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Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 19 novembre 2023
Mi sono fidata di te. - Rino Ingarozza
sabato 9 settembre 2023
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca).
Le nuove sanzioni punitive introdotte dal governo per combattere i reati di femminicidio e violenza sulle donne , a mio parere, produrranno l'effetto contrario ai desiderata.
Femminicidio:
uso più stringente del braccialetto elettronico. (che fino ad oggi è servito, pressoché, a nulla)
Se il braccialetto elettronico verrà rifiutato si passerà a misure più severe come l'obbligo di firma alle forze dell'ordine. (quindi, si può anche rifiutare...)
Stupro:
L'annunciato decreto escluderà la possibilità di concedere gli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro. (Quindi, si potevano scegliere gli arresti domiciliari? (...Dimenticavo: tra questi c'é Apache...)
- diritto al gratuito patrocinio per chi ha subito violenza. - pagato da chi? E con quali avvocati?
- I sindaci avranno maggiori poteri di intervento e potranno 'utilizzare cittadini volontari, ovviamente non armati, per il controllo del territorio'. - (un ritorno alle ronde, che sappiamo benissimo come agivano ai tempi del fascismo?)
- - Violenza sulla donne, la ministra Roccella all’attacco del porno online dopo lo stupro di Palermo: “Umiliante e visto già a 7 anni” - Come scusa non credo che regga, oltretutto, sappiamo bene che i divieti, alla fine, producono "inviti"... (Inoltre, il divieto puzza di ipocrisia dettata da religiosità bigotta.)
Foto fornita gentilmente da: Bashta | Dreamstime.com.
venerdì 10 settembre 2021
Donna uccisa a colpi arma da fuoco, l'assassino in fuga.
Il fatto a a Noventa Vicentina, nel parcheggio di un'azienda.
Una donna è stata uccisa stamane a colpi d'arma da fuoco a Noventa Vicentina. Autore del delitto un uomo , italiano., con il quale la vittima, di origini straniere, si trovava nel parcheggio di un'azienda.
Dopo averla uccisa, l'uomo è fuggito in auto facendo perdere le tracce, ed è attualmente ricercato dai carabinieri, con il supporto della polizia, in tutta la provincia vicentina e lungo la rete autostradale. Non si conoscono al momento le motivazioni alla base del delitto.
ANSA
mercoledì 17 marzo 2021
Londra, scontri con la polizia alla veglia per la morte di Sarah Everard. Ministro Interno: “Immagini scioccanti, serve indagine”
Il femminicidio della 33enne ha profondamente scosso la Gran Bretagna: accusato del rapimento e dell'omicidio è l'agente di Scotland Yard Wayne Couzens. Alla veglia, che era stata vietata perché violava le norme anti-Covid, la polizia ha agito con violenza verso i manifestanti, tra i quali molte donne. Quattro gli arresti.
Sarah Everard, 33 anni, era scomparsa mentre rincasava a piedi verso la sua casa di Brixton la sera del 3 marzo ed è stata ritrovata morta mercoledì 10 marzo a Ashford, nel Kent, a circa 78 chilometri dall’ultimo luogo nel quale era stata vista. Ad essere formalmente accusato per il suo rapimento ed omicidio è l’agente di Scotland Yard – cioè della polizia di Londra – Wayne Couzens che ieri, in una breve udienza davanti ai giudici del Westminster Magistratès Court, è apparso con l’aria avvilita e testa bassa, in una tuta di felpa grigia e con un’evidente ecchimosi sulla fronte. Il caso ha scosso profondamente la Gran Bretagna, in queste ore ulteriormente scioccata da quanto accaduto ieri sera alla veglia per Sarah nel quartiere londinese di Clapham Common: un centinaio di persone si sono radunate per ricordarla a lume di candela, ma si sono verificate tensioni con la polizia visto che l’evento era stato vietato a causa delle norme anti-covid.
