lunedì 31 luglio 2023

Putin: "Entro quattro mesi consegne gratis del grano ai paesi africani"


Il presidente russo fa il punto al termine del vertice Russia-Africa: "Non abbiamo rifiutato i colloqui di pace al contrario dell'Ucraina".

Il presidente russo, Vladimir Putin, al termine del vertice Russia-Africa, a San Pietroburgo, ha fatto il punto con la stampa. Un discorso amplio il suo, in cui ha parlato dei colloqui di pace, dell’esportazione del grano, delle perdite subite dall’esercito ucraino. “L’Ucraina ha perso 415 carri armati dal 4 giugno”, ha sentenziato il capo del Cremlino.

L’esportazione del grano
“Personaggi maligni provano a bloccare l’esportazione di grani e fertilizzanti russi, ma falliscono”, ha detto il presidente Putin, “La Russia va avanti”. Poi, ha aggiunto: “Affinché i paesi più poveri non soffrano davvero, in modo che non ci siano motivi per accusarci di essere colpevoli della difficile situazione dei paesi più poveri dell'Africa, abbiamo detto che siamo pronti a iniziare a fornire grano a questi Paesi, gratuitamente, per motivi umanitari. Inizieremo a consegnare 50.000 tonnellate entro 3-4 mesi”.

L’iniziativa di pace africana.      
Secondo il presidente Putin, “Alcuni punti dell'iniziativa di pace africana sull'Ucraina, compresi gli scambi di prigionieri di guerra, sono già in corso di attuazione. L’Africa vuole sinceramente la fine del conflitto in Ucraina". Poi, ha precisato che "complessivamente il continente africano ha un atteggiamento amichevole e positivo verso la Russia”. E ha aggiunto: “L’iniziativa africana o quella cinese per dei colloqui potrebbero essere una buona base per arrivare alla pace in Ucraina”.     

I colloqui di pace Ucraina-Russia.       
La Russia non ha rifiutato i colloqui di pace al contrario dell'Ucraina, che ha emesso un decreto che li vieta. Non abbiamo mai rifiutato i negoziati di pace. Ma a Kiev c’è un decreto che vieta le trattative”. Perché il processo possa iniziare, ha aggiunto il capo del Cremlino, "è necessario che ci sia un accordo da entrambe le parti. La Russia non può rispettare un cessate il fuoco in Ucraina, perché Kiev che sta cercando di attaccare”.

E sulla Nato.
La Russia non vuole lo scontro diretto con la Natoma se qualcun altro lo scatenerà, Mosca è pronta. Siamo sempre pronti per qualsiasi scenario. Ma nessuno lo vuole. E su iniziativa della parte americana, un tempo abbiamo creato un meccanismo speciale per prevenire questi conflitti”, ha dichiarato Putin. “I nostri capi di alcuni dipartimenti comunicano direttamente tra loro e hanno l’opportunità di consultarsi su qualsiasi situazione di crisi”. Poi, in conclusione, ha ribadito il concetto: "Nessuno vuole scontri, ma se qualcuno li vuole, non certo noi, siamo pronti”.

https://tg.la7.it/esteri/putin-entro-quattro-mesi-consegne-gratis-del-grano-ai-paesi-africani-29-07-2023-190113

«Heil Zelensky»: il video di propaganda pro-Russia che dà dei nazisti ag...

Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917. - Professor X - G. Middei



Ciò che avviene, non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga, quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare, lascia promulgare le leggi che poi solo la rivolta farà abrogare, lascia salire al potere gli uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.

Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Antonio Gramsci, 11 febbraio 1917.
#Gramsci #AntonioGramsci #filosofia #cultura

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domenica 30 luglio 2023

Machu Picchu: l’analisi del DNA getta nuova luce sul popolo Incas. - Arianna Guastella

 

Una nuova analisi del DNA dei resti umani sepolti a Machu Picchu fornisce informazioni sui servitori degli Incas.

Gli uomini e le donne che servivano i reali Inca a Machu Picchu non erano locali; provenivano da terre lontane conquistate dall’impero, rileva un nuovo studio.

Un team internazionale di ricercatori ha analizzato l’antico DNA di oltre 30 persone sepolte a Machu Picchu, probabilmente servitori dell’élite Inca, e ha confrontato i dati genetici con il DNA di altri antichi resti umani e di persone moderne della regione.

I risultati hanno rivelato che i servi provenivano da tutti gli altopiani andini, così come da tutta la costa del Perù, secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances.

Chi viveva a Machu Picchu?

