LA GIORNATA - Le consultazioni entrano nel vivo all'indomani dell'apertura del M5s sull'asse Grillo-Conte. Il presidente del Consiglio incaricato incontrerà prima di pranzo le delegazioni di Leu e di Italia Viva poi, dopo Fratelli d'Italia (alle 15), a Montecitorio arriveranno dem e berlusconiani. Zingaretti: "Noi cresciamo, Renzi all'1%". Di Battista insiste: ""Pensate che sarà possibile portare avanti battaglie sulla legalità e sulla giustizia stando al governo con lui?"
È il giorno del faccia a faccia con quattro gambe della possibile maggioranza e del ritorno sulla scena di Silvio Berlusconi. Mario Draghi entra nel vivo delle consultazioni per la formazione del ‘governo del Presidente’ all’indomani dell’apertura del M5s sull’asse tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, che farà parte della delegazione pentastellata. Anche se intanto Davide Casaleggio sostiene che tra i parlamentari c’è consenso per passare da un voto degli iscritti a Rousseau. Il presidente del Consiglio incaricato incontrerà prima di pranzo le delegazioni di Leu e di Italia Viva poi, dopo Fratelli d’Italia (alle 15), a Montecitorio arriverà il Partito Democratico. Il segretario Nicola Zingaretti ha annunciato che non metterà paletti al perimetro della maggioranza perché è “compito di Draghi”, mentre i dem “offriranno i contenuti”. E sulla situazione nella quale Matteo Renzi ha costretto il suo ex partito scatenando la crisi ha sottolineato: “Ricordo che il giorno del giuramento del Conte 2 Renzi fondò un partito con l’obiettivo dichiarato di distruggere il Pd, noi oggi cresciamo mentre il partito di Renzi è inchiodato al 1,5-2 per cento”.
L’ultimo appuntamento dell’ex numero della Bce sarà quello con Forza Italia, e Silvio Berlusconi pronto a giocare la partita in prima persona. Una variabile di peso, in particolare sul tema giustizia, tra i più delicati per i Cinque Stelle. Non a caso durante la notte è tornato a farsi sentire Alessandro Di Battista, ribadendo la sua contrarietà al governo Draghi, elencando alcuni dossier cari ai pentastellati – tra cui Autostrade – e sottolineando: “Pensate che sarà possibile portare avanti battaglie sulla legalità e sulla giustizia stando al governo con Berlusconi?”. Parole che arrivano all’indomani della lunga telefonata tra il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, e il premier incaricato in un gioco di sponda che ha portato anche all’apertura netta di Conte, fermo nel sottolineare che “non sarò un sabotatore”. E Grillo nelle prossime ore si sposterà a Roma, dove è già arrivato Davide Casaleggio. E proprio il figlio del co-fondatore apre a una nuova ipotesi: “Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau”.
Il M5s andrà da Draghi sabato mattina, ultima forza politica chiamata al faccia a faccia. Poco prima sarà la volta della Lega, divisa tra l’appoggio o meno dell’ex presidente della Bce. Dopo l’endorsement netto di Giancarlo Giorgetti, per sminare il terreno di fronte all’out out di Matteo Salvini (“O noi o Grillo”) si è mosso anche Luca Zaia. Da tempo il governatore del Veneto ha una partita aperta con Salvini si dice sicuro che il segretario “saprà muoversi con senso di responsabilità nei confronti del Paese, e anche responsabilità nei confronti della nostra identità” affrontando il colloquio “senza pregiudizi”, dice a Il Corriere della Sera. E apertura nei confronti di Draghi arriva anche da un euroscettico come Alberto Bagnai, responsabile economia del Carroccio: “È pragmatico e saprà gestire il Recovery”, spiega a La Stampa.
Intanto Draghi e Recovery Plan, sempre sul quotidiano torinese, parla anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Premettendo che “si tratta di un affare italiano”, specifica che il presidente del Consiglio incaricato “alla Bce ha svolto un ruolo straordinario e di questo ne sono tutti consapevoli” e sottolinea che bisogna “lavorare senza sosta” al Recovery Plan. “Da settimane, per non dire mesi, lavoriamo con le autorità italiane e con le parti interessate per sviluppare i dettagli della bozza. E il lavoro è ancora in corso – afferma la presidente – Dobbiamo andare in profondità nei dettagli, definendo obiettivi e tabella di marcia. Per questo siamo pronti e impegnati con l’amministrazione italiana per lavorare senza sosta e andare avanti perché il tempo è prezioso e non vediamo l’ora di vedere come sarà formato il nuovo governo”.
CRONACA ORA PER ORA.
11.54 – Iniziato l’incontro con Leu.
E’ iniziato a Montecitorio l’incontro tra il presidente incaricato Mario Draghi e la delegazione di Liberi e Uguali, composta dai capigruppo di Camera e Senato, Federico Fornaro e Loredana De Petris.
