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venerdì 2 novembre 2012

Lazio e Lombardia, i partiti temono il boom-Grillo. - Mattia Feltri.



A Roma è già al 15%, senza aver fatto campagna. Alle comunali il Pd teme il ballottaggio.


ROMA
Preparate i sacchi di sabbia: il diluvio è appena cominciato. Il sindaco a Parma, il quindici per cento e primo partito di Sicilia sono stati niente perché è nei prossimi mesi che il Movimento 5 Stelle promette di far ballare tutti. Si rinnovano i consigli regionali del Molise ma soprattutto del Lazio e della Lombardia (forse il 27 gennaio), da dove il centrodestra esce dal governo dopo un finale imbarazzante, fra ostriche trangugiate, vacanze caraibiche, soprattutto fra predazioni furibonde e apparentamenti con la ’ndrangheta.  

Subito dopo bisognerà eleggere il sindaco di Roma, nello stesso giorno in cui si voterà per le Politiche. Non c’è istituto demoscopico, come molti sanno, che a livello nazionale quoti sotto il venti per cento i grillini (siccome non amano essere chiamati così, propongono il terribile acronimo Am5s, attivisti eccetera, oppure “cittadini”). Sono percentuali su cui si trasecola e su cui si imbastiscono teorie sociologiche. Ma fin qui si è un po’ trascurato quello che rischia di succedere localmente. 

Nel Lazio, oggi il Movimento è già ai livelli siciliani. Ipr Marketing venti giorni fa lo dava al quattordici per cento, un punto sopra il Popolo della Libertà. Gli ultimi rilevamenti di Ipsos (un’indagine cominciata meno di una settimana fa) lo innalzano al quindici abbondante. I “cittadini” si accreditano già del sedici e mezzo. Tutto questo senza che Beppe Grillo abbia varcato con una sola ruota del suo camper i confini laziali. Per capire di che si sta parlando, basta tenere conto che gli ultimi sondaggi, prima che il comico traversasse a nuoto lo Stretto, attribuivano al M5S Sicilia l’otto per cento. Il tour indefesso e gutturale di Grillo ha portato quasi al raddoppio. Non significa che nel Lazio si toccherà il trenta, ma significa che il margine di crescita è ampio e imprevedibile. In più - spiegavano i sondaggisti la scorsa settimana - molto sarebbe dipeso dal risultato di Palermo: se i grillini avessero fatto il botto, e lo hanno fatto, ne avrebbero goduto un po’ ovunque. 

Sondaggi su Roma città non ce ne sono. Salvatore Pirozzi, attivista della capitale, è una pasqua: «Noi qui andiamo dal tredici al venti per cento», dice citando sue fonti. Dato vago, ma non tranquillizzante per i partiti tradizionali. Che infatti sono piuttosto preoccupati. Non tanto il Pdl, che ha deciso di affidare a Gianni Alemanno la questione della sconfitta, che è inevitabile, e che nessuno si è offerto di intestarsi presentandosi al posto del sindaco. Di certo è inquieto il Partito democratico, che non ha ancora scelto il suo campione e già intravede scenari parmensi. L’eventualità che a Roma vadano al ballottaggio il Partito democratico e il Movimento non è così vaga. E proprio Parma (ma non solo) dimostra che i ballottaggi sono brutte bestie.  

Nemmeno i “cittadini” hanno ancora scelto i loro candidati, né per il Lazio né per Roma né per la Lombardia, dove però le procedure sono cominciate e a fine novembre sono previste le primarie on line. Ma non è il nome del pretendente a scaldare o annacquare le passioni: quello che conta, almeno finché si parla di sondaggi, è la sigla grillesca. Uno di qualche giorno fa, di Gpg-Sp, stila per la Lombardia la seguente classifica: Pd ventidue, Pdl diciotto, Lega Nord diciassette, M5S quindici e naturalmente in rimonta e naturalmente in crescita. È il nubifragio, ed è solo all’inizio. 

giovedì 25 ottobre 2012

Grillo a Catania il 24 ottobre.



