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martedì 19 maggio 2020

La sindaca Raggi a Ostia bloccata dentro la sua auto: attacco squadrista di Casapound.

La sindaca Raggi a Ostia bloccata dentro la sua auto: attacco squadrista di Casapound

Con la mascherina tricolore sul volto Luca Marsella, il leader ostiense di Casapound e consigliere municipale, ha bloccato l'auto della sindaca e poi rivendicato il gesto: "Ed ora denunciatemi, multatemi, la mia risposta è sempre quella: me ne frego". L'indignazione dell'Anpi e il monito della presidente della Comunità ebraica di Roma. 

"State a fa' le passerelle, venga a piazza Anco Marzio o a Ostia non ci viene più. Perché qui non scende, non la facciamo scendere", ha minacciato il consigliere di CasaPound al municipio X, Luca Marsella. La sindaca Virginia Raggi ha incassato le invettive protetta dai vetri dell'auto di servizio ma intorno la tensione è stata alta e la scorta ha avuto il suo da fare per contenere Marsella ed altri militanti che continuavano ad agitare la piccola folla di commercianti e imprenditori del lido.
La sindaca Raggi contestata a Ostia da Casapund "State a fa' le passerelle". Coia: "Aggressione gravissima"


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È stato il leader ostiense di Casapound a guidare la protesta di questa mattina - con modalità da attacco squadrista-  nei confronti della sindaca di Roma, Virginia Raggi, durante la visita in un mercato per l'avvio della Fase 2. Mezz'ora di tensione, con la sindaca rimasta in auto, poi risolta dagli agenti di scorta della prima cittadina, con la mediazione della presidente del X Municipio, la pentastellata Giuliana Di Pillo. "È l'ennesimo episodio di violenza di cui si rende protagonista questo gruppo di squadristi. Ora basta, la misura è colma", il commento dell'Anpi. "La strumentalizzazione della crisi è un campanello d'allarme che ci impone di mantenere alta l'attenzione affinché la violenza e l'impunità non trovino spazio di imporsi", gli fa eco la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Non è certo la prima volta che il movimento di estrema destra va allo scontro con l'amministrazione a cinque stelle. Su tutte basti ricordare le polemiche nate ormai un anno fa quando la Raggi fece togliere la scritta "Casapound" dalla sede del movimento, un edificio occupato nel cuore della Capitale. Ne nacque un fitto botta e risposta con tanto di manifestazione da parte degli estremisti, scesi in strada per protestare contro la sindaca. Sul litorale a condurre la battaglia è sempre Luca Marsella, più volte protagonista di occupazioni dell'aula consiliare. Qualche settimana fa, invece, annunciò anche l'occupazione di ex palazzi militari da parte dei famiglie in difficoltà. Un'azione definita "irresponsabile" sia dal M5S che dal Partito Democratico. Oggi l'ennesima protesta, questa volta nel cuore di Ostia.

a mascherina tricolore sul volto, ha bloccato l'auto della sindaca, urlandole contro e invitandola a visitare i commercianti che stanno soffrendo per la crisi. "Basta passerelle, da 'sta macchina non vi facciamo scendere", ha urlato più volte. Il Movimento 5 Stelle fa quadrato attorno alla sindaca e, attraverso una nota dei parlamentari, parla di "intimidazione da parte degli estremisti di destra". "Non è possibile tollerare questa prepotenza da parte di chi evidentemente non è in grado di sostenere un dialogo diverso dalla violenza", le parole della minisindaca di Ostia, Giuliana Di Pillo. "Ma quali minacce - la replica di Marsella -, stamattina ad Ostia è esplosa soltanto la rabbia sacrosanta dei romani contro un sindaco inadeguato. E da consigliere mi sono fatto sentire anch'io, perché mi hanno votato per questo. Ed ora denunciatemi, multatemi, la mia risposta è sempre quella: me ne frego".

https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/05/18/news/raggi_a_ostia_attacco_squadrista_di_casapound-257026162/

sabato 23 aprile 2016

Truffe milionarie a Inps di Roma e Reggio Calabria: 382 denunce. - Rory Cappelli

Truffe milionarie a Inps di Roma e Reggio Calabria: 382 denunce

Due distinte operazioni della Guardia di finanza a Ostia, Lazio, e nella Locride per circa 3,3 milioni di euro sull'erogazione di disoccupazione, assistenziali e previdenziali. In totale sono state denunciate 123 persone a Roma e altre 259 a Reggio Calabria.

ROMA - A Ostia due impiegati dell'Inps avevano messo a punto un meccanismo collaudato ed efficace, una vera cricca dei "disoccupati" , che ha permesso loro di mettersi in tasca un milione e trecentomila euro, con la connivenza di ben 123 complici che sono tutti finiti denunciati.

Nella Locride, invece, i finanzieri hanno scoperto una maxi-truffa di oltre due milioni di euro, sempre ai danni dell'Inps, che ha visto coinvolti 12.631 lavoratori falsamente assunti  e 259 lavoratori "fantasma", per un danno accertato, sempre a carico dell'Inps, di oltre 50 milioni di euro.  In questo caso, cinque le aziende coinvolte, tutte operanti in diversi comuni della Locride, i cui titolari dal 2008 al 2014  hanno assunto lavoratori inesistenti, percependo indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia).

