Visualizzazione post con etichetta attacco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta attacco. Mostra tutti i post

giovedì 29 ottobre 2020

Attacco alla cattedrale di Notre-Dame a Nizza, tre morti.

 

Attacco all'arma bianca nei pressi della chiesa di Notre-Dame, a Nizza. Il deputato di zona, Eric Ciotti, parla su Twitter di attentato. 

Secondo informazioni di BFM-TV, il bilancio dell'attentato nella chiesa di Notre-Dame di Nizza sale a 3 morti e diversi feriti.

E' stato fermato l'autore dell'attacco: lo riferiscono fonti di polizia citate dall'agenzia France Presse. "Tutto lascia supporre un attentato terroristico in seno alla basilica di Notre-Dame", dice il sindaco Christian Estrosi.

"Una donna è stata decapitata", dice ai microfoni di BFMTV Laurent Martin de Fremont, ufficiale di polizia di Nizza. In un primo momento sembrava che ad essere decapitato fosse stato un uomo. Ci sono altri feriti nell'attentato. L'aggressore, ha detto i funzionario, è stato ferito e si trova in ospedale. Non si esclude la presenza di complici.

Il premier francese, Jean Castex, lascia l'Assemblea Nazionale per recarsi alla cellula di crisi in Place Beauvau, dopo l'attacco a Nizza. Dopo il minuto di silenzio osservato dai deputati, il presidente dell'Assemblea, Richard Ferrand, ha sospeso la seduta.

"L'autore dell'attentato, mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar": lo ha riferito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, intervistato da BFM-TV. Per Estrosi, "non c'è alcun dubbio sulla natura dell'attacco". 

Il presidente francese, Emmanuel Macron, si sta recando presso l'unità di crisi aperta al ministero dell'Interno di Parigi, in Place Beauvau, in seguito all'attacco alla basilica Notre-Dame di Nizza: è quanto afferma l'Eliseo.

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/10/29/attacco-vicino-notre-dame-nizza-almeno-1-morto-_f5179225-63aa-4244-8407-6ff5cd26d530.html

La libertà di pensiero e di parola, a volte, può causare ritorsioni violente se il soggetto dell'ironia non ha apertura mentale.
E le religioni si prestano poco all'apertura mentale, anche perchè, basandosi solo su teorie, lasciano poco margine al ragionamento.
La fede è qualcosa di personale, un bisogno dell'uomo che vuole sentirsi confortato nel momento del bisogno.
E scherzare su certi argomenti, ironizzare su ciò che l'uomo ritiene irrinunciabile, necessario, sacro, oltre a non essere eticamente comprensibile è, sopra tutto, sconsigliabile.
Specie se l'uomo, come nel caso in questione, ha solo la religione come punto di riferimento.
Io condannerei entrambi perchè colpevoli in egual misura.
C.