I video e le foto pubblicati sui social media mostrano gli agenti che trattengono e ammanettano alcuni partecipanti al raduno. Il ministro dell’Interno britannico Priti Patel ha dunque chiesto alla polizia di Londra “un’indagine approfondita” su ciò che è successo, definendo “scioccanti” le immagini diffuse sui social media che mostrano la polizia agire con violenza verso i manifestanti, tra i quali molte donne. Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha parlato di scene “inaccettabili” e ha chiesto al capo della Metropolitan Police, Cressida Dick, “una spiegazione urgente”. La polizia ha confermato stamani l’arresto di quattro persone.
Si alzano critiche anche dal fronte dei Labour, dove il leader del partito Keir Starmer ha definito le scene a Clapham “profondamente inquietanti. Condivido la rabbia e il nervosismo per il modo in cui la situazione è stata gestita. Non è un buon metodo per mantenere l’ordine”, ha aggiunto. In giornata, la moglie del principe William, Kate, si era recata a Clapham, per rendere omaggio alla giovane, così come anche Boris Johnson e la compagna Carrie Symonds.
Il caso di Sarah Everard – Ha scatenato un’ondata di indignazione in tutto il Regno Unito, dove da tempo ferve un dibattito su come contrastare l’incremento dei femminicidi, al quale si è aggiunto lo shock quando il cerchio si è stretto attorno a un uomo di Scotland Yard. Shock aggravato dalla polemica che ribolle sulla leggerezza con cui la polizia londinese avrebbe gestito il caso dell’agente, denunciato due volte per atti osceni in luogo pubblico e mai sanzionato né messo in questione, visto il suo ruolo in servizio di vigilanza presso le ambasciate. La vicenda è iniziata la sera del 3 marzo quando, lasciando la casa di amici a Clapham, Sarah Everard decide di fare a piedi i 50 minuti di strada fino alla sua abitazione nel sud di Londra. Una breve conversazione al cellulare alle 21.30 con il compagno, poi più nulla. A denunciarne la scomparsa alla polizia è stato quest’ultimo, il giorno dopo.
Nello stesso momento in cui Sarah s’incamminava per non tornare mai più a casa, non lontano, Couzens smontava dopo un turno di guardia all’ambasciata americana. Nessun elemento avrebbe legato le due persone se non fosse stato per una serie di immagini catturate da varie telecamera di sicurezza montante agli angoli delle strade, sui citofoni di case e sugli autobus, che hanno mostrato l’auto di Couzens in prossimità di dove la ragazza aveva dato segni di vita l’ultima volta. L’auto è stata seguita, telecamera dopo telecamera, fino al paesino del Kent dove abita l’agente, entrato nella Metropolitan Police nel 2018.
Nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Sarah, i colleghi di Couzens hanno riferito di aver notato in lui segni di stress. Poi, martedì scorso, è scattato l’arresto. Da solo in cella, in 48 ore l’uomo è stato medicato per due volte per ferite alla fronte, probabilmente provocate battendo la testa contro il muro. Il giorno dopo, una settimana dopo la scomparsa, è stato rinvenuto il cadavere della 33enne in un bosco a poca distanza dalla casa dell’agente ad Ashford, nel Kent, avvolto in un sacco in plastica per calcinacci e riconosciuto solo dalle protesi dentarie. L’autopsia è stata eseguita, ha riferito in aula Zoe Martin, che però non ha rivelato la causa della morte.