Ieri sera sono stato a Catania. Piazza Università era strapiena, come non si era mai vista. Se ci avete seguito in streaming, avete sentito il BOOM gridato dai catanesi. È stato molto forte. Chissà se stavolta l'ha sentito anche il nostro presidente della Repubblica http://goo.gl/ZcCXm

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151100592776545&set=a.371637426544.160262.56369076544&type=1&theater

martedì 16 ottobre 2012

Elezioni Sicilia, Miccichè e il comizio nella piazza vuota



Una piazza desolatamente vuota e un gruppo di contestatori con tanto di striscione (“17 anni con Lombardo, Cuffaro, Dell’Utri, Berlusconi. Miccichè, togliti da..le liste elettorali”) hanno accolto l’ultimo comizio di Gianfranco Miccichè, leader di“Grande Sud” e candidato alla presidenza della Regione Sicilia. Il triste scenario, documentato da Officina93018 e rilanciato da Beppe Grillo nel suo blog, si è presentato a Santa Caterina Villarmosa, in provincia di Caltanissetta.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/15/sicilia-micciche-comizio-nella-piazza-vuota/207573/

domenica 7 ottobre 2012

Mangia Franco, un “politico” onesto. - Tony Siino

Mangia Franco, un politico onesto


In extremis prima del divieto per la cartellonistica sono apparsi alcuni 6×3 del candidato (finto) Franco Mangia schierato nella lista 5 kili a sostegno del presidente Barabba. Al grido di «…ma quale pilu…vuliemu a pila!!» potrebbe mietere grandi consensi (ma non essere eletto) proprio per l’onestà dei suoi obiettivi: villa a sua moglie, SUV a suo figlio e cabina a Mondello a sua suocera… Dietro al cartellone ci sono i comici Matranga e Minafò, già protagonisti di una indimenticabile parodia di Massimo Costa alle comunali.

Eccolo in azione in video.



http://www.rosalio.it/2012/10/01/mangia-franco-un-politico-onesto/

venerdì 5 ottobre 2012

Corri Forrest, corri... di Mina



Il 10 ottobre attraverserò lo stretto di Messina a nuoto. Poi, giunto in Sicilia, correnti permettendo, inizierò il mio viaggio elettorale per tutta l'isola. In camper e di corsa. A presto il diario di viaggio sul blog con tutti i dettagli.

"In questo periodo ho lavorato pesantemente e mi ero imperdonabilmente distratta dalle vicende del Dolce Paese. Riaperto l’oblo, ritrovo ancora te, Beppe, nello splendore dei riflettori. Scusa, ma non eri un trascurabile, insignificante, nulla politico? E quand’anche avessi avuto qualche vocina in capitolo, non dovevi per caso essere silenziato e relegato nel cosmico cantuccio del web, secondo ordini trasversalmente e uniformemente accettati?
Devo proprio essermi persa un passaggio. Non sarà mica per la doppia cifra nei sondaggi sulle intenzioni di voto che ho visto fiammeggiare in Tg e talk show? E proprio adesso che la tecno-management-safety car sta per rientrare e i concorrenti stanno per ”riscatenare l’inferno”? Ma guarda un po' ... Bene. Spazio a caso tra fogli di giornale attorno alle uova e memorabili pagine di televisione. E ti vedo trattato da divo. Com’è? A torso nudo potresti mietere il grano come Mussolini per ingraziarti i villani nell’afa? Con baffetti neri potresti urlare stermini, in apoteosi hitleriana? Con baffi un po’ più grossi, di foggia staliniana e stalinistica, ti potresti cimentare nel tiranneggiare alcune russie e “siberiare” i dissidenti? Con l’acqua alla gola ingoierai lo stretto di Scilla e Cariddi in un acquatico show alla Mao? Stai rifondando “L’uomo qualunque”?
È vero, c’è qualcosa che fai esattamente come Mussolini, come Stalin, come Mao, come Giannini ed è bere, dormire, mangiare e, orrore, fare la cacca.
Vorrei già richiudere l’oblo e impegnarmi a emulsionare una buona maionese con le uova fresche, quelle dei giornali precedentemente citati, appunto. Sarà meglio. Mi concedo solo un piccolo momento per un’incazzatura. Che bassezza, la povertà di questa iconografia da strapazzo. Le similitudini per la tua antidemocraticità, per il tuo qualunquismo, per la tua voglia di reclamizzarti sono pezzi disordinati di ineleganza, al limite del ridicolo. O della querela. Ne vedremo delle belle, temo. Tu va’, dritto come un fuso.
Corri Forrest, corri…" Mina


http://www.beppegrillo.it/2012/10/corri_forrest_c.html#commenti