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giovedì 22 novembre 2018

Stangati per colpa di Renzi e Gentiloni. - Franco Bechis

Stangati per colpa di Renzi e Gentiloni

L'Ue avvia per l'Italia la procedura di infrazione per eccesso di debito pubblico. Ma contesta i risultati degli anni 2016 e 2017, quando governava il Pd. E accusa i nuovi di non fare meglio.

L’Italia è ufficialmente nei guai, perché ieri la commissione europea ha dato il via alla procedura per debito eccessivo. Lo ha fatto scrivendo un report di 21 pagine, che contiene una sorpresa: la base formale della contestazione ha poco o nulla a che vedere con la manovra del governo guidato da Giuseppe Conte, perché è relativa al risultato del debito pubblico negli anni 2016 e 2017. A mettere l'Italia nei guai quindi sono stati Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. 

La procedura di infrazione è l'ultimo meraviglioso regalo del Pd agli italiani. Ecco il passaggio chiave di quel documento: «Sulla base dei dati notificati e delle previsioni dell'autunno 2018 della Commissione, l'Italia non ha rispettato il parametro di riduzione del debito nel 2016 (gap del 5,2% del PIL) o nel 2017 (gap del 6,6% del PIL)». E ancora: «Complessivamente, la mancanza di conformità dell'Italia con il parametro di riduzione del debito nel 2017 fornisce la prova dell'esistenza prima facie di un disavanzo eccessivo ai sensi del patto di stabilità e crescita, considerando tutti i fattori come di seguito esposti. Inoltre, in base ai piani governativi e alle previsioni dell'autunno 2018 della Commissione, l'Italia non dovrebbe rispettare il parametro di riduzione del debito nel 2018 o nel 2019». Le parole sono chiare, anche se quel che è accaduto ieri è piuttosto fumoso e difficile da spiegare se non ricorrendo ai gargarismi della euroburocrazia.

Che l'Italia non vada tanto d'accordo con l'attuale gruppo di comando a Bruxelles è un dato di fatto, e che non sia stata usata molta diplomazia per evitare lo scontro è vero. Di fronte alla bocciatura già da giorni vaticinata negli ambienti della commissione però mi chiedevo: come fanno ad aprire per l'Italia una procedura per avere sfondato il rapporto deficit/pil oltre il 3% se la manovra di bilancio per il 2019 prevede un rapporto del 2,4% quindi ben inferiore a quella soglia? La risposta degli azzeccagarbugli era questa: vero che l'Italia non ha sfondato il 3% ma la procedura per deficit eccessivo nella normativa dell'area dell'euro si può contestare anche ai paesi che non rispettano la regola del debito, che non potrebbe superare il 60% del Pil. Ed è questa la scelta, ma è un po' come avere scoperto l'acqua calda: da quando esiste l'euro l'Italia non è mai stata in regola sul debito, sempre ampiamente sopra il 100% del Pil.
Dopo avere chiuso un occhio per venti anni sembra curioso che la commissione Ue li apra tutti e due solo ora. Ed è anche un pizzico rischioso, perché secondo le previsioni per il 2019 il debito medio dei paesi dell'area dell'euro sarà pari all'85% del loro Pil. Sette paesi (oltre all'Italia anche Grecia, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio e Cipro) hanno e avranno il debito sopra il 100% del loro Pil, e altri 3 fra il 60 e il 90% del loro Pil: dieci paesi violerebbero quindi la regola, e solo l'Italia verrebbe punita. Per dare quello schiaffone però era necessario posarsi su fatti concreti e non solo su previsioni future. Per questo la contestazione Ue poggia sulla deviazione robusta e sicura dell'Italia dalla regola del debito per due anni consecutivi: il 2016 e il 2017, aggiungendo che secondo le previsioni il rientro dal debito sarà nullo o comunque molto inferiore a quel che era previsto sia nel 2018 che nel 2019, per cui però non ci sono ancora dati certi. Hanno quindi poco da stracciarsi le vesti e da fare appelli struggenti alla coscienza di Conte o di Matteo Salvini e Luigi Di Maio i vari Renzi, Gentiloni e Piercarlo Padoan: perché ad avere creato il danno che la Ue ci contesta sono stati proprio loro...
Fonte: iltempo del 22 nov. 2018

lunedì 9 ottobre 2017

Nobel 2017.

