I sognatori.
I mezzi pazzi.
Gli ubriachi.
I persi.
I poeti.
I musici.
Disegnatori.
Artisti.
I soli.
Quelli che han fatto pace con il buio
della notte. E dei pensieri.
Quelli che si tengono per loro le sconfitte
senza mai elemosinar perdono.
Quelli buffi. Goffi.
Che ogni tanto piangono e lo dicono.
Un poco sociopatici e per questo
affascinanti.
Quelli che han scoperto
di cosa è fatta la paura
e anche un po’ l’amore
e da quel giorno vivono meglio.
E da quel giorno hanno paura di far male.
Quelli che in una mattina qualunque
dopo aver bevuto un buon caffè
hanno deciso di sparire
di vivere
di incontrare la bellezza
di andare.
Perché così succede.
Quelli che han lasciato
il corrimano già da un pezzo
e non ricordano la strada dell’andata
figuriamoci quella del ritorno.
Padroni e schiavi della verità.
Loro.
Che certamente vi sorrideranno
dopo un: ciao come stai?
Loro, baciateli con cura.
Loro, abbracciateli più forte.
Andrew Faber