11.50 – Crippa (M5s): “Serve visione politica”
“Non si faccia un’operazione di mero maquillage, dobbiamo evitare di dare visibilità e rilievo a chi ha causato questo disastro politico. Chi è stato protagonista della crisi di governo, non può oggi essere un elemento determinante tanto più che i suoi numeri in Parlamento sono sempre meno determinanti”. Lo dichiara Davide Crippa, capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, in un passaggio andato in onda alla trasmissione Agorà. “Siamo convinti che un governo tecnico non possa adottare le scelte che riguardano il futuro dei cittadini. Serve una visione politica, e non tecnica, per rilanciare il Paese. Andremo da Mario Draghi per comprendere le sue linee progettuali, ribadendogli che siamo la prima forza parlamentare ed insistendo su alcuni temi per noi fondamentali. Poi si vedrà”, conclude il deputato.
11.46 – Unterberger (Autonomie): “Draghi più tedesco dei tedeschi.”
“In Germania Draghi ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi, con i sud tirolesi non può quindi che avere un feeling particolare”. Così la senatrice Julia Unterberger, presidente del Gruppo per le Autonomie (SVP-PATT, UV), dopo le consultazioni con Mario Draghi, dopo aver detto che quello con il presidente incaricato “è stato un primo incontro molto positivo”.
11.34 – Autonomie: “Serve formula Ursula.”
“Auspichiamo un governo politico. La formula ‘Ursulà sarebbe perfetta. Con i governi tecnici non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori”. Lo dice Julia Unterberger di Per le Autonomie al termine della consultazione con Mario Draghi. “Ci auguriamo un governo politico. Penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi”, ha concluso.
11.20 – Grillo nella delegazione del M5s da Draghi.
Beppe Grillo domani sarà nella delegazione M5S che incontrerà il premier incaricato Mario Draghi. La conferma arriva all’Adnkronos da autorevoli fonti del Movimento e dall’entourage dello stesso garante dei 5 Stelle. Le delegazioni per gli incontri non sono state ancora comunicate ufficialmente, ma Grillo, salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, farà parte della squadra.
11.05 – Iniziato il secondo giorno di consultazioni.
È appena iniziato alla Camera l’incontro fra il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i rappresentanti del gruppo per le Autonomie del Senato. Si tratta del primo colloquio nel secondo giorno di consultazioni. Gli incontri andranno avanti anche nel pomeriggio. Il programma della giornata prevede consultazioni con Leu, Iv, Fdi, Pd e Fi. Domattina sono attesi Lega e M5s.
10.45 – Draghi arrivato a Montecitorio.
Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è a Montecitorio, dove è arrivato poco dopo le 10. Oggi proseguono le consultazioni per la formazione del nuovo governo: in primo incontro in agenda per Draghi è alle 11 quello con il gruppo ‘Per le Autonomiè del Senato.
10.17 – Casaleggio: “Ampio consenso per voto su Rousseau.”
“Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c’è ampio consenso sul fatto che l’unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau”.
9.50 – Lezzi: “Con B. e Renzi? Fatale per noi, sciagura per l’Italia.”
“Non posso credere che ci sia tra noi la convinzione che sedere allo stesso tavolo dell’operazione Verdini da Rebibbia possa rappresentare il bene per il Paese ancor più in questo drammatico momento. Il M5S le ha tentate tutte per dare agli italiani un governo che potesse occuparsi di loro ma esistono limiti che devono essere riconosciuti con coraggio e con la memoria alle azioni di questi personaggi che, come avvoltoi, hanno lavorato per far fuori quella persona perbene che è Conte per ritornare a spartirsi la torta come hanno sempre fatto e come la storia ci insegna. Un governo con Berlusconi, Calenda, Renzi, Bonino e Salvini, non è un governo politico ma un’attrazione fatale per il M5S ed una sciagura per gli italiani”. Lo scrive su Facebook Barbara Lezzi
9.18 – Casaleggio a Roma.
Anche il presidente dell’associazione Rousseau, Davide Casaleggio, è a Roma. È quanto circola negli ambienti Cinquestelle. Non è escluso che possa vedere Beppe Grillo, anche lui nella Capitale. Oggi alle ore 19, il figlio del cofondatore del M5S sarà impegnato nel secondo appuntamento del percorso di formazione ‘Ambasciatori della Partecipazionè, promosso dalla Rousseau Open Academy, assieme ad Enrica Sabatini. Non c’è alcuna conferma, né smentita, invece, su incontri con i vertici dei Cinquestelle o con Alessandro Di Battista, tornato a far sentire la sua voce critica sul sostegno al governo che sta tentando di comporre il presidente incaricato, Mario Draghi.
8.55 – Von der Leyen: “Lavorare senza sosta sul Recovery.”
Bisogna “lavorare senza sosta” al Recovery Plan italiano. Lo dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in un’intervista a La Stampa e altri media europei, in parte anticipata ieri, e nella quale, pur ribadendo la “regola d’oro” di non commentare mai le questioni politiche interne, plaude a Draghi: “Alla Bce ha svolto un ruolo straordinario e di questo ne sono tutti consapevoli. Non solo in Italia”.
8.51 – Tajani: “Draghi scelta in direzione di Fi.”