venerdì 7 febbraio 2020

IL TEMPO DEGLI SCIACALLI. - Roberta Labonia

L'immagine può contenere: una o più persone, folla e spazio all'aperto

In queste ore sono tanti, tantissimi, a sparare a palle incrociate sul Movimento 5 Stelle. Voi mi direte: e dov'è la novità? La novità sta nel fatto che l'attacco è salito di livello. E' condotto su larga scala, non c'è più ritegno. Ieri sera un'allucinata Carfagna sproloquiava con sussiego contro Di Maio definendolo "uomo di sistema". E tutto il serraglio di piddini radunato dalla Gruber li, ad applaudirla. Quasi nello stesso tempo un incartapecorito Del Noce, da una poltrona di Mediaset , riferendosi al Movimento 5 Stelle, lo definiva "un morto che cammina". E anche lì una claque di destrorsi pronta a dargli ragione.
Questi siparietti mi hanno fatto balenare davanti un immagine nitida, quella di quando gli sciacalli, percependo la fine imminente delle loro prede, prima segnano il territorio poi gli si avventano addosso.
È un po' quello che sta accadendo in questi giorni sulla scena politica. Il Movimento sta vivendo un travaglio interno, è sotto gli occhi di tutti. Luigi Di Maio ha fatto quel passo indietro che molti, dentro il Movimento, invocavano da tempo, e si è dimesso da Capo Politico. In casa pentastellata, da pochi giorni, è iniziata la reggenza di Vito Crimi, un grillino della prima ora, uomo affidabile, ma certo non un leader e già la mancanza di Luigi Di Maio si sta facendo sentire, ed è percepibile anche all'esterno.
I tanto invocati Stati Generali, che dovranno disegnare il percorso del Movimento dei prossimi 10 anni, sono stati spostati a fine aprile, meno di 3 mesi ma come fossero 3 anni, se rapportati all'attuale contesto politico. I 5 Stelle oggi sono deboli, esposti, vulnerabili, facile preda di attacchi esterni. Attacchi tangibili. Come quello che sta maturando in queste ore da parte dei 700 senatori, fra cui molti esemplari della prima e della seconda Repubblica, che incuranti di operare in pieno conflitto di interessi, si sono già scritti le motivazioni del provvedimento, prima ancora di deliberarselo, grazie al quale rimetteranno le grinfie su tutto il malloppo, quei vitalizi a fronte dei quali molti di loro non hanno versato uno straccio di contributo. Uno schiaffo davanti a tanti giovani italiani che forse, una pensione, non l'avranno mai. Un torto, un ingiustizia a cui il Movimento aveva rimediato da pochi mesi , rimodulando il privilegio all'importo dei contributi effettivamente versati e che ora la Casta sta riattribuendosi per intero con sfacciataggine inaudita, in ossequio al motto del famoso Marchese del Grillo per il quale lui era lui e gli altri non erano un cazzo. Contro questa provocazione Il Movimento sta chiamato in queste ore alla piazza tutti gli italiani di buona volontà. Il 15 febbraio prossimo l'appuntamento per tutti è sotto Palazzo Madama. Una reazione forte me la auguro, perchè vorrebbe dire non solo che il Movimento è vivo ma che l'Italia tutta è viva e lotta per non vedersi calpestata nella sua dignità. Io ci sarò e ci conteremo.


Ma la guerra che sta montando in questi giorni ai 5 Stelle è multilivello, non si esaurisce con il reintegro dei vitalizi. Uno ad uno il partito unico dei privilegi sta attaccando frontalmente ogni provvedimento di giustizia sociale promosso e tradotto in legge dal Movimento durante questi suoi primi 2 anni di Governo. Va inquadrato in questa ottica l'attacco concentrico all'ottimo Guardasigilli Alfonso Bonafede che si va consumando in queste ore, un pentastellato all'apparenza mite ma con una resilienza e preparazione non comuni. In meno di 2 anni, in tema