giovedì 15 febbraio 2018

Grasso, futuro è abolizione del contante. Leader LeU critica flat tax, mette a rischio stato sociale.

 © ANSA

Qui il commento arguto di Luigi Pastorello. (copiato da fb dietro consenso dell'autore)

Il neo partito di Grasso è una formazione utile solo a limitare l'emorragia inevitabile di voti dal centro-sinistra. Serve per tutti coloro che hanno la fede irrazionale e incrollabile per gli ideali di sinistra, ma odiano Matteo Renzi perché sta facendo il lavoro sporco per conto dell' Elite. 
Nemmeno il centro-destra avevano attuato politiche così pesanti di macelleria sociale, il nome del neoliberismo e del turbocapitalismo globalizzante. 
Come dire, per fare un esempio, per coloro che gli piace la bevanda dolce gassata al caramello, ma odiano il marchio coca-cola! quindi i padroni della Coca Cola cosa fanno? Inventano il marchio Pepsi alternativo, fanno credere al consumatore sprovveduto che siano due bibite diverse, due proprietà e marchi diversi, così riescono a conservare il mercato e le quote di clientela. 
Sono strategie di marketing e nulla più. 
Idem la Fiat: quelli che compravano Alfa Romeo Lancia o Ferrari perché la Fiat come marchio gli stava antipatico. 
La Fiat gli ha assorbiti nella proprietà e così non perde più clienti!! 
E la gente è contenta perchè non possiede una Fiat, ma un'alternativa. 
Senza sapere che è lei la gente, quella posseduta dalla Fiat. 
Ahahahah???? Ci sarebbe da ridere per non piangere. 
Il politico di qualunque schieramento ideologico non è altro che il cameriere del banchiere. Se non si comprende questo, se non si comprendono i meccanismi finanziari di schiavizzazione e indebitamento truffa tramite signoraggio bancario saremo destinati a soffrire ed impoverirci sempre più. 
E a diventare sempre più schiavi e sottomessi.
L.P.

PS. L'articolo al quale fa riferimento il titolo è il seguente: 
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2018/02/13/grasso-futuro-e-abolizione-del-contante_812d3d43-e327-4848-a9fc-7e69934fed0f.html

Salone del libro, Piero Fassino indagato dalla procura di Torino. Avviso di garanzia anche ad assessore regionale.

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Il filone dell'inchiesta in cui è coinvolta l'esponente della giunta di Sergio Chiamparino è quello relativo all’affidamento dell’organizzazione dell’edizione 2015 del Salone e la preparazione del bando di gara del 2016. I reati ipotizzati sono di turbativa d'asta e falso ideologico in atto pubblico. L'ex sindaco: " Sono assolutamente sereno, avendo sempre operato nell’interesse della città".


L’ex sindaco Piero Fassino è indagato dalla procura di Torino nell’inchiesta sul Salone del Libro. Si tratta della stessa indagine in cui è indagata l’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi. Il filone dell’inchiesta in cui è coinvolta l’esponente della giunta di Sergio Chiamparino è quello relativo all’affidamento dell’organizzazione dell’edizione 2015 del Salone e la preparazione del bando di gara del 2016. Fassino e Parigi sono accusati di turbativa d’asta.
“Nel pomeriggio di oggi ho ricevuto dalla Procura della Repubblica di Torino un avviso di garanzia con riferimento alle indagini sul salone internazionale del libro di Torino. Sono assolutamente sereno, avendo sempre operato nell’interesse della città di Torino”, ha Fassino, confermando di essere tra le persone indagate dai pm piemontesi. Era stata invece l’assessore Parigi ad annunciare di aver ricevuto un avviso di garanzia, esprimendo “la propria fiducia nell’operato della magistratura, a cui offrirà la massima collaborazione”. Il fascicolo aperto dalla procura ipotizza anche i reati di turbativa d’astafalso ideologico e falso in bilancio.
Nel luglio del 2016, l’inchiesta – dalla quale sono poi nati diversi filoni d’indagine – aveva portato all’arresto di quattro persone. Si trattava di Regis Faure, direttore generale di Lingotto Fiere, Roberto Fantino, direttore marketing di Gl Events, e Valentino Macri, segretario della Fondazione per il Libro. Ai domiciliari era finito Antonio Bruzzone, dirigente di Bologna Eventi. Tra gli indagati, c’era anche l’ex assessore alla Cultura della giunta FassinoMaurizio Braccialarghe, deceduto sei giorni fa.  L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Gianfranco Colace, è incentrata sul modo in cui la multinazionale francese Gl Events, che gestisce Lingotto Fiere, aveva ottenuto lo scorso anno la possibilità di organizzare tra il 2016 e il 2018 il Salone, uno dei principali eventi dell’editoria italiana, con un bando i cui requisiti erano molto simili a quelli offerti dalla società francese.
Nel corso dell’inchiesta era emerso che un funzionario della Fondazione del Libro, componente della Commissione giudicatrice, veicolava informazioni coperte da segreto (quali la presentazione di manifestazioni di interesse, l’identità degli interessati, la presentazione delle offerte) a un dirigente di Lingotto Fiere, così da consentire alla multinazionale francese di modulare la propria partecipazione alle varie fasi della procedura di gara a seconda delle informazioni ricevute e di contattare uno degli altri partecipanti per concordare la sua uscita di scena. L’indagine era partita dall’ipotesi di peculato nei confronti di Rolando Picchioni, ex presidente della Fondazione per il libro, un ente che in questi giorni è tornato al centro della polemica per la volontà dell’Associazione italiana editori di lanciare una nuova fiera dell’editoria a Milano.

Iperbole in eccesso pronunciate in occasione della campagna elettorale del 2018.

Calenda contro Raggi: "Roma immobile, miliardi in fumo"


(l'articolo potrete leggerlo, se volete, su questo link:

Al quale è fin troppo facile rispondere così: 

Il parolaio di turno esprime la sua....iperbole in eccesso.
E dal suo dire si evince come e quanto sia impreparato in materia. 
Per mettere in posa nuove opere non basta avere soldi a disposizione, si deve valutare dove collocarle e se è possibile collocarle senza arrecare altri danni oltre a quelli già provocati dalle amministrazioni precedenti, vedi voragine apertasi a Roma.
Senza questi metri di misura ci si perde nei meandri della mera propaganda elettorale fine a se stessa e diretta a chi non pensa e prende per buone tutte le parole dette senza alcun senso logico solo per attirare l'attenzione.
By C.