Più di 100 esponenti sott’inchiesta per vari reati.
L’elenco degli indagati del Pd in Italia si fa sempre più lungo. Con Graziano arriviamo a quota 125. I reati sono vari, gravi e meno gravi, a seconda dei casi. Fra i più noti c’è Luigi Lusi , ex senatore romano del Pd nei guai per i soldi della Margherita, fino ai «coinvolti» in Mafia Capitale: Daniele Ozzimo , ex assessore, Mirko Coratti , ex presidente dell’Assemblea capitolina. Sempre nel Lazio troviamo Maurizio Venafro , già capo di gabinetto di Nicola Zingaretti, Andrea Tassone , non più presidente del X municipio, Pierpaolo Pedetti , ex consigliere Pd. Nel tritacarne dell’inchiesta sulle spese pazze in regione spuntano, Esterino Montino , oggi sindaco di Fiumicino, e poi i parlamentari Giancarlo Lucherini , Bruno Astorre , Claudio Moscardelli, Francesco Scalia , Daniela Valentini , Enzo Foschi e Marco Di Stefano , nei guai anche per altro. Ovviamente c’è Ignazio Marino , per le vicende degli scontrini e della nota onlus.
Passando in Lombardia come non citare Tiziano Butturini che ha patteggiato la pena in un’inchiesta dove spunta la ’ndrangheta.E ancora, indagati a vario titolo per altre storie giudiziarie i sindaci Maria Rosa Belotti (Pero) Gianpietro Ballardin (Brenta), Mario Lucini (Como). Particolare il caso di Filippo Penati che si è avvalso della prescrizione per uscire dal processo. Altro filone sulle spese pazze vede tirati in ballo Luca Gaffuri , Carlo Spreafico , Angelo Costanzo . Scomoda inchiesta quella che vede protagonista Luigi Addisi .
In Piemonte la lista degli indagati su più inchieste si apre con Maura Forte , sindaco di Vercelli,Giovanni Corgnati , Davide Sandalo , ex presidente del Consiglio comunale di Casale Monferrato (Alessandria). A Verbania spicca il caso dell’ex vicesindaco Giuseppe Grieco e l’ex presidente del Consiglio comunale Diego Brignoli . A Torino figura invece il consigliere regionale Daniele Valle ,Rocco Fiorio , presidente della V circoscrizione, la deputata Paola Bragantini e il suo compagnoAndrea Stara .
In Liguria, tra l’inchiesta Mensopoli del 2007, la centrale a carbone e le alluvioni poi emergono i nomi diAntonino Miceli , dell’allora sindaco di Genova Marta Vincenzi , Raffaella Paita , ex assessore alla Protezione civile, e Franco Bonanini (poi passato al centrodestra).
E che dire del Veneto con l’ex sindaco di Venezia del Pd, Giorgio Orsoni e il tesoriere Giampietro Marchese , entrambi nei guai per finanziamento illecito ai partiti. In Emilia Romagna i pm, a proposito delle spese pazze in Regione, hanno puntato Marco Monari , Damiano Zoffoli , Andrea Gnassi ,Virginio Merola e Vasco Errani .
La Toscana miete «vittime» eccellenti in diversi filoni investigativi, come gli ex assessori fiorentiniGianni Biagi e Graziano Cioni . Segue l’ex capogruppo Pd in consiglio comunale Alberto Formigli , l’ex sindaco di Firenze Leonardo Dominici , il sindaco di Siena Bruno Valentini , l’ex sindaco di Livorno Alessandro Cosimi e gli assessori della stessa città Bruno Picchi e Walter Nebbiai . Le regioni rosse come le Marche e l’Umbria contano invece Gianmario Spacca , Vittoriano Solazzi eAngelo Sciapichetti , Leopoldo Di Girolamo e Fabio Paparelli . Un salto in Abruzzo con Roberto Riga , ex vicesindaco de L’Aquila. Ancora più giù, in Basilicata, dove il Partito Democratico deve fare i conti con le indagini sul governatore Marcello Pittella , oltre a Vincenzo Folino , Giuseppe Ginefra ,Federico Pace , il sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo e l’assessore regionale all’AgricolturaLuca Braia .
La lista è lunga assai. In Sardegna c’ha pensato Renato Soru , segretario regionale, nonché europarlamentare ed ex governatore,a farsi «attenzionare» dai magistrati. Mentre in Sicilia i riflettori delle procure si sono accesi su Elio Galvagno , Mirello Crisafulli , Vito Daniele Cimiotta , l’ex senatore Nino Papania e Gaspare Vitrano .
Associazione a delinquere e tentata concussione sono invece le accuse che vedono imputato il governatore Vincenzo De Luca in Campania. Indagati anche tre suoi collaboratori: Nello Mastursi ,Enrico Coscioni e Franco Alfieri . C’è pure Antonio Bassolino , uscito indenne da quasi tutti i processi sui rifiuti ma ancora in bilico per uno che lo vede imputato di peculato. Poi, Enrico Fabozzi , ex sindaco di Villa Literno ed ex consigliere regionale condannato in primo grado a 10 anni per concorso esterno in associazione camorristica, e i sindaci Giosy Ferrandino e Giorgio Zinno al centro di inchieste su presunti appalti pilotati.
In coda, ma solo geograficamente, la Puglia e la Calabria con il senatore Alberto Tedesco , l’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales , l’ex presidente della provincia di Taranto Gianni Florido e il suo assessore all’Ambiente Michele Conserva , Donato Pentassuglia , assessore della Giunta Vendola, Michele Mazzarano , consigliere regionale sotto processo per finanziamento illecito ai partiti, e «colleghi» come Fabiano Amati , Gerardo De Gennaro ed Ernesto Abaterusso .
Voti in cambio di appalti e posti di lavoro ai clan le ombre costate i domiciliari all’ex sottosegretarioSandro Principe . Non un caso unico se si guardano gli altri nomi snocciolati nelle inchieste calabresi:Orlandino Greco , il consigliere regionale indagato per corruzione elettorale e voto di scambio politico-mafioso, Nino De Gaetano , Nicola Adamo , Antonio Scalzo , Carlo Guccione , Vincenzo Cicontee Michelangelo Mirabello .
I favori ai Casalesi per gli appalti, che oggi vedono indagato per concorso esterno in associazione mafiosa Stefano Graziano, sembrano dunque essere solo l’ennesima puntata di una saga horror che sta mietendo vittime illustri in ogni ambito istituzionale. Dai presidenti dei municipi ai consiglieri regionali, dai sindaci ai parlamentari. «Democraticamente» appunto, come si conviene - visto il nome - nel Partito.