di Giustizia, Bonafede ci ha fatto recuperare agli occhi dell'Europa e di tutta la Comunità Internazionale, parecchie posizioni quanto a credibilità ed efficienza. Senza le sue leggi saremmo rimasti in fondo alle graduatorie mondiali. Dopo la spazzacorrotti e la riforma della prescrizione, generati nel Conte I, portano la sua firma in questo Conte II il codice rosso, il carcere agli evasori, la riforma del processo civile e la riforma del processo penale di imminente discussione in Consiglio dei Ministri. Se guardo alle passate legislature non rammento niente che possa avvicinarsi a questa poderosa produzione in tema giustizia in neanche 2 anni di governo. Ora il pentastellato Bonafede è diventato per tutti il bersaglio grosso da colpire. L'apparato del centro sinistra, in buona compagnia con quello del centro destra, per "colpa" sua si è visto sfilare via, una ad una, tutte le garanzie di "sistema" che si era andato conquistando, legislatura dopo legislatura, in 30 anni di dis-onorata carriera politica. Bonafede, con le sue leggi, ha messo uno stop all'impunità dei colletti bianchi beccati con le mani nella marmellata, ora chi di loro sgarra , andrà in galera. Ha messo quelle piccole diavolerie informatiche, i trojan, nei telefoni degli amministratori pubblici infedeli che oggi, per la prima volta, si sentono vulnerabili, come hanno ampiamente dimostrato gli scandali del CSM e la "sanitopoli" umbra, scoperti, appunto, grazie ai trojan di Bonafede. Bonafede è quello che ha sancito le manette ai grandi evasori, gli stessi che, grati della sostanziale immunità da sempre a loro riservata, il vecchio apparato politico l'hanno sempre foraggiato. Bonafede è anche quel servitore delle Istituzioni che ha stoppato al primo grado di giudizio la prescrizione, riallineandoci agli standard giuridici internazionali.
Ora non vedremo più, grazie a lui e a quello sgangherato Movimento quale è oggi quello dei 5 Stelle, tanti impostori politici farla franca. Dal primo gennaio di quest'anno non ci saranno più i Berlusconi, uno che di processi vanificati dalla tagliola della prescrizione ne ha collezionati ben otto! Si inquadra in questo contesto l'acrimonia con cui un resuscitato Renzi, che di Berlusconi è, politicamente parlando, il figlio illegittimo, sta tentando in tutti i modi di boicottarla la norma Bonafede, tanto da dirsi pronto a votare con l'opposizione pur di abrogarla. Il suo sogno segreto è quello di dichiarare lo sfratto a questo Esecutivo per imbastire, senza passare per le urne, un bel Governo di "salvezza nazionale" modello Monti, con tutti dentro e i grillini all'angolo.
Ma la guerra non dichiarata ai 5 Stelle non si limita a boicottare i soli provvedimenti Bonafede, il taglio dei vitalizi, agli occhi della casta i 5 Stelle sono anche quelli colpevoli di aver quasi dimezzato i seggi a sua disposizione. Alle prossime urne molti di loro dovranno dire addio ai privilegi , dovranno tornare a lavorare come i comuni cittadini, se ancora conoscono il significato del termine. E già sanno che non servirà quell'inutile quanto costoso referendum promosso a suon di firme in Parlamento, a restituirglielo.
Sono gli stessi soggetti che pensando alle risorse impegnate dai 5 stelle nel primo vero sostegno alla povertà che l'Italia abbia mai avuto, quasi sette miliardi nel reddito di cittadinanza, hanno gridato allo "spreco" (pancia piena non pensa a quella vuota) e ora tramano un ennesimo golpe a colpi di firme in aula per indire un'altro referendum confermativo (leggi la Meloni), che si tradurrebbe in una sorta di triste braccio di ferro fra chi ha qualcosa da difendere e chi non ha niente.