Mentre, dunque, i due impiegati di Ostia aprivano posizioni - il modello DS - per persone che chiedevano l'indennizzo di disoccupazione a seguito di licenziamento, nella Locride erano i datori di lavoro stesso a creare falsi dipendenti. In entrambi i casi era tutto falso: la maggior parte dei modelli creati a Ostia, infatti, riportava quali datori di lavoro famose case cinematografiche che però erano del tutto estranee alla vicenda. I truffatori avrebbero addirittura impiegato intere famiglie: mariti, mogli, figli, generi, cugini.

Il sistema è stato scoperto dai finanzieri del comando Provinciale di Roma, dopo indagini durate diversi mesi, coordinate dal sostituto Giuseppe Deodato della procura di Roma.

Gli impiegati accedevano al sistema informatico dell'ente, inserivano i dati di datori di lavoro all'oscuro della truffa - le case cinematografiche, appunto - creando così un diritto all'accesso all'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti al quale per legge hanno diritto coloro che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento.

Le indagini sono partite dalle verifiche su residenti di altre zone - non di Ostia, dunque - ma persino di Latina e Frosinone, che si erano stranamente spinti fino al quel municipio per richiedere il sussidio di disoccupazione. Tra questi anche persone già impiegate con regolare contratto di lavoro che però avevano deciso di arrotondare le loro entrate mensili con il sussidio erogato dall'Inps.

C'era anche chi - già titolare dell'indennizzo - andava alla ricerca di persone disposte a "steccare" parte dell'indennità e degli arretrati percepiti con gli artefici del piano.

I 123 furbetti dell'indennizzo sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata ai danni dello Stato. Alcuni hanno restituito le somme indebitamente percepite accordandosi con l'ente previdenziale. Per altri è scattato la confisca di conti correnti e depositi titoli per un totale di mezzo milione di euro.

In Calabria, invece, i finanzieri del comando provinciale di Reggio hanno scoperto una maxi truffa ai danni dell'Inps perpetrata da cinque aziende in diversi comuni della Locride: l'analisi della documentazione contabile effettuata dalle Fiamme gialle, ha consentito di rilevare l'assunzione di 259 lavoratori "inesistenti" che, dal 2008 al 2014, hanno percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell'Inps per circa 2 milioni di euro.

I titolari delle aziende controllate si sono resi responsabili di aver dichiarato nella denuncia aziendale presentata all'Inps un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale segnalando l'assunzione dei 259 dipendenti a tempo determinato che "sarebbero" stati impiegati per circa 60 mila giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. La Finanza ha smascherato una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un'unica struttura organizzativa assumendo personale che transitava fittiziamente da una ditta ad un'altra percependo indebitamente indennità assistenziali e previdenziali.

Ulteriori accertamenti hanno consentito di rilevare l'omesso versamento nelle casse dello stato di contributi previdenziali per circa 160 mila euro. Sono stati così denunciati all'autorità giudiziaria i titolari delle aziende e 259 lavoratori "fantasma", per essersi resi responsabili, tra l'altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell'Inps.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/04/22/news/inps_truffa_lazio_calabria-138189738/

mercoledì 13 agosto 2014

Ostia, tre chilometri di spiaggia off limits: è in esclusiva per i dipendenti del Quirinale.



Parola di finanziere: “Lei sta entrando in una zona della presidenza della Repubblica, l’accesso è vietato tranne a dipendenti del Colle e ai loro familiari”. Il compito del militare è di fare la guardia a tre chilometri di spiaggia a Castelporziano, a Ostia, e impedire agli ignari bagnanti di mettere piede su quello che è territorio esclusivo della residenza sul colle più alto di Roma. L’ingresso, ma anche il semplicepassaggio sono interdetti a tutti quelli che non lavorano per il Quirinale: non si può camminare sul bagnasciuga e anche a nuoto il transito è vietato a meno di 300 metri dalla costa, come per i motoscafi. La normativa, affermata dall’articolo 11 della legge 217 del 2011, spiega che resta sempre fermo – anche in caso di concessioni – “il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione”. Eppure anche da terra la situazione non cambia: a fare la guardia all’ingresso della spiaggia presidenziale sono i Carabinieri che spiegano: “Noi richiamiamo i turistisbadati, se insistono scatta la diffida e poi la denuncia”. Sì, perché quel pezzo diLitorale romano, stretto fra il mare e la pineta, è appannaggio esclusivo per chi lavora al Quirinale e nessun altro. “Basta pagare una quota associativa di 60 euro l’anno”, spiegano i fortunati bagnanti. 

di Nello Trocchia, montaggio di Paolo Dimalio

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/08/12/ostia-tre-chilometri-di-spiaggia-off-limits-e-in-esclusiva-per-i-dipendenti-del-quirinale/292378/