Gli Incas governarono la regione andina del Sud America dall’inizio del XV secolo alla metà del XVI secolo, quando gli spagnoli presero possesso dell’impero. Più di un secolo prima dell’invasione spagnola, gli Inca costruirono un imponente palazzo sulle montagne del sud del Perù, probabilmente per l’imperatore inca Pachacuti, che regnò dal 1438 al 1471. Ma poco si sa sulle origini e sulla vita dei servi che gestivano la tenuta di Machu Picchu.

Circa 750 persone vivevano a Machu Picchu – tra cui l’imperatore, altri membri della famiglia reale Inca, ospiti e servitori permanenti – durante l’alta stagione tra maggio e ottobre, secondo lo studio. Molti reali erano serviti da uomini conosciuti come “yanacona”, che non erano Inca. Piuttosto, venivano spesso prelevati dalle terre conquistate e presentati in dono all’imperatore. Anche le donne conosciute come “aclla” furono prese dalle loro terre d’origine e date in moglie a questi servi maschi. Insieme, la yanacona e l’aclla provvedevano ai bisogni dell’imperatore e dei suoi ospiti mentre si dedicavano a banchetti, canti, danze e cacce e svolgevano importanti cerimonie religiose.

Nell’ultimo secolo di lavori archeologici a Machu Picchu, i ricercatori hanno scoperto le tombe di quasi 200 persone morte tra il 1420 e il 1532. Date le ceramiche semplici e non in stile inca sepolte con gli individui, si è a lungo ipotizzato che queste grotte funerarie contenevano i resti dei servi yanacona e aclla che frequentavano la famiglia reale. Ricerche precedenti che utilizzavano analisi biochimiche suggerivano inoltre un alto livello di diversità etnica tra la popolazione sepolcrale di Machu Picchu.

Per verificare ulteriormente l’ipotesi che le persone sepolte fossero servitori portati lì da diverse parti del Sud America, i ricercatori hanno analizzato i dati del DNA antico di 34 persone trovate nei quattro cimiteri di Machu Picchu, così come il DNA di 36 persone moderne e antiche della Valle di Urubamba, chiamata anche Valle Sacra, a nord della capitale Inca di Cusco.

I risultati hanno rivelato che “Machu Picchu era sostanzialmente più diversificato geneticamente rispetto ai villaggi rurali contemporanei nelle Ande”, ha dichiarato Lucy Salazar, un’archeologa dell’Università di Yale che ha condotto lo studio.

Inoltre, il team ha trovato una differenza significativa tra gli antenati genetici dei servitori maschi e femmine: la maggior parte degli individui maschi proveniva dalle regioni degli altipiani, mentre le femmine avevano antenati molto più diversi e non degli altipiani.

Nel testare gli scheletri per la parentela biologica, i ricercatori hanno trovato solo una coppia di parenti di primo grado: una madre e una figlia sepolte l’una vicino all’altra. La madre sembra provenire dalle pianure amazzoniche, mentre la figlia è cresciuta negli altopiani o nelle Ande costiere. La mancanza di ulteriori relazioni biologiche suggerisce che i servi arrivarono a Machu Picchu come individui piuttosto che come comunità o famiglie allargate, hanno concluso i ricercatori.

Ken-ichi Shinoda, antropologo e direttore del Museo nazionale della natura e della scienza del Giappone, non coinvolto nello studio, ha dichiarato che “considerando che Machu Picchu era una città significativa all’epoca, non sorprende che persone provenienti da varie regioni andine si siano riunite qui”. Shinoda e il suo team hanno precedentemente analizzato il DNA di scheletri in luoghi di sepoltura non d’élite intorno a Machu Picchu e hanno trovato una diversità genetica molto inferiore.

Gli scheletri nel nuovo studio, che sono stati scavati e portati alla Yale University nel 1912, sono stati oggetto di richieste di rimpatrio fino a quando non sono stati tutti restituiti al Perù nel 2012. In passato, “non potevo analizzarli”, ha detto Shinoda“Ora che è diventato possibile, sono lieto che siano state fatte nuove scoperte”.

Mentre le nuove analisi rivelano informazioni sulle origini e sulla vita dei servitori che gestivano Machu Picchu, rimangono interrogativi sulla vita dei reali.

“Nonostante i limiti intrinseci”, hanno scritto i ricercatori, “le nostre analisi degli individui non elitari dimostrano che le informazioni genomiche, in combinazione con fonti archeologiche ed etnostoriche, possono rivelare una visione più sfumata e completa della vita quotidiana a Machu Picchu rispetto a quella disponibile in passato”.

https://reccom.org/machu-picchu-dna-getta-nuova-luce-sul-popolo-incas/

Le montagne di sale nella catena montuosa di Zagros nell'Iran meridionale. - Alberto Angela

 


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Grenfell in Central West NSW Australia.

 


L'arte rende bello anche ciò che non lo è...