Insomma il processo di restaurazione è già in atto, solo chi è digiuno politicamente o è in malafede può dire di non vederlo. A contrastarlo c'è rimasto un piccolo gruppo di cittadini in Parlamento e al Governo, i 5 Stelle che, se da un lato si oppongono stoicamente all'attacco, dall'altro sembrano aver perso la loro comunità d'intenti. Una debolezza che gli potrebbe essere fatale, il partito unico è già lì pronto a dargli la zampata definitiva. Balleranno a breve circa 400 rinnovi di nomine pubbliche, grasso che cola per i mestieranti della politica, tocca far presto. Così non fosse 2 anni di conquiste sociali, di civiltà ritrovata, finiranno alle ortiche.

E gli sciacalli stanno già apparecchiandosi per il banchetto.


https://www.facebook.com/Stelleeditorni/photos/a.423381625094640/621387561960711/?type=3&theater

sabato 19 ottobre 2019

Impossibile spiegare all’estero... - Francesco Ersparmer

Risultati immagini per evasione fiscale, berlusconi

Impossibile spiegare all’estero questo titolo del “Fatto”: “Carcere grandi evasori, Berlusconi: ‘Arresto oltre i 50mila euro è un attacco alla libertà’”. Lasciamo stare l’encomio di uno dei crimini più dannosi, l’evasione fiscale (una delle tante idiozie del governo di D’Alema fu l’abolizione della legge 303 che puniva l’apologia di reati contro lo Stato); allarmante è il fatto che ai giornalisti, ormai servili per abitudine ancor più che per interesse, ma anche ai loro lettori, non sembri assurdo o umoristico che qualcuno possa definire l’arresto “un attacco alla libertà”. E che altro dovrebbe essere? “Restrizione della libertà personale” è la definizione dei vocabolari. Ma il liberismo non tollera limitazioni alla libertà personale ed è riuscito a convincere i popoli che l’unico valore sia fare quello che gli pare, soprattutto soldi e shopping; tutto il resto, incluse la giustizia, l’eguaglianza, la solidarietà, la dignità, sono dettagli, per non parlare di concetti ridicolizzati quali la virtù, l’onore, l’onestà, la saggezza.
In Italia poi si aggiunge il radicato antistatalismo, di cui si servirono radicali e liberal (travestiti da estrema sinistra) per favorire l’americanizzazione del paese con i soliti miti della deregulation, delle privatizzazioni e del buonismo. Almeno, Berlusconi è esplicito: la tolleranza per l’illegalità diffusa e la mitezza delle pene servono a creare una complicità di massa che consenta ai ricchi di rubare e corrompere impunemente. Sono milioni gli italiani che preferiscono i privilegi ai diritti e che proclamandosi vittime della società si esentano da ogni responsabilità e approvano chi corrode l’autorità dello Stato, anche se si tratti dei loro sfruttatori. Viene voglia di lasciare che tornino a essere i miserabili servi di tiranni locali e padroni stranieri. Invece bisogna resistere, anche in nome dei coglioni.
Occorre però essere abili. Stroncare l’evasione fiscale è la condizione necessaria e sufficiente di qualsiasi ulteriore riforma che incida in profondità. Come realizzarla? Facendo contemporaneamente tre cose:
1) Sbattendo in galera i grossi evasori e sequestrando i patrimoni loro e dei loro eredi, e se scappano all’estero, li si privi della cittadinanza e della possibilità di rientrare in Italia, neppure da morti.
2) Drasticamente abbassando la pressione fiscale sui piccoli e medi imprenditori, riconoscendo che l’evasione è spesso l’unica alternativa al fallimento o alla resa nei confronti delle multinazionali.
3) Impedendo alle multinazionali di evadere le tasse legalmente spostando le loro sedi all’estero; e se minacciano di tagliare gli investimenti, andiamo a vedere il loro bluff, e se non fosse un bluff tanto meglio.
Ripeto: le tre cose vanno fatte contestualmente. In modo che se l’Olanda o l’Irlanda continueranno a essere il paradiso della finanza e della libertà, l’Italia diventi il paradiso delle piccole e medie imprese e della solidarietà.


Francesco Erspamer


https://www.facebook.com/frerspamer?__tn__=%2CdK-R-R&eid=ARBw3uODTAkMQBhvp8i8uLWgKHoT3aD1in57Z8uKo-9LwBi13uHbdUGSGxqn8zQnRTD8dgrv9ZJSnk5Q&fref=mentions

lunedì 23 aprile 2018

Paul Craig Roberts: La crisi e' solo all'inizio.

L'attacco missilistico degli USA a Damasco, Siria.

Molti, compresa la Russia del Presidente Putin, si sono chiesti perché gli US hanno lanciato un attacco illegale sulla Siria prima delle indagini degli ispettori sulla natura delle armi sul sito del presunto attacco chimico.

Questa domanda diffusa sbaglia completamente il bersaglio. 
L’attacco degli US sulla Siria è un chiaro crimine di guerra contro un paese sovrano, indipendentemente dal fatto se la Siria ha usato armi chimiche, favorendo i terroristi di Douma supportati da Washington. 
Nessuno si è mosso per fermare il crimine di guerra di Washington. 

Alcuni vassalli degli USA, come Italia e Germania, hanno rifiutato di partecipare a questo crimine di guerra, ma nessuno ha tentato di bloccarlo. L’impotente Consiglio di Sicurezza dell’ONU, nel quale la Russia sta perdendo il suo tempo prezioso, la Ue, la NATO, la Russia e la Cina stesse non hanno fatto niente per fermarlo.

