Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 25 novembre 2014
LE TEORIE DEL COMPLOTTO E LA CREDIBILITA' DEI BLOG. - The Saker
Cari amici,
Noto con un certo sgomento quanto alcuni (molti?) di voi siano ancora saldamente legati ad uno schema mentale che vede in qualsiasi "teoria del complotto" un errore della logica. Le reazioni al (provocatorio) articolo di Koenig su Ebola e HIV sono un tipico esempio di questo tipo di sbandamento nella logica. Quindi mi sembra che sia arrivato il momento di mettere in chiaro alcuni dei presupposti di base di questo blog.
G1. Una "teoria della cospirazione" è, a priori, una buona cosa. Perché? Perché il mondo è pieno zeppo di cospirazioni. Che cosa è una cospirazione? È un piano segreto di un gruppo di persone. C'è veramente qualcuno che possa ancora credere davvero che negli USA siano state create ben 16 agenzie di "intelligence" e che le decine di migliaia di professionisti che vi lavorano non abbiano tramato ogni santo giorno nemmeno un complotto, proprio qui, negli Stati Uniti? Non sapete nemmeno che anche le multinazionali cospirarono? Come e perché pensate che vengano inventate le leggi antitrust? Sapete che anche il codice penale è pieno di cospirazioni criminali? Infatti l'affare sta proprio qui: se si vuol comprendere che cosa succede dietro la cortina di fumo che i media delle multinazionali e del governo ci gettano davanti agli occhi, si deve perdere una bella fetta del proprio tempo a cercare tra le teorie del complotto. In parole povere, se ci si rifiuta di prendere conoscenza delle (cosiddette) teorie del complotto, si resta ciechi.
Punto.
2. Non me ne frega niente della "credibilità" mia o del mio blog. Non mi sto occupando di "credibilità". La "credibilità" è un "fatto di autorità", cosa che presuppone che una certa informazione sia considerata credibile perché proviene da "A", che è una fonte credibile. Questo non è quello che voglio per questo blog. Nella comunità del Saker io voglio che tutti siano prima di tutto critici con tutti e su tutto e che si giudichi un argomento solo per quello che merita (o che non merita). Se domani Poroshenko o Joe Biden scrivessero un buon pezzo, io non esiterei a pubblicarlo. Non perché io sia d'accordo con loro o che mi abbiano convinto (io firmo solo quello che scrivo io!), ma per prendere spunto per alimentare una discussione intelligente. In altre parole, la"credibilità" è qualcosa che io collego ad un argomento, non ad una persona.
3. Per respingere una ipotesi dobbiamo entrare nel merito. Se non vogliamo che si sviluppi dentro di noi un sistema di rigetto automatico (tipo 1984), senza avere nessuna capacità di analisi, non c'è nessun modo per nessuno di noi di valutare una tesi senza essere esposti alle conseguenze che questa stessa tesi può provocare. Un'ipotesi è proprio quella del "forse" o del "e se ...". Se la tesi supera una fase preliminare di accettazione e si riesce a formalizzarla, la tesi diventa una teoria. Solo dopo questa prima fase, la teoria può essere testata, per comprendere in dettaglio se abbia elementi e capacità di previsione. Solo allora si può dire, dimostrandolo che la tesi è falsa. Nel caso di Ebola e dell' HIV tutto quello che sento è il lato "A", quello che sostiene che questi virus siano stati creati dal governo degli Stati Uniti, mentre il lato "B", dice che non è così. Nel frattempo, non c'è NESSUNO che ha messo sul piatto un minimo argomento di discussione-semi-intelligente, per valutare queste ipotesi. Invece le ipotesi vengono respinte, di primo acchito, come "teorie della cospirazione". Chi si comporta in questo modo, a quanto pare, non riesce a rendersi conto che se, come risulterebbe da queste ipotesi, il governo degli Stati Uniti avesse qualcosa a che vedere con la creazione dei virus HIV o Ebola, per definizione, questo sarebbe un complotto e, sempre per definizione , solo una teoria del complotto potrebbe aiutare a dimostrare il contrario.
Cosa c'è di sbagliato in questo ragionamento ?! Non serve più nemmeno un filo di logica nelle cose?!