Pasquale Tridico: “Il governo è in guerra con i poveri, l’attacco di Fratelli d’Italia non mi fa paura”. - Francesco Olivo

 

L’ex presidente dell’Inps: «Ho evitato frodi per 11 miliardi.
E ora subito il salario minimo»

Secondo Pasquale Tridico basterebbe prendere la giornata di venerdì per dimostrare che il governo sta portando avanti «politiche di classe». Nello stesso giorno, infatti, in cui è stato comunicata a duecentomila persone la fine del reddito di cittadinanza, è arrivata la notizia della proroga della data ultima per il versamento della tassa sugli extraprofitti da parte delle società energetiche, «che hanno contribuito all’aumento dell’inflazione», e anche la cancellazione sanzioni penali alle aziende che collaborano con il Fisco.
Per l’ex presidente dell’Inps, si tratta di «messaggi sbagliati che rivelano la natura di questo governo: forte con i deboli e deboli con i forti».

In un’audizione del 18 maggio davanti alla commissione Affari sociali, sanità e lavoro, Tridico ha messo in fila le sue perplessità riguardo alla riforma di uno strumento «che ha combattuto la povertà».
La destra lo attacca e ieri il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, ha proposto l’istituzione di una commissione d’inchiesta sui mancati controlli al reddito di cittadinanza.
Tridico, la maggioranza le chiede di rispondere in Parlamento degli abusi del reddito di cittadinanza, è pronto?
«Non ho niente da temere».

Il fatto che il reddito venga tagliato a centinaia di migliaia di persone non dipende anche dagli errori di questi anni?
«C’è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima».
I controlli sono serviti?
«È stata la misura più controllata di sempre».
Ha delle cifre?
«I controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa tre milioni di domande tra il 2019 al 2022, per un valore di 11 miliardi di euro non pagati».

Che parte degli assegni finisse a luglio era noto, cosa è stato fatto nel frattempo?
«L’Inps sta facendo il suo lavoro, informando le persone, ma non siamo pronti: da settembre le domande saranno condizionate alla partecipazione a corsi di formazione, che però non sempre sono partiti o non sono efficaci».
Il governo dice: i più deboli saranno tutelati.
«I primi a perdere il sussidio sono quelli che lavorano,
i cosiddetti lavoratori poveri, e questo è un messaggio brutto che diamo a chi si sta impegnando, ma guadagna poco.

L’unico strumento contro la diseguaglianza e di contrasto alla povertà viene abolito e queste persone resteranno senza un sostegno, in un periodo segnato da un’inflazione molto alta. La gran parte di questi duecentomila cittadini è poco scolarizzata» .
Cosa è stato fatto in questi mesi?
«L’Inps si occupa dei pagamenti, il problema sono le politiche attive. La situazione si è anche aggravata negli ultimi mesi: l’Anpal (l’agenzia per le politiche attive ndr) è commissariata in vista di un assorbimento nel ministero del Lavoro. La riforma non prende piede, sono molto stupito. Proprio ora che si punta sulle politiche attive» .

Cosa succederà dal primo gennaio?
«Altre 350 mila persone perderanno il sussidio e il nuovo “assegno di inclusione” sarà destinato solo a disabili, anziani e minori».
Cosa c’è di sbagliato?
«È illogico perché esiste già un sussidio per i disabili, per gli anziani poveri, l’assegno sociale, e per i minori, l’assegno unico. Se non basta, e io sono d’accordo, aumentiamo gli assegni. Ma il contrasto alla povertà non riguarda solo queste categorie, ma i poveri, compresi alcuni lavoratori».
A proposito di lavoro povero: il salario minimo serve?
«È necessario. La contrattazione non è più efficace come in passato. Prima della pandemia i salari hanno perso il 2,9%. Il Covid ha aggravato la situazione. E, infine, l’inflazione, negli ultimi due anni, ha ridotto il potere d’acquisto del 15%. Per i lavoratori dei servizi, i più numerosi, la contrattazione è uno strumento insufficiente».

Chi è più penalizzato dall’abolizione del reddito di cittadinanza?
«Le donne, che rappresentano il 53% dei percettori totali e sono la maggioranza di quelli che lo perderanno. Servirebbe un sistema flessibile».
Cosa vuol dire un sistema flessibile?
«Nel gennaio ’21, in pieno Covid, abbiamo avuto 4,5 milioni di percettori, perché in molti si erano impoveriti. E già a dicembre 2022, erano diventati 2,5 milioni. Questo significa che lo strumento segue l’andamento dell’economia. Se domani tornasse una situazione del genere non si potrebbe fare domanda, almeno di non appartenere a quelle tre categorie, perché quello di oggi è uno strumento rigido».