La Russia ha detto che se l’attacco Washington ha danneggiato i cittadini, potrebbero esserci conseguenze militari, ma la Russia non ha protetto il suo alleato da questo attacco.
Se l’attacco è stato condotto dagli USA, non c’è nessun significato, eccetto servire come salva-faccia di Trump. Apparentemente nessuno è stato ucciso e nessun danno è stato fatto, tranne una struttura in cui si produceva un antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi.
Dall’altra parte, ciò ha un significato, a causa della percezione che le prostitute americane hanno provocato: una grande vittoria americana contro il diavolo siriano e la cattiva Russia. Questa percezione, che le prostitute hanno creato con le loro fake news, giustifica il crimine di guerra e porterà ad altri attacchi sulla Siria.
E’ altamente improbabile che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condannerà Washington, che paga per il 25% del budget dell’ ONU, inoltre il Consiglio di Sicurezza è pieno di vassalli degli USA, e loro non voteranno mai per censurare il loro capo. Putin sta sprecando tempo per cercare il significato di tutto ciò al Consiglio di Sicurezza, a meno che il suo fine sia provare la totale corruzione di ogni istituzione occidentale. Come molte persone già sanno, io non capisco il fatto di dover provare ciò che già si conosce. Putin dovrebbe leggere l’articolo di Eric Zuesse prima di riporre tutta questa fede nelle Nazioni Unite. https://www.strategic-culture.org/news/2018/04/17/how-us-has-virtually-destroyed-un.html
Come ho scritto in numerose occasioni, ammiro il carattere cristiano di Putin di evitare le botte che prende da Washington per salvare il mondo da una probabile morte di una guerra mondiale. Il problema è che porgendo l’altra guancia Putin incoraggia le aggressioni da Washington. Putin ha a che fare con dei neoconservatori psicopatici. Non sta dialogando con il buon senso.
Durante tutta la Guerra Fredda, nessun ambasciatore statunistense alle Nazioni Unite ha parlato aggressivamente e in modo sprezzante verso i rappresentanti sovietici come  ha fatto Nikki Haley verso l’ambasciatore russo. Durante la Guerra Fredda nessun presidente americano avrebbe tollerato Nikki Haley. Quella puttana impazzita sarebbe stata immediatamente eliminata.
Il governo russo è colto dalla delusione se crede che il governo americano, in cui Nikki Haley è la scelta di Trump come portavoce del mondo, in cui il folle neoconservatore john Molton è il principale influenzatore sull’esercito US e sulla politica estera, e in cui il Presidente stesso è sotto ricatto per il tentativo di calmare le relazioni con la Russia, abbia una qualunque prospettiva di evitare la guerra.
La migliore chance di prevenire la prossima guerra è un’unione siriana-russo-cinese e una sconfitta per gli americani in un contesto regionale non degno di una risposta nucleare da parte di quegli psicopatici statunitensi. Fino a quando Washington resisterà, i vassalli europei di Washington, l’ONU e l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche saranno al fianco degli USA. Quando gli USA sperimenteranno la sconfitta, la NATO si dissolverà, e, con essa, la capacità di Washington di minacciare altri paesi evaporerà definitivamente.

17.04.2018
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di A.B.

venerdì 7 aprile 2017

Smontata dall’intelligence russa la campagna di falsificazione sull’attacco chimico a Idlib: il deposito di armi chimiche era dei terroristi.



La Difesa russa commenta il presunto attacco chimico in Siria
L’aviazione siriana ha effettuato un attacco aereo contro un magazzino dei terroristi dove si fabbricavano munizioni chimiche per utilizzarle in Siria ed in Iraq, lo ha dichiarato il rappresentante della Difesa russa Ígor Konashénkov.
“Il giorno 4 di Aprile fra le ore 11,00 e le 12,30 gli aerei dell’aviazione siriana hanno attaccato un raggruppamento di veicoli blindati ed un magazzino dei terroristi ubicato nei dintorni della città di Jan Sheijun”, ha precisato Konashénkov, citando i dati forniti dai radar russi.
Il magazzino attaccato veniva utilizzato per la produzione di proiettili con ogive chimiche, ha sottolineato il militare, in una riunione con i giornalisti.
“Questa stessa fabbrica forniva armi chimiche per gli estremisti in Iraq. L’utilizzo di questi proiettili è stato confermato tanto dalle organizzazioni internazionali, come dalle autorità irachene”, ha spiegato il rappresentante russo.
Inoltre queste stesse munizioni sono state utilizzate ad Aleppo nell’autunno dell’anno scorso. In quell’occasione gli specialisti russi avevano consegnato i dati sull’utilizzo delle sostanze chimiche da parte degli estremisti all’Organizzazione per il divieto di Armi Chimiche (OPAQ), ha ricordato Konashénkov.
I sintomi di intossicazione riscontrati ad Aleppo erano gli stessi che si possono vedere nelle registrazioni diffuse nel caso di Jan Sheijun, attraverso i social media, ha aggiunto Konashénkov.
“Affermiamo che questa informazione è obiettiva e verificata”, ha dichiarato Konashénkov in conclusione.
Il Martedì l’Oservatorio Siriano per i Diritti (con base a Londra) aveva denunciato l’attacco chimico che aveva prodotto circa 80 morti e 200 feriti, secondo la versione della Coalizione delle Forze Oppositori ed avevano accusato di quello le truppe governative.
L’ONU ha iniziato una indagine sull’incidente mentre che l’OPAQ si è dichiarata preoccupata circa il presunto utilizzo di armi chimiche.
Nonostante questo gli USA, il Canada ed altri paesi dell’area NATO hanno immediatamente accusato il Governo della Siria, senza attendere i risultati dell’indagine degli specailisti dell’ONU e della OPAQ.
Il possente apparato dei media, TV e Giornali occidentali, come spinto da una unica regia, è immediatamente balzato sull’episodio per montare una impressionante campagna di accuse di “crimini di guerra” contro il Governo di Bashar Al-Assad e le forze siriane, omettendo di informare che le armi chimiche erano in possesso dei gruppi ribelli jihadisti, già usate da questi gruppi terroristi in altre occasioni, gli stessi che sono appoggiati e sostentuti dagli USA e dall’Arabia Saudita.
Fonti: Sputnik Mundo - RT News
Traduzione e sintesi: L.Lago

