venerdì 24 maggio 2019

Colonscopia addio a Ravenna. Ora l’intestino si vede con una pillola. - Tiziana Piscopello

IN REPARTO Lo staff di gastroenterologia

Grande quanto un antibiotico, contiene due telecamere che inviano le immagini dell’intestino a un computer.

Ravenna, 5 novembre 2018 – Sembra un film di fantascienza invece è realtà. Si chiama ‘videocapsula endoscopica’. È grande quanto un antibiotico ma è un concentrato di tecnologia. Basta inghiottirla e porta due telecamere micronizzate nel corpo del paziente registrando per ore ciò che ‘vede’ e inviandolo a un registratore in digitale. I dati raccolti verranno poi trasferiti a un computer e analizzati.

La videocapsula è un esame indolore e semplice da eseguire e serve per studiare l’intestino tenue e il colon. Per chi deve sottoporsi allo screening del tumore del colon-retto, la colonscopia con videocapsula può essere una soluzione non invasiva a confronto delle tecniche tradizionali. E Ravenna è il centro di riferimento aziendale per questo tipo di esame all’avanguardia. Lo scorso anno ne sono stati fatti circa 100.

Nel reparto di gastroenterologia lo scorso anno sono state inoltre eseguite circa 9.500 endoscopie, di cui circa 2.200 di screening; circa 7mila gastroscopie e circa 1000 endoscopie operative avanzate. I ricoveri sono stati 1.095 in particolare per emorragie digestive, malattie delle vie biliari, pancreatiti acute, cirrosi epatiche, patologie infiammatorie croniche intestinali e tumori dell’apparato gastrico.

Visite ambulatoriali: oltre 7.000 di cui 1.200 da parte dell’ambulatorio specialistico Mici e 500 per cirrosi epatica. Per quanto riguarda la dietetica sono state oltre 3.000 visite a Cup più circa 6.000 per pazienti seguiti; 1.200 i pazienti seguiti con nutrizione artificiale a domicilio o presso strutture.

Il reparto è inoltre centro regionale per l’ecografia addominale con mezzo di contrasto, e ha 14 posti letto tutti in stanze singole o massimo a 2 letti. I medici sono 17 compreso il primario. Gli infermieri: 19 in endoscopia, compresa una coordinatrice (caposala), più 18 in reparto degenza compresa una coordinatrice.


A Ravenna la Gastroenterologia collabora con il Sert, in un ambulatorio congiunto, per seguire i pazienti con cirrosi epatiche e per accompagnarli, ove si renda necessario, al trapianto. Questa collaborazione è un ‘unicum’ in Italia.

https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/colonscopia-1.4279274?fbclid=IwAR0kSuex1hvbFlzy_Uu0Yg4i3O6yOclb5cSQuit_mDxwryQleHYpDPMuU-g

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https://www.quotidiano.net/benessere/videocapsula-intestinale-1.3738452

Stop nomine sanità a Regioni, passa norma M5S. Lega si astiene.

Stop nomine sanità a Regioni, passa norma M5S. Lega si astiene

È passato in Commissioni Affari sociali alla Camera l'emendamento M5S a firma Dalila Nesci, inserito nel decreto Calabria, che punta a togliere la sanità dalle mani dei partiti.

La Lega si è astenuta. 
Con l’emendamento in questione si trasforma in graduatoria di merito la rosa di candidati dalla quale il presidente di Regione sceglie il direttore generale delle Asl. 
S’introduce una disposizione transitoria nelle more di riordinare in maniera complessiva il sistema di nomine dirigenziali della sanità. 
La norma in questione mira a sottrarre la scelta del direttore generale da parte del presidente di Regione, poiché l'indicazione non sarà più discrezionale ma correlata ad una graduatoria e quindi al merito, sulla base di requisiti che siano coerenti con l’incarico da attribuire. 
Tale intervento è preliminare e funge da ponte al riordino complessivo della materia, oggetto di un disegno di legge del Movimento 5 stelle all’esame del Parlamento, spiegano fonti grilline.

https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2019/05/15/stop-nomine-sanita-regioni-passa-norma-lega-astiene_0tAxy9MFW5fvcImkKqQzOM.html?refresh_ce