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lunedì 22 aprile 2024

Sculture in pietra presso il Tempio di Kom Ombo.

 

Il Tempio di Kom Ombo fu costruito più di duemila anni fa, nell'antico Egitto, durante il regno tolemaico, nella città di Kom Ombo.
La particolarità del tempio è costituita dalla dedicazione del culto a due diverse triadi di divinità. La prima la più antica e primordiale della regione era costituita dal dio coccodrillo Sobek, Hathor e Khonsu. La seconda, di epoca più tarda, era costituita da Haroeris cioè Horo il Vecchio, manifestazione solare del dio falco, Tasenet-nofret sorella di Horus e Panebtani, il signore dei due paesi.
Il tempio fu inizialmente edificato da Tolomeo VI all'inizio del suo regno, ed ampliato in seguito dai suoi successori; particolarmente Tolomeo XIII costruì le sale ipostile esterne e interne.
La struttura del tempio è costituita da due corpi di fabbrica perfettamente simmetrici l'uno con l'altro rispetto all'asse principale: vi si ergono così due ingressi rispetto al muro esterno, due passaggi rispetto ogni camera e la successiva. Il santuario di sinistra è dedicato al dio Horo, mentre quello di destra al dio Sobek; i bassorilievi che decorano i due santuari riservano la stessa importanza a entrambe le due divinità.

sabato 5 dicembre 2015

LA SUGGESTIVA CATTEDRALE DI REALMONTE SCOLPITA ALL'INTERNO DELLA MINIERA DI SALE. - Dominella Trunfio

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Da dove proviene il sale da cucina che ogni giorno mettiamo nelle nostre tavole? La risposta non può che essere da una delle tante miniere di sale presenti in Italia, ma in contrada Scavuzzo a circa tre chilometri da Realmonte,in provincia di Agrigento in Sicilia, ne esiste una diventata addirittura un’attrazione turistica.
Scavata a 150 metri sotto la superficie e a 30 dal livello del mare, la miniera agrigentina gestita da Italkali è una tra le più importanti fonti d’estrazione di sale presenti nell’isola (assieme a quelle di Pasquasìa e Racalmuto) ed è in grado di produrre circa 500 mila tonnellate di sale ogni anno, giocando un ruolo importante per l'economia locale.

A 75 metri dalla superficie, nelle pareti della miniera vi è il cosiddetto rosone formatosi dall’incrocio del salgemma con altri sali. Il risultato è una serie di cerchi concentrici di colori diversi, una vera e propria spirale naturale che lascia con il fiato sospeso. Si alternano qui, chiazze chiare e scure che risalgono addirittura a 5 milioni di anni fa.

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Ma oltre che per la produzione di salgemma e kainite, la miniera è soprattutto conosciuta per il suo tesoro interno, ovvero la presenza della Cattedrale di sale, una chiesa scolpita dai minatori dove ogni anno il 4 dicembre, si festeggia la festa di Santa Barbara, loro protettrice.
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Larga 20 metri, alta 8 e con una lunghezza di circa, la Cattedrale di Sale potrebbe contenere 800 posti a sedere. Vi sono sculture sacre, statue e suppellettili tutti scavati nella roccia, vi è la mensa ricavata da un grosso blocco di sale, vi sono poi gli affreschi tra cui la Sacra Famiglia e Santa Barbara. Di contorno l’ambone ospita la croce e il cero pasquale, all’ingresso invece due acquasantiere scolpite su blocchi unici.

La miniera di sale è visitabile su prenotazione ogni ultimo mercoledì del mese, a numero chiuso e in accordo con l’ Italkali.