Legge 23 agosto 1988, n. 400. Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri. Art. 1, organi del Governo: Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica con la seguente formula: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione».
Silvio Berlusconi, in questi anni, ha dimostrato con i fatti di governare non “nell' interesse esclusivo della nazione” ma nel suo personalissimo interesse. Le prove sono rappresentate delle numerose leggi ad personam che sono state scritte allo scopo di favorire il Premier e i suoi interessi:
1) Legge sulle rogatorie internazionali.
2) Depenalizzazione del falso in bilancio "dopo la quale Berlusconi viene assolto perché il fatto non è più previsto
dalla legge come reato".
3) Legge Cirami che introduce "fra le cause di ricusazione e trasferimento del processo il legittimo sospetto sull'imparzialità del giudice".
4) Lodo Schifani che "introduce il divieto di processare le cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il Presidente del Consiglio in carica".
5) Decreto-salva Rete 4, "introduzione di una norma 'ad hoc' per consentire a Rete 4 di continuare a trasmettere in analogico".
6) Legge Gasparri: "introduzione del SIC ("Sistema Integrato delle Comunicazioni") che ha per effetto di estendere
il numero di canali televisivi che un singolo soggetto può avere in concessione. "La norma consentec di evitare la riduzione del numero di concessioni del gruppo Mediaset.
7) Condono edilizio nelle aree protette
8) Legge ex Cirielli che riduce i termini prescrizione. "La norma porta all'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi Lodo Mondadori, Lentini, diritti tv Mediaset nei quali era imputato Berlusconi".
9) Legge Pecorella: introduzione dell'inappellabilità da parte del PM delle sentenze di proscioglimento, dichiarata
incostituzionale dopo pochi mesi
10) Lodo Alfano
11) Tremonti bis: "abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni, che in precedenza era applicata fino a 350 mln".
12) Decreto salva-calcio: concessione alle società sportive di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali
13) Condono "tombale" introdotto dalla Finanziaria del 2003 sulle imposte evase. Ne beneficiano anche le imprese del gruppo Mediaset.
14) Incentivo per l'acquisto del decoder
15) Riordino previdenza complementare. "Vengono introdotte norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale. Ne beneficia la società assicurativa di proprietà della famiglia Berlusconi.
16) Decreto anticrisi: "aumento dal 10 al 20% dell'IVA sui servizi di tv a pagamento. La norma danneggia 'Sky Italia', principale competitore privato del gruppo Mediaset".
17) Decreto incentivi. "Aumento dal 10 al 20% della quota di azioni proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio. La disposizione è stata immediatamente utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset".
Da tutte queste leggi ad personam, Berlusconi ne ha avuto un vantaggio personale, si è salvato da diversi processi e ha favorito le sue azienze, ma nessun vantaggio ne ha avuto la Nazione.
Berlusconi non solo in questi anni non si è mai fatto processare (grazie alle leggi ad personam si è difeso non nel processo ma dal processo) ma si è perfino permesso di attaccare più volte il potere giudiziario. Infatti, più di una volta ha definito una parte dei magistrati come “Comunisti”, “eversivi” oppure “politicizzati”.
Insomma, Berlusconi che rappresenta il potere legislativo si è scagliato duramente contro il potere giudiziario, cercando di intimorirlo.
Ancora una volta Berlusconi non ha “osservato lealmente la Costituzione”, visto che proprio la Costituzione garantisce la libertà e l’autonomia del potere giudiziario:
Art. 101 della Costituzione:
“La giustizia è amministrata in nome del popolo.”
“I giudici sono soggetti soltanto alla legge.”
Mentre l’art. 104 tra le altre cose dice: “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere.”
Come sappiamo bene, Berlusconi dichiara esattamente il contrario di quanto è scritto nella Carta costituzionale, tanti e vari sono stati i suoi tentativi di limitare l’autonomia e la libertà della Magistratura. Pensate che, negli ultimi giorni il PDL ha più volte minacciato e poi subito smentito l’intenzione di organizzare una manifestazione contro i giudici di Milano. Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi, il Governo passerebbe semplicemente dalle parole ai fatti, visto che in questi anni non ha fatto altro che attaccare i magistrati. Sarebbe però, un atto gravissimo, eversivo, in nessun Paese al mondo il potere legislativo si schiera contro il potere giudiziario. E’ anche vero che in nessun Paese democratico un Premier non si fa processare ma processa i suoi giudici mediaticamente, con campagne mediatiche denigratorie, questo accade solo nelle dittature.
Senza dimenticare che Berlusconi calpesta ogni giorno l' articolo 54 della Costituzione:
"Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi."
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
Silvio Berlusconi, che ha pure un passato da piduista (tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978) ha tradito ancora una volta la Carta Costituzionale, governando per i suoi interessi e non per l’interesse della Nazione, non osservando ne rispettando la Costituzione. Per tutti questi motivi, sarebbe giusto e doveroso (anche con colpevole ritardo) che tutti i partiti di opposizione e la società civile chiedessero l’impeachment per il Premier.