4. Last but not least - in questo blog c'è « libertà di pensiero », qualcosa di cui c'è un assoluto bisogno nella nostra società in cui domina un pensiero unico e che è completamente monolitica. Credo che la Libertà implichi la libertà di far lavorare il cervello di tutti e quindi di dover rischiare di restare esposti per quel che si dice, se si è sbagliato o se si dice qualcosa di falso. Tutti i media e anche il 95% della blogosfera sono impegnati a cercare di stabilire quanto sia alta la propria "credibilità", proprio come un cane che fa pipì nei quattro angoli di una stanza per delimitare il suo territorio. Dico che se questo è quello che vogliono, lascio agli altri l'aspirazione alla "credibilità" - io aspiro alla « libertà». Voglio che questo blog sia un luogo dove le persone possano presentare un "crimethink-un-pensiero-criminalizzato" sbagliato o eretico, ma anche che qui si presentino quelle idee che altrove sarebbero perseguitate. Che vengano qui, che vengano a presentare qui, le loro idee, e se voi non sarete d'accordo con loro - che accettino di essere fatti a pezzi con i fatti e con la logica del ragionamento, siate spietati, non lasciamo che si nascondano per non dover rispondere ad una analisi impietosa . Ma non dovremo respingerli a priori, non dovremo respingerli prima che, siano giudicati da una "prova dei commenti" nella quale tutti noi faremo parte della giuria.
Si dà il caso che mi ricordi di certe persone molto ben informate che, alla fine degli anni '80 primi anni '90, dicevano che l'HIV avesse tutte le caratteristiche per considerarlo un virus programmato in laboratorio. Ci può essere un valido motivo per confutare un'ipotesi di questo genere a prima vista? No, se non si sa nulla sulla storia della ricerca di armi chimiche e batteriologiche promosse dall'industria bellica, in particolare di quella fatta da parte del governo degli Stati Uniti. Ma personalmente, io non ho nessuna opinione sull' HIV e nessuna opinione su Ebola.
Francamente, non ho avuto tempo di formarmi un'opinione su questi argomenti (oh sì, io non ritengo che avere una opinione per tutto sia un specie di "diritto". Avere un parere è il risultato di un processo di una lunga e attenta analisi alla fine di questo processo a volte, non sempre, si riesce ad avere un parere personale). Per essere molto onesti, non mi interessa nemmeno questo. Ma mi interessa che gli altri (media) si interessino a quello che c'è scritto in questi articoli, per questo motivo ho postato gli articoli di Koenig perché sapevo per certo che gli altri (che non nominerò) si sarebbero tirati indietro e non li avrebbero pubblicati, probabilmente per ragioni di (tutela della loro) "credibilità".
Non è che abbia un particolere interesse su questo argomento specifico, ma ho un immenso interesse a tutelare la libertà intellettuale di questo blog. E non potrò mai, e poi mai, permettere che delle considerazioni sul livello di "credibilità", possano interferire con la libertà intellettuale di questo blog. Oltre a questo ci sono un sacco di blog veramente, realmente, totalmente "credibili" e "rispettabili". Qualcuno ha avuto modo di restare libero e non-rispettabile e io molto deliberatamente ho scelto di far parte di quella "frangia lunatica dei teorici della cospirazione" con "credibilità zero", e non permetterò a nessuna doxa della società di dettare la scaletta di quello che dovrebbe non dovrebbe essere postato sul blog.
traduzione Bosque Primario.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14261
Eutanasia, Umberto Veronesi: “Ogni persona ha diritto di autodeterminarsi”.
L'oncologo: "Tutti parlano di una soluzione ma al povero Mario Monicelli che aveva chiesto ripetutamente in ospedale una puntura letale per un trapasso dolce, è stata negata e si è buttato dalla finestra: questa è civiltà?"
È il medico che non crede all’esistenza di Dio, è l’oncologo che pensa che fra qualche anno “cureremo tutti i tumori con la diagnosi precoce” ed è lo scienziato che pensa “ogni persona ha diritto di autodeterminarsi”.
Nel 20° anniversario della fondazione dello Ieo Umberto Veronesi riflette anche su una tema come l’eutanasia: “Al malato terminale che negli ultimi giorni di vita con dolori violentissimi chiede l’iniezione per morire serenamente gli viene negata. Se il medico la fa può essere accusato di omicidio. Ma molti la fanno, è un movimento sott’acqua che lavora in maniera clandestina, Oggi la magistratura riesce a correggere ciò che il legislatore ha malamente costruito – aggiunge – ma non sempre ci riesce”.
A proposito della dolce morte l’oncologo, che nella sua carriera ha operato 30mila pazienti e ideato la quadrantectomia, dice: “Tutti parlano di una soluzione ma al povero Mario Monicelli (suicida il 29 novembre 2010), che aveva chiesto ripetutamente in ospedale una puntura letale per un trapasso dolce, è stata negata e si è buttato dalla finestra: questa è civiltà?”. A chi gli ha chiesto quale sia il suo modello, Veronesi ha risposto di vedere “molto bene l’esperienza olandese” (dove l’eutanasia per i minori è già ammessa a partire dai 12 anni compiuti ), dove comunque “la legge non è superficiale ma molto severa”.
Iscriviti a:
Post (Atom)