Nobel per la medicina - 

a Michael Rosbash, Jeffrey C. Hall e Michael W. Young per la scoperta dei meccanismi molecolari che regolano i ritmi circadiani del nostro organismo.

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Nobel per la Letteratura 

- a Kazuo Ishiguro vince il Premio Nobel per la Letteratura 2017 perchè nei suoi romanzi ha svelato l'abisso sotto il nostro senso di connessione con il mondo. 




Nobel per la Fisica 

Thorne, Barish e Weiss per la scoperta delle onde gravitazionali.


Risultati immagini per Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne


Nobel per la Chimica - 

agli inventori della microscopia crioelettronica Jacques Dubochet, Joachim Frank e Richard Henderson sono stati premiati per avere sviluppato i sistemi che ci permettono di osservare le molecole della vita.





Nobel per la Pace - 
all’Ican, campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari.
Nobel per la Pace va all’Ican, campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari

Nobel per l’Economia -  

all’americano Richard Thaler, autore di «Nudge» - «Nel complesso — è stato l’annuncio ufficiale dell’Accademia — i contributi di Richard Thaler hanno costruito un ponte tra le analisi economiche e psicologiche dei processi decisionali individuali. Le sue scoperte e indagini teoretiche sono stati gli strumenti per costruire una rapida e nuova espansione dell’economia comportamentale, che ha avuto un impatto profondo su molte aree della ricerca economica».