Mentre Couzens il 13 marzo compariva in aula, Scotland Yard aveva vietato una veglia di solidarietà per Sarah e per tutte le vittime di femminicidio sul luogo in cui era scomparsa la 33enne, nel parco di Clapham Common: “Non ci fa certo piacere che questo evento sia cancellato, ma è la cosa giusta da fare vista la minaccia reale e presente del Covid-19″. In alternativa alla veglia, intitolata ‘Reclaim these Streets’ (Riprendiamoci le strade), gli organizzatori avevano chiesto di accendere candele in memoria di Sarah alle 21.30, ora della scomparsa, e di fare donazioni alla campagna contro la violenza di genere.
giovedì 10 dicembre 2020
Uccise la moglie, assolto: “Delirio di gelosia”. Il pm voleva l’ergastolo: “Messaggio grave”. - Urbano Croce
Assolto perché in preda a delirio di gelosia. E quindi incapace di intendere e di volere quando ha impugnato un mattarello da cucina e per tre volte ha colpito in testa la moglie che dormiva a letto, accoltellandola poi alla gola e accanendosi infine su altre parti del corpo, con la stessa lama lasciata vicino al cadavere. Parla di “caso unico di assoluzione per gelosia dall’accusa omicidio” la giovane pm di Brescia, Claudia Passalacqua, che aveva chiesto l’ergastolo per Antonio Gozzini, l’80enne docente in pensione, assassino un anno fa della moglie Cristiana Maioli, di 16 anni più giovane.
Sulla base di una doppia consulenza psichiatrica, firmata dal perito di parte e da quello della difesa, la Corte d’assise ha pronunciato una sentenza di assoluzione, “per totale vizio di mente” disponendo il trasferimento dell’imputato in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Temeva che la moglie lo tradisse. “Convinzioni che si erano riattivate bruscamente in forma di un vero e proprio delirio di gelosia”, scrive il consulente della Procura, Sergio Luca Monchieri, inquadrando “il disturbo delirante” che è stato determinante per escludere totalmente la capacità di intendere e volere e quindi portare all’assoluzione. “Sentenza giusta visto quanto emerso durante il dibattimento. Parliamo di un uomo malato”, ha commentato l’avvocato Jacopo Barzellotti, legale del docente in pensione che da anni soffriva di depressione. Per la Procura invece Gozzini era da condannare al fine pena mai perché “era lucido, ha agito per vendetta nei confronti della moglie che voleva farlo ricoverare a causa della depressione e in tutto questo tempo non ha mai chiesto scusa ”. L’anziano aveva vegliato il cadavere della moglie per oltre 24 ore, avendola, come da sua confessione, ammazzata tra mercoledì 3 e giovedì 4 ottobre, salvo lanciare l’allarme solo il venerdì dopo con una telefonata alla donna di servizio. “Non c’era un motivo particolare per cui ho deciso di uccidere mia moglie. So solo che stavo malissimo: in depressione possono succedere queste cose”, aveva detto l’uomo alla polizia giudiziaria.
Per il pubblico ministero, che ha già annunciato ricorso in appello, “è pericoloso far passare il messaggio che in quel momento, quando ha ucciso la moglie, non era capace di intendere e volere perché geloso”. E le polemiche non mancano. “Ci sembra che con questa sentenza la gelosia e la depressione diventino condizioni legali per compiere impunemente un femminicidio”, commenta la presidente della Rete D.i.Re Antonella Veltri. “Una sentenza che dice in sostanza che se si è depressi e gelosi si possono anche ammazzare le proprie compagne”.
giovedì 18 luglio 2019
Codice Rosso è legge, cosa prevede.
venerdì 8 marzo 2019
Sicilia, 8 Marzo macchiato di sangue: massacrata di botte dal fidanzato per un post.
Il suo ego gli impedisce di amare, perché vuole sentirsi libero di volare di fiore in fiore pur continuando ad usufruire della stabilità del focolare domestico dove il suo "bene acquisito" gli garantisce una continuità, della quale non riuscirebbe a fare a meno; fermo restando, però, che questo bene-acquisito, essendo assurto all'onorifico ruolo di mamma-adottiva, non può permettersi la libertà di mollarlo, mettendolo in difficoltà anche nei confronti di parenti ed amici, per cui, durante una "tempesta emotiva", può capitargli di mettere in mostra .....il mostro che è!