Fratelli d’Italia si è presentato in campagna elettorale proponendo l’abolizione del reddito di cittadinanza e gli elettori si sono espressi.
«Sì, ma una volta arrivati al potere, si sono resi conto che quella era una promessa propagandistica. Così, hanno introdotto qualcosa che potesse essere accettata dall’opinione pubblica: lasciare il reddito per disabili, anziani e minori. Gli altri muoiano pure di fame.

Quindi la riforma non è ispirata a un principio di razionalità, ma è un rimedio per non perdere la faccia».

Cosa succederà adesso?
«In Italia, specie al Sud, ci sono persone che, a volte lavorando, entrano in povertà. A un senzatetto di 50 anni della stazione di Porta Nuova togliamo il sussidio perché è occupabile? C’è una condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura».
Come se lo spiega?
«Un Paese avanzato ha bisogno di un reddito minimo, come dividendo sociale, specie davanti a un mercato che espelle i lavoratori. La Commissione europea spinge per un reddito minimo universale. I Paesi avanzati fanno questo, noi andiamo nella direzione opposta».

La deroga al pagamento delle imposte degli extraprofitti e la cancellazione delle sanzioni penali alle aziende che collaborano con il fisco cosa indicano?
«La Bce e il Fmi dicono che questi extraprofitti contribuiscono all’inflazione, eppure arriva la moratoria. Poi si premiano gli evasori, consentendo dei condoni di fatto.

Nelle stesse ore si toglie il reddito di cittadinanza a 200 mila persone. È una politica di classe che contrasta con i principi di uguaglianza della nostra Costituzione».
È vero che lei si candiderà alle Europee con il M5S?
«Mi candido solo a fare il professore, da settembre riparte il mio corso».

lastampa.it 

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sabato 29 luglio 2023

LE CIVILTA’ PRECEDENTI ALLE NOSTRE.

 

Quella che vedete in questa foto è la ricostruzione della più antica piramide del mondo, e si trova Gunung Padang, in Indonesia. Oggi la collinetta è piena di alberi, vegetazione e terriccio, per cui non è completamente visibile ad occhio nudo. Ma se venisse del tutto ripulita, apparirebbe come in foto. Le ultime ricerche, come vedete nella foto sottostante, suggeriscono che sotto la piramide esistano 3 camere vuote. Nessuno è ancora riuscito a penetrare al suo interno.
Quella che vedete più sotto è la città quasi sommersa di Nan Madol, che si trova nell’isola di Pohnpei, in mezzo al nulla, nell’Oceano Pacifico. Nessuno sa come siano riusciti a costruire questa città sull’acqua. Infatti, Nan Madol è stata costruita su 100 isolotti artificiali costruiti dall’uomo, con delle travi di pietra leggermente magnetica incrociati tra loro.
Analisi al radiocarbonio hanno rivelato che la parte più antica della piramide di Gunung Padang ha circa 23.000 anni. Allo stesso modo, Nan Madol è stata sommersa a causa dell’innalzamento dell’Oceano Pacifico. Ma tutti sono concordi nel dire che i mari iniziarono ad alzarsi oltre 10.000 anni fa, dopo il disgelo. Quindi Nan Madol, insieme a Göbekli Tepe, è un classico esempio di città dell’era della glaciazione.
Gunung Padang, Nan Madol, Göbekli Tepe, sono alcuni dei resti che stanno affiorando dalla terra e dal mare, che ci dicono che la civiltà umana è molto più antica di quanto si pensasse. Purtroppo, come al tempo di Galileo Galilei c’era gente che non voleva vedere nel suo telescopio, perché avrebbe dovuto ricredersi su molte cose insegnate, anche oggi ci sono alcuni fanatici che ostinatamene non vogliono credere all’evidenza. Vale a dire che oltre 20.000 anni fa la civiltà umana fioriva dall’Europa al Pacifico, ma poi qualcosa ci ha quasi spazzati via, e abbiamo dovuto ricominciare da capo.
L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA

mercoledì 26 luglio 2023

Matmata è un villaggio di origine berbera della Tunisia che si trova alle porte del Deserto del Sahara..

 

Totalmente in mezzo al niente Matmata ospita un villaggio sotterraneo che comprende vere e proprie abitazioni scavate in piccole grotte, fresche in estate e calde d’inverno all’interno di cavità circolari profonde 6/7 metri: si accede attraverso una galleria dal fianco della collina. Dal cortile a cielo aperto, che ha anche la funzione di raccogliere la rara acqua piovana, si dislocano i vari ambienti delle abitazioni, scavati come degli angusti cunicoli sui fianchi del "cratere".
Matmata è divenuto meta di numerosi turisti dopo essere stato set del film Guerre Stellari, Epidosio IV.* *Parte del set della città lunare è ancora visitabile e raggiungibile con una gita in jeep nel deserto.
Oggi, parte degli abitanti ha cambiato stile di vita e vive nella Nuova Matmata, che è stata costruita nel 1976 a qualche chilometro di distanza.
By beniculturalionline

Era il 1916...

