“Noi adesso abbiamo ottenuto una proposta che speriamo si tramuti presto in una legislazione europea che metta in campo delle risorse molto significative per un grande piano comune per la ripresa dell’economia. L’Italia dovrà presentare un suo piano per la ripresa, lo faremo a settembre, sarà presentato insieme al Def”. Lo ha detto a 1/2 Ora in più il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. “Siamo al lavoro per realizzare questo piano – ha aggiunto – abbiamo delle idee molto precise che sono anche in linea con quelle indicate dalla Commissione Europea, cioè investire sul futuro, sull’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e gli investimenti”.
“Penso che la scrittura di questo piano richiede una forte capacità di dialogo e di ascolto di tutti” ha aggiunto il ministro dell’Economia osservando come “adesso noi abbiamo stanziato delle risorse imponenti, valuteremo se ci sono delle risorse aggiuntive che servono immediatamente, se servirà uno stanziamento aggiuntivo di risorse noi valuteremo tutti gli strumenti più convenienti che ci sono, sia esso Sure, Mes, sia esso ricorso al mercato. Faremo la scelta più utile e conveniente per il Paese e sono sicuro che ci sarà senso di responsabilità da parte di tutti”.
Infine, secondo Gualtieri, “dobbiamo mettere in campo questo grande progetto che ci consente di intercettare le risorse del Recovery fund che saranno già disponibili in autunno per una parte. Poi, dobbiamo partire con la prossima legge di bilancio che sia di tipo nuovo, proiettata in una programmazione pluriennale e in un progetto di rilancio senza precedenti nella storia del Paese che ha la possibilità di cambiarlo, di fare un passo avanti straordinario, di recuperare anche dei ritardi accumulati negli anni”.
E a proposito del Recovery fund parla di “lievi correzioni, ma non sostanziali” il Commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, in un’intervista al Playbook di Politico. “I negoziati – ha aggiunto l’ex premier parlando della proposta del budget pluriennale e del piano per la ripresa, fissati rispettivamente a 1.100 miliardi e 750 miliardi – saranno difficili e dobbiamo rispettare la legittimità delle diverse posizioni. Ma sono piuttosto fiducioso che la discussione non minerà l’architettura dell’edificio”.
“La Commissione ha lavorato molto per togliere a questi strumenti le condizionalità che c’erano. Abbiamo dovuto modificare molte regole attuative” ha detto Gentiloni parlando del Mes. “Un Paese come la Francia – ha aggiunto il Commissario Ue – ha una condizione riguardo i tassi di interesse non identica a quelli dell’Italia. Vedremo se il governo spagnolo o quello greco lo utilizzeranno. Non ho notizie che non lo faranno. Per dire che l’Italia sta sprecando questa occasione è un po’ presto. Qui ci sono prestiti vantaggiosi per un Paese come il nostro, un primo pacchetto da 500 miliardi attivabile nelle prossime settimane. Un secondo pacchetto da 750 miliardi ha bisogno del via libera dei governi e della ratifica dei parlamenti. Dal primo gennaio dell’anno prossimo. Quindi c’è molto tempo per lavorarci. Questa occasione dovrebbe essere colta per affrontare alcune sfide come la transizione tecnologica e ambientale”.