Siria, Trump sferra l'attacco: lanciati 59 missili da navi Usa su base aerea attacco chimico.

US Syria © AP

Prima operazione militare contro Assad dell'attuale presidenza americana. "Nessun bambino deve soffrire come quelli".

Gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili cruise verso la base aerea siriana da cui si presume sia partito l'attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib. Si tratta di missili 'Tomahawk', lanciati da due navi americane di stanza nel Mediterraneo. E' il primo attacco diretto Usa alla Siria dall'insediamento del presidente Donald Trump.
"Nessun bambino dovrebbe soffrire" come hanno sofferto quelli siriani, ha affermato Trump. E ha aggiunto: il bombardamento americano in Siria e' nel "vitale interesse della sicurezza" degli Stati Uniti. La Siria ha ignorato gli avvertimenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha sottolineato Trump. E ha chiesto al mondo di unirsi agli Usa "per mettere fine al flagello del terrorismo".
Sono cinque i morti nell'attacco americano alla base militare siriana di Shayrat, tra cui tre soldati e due civili. Lo ha detto Talal Barazi, il governatore della provincia di Homs, aggiungendo che altre 7 persone sono rimaste ferite.
Il Comitato di Difesa della Duma di Stato (la Camera bassa) russa afferma che l'attacco missilistico degli Stati Uniti contro la Siria potrebbe peggiorare i rapporti tra Mosca e Washington, nonché portare a un ampliamento dei conflitti armati in Medio Oriente. Lo riportano i media russi.
"La Russia prima di tutto chiederà una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Questo può essere considerato come un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti contro uno Stato dell'Onu", ha detto ai media russi Viktor Ozerov, presidente del comitato di Difesa e sicurezza del Consiglio federale (Parlamento) russo.
L'attacco americano sulla base militare siriana "viola la legge internazionale. Washington ha compiuto un atto di aggressione contro uno Stato sovrano", ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin, citato dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo i media russi. La Russia ha deciso di sospendere il memorandum con la coalizione a guida americana per la prevenzione degli incidenti e sulla garanzia della sicurezza dei voli durante l'operazione in Siria: lo riferisce il ministero degli Esteri russo. 
La Nato "rimanda alle autorità degli Stati Uniti per quanto riguarda" commenti agli attacchi in Siria. Lo riferisce un funzionario dell'Alleanza Atlantica, aggiungendo di "poter confermare che il Segretario generale, Jens Stoltenberg, è stato informato dal Segretario alla Difesa americano, James Mattis, prima degli attacchi".

Trump parla alla stampa con Guerre Stellari alle spalle LE FOTO

Dal gas Sarin all'iprite, l'incubo delle armi chimiche
In serata il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer ha riferito che al presidente Trump sono state presentate "molte opzioni" sulla Siria. Spicer non è entrato nel dettaglio delle opzioni. Poi il segretario di Stato americano Rex Tillerson ha rincarato: "Non ci sono dubbi" sul fatto che il regime di Assad e' responsabile per l'attacco chimico di Idlib. Tillerson ha sottolineato come l'attacco richiede una "risposta seria". "Sono in corso sforzi da parte della coalizione internazionale per rimuovere dal potere Bashar al Assad". "Ritengo importante che Mosca consideri attentamente il suo sostegno al regime", ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.