 


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Sicilia, Palermo, 25 luglio 023.

 

Questa foto mostra la fatica di chi ha dovuto porre rimedio alle imprese innaturali e dannose perpetrate da scapestrati senza cervello e dignità.

Quelli della foto sono eroi, quelli che hanno appiccato gli incendi sono esseri inutili e dannosi per la società.

Cetta

martedì 25 luglio 2023

Noi siamo un paese che nega e non conosce la propria storia. - Proffessor X - 5.dic.2021

 

Chi siamo e come lo siamo diventati, quali forme ha assunto la società e quali diritti/doveri comporta, sono domande che bisogna avere il coraggio di porsi. Ridurre la storia a un elenco di date, battaglie e nomi significa snaturare la vera essenza di questa disciplina che è lo studio del come e del perché gli uomini sono cambiati attraverso i secoli.
La storia è un momento di riflessione, uno scavare nel passato per comprendere il presente e “smuovere quel mare ghiacciato che è in noi”. Oggi invece la memoria non viene preservata. Tanti schemi si ripetono tragicamente di epoca in epoca, perché gli uomini non sanno e non vogliono riconoscerli.
L’utilizzo di un capro espiatorio dato in pasto alla rabbia della folla, il conflitto tra libertà e sicurezza, le false promesse di chi promette un “cambiamento”, per cementare la propria ascesa politica, tutti questi schemi li ho rintracciati nella storia di Publio Clodio, tribuno della plebe asceso al potere al tramonto dell’Epoca repubblicana, in una Roma corrotta, specchio dell’Italia dei giorni nostri.
Come e perché nasce un demagogo, è stata questa la domanda a cui ho voluto rispondere. Ed è a voi che dedico questo romanzo: senza le discussioni nate su questa pagina, i nostri confronti, gli scambi di idee, questo libro non avrebbe mai potuto essere scritto. È stato un onore essere compagni di viaggio in questo nostro cenacolo virtuale. Con affettuosissima devozione, Professor X.
Potete trovare “Clodio” firmato come G.Middei nelle librerie Feltrinelli o su Amazon a questo link: https://amzn.to/31sxmkp

Quel grazie obbligato. - Massimo Erbetti

 

C'è una cosa che mi ha sempre infastidito nella politica ed è quella di prendersi meriti anche non propri…funziona così, è sempre funzionato così…e funzionerà così anche in futuro…ci sta, ma a me non piace.
Un politico secondo me deve sempre fare ciò che ritiene giusto e ciò che fa il bene del cittadino…utopia? Sì certo è utopico, ma io ci spero.
In questi giorni sta accadendo qualcosa che va anche oltre il prendersi i meriti…ci si vuole prendere i meriti (che sicuramente ci sono), ma si pretende anche che vi sia riconoscenza…e non solo riconoscenza reale…ma anche e soprattutto mediatica.
Perché forse voi non lo sapete…ma se non ci sono le foto che girano sui social e sui giornali, un fatto non esiste, non è mai avvenuto…e siccome Patrick Zaki non ha voluto un volo di stato per rientrare in Italia…si è verificato un enorme problema…che ha addirittura assunto le dimensioni di un fattaccio di lesa maestà…
Se tu non prendi il volo di stato e rientri con un volo di linea…non può esserci il governo ad aspettarmi all'aeroporto…non ci può essere la stretta di mano…i
baci
…gli abbracci…i grazie di rito mentre tutti sorridono…e questo è un problema…un enorme problema…un problema così grande che porta i "gregari"...o portatori di acqua (chiamateli come volete) in cerca di notorietà a fare esternazioni abbastanza forti "hai visto mai il capo mi nota e me ne è riconoscente?"
Accade così che:
Imola, il consigliere della Lega chiede di revocare la cittadinanza a Zaki: "Ha offeso il governo, non merita di far parte della nostra comunità"
(Open 24 luglio 2023)
O anche:
Il "difensore dei diritti" scorda la sua salvatrice
Ha omaggiato Bologna, i suoi prof e le ong, ma si è guardato bene dal citare Giorgia Meloni
(Il Giornale 24 Luglio 2023)
Per cui…o chiedi (e la parola chiedere è voluta) grazie come si deve…e non basta dire:
"ringrazio i vertici dello stato italiano fino al Presidente del Consiglio"...e no caro Zaki…devi inchinarti pubblicamente…oppure diventi un ingrato da colpire…
Caro Zaki e fallo un selfie con Giorgia…che ti costa? Lei ci tiene veramente tanto…ma non tanto per te, ma per quello che rappresenti…sai? Ci sono molte coscienze da vestire a festa…e maschere da indossare per apparire ciò che non si è…e quelle foto servono veramente tanto.

domenica 23 luglio 2023

Scarabeo - antico Egitto

 


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Teoria dell'antico astronauta.

