno al 45 per cento dei votanti, in presenza di un altro 45 per cento di astenuti – dunque una esigua minoranza del totale ottenga in parlamento un numero di seggi abnorme che le permetterebbe di fare qualsiasi cosa, anche di cambiare da sola, volendo, la Costituzione.

La legge elettorale vigente (a differenza di quelle precedenti) non parla di “premi di maggioranza”; tuttavia consente una tale distorsione della rappresentanza da fare impallidire le leggi precedenti che li prevedevano. Questa legge non è piovuta dal cielo ma è stata imposta addirittura con voti di fiducia, ed è comprensibile che venga ora la l’allarme da parte di chi l’ha ereditata per evitare o limitare un disastro democratico (ma è meno comprensibile se proviene da coloro che ne hanno determinato le premesse).

Dicono: votate per noi se, quel guaio che si prospetta a causa della legge che noi stessi abbiamo fatto, volete evitarlo. Abbiamo stabilito che tanti seggi siano attribuiti ai candidati che prevalgono anche solo per un voto in ciascun collegio e non immaginavamo ciò che ora le previsioni mettono davanti agli occhi: che quasi tutti, così, saranno appannaggio di candidati del raggruppamento avverso. Siamo pifferi di montagna venuti per suonare e rischiamo d’essere suonati.

Non basta. La legge con la quale voteremo è conforme alla Costituzione? La Corte costituzionale si è pronunciata più volte sulla genuinità e libertà dell’esercizio del diritto di voto, caposaldo di democrazia. Ora, la legge che abbiamo è un ibrido o meglio, un mostro, un ircocervo in parte capro e in parte cervo. Mette insieme due logiche antitetiche. È maggioritaria per 1/3 e proporzionale per 2/3. Sebbene dal 1993 con diversi dosaggi sia stato così, ciò non impedisce di vedere che il mostro ha due teste che pensano l’una all’opposto dell’altra. La testa maggioritaria dice agli elettori: a chi farete prevalere sugli altri, anche per pochi voti, darò la vittoria e agli altri toccherà la sconfitta.

La testa proporzionale, invece, non promette vittorie, né minaccia sconfitte, ma dice benevolmente: otterrete in seggi quanto avrete ottenuto in voti, sia pure in miniatura. Sono due concezioni politiche che hanno, ciascuna, una loro logica, ma sono logiche che si escludono, non si sommano.

Non si può volere vittoria e sconfitta e, al tempo stesso, né vittorie né sconfitte ma “a ciascuno il suo”. Sono in gioco due alternativi atteggiamenti psicologici degli eletti e, prima ancora, degli elettori. L’elettore consapevole del meccanismo duplice che è chiamato a far funzionare si trova facilmente nel dubbio: voto per “vincere” o voto per “rappresentare”? Questo elettore resta poi sbalordito quando viene a sapere che, sebbene gli si chieda di partecipare a due consultazioni, l’una per la quota maggioritaria e l’altra per quella proporzionale, gli si dà in mano un solo voto che vale per l’una e per l’altra parte.

Un voto che vale due: se scegli una lista per la parte proporzionale ciò vale automaticamente per il candidato per la parte maggioritaria, e viceversa. In breve: i partiti manipolano il 50 per cento della libertà del tuo voto e lo fanno per assicurarsi i posti per i candidati che interessa a loro che siano eletti. La sacrosanta libertà elettorale è così platealmente violata. L’elettore consapevole avverte d’essere strumentalizzato. Tanto più, poi, in quanto nella quota proporzionale si presentano “liste bloccate” e l’elettore non può fare scelte di preferenza tra i candidati. In sostanza, crede di essere libero ma, in buona parte, è un prigioniero di scelte altrui: se gli piace un certo candidato nella quota maggioritaria, il suo voto trascina la lista nella quota proporzionale, anche se non gli piace affatto; se gli piace la lista proporzionale, il suo voto trascina il candidato nella quota maggioritaria, anche se ne farebbe volentieri a meno. In più, non può far valere alcuna scelta sulla quota proporzionale perché i candidati sono predisposti in un ordine ch’ egli non può modificare.

I partiti già non godono di molto credito, ma possiamo pensare che un sistema elettorale come questo li avvicini ai cittadini, come dovrebbe accadere in ogni occasione in cui li si convoca al voto, e non invece li allontani? Le leggi elettorali non dovrebbero essere fatte per i partiti e per i candidati, ma per i cittadini. In Italia, da troppi anni non è così. Dovrebbero, più di tutte le altre, essere stabili e semplici. Invece, quando ci si riesce, le si cambia in prossimità delle elezioni e si guarda ai vantaggi che si spera di trarne nell’immediato. Dovrebbero essere ispirate a un solo e chiaro principio fondamentale di giustizia elettorale nel quale l’elettore possa capirci qualcosa. Le leggi elettorali dovrebbero essere le più istituzionali tra tutte le leggi ordinarie, ed invece sono tra le più occasionali.

Riprendiamo dall’inizio, dal bisogno di maturità della nostra democrazia. Gli “statisti” dimostrerebbero d’essere tali se non si facessero travolgere dagli argomenti di convenienza, e i “costituzionalisti” dimostrerebbero d’essere tali se non si facessero coinvolgere, con le loro competenze, nelle croci e nelle delizie di politici che statisti non sono.

http://www.libertaegiustizia.it/2022/09/19/politiche-2022limmaturita-della-democrazia/

venerdì 23 settembre 2022

Così il virus dell’herpes può sconfiggere il cancro: i risultati promettenti nello studio clinico in fase iniziale.

 

Nonostante i test sull’uomo siano cominciati da poco i tassi di risposta sono eccezionalmente positivi. 

Arriva dal Regno Unito la notizia di nuovo tipo di terapia contro il cancro. Quest’ultima si avvarrebbe di una forma indebolita del virus dell’herpes labiale, l’herpes simplex, per infettare e distruggere le cellule dannose. Nonostante saranno necessari studi più ampi e più lunghi, la Bbc parla di risultati molto promettenti nei primi test sull’uomo: il cancro di un paziente è scomparso, mentre altri hanno visto i loro tumori ridursi. Il 39enne Krzysztof Wojkowski, a cui nel 2017 era stato diagnosticato un cancro alle ghiandole salivari, ha per esempio deciso di prendere parte allo studio di fase uno sulla sicurezza in corso, condotto dall’Institute of Cancer Research presso il Royal Marsden NHS Foundation Trust. Un breve ciclo di terapia del virus, a base di iniezioni ogni due settimane, sembra aver eliminato il suo cancro.

Risultati promettenti.

Le iniezioni, praticate direttamente nel tumore, agirebbero in due modi: invadendo le cellule cancerose e facendole scoppiare, e attivando parallelamente il sistema immunitario. Circa 40 pazienti hanno provato il trattamento come parte dello studio. Ad alcuni è stata somministrata l’iniezione del virus, chiamata RP2, da sola. Altri hanno anche ricevuto un altro farmaco antitumorale, chiamato nivolumab. I risultati mostrano che 3 pazienti su 9 trattati solo con RP2, incluso Krzysztof, hanno visto i loro tumori ridursi. Anche sette su 30 che avevano ricevuto un trattamento combinato sembravano trarne beneficio. Gli effetti collaterali, come la stanchezza, sono stati generalmente lievi. «È raro vedere tassi di risposta così buoni negli studi clinici in fase iniziale», ha dichiarato il professor Kevin Harrington, a capo della ricerca.

https://www.open.online/2022/09/23/regno-unito-studio-herpes-cancro/