sabato 23 novembre 2013

Riscaldare l’ufficio con meno di 50 centesimi al giorno [Video].



Un’idea straordinaria quella di questo signore che ha trovato il modo per riscaldare una stanza, che potrebbe essere il suo ufficio, con delle candeline e dei vasi di fiori.

Il signore spiega che la dimensione dei vasi non fa la differenza l’importante è che ci sia un passaggio fra di loro per l’aria.
Se un pacco di candeline da 50 pezzi costa un paio di euro e ne servono davvero poche per creare il caldo la spesa per questo innovativo sistema di riscaldamento è davvero esigua.
Ovviamente come spiega lui stesso questo sistema non riscalderà mai una grande casa in Canada nel mese di Febbraio… ma è utile per un piccolo ufficio o una piccola stanza.
La candela sprigiona CO2, ma quanti di voi fanno il bagno con le candele accese? Quanti di voi ne lasciano sempre una accesa per profumare la casa?
L’idea è geniale, praticamente si è creato una stufetta con due vasi, ora vi spiego come fa, ma non vi spiego le leggi della termodinamica… state tranquilli!
Allora prendete un contenitore e posatelo su una rivista un po’ spessa che faccia da isolante per non surriscaldare la base del tavolo o del davanzale su cui andrete a poggiarlo.
Accendete un paio di candeline (le classiche tea candle) posizionatele nel contenitore e subito dopo ponete il vaso più piccolo sopra di esse ma fate in modo che appoggi sul contenitore e non sopra le candele direttamente, in modo da non coprirle.
Ora prendere l’involucro di una candelina usata, e appiattitelo e posizionatelo sul foro del vaso, quello che serve per drenare l’acqua in eccesso.
Ora prendete il secondo vaso e posizionatelo come una campana sopra l’altro facendo attenzione a non ribaltare tutto e cercando di centrare il più possibile i vasi in modo che tra i due ci sia una specie di intercapedine dove circoli l’aria in egual misura.
Mi raccomando se volete provare NON usate i vasi in plastica ma in terracotta!!
Ora potete godervi il caldino di questa stufetta improvvisata.


Siats, il 'bullo' che terrorizzava i tirannosauri. - Matteo Marini

Siats, il 'bullo' che terrorizzava i tirannosauri

Anche i primi tirannosauri dovevano ebbero a che fare con qualcuno più grosso di loro, in grado di terrorizzarli. 
La conferma arriva da uno studio pubblicato su Nature Communication che annuncia la scoperta di un nuovo dinosauro. 
Battezzato Siats (il nome di una figura antropofaga della mitologia tribale degli Ute, gli indiani d'America che vivevano nella zona dove le ossa sono state rinvenute) l'esemplare scoperto nello Utah doveva essere lungo circa dieci metri, vissuto circa 100 milioni di anni fa. Nonostante vi somigliasse, era più grosso dei primi esemplari di Tyrannosaurus e per questo in cima alla catena alimentare, della famiglia dei Carcharodontosauri. 
Gli studiosi pensano che solo dopo l'estinzione del Siat Meekerorum il Tirannosauro abbia potuto proliferare ed evolvere, sino a raggiungere le dimensioni con le quali è diventato il più temibile dei carnivori. La scoperta del fossile aiuta a colmare un vuoto di conoscenze lungo circa 60 milioni di anni: dai resti del Acrocanthosaurus, un altro gigantesco predatore vissuto 120 milioni di anni fa, fino ai T-Rex di 60 milioni di anni fa, non si avevano infatti testimonianze dell'esistenza di predatori giganti in Nord America.

http://www.repubblica.it/scienze/2013/11/22/foto/siats_il_dinosauro_che_terrorizzava_i_t-rex-71648432/1/#1