 

Alcune foto sono fatte solo per la condivisione e questa particolare foto d'epoca di un indiano indigeno locale in cima a un incomprensibile muro megalitico del sito di Sacsayhuaman in Perù cattura veramente la magnificenza di questi antichi costruttori sconosciuti. Questa foto non solo cattura la grandezza di queste meraviglie rispetto all'umano medio, ma trasuda atmosfera ed evoca curiosità motivo per cui ho deciso di pubblicare questa incredibile immagine e momento nel tempo.

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venerdì 21 luglio 2023

Censura? Si, maledetta censura! - Giuseppe Salamone

 

Quello che sto per scrivere è successo veramente, anche se le nostre TV e i nostri giornali hanno pensato bene di concedere zero secondi al discorso del Presidente Cubano Miguel Diaz-Canel pronunciato al vertice UE-CELAC. Censura? Si, maledetta censura!
Intanto c'è da sottolineare che in questo vertice, l'obiettivo dell'UE era quello di trascinare gli Stati dell'America Latina e i Caraibi verso una chiara posizione anti Russa, obbiettivo amaramente fallito visto che nella dichiarazione congiunta questi Stati si sono fortemente opposti a ciò che avrebbero voluto scrivere quei miserabili di Bruxelles e hanno consegnato un due di picche grande quanto tutta l'UE a Von der Leyen e Company.
Oltre a questo arriva anche l'umiliazione, prima da parte del presidente Brasiliano Lula il quale ha confermato per l'ennesima volta che di dichiarare guerra alla Russia per far felice qualche guerrafondaio non se ne parla e poi da parte del Presidente Cubano, il quale ha fatto a pezzi la narrazione propagandista occidentale targata USA/UE/NATO:
"L' America Latina e i Caraibi non sono il cortile degli Stati Uniti, non sono ex colonie bisognose di consigli e non accetteremo di essere trattati come semplici fornitori di materie prime. Siamo paesi indipendenti e sovrani con una visione comune del futuro, stiamo creando la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici come corpo unico e rappresentativo della nostra unità nella nostra diversità".
Continua mettendo in evidenza la criminalità occidentale basata sulla colonizzazione e su un sistema capitalista che ha fatto danni inestimabili in giro per il mondo: "Il saccheggio coloniale e il saccheggio capitalista hanno trasformato l'Europa in un creditore e l'America Latina e i Caraibi in debitori".
Infine arriva la ciliegina sulla torta e rileva come l'occidente vorrebbe e pretende di imporre delle regole internazionali a proprio uso e consumo: "Siamo preoccupati per l'insistenza degli stati occidentali nel voler sostituire l'adesione alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale con un cosiddetto ordine internazionale basato su regole che non sono state negoziate, tantomeno concordate con nessuno".
Qua c'è da alzarsi in piedi e tributare una standing ovation infinita per questo grande Presidente il quale con coraggio, davanti ai sottosviluppati marchiati UE al servizio di Washington, li ha umiliati a casa loro. Umiliazione sacrosanta per una classe politica ipocrita e pericolosa che nel mondo non ha fatto altro che esportare sofferenze. Altro che democrazia!

Offrono a Corona file riservati su Messina Denaro, arrestati un maresciallo e un politico. - Giuseppe Marinaro

 

AGI - Fabrizio Corona "era particolarmente attivo" dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, a caccia di un "scoop pazzesco" da potere rivendere. Lo scrive il gip di Palermo Alfredo Montalto, che ha disposto gli arresti domiciliari del maresciallo dei carabinieri Luigi Pirollo e del consigliere comunale Giorgio Randazzo, il primo per accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d'ufficio, il secondo per ricettazione per aver tentato di vendere all'ex re dei paparazzi file riservati sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

Un movente economico certo, che non esclude quello "complottistico" su cui la procura, pur definendolo 'ardito', ha disposto comunque approfondimenti. Certo per il giudice, innanzitutto, è il tentativo posto in essere dal consigliere Giorgio Randazzo di vendere a Fabrizio Corona, indagato per ricettazione e di cui sono stati perquisiti immobili e abitazione, e poi, su indicazione di quest'ultimo, a Moreno Pisto (giornalista, direttore del quotidiano online "Mow") 768 file suddivisi in 14 cartelle relativi alle indagini dei carabinieri conseguenti all'arresto di Matteo Messina Denaro effettuato lo scorso 16 gennaio.