Richard Thaler, Nobel per l’Economia 2017


sabato 3 giugno 2017

Bilderberg 2017: si parlerà di Trump. - Arjun Walia

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“Siamo grati a Washington Post, New York Times, Time Magazine: i loro direttori hanno partecipato alle nostre riunioni ed hanno rispettato le loro promesse di discrezione per quasi quarant’anni. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fosse stato soggetto alle luci della pubblicità in quegli anni. Ma il mondo ora è più sofisticato ed è pronto a marciare verso un governo mondiale… La sovranità sovranazionale di un’élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati”. – David Rockefeller (Fonte)
La suddetta dichiarazione proviene da un incontro del gruppo Bilderberg nel 1991 a Baden, in Germania. C’era anche Bill Clinton.
Il Bilderberg è un annuale e segreto incontro dei potenti del mondo. I partecipanti includono personaggi che lavorano a stretto contatto con ambienti militari, vertici delle agenzie di intelligence, grandi banchieri e rappresentanti di FMI, Banca mondiale, Commissione Trilaterale ecc.
Come osserva il Guardian :
Il summit di tre giorni inizia giovedì al Westfields Marriot, un hotel di lusso a poca distanza dall’Ufficio Ovale. L’hotel era già chiuso mercoledì, un gruppo di giardinieri era già impegnato a mettere abeti tutto attorno, per proteggere riservati miliardari e timidi banchieri da occhi indiscreti.
A cause di varie inchieste giornalistiche, il gruppo è stato costretto a diventare un po’ più trasparente. Nell’ordine del giorno di quest’anno il primo argomento di discussione è la presidenza americana.
Pensate che Trump, durante la corsa presidenziale, ha apertamente accusato il governo degli Stati Uniti di “aver creato e finanziato l’ISIS”. Una dichiarazione del genere è senza precedenti, anche se già in passato altri politici vi avevano fatto allusione come scusa per invadere il Medio Oriente.
Ha anche parlato di aziende farmaceutiche e frodi scientifiche. Prendete l’esempio dell’EPA, un’agenzia governativa che ha porte girevoli con società come Monsanto. Hanno usato falsi scientifici per approvare cose molto pericolose che circondano la nostra vita quotidiana, come il glifosato. Un altro grande esempio sono gli OGM, non permessi in molti altri paesi. Cosa ci dice del Nord America quando una grande percentuale del nostro cibo è vietata in tutto il mondo?
Trump ha preso di mira i media mainstream, i cui principali rappresentanti sono tutti membri Bilderberg. Infine, ha anche smantellato il Partenariato Trans-Pacifico.
Il presidente, nonostante la macchina del fango dei media, sta facendo cose che nessun altro prima di lui ha fatto. Non è un burattino di grandi banche e corporations, anzi in molti casi, a parte il settore energetico, agisce contro i loro interessi. Ecco perché usano le proprie reti per demonizzarlo.
In poche parole, la narrazione presentata dai media mainstream diventa percezione pubblica. Trump ha sì molti difetti, ma ha anche fatto molte mosse che vanno contro il gruppo cabalistico che vuole la globalizzazione ed un Nuovo Ordine Mondiale.
Trump non è ovviamente il leader ideale. E comunque il vero cambiamento dovrebbe venire da noi stessi. Dobbiamo riconoscere l’esistenza del “governo invisibile”, come lo chiamava Roosevelt.
È incredibile pensare a quante persone che lavorano nel sistema hanno fatto riferimento a questa longa manus.
Trump è chiaramente sgradito al Bilderberg, probabilmente discuterranno di modi per giustificare il suo impeachment.
D’altronde quello è il club più esclusivo al mondo. Solo il comitato direttivo del gruppo decide chi invitare e in ogni caso i partecipanti devono aderire all’idea di NWO.
Ecco un elenco degli ex membri del comitato direttivo.
A Trump saranno dato ordini dopo la riunione, o sarà tenuto lì e successivamente infiltrato? Troveranno nuove scuse per l’impeachment?
Come detto, questo è un incontro diretto e guidato dall’élite globale, quella congrega che manipola i Clinton, Obama e Bush di questo mondo; quello stesso gruppo che prospera dal creare false minacce e dal destabilizzare altri paesi per imporre i propri modi.
Ci sarà Trump ?
Nel video qui sotto, Luke Rudkowski di WeAreChange intervista il ricercatore Charlie Skelton sull’ordine del giorno e l’elenco ufficiale dei partecipanti alla riunione del Bilderberg 2017 che si svolgerà questa settimana a Chantilly, Virginia. Forse anche Trump ci sarà, dato anche che alcuni suoi ufficiali e stretti collaboratori sono ufficialmente nella lista, tipo Peter Thiel ed Henry Kissinger.
Sono tempi confusi, capire l’agenda del presidente non è facile.
Ma in fin dei conti, come dice Buckminster Fuller: “Non si cambiano le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, devi costruire un modello nuovo che renda obsoleto quello esistente”.
La politica oramai è diventata una forma di intrattenimento, una battaglia tra varie élite che combattono per sfere “più alte” di loro. Se continuiamo a sperare che un individuo cambi il mondo, non succederà mai niente…
ttps://comedonchisciotte.org/bilderberg-2017-si-parlera-di-trump/

Leggi anche:
http://www.globaltruth.net/2017-bilderberg-meeting-final-list-of-participants/

domenica 26 febbraio 2017

IRPEF: scaglioni e aliquote 2017. - Noemi Ricci

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Guida alle aliquote IRPEF 2017 per la tassazione sui redditi del 2016, dal 23% al 43% in cinque scaglioni, in attesa della Riforma 2018 che modificherà i criteri per applicarle nei modelli di dichiarazione dei redditi, compreso il 730 precompilato.


L’imposizione fiscale sul reddito delle persone fisiche IRPEF – imposta diretta e progressiva, proporzionale all’effettiva entità di tutti i redditi percepiti dal contribuente che, di conseguenza, la versa per il periodo d’imposta di riferimento e in funzione degli scaglioni di reddito nel quale rientra, corrispondendo al Fisco il dovuto in base alla relativa aliquota IRPEF - anche per quest’anno è rimasta invariata: le aliquote sono rimaste invariate per il 2017, tra il 23% e il 43%, in attesa di cambiare dal 2018, quando si dovrebbe completare la Riforma del Fisco annunciata dall’ex-governo Renzi. Vedremo se il governo Gentiloni, finché resterà in carica, manterrà questo progetto o apporterà modifiche.