“Berlusconi aveva chiesto un governo dei migliori e la scelta di Draghi va nella direzione auspicata da Forza Italia. Oggi andiamo all’incontro con uno spirito costruttivo, e ricordiamo che fu Berlusconi a indicare Draghi per la guida della Bce. Berlusconi oggi sarà presente, prima non poteva spostarsi, verrà a Roma per guidare la nostra delegazione. Ci sederemo al tavolo con le nostre proposte, tra cui il nostro recovery plan e il nostro piano vaccini. Siamo l’unico partito che ha preparato un recovery plan alternativo a quello del vecchio governo”. Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a Mattino 5. “I temi per noi dirimenti sono la giustizia e la politica fiscale”, ha aggiunto.
8.49 – Delrio: “Non possiamo porre veti.”
“Nel tentativo del Conte ter c’era un appello alle forze europeiste e anti-sovraniste per una coalizione di tipo politico, qui stiamo parlando di un governo che non ha un perimetro politico perché questo è un governo del presidente della Repubblica. Che ha chiesto di rispondere alle emergenze del Paese: non disperdere i fondi del Next generation e rispondere all’emergenza sanitaria e vaccinale. Se la politica vuole fare un salto di qualità questo è il momento. Ognuno risponderà per sé senza porre veti o paletti. Però chiaramente il programma di Draghi dovrà scegliere fra politiche senz’altro diverse. E questo credo sarà lo spartiacque”. Così Graziano Delrio, sulla crisi di Governo, in un’intervista al Corriere della Sera.
8.43 – Zaia: “Salvini si muoverà responsabilmente”
Sono sicuro che Matteo Salvini saprà muoversi con senso di responsabilità nei confronti del paese, e anche responsabilità nei confronti della nostra identità”. Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, Luca Zaia, governatore del Veneto. “Nel senso che – precisa – Salvini affronterà il colloquio con Draghi mettendosi al tavolo ascoltando senza pregiudizi i progetti di governo del presidente incaricato. E il famoso tema dei punti fondamentali: si va al tavolo per verificare se sia possibile lavorare”. E su Mario Draghi afferma: “E un personaggio di indiscusso standing internazionale. È innegabile e saremmo poco onesti intellettualmente se non lo dicessimo: è l’uomo che ha riscattato l’immagine dell’Italia attraverso tutta la sua carriera in particolare nei suoi otto anni di presidenza della Bce. E nemmeno è soltanto questione di curriculum”.
8.20 – Zingaretti: “No paletti alla Lega.”
“Noi porteremo a Draghi le nostre proposte, appena discusse in Direzione. Al primo punto c’è il tema di un forte ancoraggio all’Europa. La Lega è d’accordo? Poi proporremo una riforma del fisco che non intacchi il principio di progressività, altro che flat tax: la Lega è d’accordo? Potrei continuare, mi pare che ci si trovi di fronte a due forze chiaramente alternative…”. lo dice il leader del Pd Nicola Zingaretti a La Stampa. “Ogni fase politica ha le sue regole… Quello che avevamo da dire sul tema, lo abbiamo detto più volte e con chiarezza: ripeterlo ora sarebbe solo un’interferenza – quasi una pressione – nel lavoro del presidente incaricato. Quando vedremo Draghi ricapitoleremo: e se la Lega si dicesse pronta ad entrare in un governo europeista, con un programma europeista e guidato dall’ex Presidente della Banca centrale europea, ne parleremo. Ma lei ci crede? Discuterne adesso non ha gran senso”, ha aggiunto. “Il presidente incaricato è al lavoro e sono sicuro che troverà ampie disponibilità da parte di tutte le forze responsabili” ha spiegato
8 – Di Battista: “Ogni ora che passa più ragioni per il no”
“Ogni ora che passa, per quanto mi riguarda, si aggiungono ragioni su ragioni per dire NO a Draghi. Si dice: ‘non sarà un governo tecnico ma un governo politicò. Benissimo. Allora ragioniamo di politica. C’è chi si batte da 906 giorni, ovvero dal 14 agosto del 2018 (giorno della Strage di Genova), per revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Davvero qualcuno crede che Draghi, colui che, da Direttore generale del Tesoro, assegnò le concessioni autostradali ai Benetton, possa revocarle? C’è chi combatte per l’istituzione di una banca pubblica di investimento. Pensate davvero che Draghi, uomo legato a doppio filo alla Goldman Sachs possa realizzarla? Io credo che sia indispensabile un durissimo provvedimento sul conflitto di interessi che proibisca, per legge, consulenze (o conferenze ben retribuite) a politici ed amici della politica. Si potrà mai approvare una legge del genere con Renzi al governo, per giunta rafforzato politicamente, che si sta arricchendo a dismisura grazie a conferenze estere strapagate? Pensate che sarà possibile portare avanti battaglie sulla legalità e sulla giustizia stando al governo con Berlusconi?”. Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, del Movimento 5 Stelle.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/05/governo-draghi-la-diretta-del-secondo-giorno-di-consultazioni-tocca-a-pd-e-fi-grillo-nella-delegazione-m5s-casaleggio-voto-degli-iscritti/6091124/#