Corona "particolarmente attivo"

Tale tentativo emerge dalle intercettazioni eseguite nei confronti di Corona, "particolarmente attivo", dopo l'arresto del latitante, "nella ricerca di scoop, da rivendere ai media, su una delle donne che aveva avuto modo di conoscere il latitante durante le cure cui entrambi si erano sottoposti presso la Clinica La Maddalena".

Continua qui: https://www.agi.it/cronaca/news/2023-07-20/messina-denaro-file-riservati-fabrizio-corona-indagato-22310785/?fbclid=IwAR3hCZxYGay7AFsIRG9LfL37_-DzbizUvyLOnPxg26RvZOhszI8ilpBi0pE

Discussione della notizia più scandalosa della settimana.

"I pensionati non valgono niente, lasciateli morire, non sarebbe un peccato. Se non sarà la pressione o il cuore dolorante, li ucciderà qualcos'altro. Non ha senso spendere soldi per gli anziani!"

Vicepresidente dei Farmacisti Italiani

Qualche giorno fa, uno screenshot della scandalosa pubblicazione di Carmela Guidotti, vicepresidente dei Farmacisti Italiani, è diventato virale su tutti i social. Dopo la divulgazione, lei ha cancellato il suo profilo Facebook. Ma abbiamo ancora quello screenshot della sua pubblicazione che ora vi faremo vedere.
























martedì 18 luglio 2023

UNA COINCIDENZA SORPRENDENTE.

 

Un antico proverbio arabo dice “L’uomo teme il tempo, ma il tempo teme le piramidi”.
Sono passati più di 4000 anni e queste magnifiche costruzioni sono ancora lì che, con loro maestosità, continuano ad affascinare l’intera comunità degli egittologi e ad attirare migliaia di visitatori da tutto il mondo. Lo scatto che postiamo oggi sintetizza la magia di questo incredibile luogo.
Un fatto davvero curioso sulla Piramide di Cheope, riconducibile a una pura coincidenza, è che i numeri della velocità della luce nel vuoto (299.792.458 m/s) sono gli stessi della latitudine geografica del monumento (29°58‘45.28“N = 29.9792458°N).

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domenica 16 luglio 2023

Scoperto un tempio pre-Inca di 3000 anni: il corridoio era sigillato da millenni. - Daniele R.*

 

Sarebbe rimasto sigillato per migliaia di anni il corridoio scoperto nel sito archeologico di Chavine de Huantar, parte di un tempio pre-Inca scoperto in Perù

Le prime immagini diffuse negli ultimi giorni tolgono il fiato. Mostrano infatti una scoperta risalente a ben tremila anni fa e che si ritiene sia rimasta inaccessibile per millenni. Ci troviamo in Perù ed in particolare all’interno dello straordinario sito archeologico di Chavin de Huantar, a nord est di Lima, dichiarato dall’Unesco sito del patrimonio mondiale nel 1985. Quì un team di archeologi ha individuato quello che è già stato soprannominato “il passaggio del condor”, un corridoio sigillato che condurrebbe
ad una serie di camere. In quello che rappresenterebbe un meraviglioso complesso templare dell’antica cultura Chavine.

Attivo tra il 1.500 ed il 550 a.C., quello che oggi è un sito archeologico fu in passato uno dei centri più importanti della cultura Chavin, caratterizzata da un’arte molto avanzata per l’epoca, che si concretizzava nella raffigurazione, tra le altre cose, di uccelli e felini. Oltre al corridoio di recente sono state scoperte una splendida ceramica decorata con la testa e le ali di un condor, un reperto di grandi dimensioni le cui raffigurazioni simboleggerebbero il potere e la prosperità. Stando alle prime informazioni degli esperti il complesso templare sarebbe caratterizzato da una serie di terrazze e da una vera e propria rete di passaggi. Per esplorare l’entrata del passaggio del condor sono state impiegate telecamere montate su robot ma gran parte del complesso templare deve ad oggi ancora essere scavato. Nel corso dei prossimi mesi, dunque, nuove straordinarie sorprese potrebbero venire alla luce.

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*INFORMAZIONI AUTORE

LE COLONNE DI ROCCIA A CROWLEY LAKE.