=>Leggi di più sulle aliquote IRPEF

Detrazioni fiscali

Ricordiamo ai contribuenti che – anche nella dichiarazione dei redditi precompilata - il Governo ha mantenuto le detrazioni fiscali al 19%, proporzionali ai consueti scaglioni di reddito, dopo che nel 2013 il Ddl di Stabilità aveva in un primo momento ridotto le aliquote IRPEF dei primi due scaglioni di reddito, abolendo in un secondo momento il taglio, lasciando invariate le aliquote per ogni scaglione e dirottando verso altre imposte l’intervento di Governo.

I scaglione

Reddito tra 0 e 15.000 euro
Il primo scaglione IRPEF coinvolge i contribuenti con un reddito compreso tra 0 euro e 15.000 euro. In questo caso l’aliquota IRPEF è del 23%, che corrisponde – nel caso di massimo reddito per questa fascia – ad una tassazione di 3.450 euro.
Facendo un rapido calcolo, nella prima fascia sono ricompresi tutti i lavoratori che percepiscono un reddito non superiore a 1.250 euro.

=> Guida al calcolo IRPEF nella dichiarazione dei redditi

II scaglione

Reddito tra 15.001 e 28.000 euro
Il secondo scaglione IRPEF è quello che comprende i redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro. L’aliquota riservata a questa fascia è del 27%, con una tassazione – nel caso di reddito più alto – di 6.960 euro. Sono rappresentati da tale categoria le persone con reddito mensile non superiore a 2.335 euro.
È importante evidenziare che a partire dal secondo scaglione in poi (quindi in caso di reddito maggiore rispetto a quello con aliquota base), si applica l’aliquota successiva solo per la parte eccedente di reddito.

=> Scarica il modello per calcolare l’IRPEF con Excel

III scaglione

Reddito tra 28.001 e 55.000 euro
Il terzo scaglione di reddito è quello compreso tra 28.001 euro e 55.000 euro, per contribuenti con un reddito massimo di 4.583 euro. L’aliquota IRPEF è fissata al 38% sulla soglia eccedente la seconda, (ossia si applica il 38% solo per la quota di reddito che supera i 28mila euro, ai quali si applica l’aliquota precedente del 27%). In questo caso, la quota IRPEF sarà pari a 17.220 euro in caso di reddito più alto.

IV scaglione

Reddito tra 55.001 e 75.000 euro
Il quarto scaglione IRPEF coinvolge tutti i contribuenti da 55.001 euro a 75.000 euro, che presentano un reddito mensile non superiore a 6.250 euro. Per questi contribuenti, l’aliquota IRPEF sulla quota eccedente il precedente scaglione è del 41% e di conseguenza l’onere fiscale più alto sarà pari a 25.420 euro.

V scaglione

Reddito sopra i 75.000 euro
Oltre i 75.000 euro di reddito, ovvero per il quinto ed ultimo scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è pari al 43%. I contribuenti facoltosi, che percepiscono un reddito annuo eccedente i 75 mila euro, ovvero oltre 6.250 euro mensili dovranno corrispondere 25.420 euro più il 43% sul reddito eccedente.

