giovedì 1 marzo 2012

Lucio Dalla.



Lucio Dalla - Balla Balla Ballerino (1980)
(Dalla,L) 


Balla balla ballerino 
tutta la notte e al mattino 
non fermarti. 
Balla su una tavola tra due montagne 
e se balli sulle onde dei mare io ti vengo a guardare. 
Prendi il cielo con le mani 
vola in alto più degli aeroplani 
non fermarti. 
Sono pochi gli anni forse sono solo giorni 
e stan finendo tutti in fretta e in fila 
non ce n'è uno che ritorni. 
Balla non aver paura 
se la notte è fredda e scura 
non pensare 
alla pistola che hai puntato contro. 
Balla alla luce di mille sigarette e di una luna 
che ti illumina a giorno. 
Balla il mistero di questo mondo che brucia in fretta 
quello che ieri era vero, dammi retta, non sarà vero domani. 
Ferma con quelle tue mani il treno Palermo-Francoforte, 
per la mia commozione 
c'è un ragazzo al finestrino, 
gli occhi verdi che sembrano di vetro 
corri e ferma quel treno 
fallo tornare indietro. 
Balla anche per tutti i violenti 
veloci di mano e coi coltelli, 
accidenti. 
Se capissero vedendoti ballare 
di essere morti da sempre 
anche se possono respirare. 
Vola e balla sul cuore malato 
illuso, sconfitto, poi abbandonato 
senza amore 
dell'uomo che confonde la luna con il sole 
senza avere coltelli in mano 
ma nel suo povero cuore. 
Allora vieni angelo benedetto 
prova a mettere i piedi sul suo petto 
e stancarti 
a ballare al ritmo del motore 
e alle grandi parole di una canzone, canzone d'amore. 
Ecco il mistero, 
sotto un cielo di ferro e di gesso 
l'uomo riesce ad amare lo stesso 
e ama davvero 
nessuna certezza 
che commozione, che tenerezza



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