 

Oggi andiamo in California, negli USA, sulle rive del lago Crowley, una riserva d’acqua sul fiume Owens in California. Le origini del fenomeno sono ancora avvolte da un velo di mistero e oggetto di studio da parte degli esperti.
Il lago fu creato nel 1941 con la costruzione della diga di Valle Lunga da parte del dipartimento di acqua e di elettricità di Los Angeles e quando il livello del lago si è drasticamente ridotto queste colonne di rocciose sono emerse.
Più di 5 mila colonne di roccia porosa, alte 20 metri e con una struttura che varia per forma, colore e dimensione: alcune sono grigiastre e dritte, altre sono piegate e di colore rosa.
I recenti studi di un gruppo di geologi dell’Università della California, che ha analizzato alcune porzioni delle formazioni attraverso l’uso di raggi X e microscopi elettronici, hanno portato alla scoperta di piccolissimi spazi interni, creati da una composizione minerale resistente all’erosione.
Sempre gli stessi studi ipotizzano che le colonne siano il risultato tra l’acqua gelida e la cenere causata da una violentissima esplosione vulcanica avvenuta ben 700 mila anni fa.
Si stima anche che, oltre alle colonne già scoperte e sparse in un’area di tre miglia quadrate, molte di esse siano ancora sepolte.

domenica 9 luglio 2023

Awe-Inspiring Sky Sight: Enigmatic Circle appare nel cielo della sera sopra Pechino, Cina. - Hassan Jasim

 

In una tranquilla serata a Pechino, in Cina, i residenti sono stati attratti da uno spettacolo ipnotizzante che li ha lasciati in soggezione: un cerchio misterioso che è apparso nel cielo, catturando l'immaginazione di tutti coloro che vi hanno assistito. Questo straordinario fenomeno celeste sembrava sfidare ogni spiegazione, suscitando speculazioni e meraviglia tra gli spettatori.

Mentre il sole iniziava a tramontare, proiettando i suoi caldi riflessi sulla città, una perfetta formazione circolare si materializzò nel cielo, attirando l'attenzione da ogni parte del mondo. L'enigmatico cerchio sembrava sospeso nell'aria, i suoi bordi distinti sullo sfondo del cielo crepuscolare. La sua presenza era allo stesso tempo affascinante e intrigante, lasciando gli osservatori affascinati dalla sua bellezza eterea.

Il cerchio, come un portale per un altro regno, ha ispirato varie interpretazioni e teorie tra coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a questo affascinante evento. Alcuni lo vedevano come un segno celeste, un simbolo di speranza o un messaggio mistico dal cielo sopra. Altri hanno riflettuto sulla possibilità di un'anomalia atmosferica o sull'influenza delle forze naturali in gioco.

Man mano che si diffondeva la notizia di questo straordinario avvistamento, scienziati ed esperti furono chiamati a far luce sulla natura del misterioso cerchio. I meteorologi hanno esaminato i modelli meteorologici e le condizioni atmosferiche, cercando di svelare i segreti nascosti all'interno del fenomeno. Gli astronomi hanno rivolto i loro sguardi al cielo, esplorando eventi celesti e corpi celesti che potrebbero fornire informazioni sull'evento.

Dopo un'analisi meticolosa e un'attenta considerazione, gli esperti hanno finalmente svelato il mistero dietro l'affascinante cerchio. È stato rivelato che il display celeste era un raro fenomeno ottico noto come "alone". Gli aloni si verificano quando la luce interagisce con i cristalli di ghiaccio presenti nell'atmosfera, determinando la formazione di bellissimi e intricati motivi nel cielo. In questo caso, l'aureola ha assunto la forma di un cerchio, affascinando gli osservatori con il suo fascino etereo.

L'apparizione di questo alone nel cielo serale sopra Pechino è servito a ricordare il meraviglioso e intricato funzionamento del nostro mondo naturale. Ha mostrato l'interazione tra la luce, le condizioni atmosferiche e gli elementi della Terra, creando uno spettacolo visivo che ha deliziato tutti coloro che hanno avuto il privilegio di assistervi.

Il cerchio che abbelliva il cielo serale sopra Pechino rimarrà impresso nella memoria di chi ne ha vissuto l'incanto. Serve come testimonianza della bellezza e dei misteri che ci circondano, incoraggiandoci a rimanere curiosi e meravigliati delle meraviglie che si dispiegano sia sopra che sul nostro amato pianeta.

Mentre continuiamo a esplorare e comprendere i fenomeni che abbelliscono i nostri cieli, non perdiamo mai il nostro senso di meraviglia e apprezzamento per gli accattivanti spettacoli che la natura ci regala. Il cerchio enigmatico sopra Pechino ricorda gli sconfinati misteri che ancora attendono la nostra scoperta, incoraggiandoci a guardare in alto e ad abbracciare la magia che si trova oltre la nostra portata.

https://hasanjasim.online/awe-inspiring-sky-sight-enigmatic-circle-appears-in-the-evening-sky-over-beijing-china/?fbclid=IwAR0alyVCruuIl8QWut9AS5UapRsT92zkMYllh-7F1kPygpd-Ee-2BJWcxS8