Primo faccia a faccia Trump-Xi


Intanto sono saliti a 86 i morti per l'attacco di martedì nella provincia di Idlib, in cui sarebbero state utilizzate armi chimiche. Lo ha reso noto l'Osservatorio Siriano per i diritti umani, aggiungendo che tra le vittime ci sono 30 bambini e 20 donne.
Anche la Russia da parte sua sostiene che il supporto al presidente siriano Bashar al Assad non è incondizionato. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha aggiunto che Mosca chiede una esauriente indagine sull'attacco.
Ma da parte sua il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il premier israeliano Benyamin Netanyahu, ha però precisato: "E' inaccettabile accusare qualcuno" per il presunto attacco chimico "finché non viene condotta una indagine internazionale completa e imparziale".
Anche Israele condanna il governo di Assad per quanto accaduto: "I due attacchi avvenuti a Idlib, quello chimico omicida sui civili e quello all'ospedale locale, sono stati condotti su ordine diretto e dietro progettazione del presidente siriano Bashar Assad, mediante aerei da combattimento siriani", ha detto il ministro della Difesa israeliana Avigdor Lieberman in un'intervista al giornale Yediot Ahronot.
"È una vergogna che non ci sia stata una risoluzione del consiglio di sicurezza dell'Onu". E' il commento di Angela Merkel. "Su questo proprio coloro che si rifiutano, devono riflettere su che responsabilità si assumono", ha aggiunto. Alcuni elementi fanno pensare che l'attacco sia provenuto dal regime di Assad, ha anche detto la cancelliera.
E il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa: "Con le armi chimiche, Assad ha ucciso 150 civili. Allah li vendicherà. Anche noi faremo la nostra parte".

Secondo quanto riferito dal ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, i risultati delle autopsie di tre vittime dell'attacco di martedì, morte dopo il ricovero in Turchia, provano l'uso di armi chimiche nel raid. Agli esami effettuati nella provincia meridionale di Adana, secondo Anadolu, hanno partecipato su invito di Ankara anche esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità.


leggi anche:
Pensavate che Trump fosse una scheggia impazzita?
E pensavate bene, perché è facilmente manovrabile, ma non è lui a decidere, come non lo era Obama.
Queste sono solo le prime avvisaglie, le prove tecniche di una guerra mondiale che i vertici USA stanno provocando in ogni modo e già da tempo immemorabile.
Vogliono il dominio assoluto, vogliono poter mettere le mani su tutte le ricchezze che la terra offre, ovunque esse siano, e, poiché sanno di non poter raggiungere lo scopo con una guerra combattuta da soli contro il mondo, cercano alleanze sollecitandole con attentati sparsi quà e là, presumibilmente attribuibili al terrorismo islamico, ma studiate a tavolino per esacerbare gli animi e provocarne una reazione.
Non si può effettuare un bombardamento in casa d'altri basandosi sulla presunzione, sulla supposizione che sia quello il luogo di origine di una attacco offensivo, bisogna averne la certezza.
Non si può esportare democrazia se si è i primi a non crederci e a non rispettarla.

sabato 23 luglio 2016

Terrore a Monaco, attacco in un centro commerciale: 9 morti. Suicida il killer 18enne.




Attentatore era un diciottenne tedesco-iraniano.