Riforma del Fisco

Dal 2018, nell’ambito della Riforma del Fisco, si dovrebbe attuare una revisione degli scaglioni IRPEF. L’idea sarebbe di prevedere quattro aliquote:
  • 0%, no tax area per chi che redditi fino ad 8mila euro l’anno;
  • 27,5% fino a 15mila euro;
  • 31,5% fino a 28mila euro;
  • 42/43% oltre 28mila euro.
Sul fronte delle detrazioni si pensa di fissarle a 1000 euro per il lavoro dipendente (800 per i pensionati), 200 euro per il lavoro autonomo. Ma è tutto ancora de definire.
http://www.pmi.it/impresa/contabilita-e-fisco/articolo/52519/irpef-scaglioni-e-aliquote.html

Da notare come aumentano i punti tra il 2° E 3° scaglione, mentre aumentano di pochissimo tra il 3° e il 4°.
E da notare come aumenterà ulteriormente dalla 3^ fascia in poi....
Le studiano tutte per metterci in difficoltà.
Inoltra, chi supera i 28mila euro, quindi anche il fratello di Alfano che ne guadagna 200mila, subiranno la stessa tassazione.
E stiamo parlando di riforme effettuate da un governo di sinistra.

Cetta

sabato 4 febbraio 2017

Detrazioni fiscali, le novità 2017.

Detrazioni fiscali, le novità 2017


Detrazioni fiscali, cosa sono? Importi che il contribuente può sottrarre all'imposta lorda, "ovvero il risultato complessivo delle imposte sui redditi al cui versamento si è tenuti, al fine di calcolare l'imposta netta". A differenza della deduzione fiscale, che opera direttamente diminuendo la base imponibile, "la detrazione interviene direttamente a ridurre l'imposta lorda (e cioè dopo che sono state operate le deduzioni)".

Ciò vuol dire che, come riporta il sito di informazione giuridica 'StudioCataldi.it', "dopo aver dedotto dal reddito complessivo gli oneri, si ottiene la base imponibile dell'imposta, cioè quell'importo a cui si applicano le aliquote che sono crescenti per scaglioni di reddito".

MA COME FUNZIONANO? - Dall'imposta lorda si detraggono: le detrazioni per carichi di famiglia, le detrazioni sostitutive delle spese di produzione e le detrazioni per gli oneri. "Sono detrazioni per carichi di famiglia - si legge - quelle operate nei confronti di chi ha un familiare a carico; le detrazioni sostitutive delle spese di produzione sono attribuite a chi ha un reddito da lavoro dipendente (e anche a redditi assimilati), ai redditi di lavoro autonomo o di impresa di ammontare minimo e ai pensionati".
Dunque, prosegue il portale, "dallo scomputo delle detrazioni si riesce così ad ottenere l'esatto ammontare dell'imposta netta dovuta per un determinato periodo di imposta. Dall'imposta netta si scomputano infine i crediti di imposta, i versamenti d'acconto e le ritenute alla fonte a titolo d'acconto".
Le detrazioni vanno regolate attraverso la dichiarazione dei redditi, che si riferisce ad un preciso periodo d'imposta. Per i redditi da lavoro dipendente, invece, le detrazioni vengono normalmente operate dal datore di lavoro.

LE NOVITÀ DEL 2017 - La legge di bilancio 2017, si legge sul sito di informazione giuridica, "ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie. È prevista finanche un'ulteriore detrazione, anch'essa del 50%, per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017 per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica e che siano finalizzati e funzionali all'arredo dell'unità immobiliare che sia oggetto di ristrutturazione".
Secondo quanto disposto inoltre dall'art. 1, comma 2, lett. a) n. 3, Legge n. 232/2016, "per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell'edificio medesimo, la detrazione di cui al comma 1 spetta nella misura del 70 per cento".
"La medesima detrazione spetta, nella misura del 75 per cento, per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica relativi alle parti comuni di edifici condominiali finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano almeno la qualità media di cui al decreto del ministro dello Sviluppo economico 26 giugno 2015, pubblicato nel supplemento ordinario n. 39 alla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015".
Infine, per il cosiddetto 'sisma bonus', ricorda il portale, "è prevista un'agevolazione al 50% in cinque anni, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021. Finanche per le spese funzionali alla certificazione sismica degli immobili si potrà applicare la detrazione al 65% (dal 1° gennaio 2017). Si tratta di un bonus che ha ad oggetto quelle certificazioni sismiche e statiche su edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, sulle prime e seconde case e immobili che siano destinati ad attività produttive".