Monaco il giorno dopo il terrore. Una giornata di lutto nazionale è stata proclamata per oggi in Baviera, in memoria delle vittime. Il presidente del Land ha dato disposizione che in tutti gli edifici pubblici vengano esposte bandiere a mezz'asta.
Il diciottenne autore della strage di Monaco viveva con i genitori nella periferia della città a Maxvorstadt, riferisce la Bild aggiungendo che la casa è stata perquisita intorno alle due dalla Polizia.
Terrore in Germania. Dieci morti, di cui uno è l'attentatore, e 16 feriti nella strage perpetrata nel pomeriggio di ieri a Monaco di Baviera in un ristorante McDonald's e poi in un affollato centro commerciale della periferia nord della città.
A sparare, come annunciato in nottata dalla polizia, è stato un tedesco-iraniano di 18 anni per motivi che dovranno essere chiariti: terrorismo o follia le due ipotesi. Il killer, con doppia cittadinanza tedesca e iraniana e da diversi anni residente a Monaco, ha iniziato a sparare con una pistola poco prima delle 18 davanti al fast food. E' stato inseguito da agenti in borghese e poi, come confermato dal capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, si è suicidato a circa un chilometro dal centro commerciale "Olympia" dove ha completato la strage.
Nonostante prime informazioni generate da un'auto partita a forte velocità con tre persone a bordo estranee alla strage, viene escluso che il giovane tedesco-iraniano avesse complici o ci fossero altri due attentatori. Il capo della polizia ha sostenuto che al momento non vi sono elementi che indichino una matrice islamica dell'attacco o un "parallelismo" con il recente attacco a colpi di ascia e coltello sul treno a Wuerzburg, anche se una testimone ha riferito alla Cnn che il killer, prima di sparare su bambini seduti al tavolo, ha gridato Allah Akbar.
Saranno comunque indagini su contatti e parenti del giovane a dare elementi più certi, ha detto Andrae che in nottata si è limitato a parlare di "sparatoria".
La tragedia, a pochi giorni dall'assalto di un diciassettenne su un treno, sempre in Baviera, si è consumata nel tardo pomeriggio in un centro commerciale pieno di gente di venerdì sera, con uffici appena chiusi, vacanze scolastiche appena iniziate ed i saldi nel loro pieno. E' il panico. Il giovane spara più volte con una pistola uccidendo nove persone, tra cui anche adolescenti, e ferendone 16 di cui tre in maniera "grave" (sono in pericolo di vita), ha reso noto in nottata la polizia precisando che fra i feriti vi sono anche "bambini".
La gente scappa dal centro commerciale urlando e piangendo. La metropolitana viene completamente chiusa in tutta la città e il cessato allarme arriverà solo verso l'una e 30 di notte, la stazione ferroviaria viene evacuata e sono bloccati tutti i treni in partenza e gli accessi alla città, dove l'atmosfera è spettrale, così diversa da quella normalmente allegra di un classico venerdì d'estate nella capitale della Baviera. La paura si sparge pure nelle zone centrali, dove ad alcuni clienti è impedito di uscire dai negozi. Un gruppo di americani si trova intrappolato e si raccoglie in preghiera. Ed è allarme in tutto il Paese, mentre alla cancelliera Angela Merkel arrivano messaggi di solidarietà dall'Europa e dalla Casa Bianca, che parla di "terrorismo".
Le immagini della capitale bavarese trasmesse dalle tv all news hanno mostrato una città bloccata e nel panico. Lunghissime le code in entrata in città. 
Scene di panico nella zona pedonale vicina al centro commerciale. La gente è scappata via urlando e piangendo mentre la polizia arrivava con 'armi lunghe'.

lunedì 19 novembre 2012

Anonymous per la Palestina #Opisrael.



"Anonymous ha lanciato una campagna, denominata #OpIsrael, che ha attaccato circa 700 siti istituzionali israeliani in segno di protesta contro la nuova offensiva dell'esercito di Tel Aviv. L'attacco più eclatante è stato al sito del Ministero degli Esteri il cui database è stato cancellato dall'organizzazione pirata. Oltre a questo sono stati attaccati anche il sito di Kadima, il partito centrista che fa parte della coalizione di governo guidata da Netanyahu, quello della Banca di Gerusalemme e della città di Tel Aviv. Molti di questi siti sono semplicemente inaccessibili mentre alcuni riportano delle immagini e dei messaggi a favore dei palestinesi. Uno di questi, ad esempio, riportava il messaggio: "Questo attacco è in risposta all'Ingiustizia perpetrata contro il popolo palestinese". Anonymous, inoltre, sta cercando di dare supporto, come può, alla popolazione palestinese. Sul proprio account Twitter, infatti, l'organizzazione ha messo a disposizione il "Gaza Care Package", una sorta di pacchetto di salvataggio, che contiene informazioni in arabo e inglese in caso di caduta della connessione internet. Il pacchetto contiente anche informazioni su come evadere la sorveglianza dell'esercito israeliano ed istruzioni di primo soccorso." Mr SPOCK, VG

http://www.beppegrillo.it/2012/11/anonymous_per_l.html