venerdì 14 febbraio 2025

Göbekli Tepe: il primo tempio monumentale del mondo.

 

Göbekli Tepe, costruita durante il tardo Paleolitico Superiore, è la struttura megalitica più antica conosciuta al mondo, che precede Stonehenge di oltre 6.000 anni e rimodella la nostra comprensione delle origini della civiltà. Costruito da cacciatori-raccoglitori alla fine dell'ultima Era glaciale, molto prima dell'agricoltura, il sito presenta enormi pilastri calcarei a forma di T, alcuni torreggianti per oltre 5 metri (16 piedi) e un peso di 16 tonnellate. Intricate incisioni di animali e simboli suggeriscono un sofisticato sistema spirituale, sfidando la convinzione che la religione organizzata emergesse solo dopo l'allevamento.
Gli scavi di Klaus Schmidt (1994-2014) confermano che Göbekli Tepe era un centro rituale, non un insediamento, intenzionalmente sepolto intorno all'8200 a.C., per motivi ancora sconosciuti. Questa scoperta mette in discussione le teorie tradizionali, mostrando che i progetti comuni, che potrebbero scatenare lo sviluppo dell'agricoltura, esistevano molto prima dell'agricoltura stessa. Nonostante l'assenza di attrezzi metallici o animali addomesticati, i costruttori hanno mostrato una precisione straordinaria, dimostrando un'organizzazione sociale e un'ingegneria avanzata.
Il significato di Göbekli Tepe va oltre la sua età, esortandoci a ripensare alla storia umana precoce. Emergendo durante il Dryas giovane, un periodo di instabilità climatica, suggerisce che le ambizioni spirituali e culturali, non solo la sopravvivenza, potrebbero aver spinto i primi passi dell'umanità verso la civiltà. Il sito distrugge le narrazioni convenzionali, rivelando un livello di raffinatezza nei nostri antenati che prima era inimmaginabile.
Göbekli Tepe potrebbe essere la chiave per capire le vere origini della civiltà?
Amore, Luce ed Evoluzione Infinita.

Egitto, la tomba intatta di un sacerdote di 4.400 anni fa.

 

Una macchina del tempo sepolta nel deserto, a cinque metri di profondità, che ha conservato intatti per millenni, come in uno scrigno, i suoi tesori: la tomba di un sacerdote di nome Wahtye, vissuto nell'antico Egitto ai tempi delle Piramidi di Giza, è stata scoperta a Saqqara, un sito archeologico a sud del Cairo che in antichità serviva da necropoli per Menfi, capitale dell'Antico Regno.



La tomba risale a 4.400 anni fa e contiene decine di statue e rilievi a colori perfettamente conservati, iscrizioni dettagliate sul dignitario deceduto e sulla sua famiglia nonché scorci pittorici di vita quotidiana dell'epoca. Gli archeologi che l'hanno riportata alla luce con una serie di scavi iniziati a novembre e non ancora terminati hanno parlato di una scoperta "unica", come non se ne facevano almeno da un decennio.


Consigliere del re. 

Il pigmento in particolare cattura l'attenzione perché ricopre ancora totalmente sculture e decorazioni, come doveva essere in origine. Wahtye serviva il faraone Neferirkare Kakai, terzo re della Quinta Dinastia, una famiglia che governò l'Antico Egitto per meno di due secoli, dal 2.500 al 2.350 a.C. Il nome del deceduto si legge sui geroglifici che decorano la porta di ingresso della tomba, che declamano anche i suoi titoli onorifici: sacerdote per la purificazione reale, supervisore reale, ispettore della barca sacra (un battello rituale che si pensava accompagnasse i faraoni nell'Aldilà).



Spaccato dell'epoca. 

La galleria rettangolare a cui nessuno finora aveva avuto accesso, sfuggita ai tombaroli, misura 10 metri da nord a sud, quasi 3 da est a ovest e 3 in altezza. Rilievi a colori con Wahtye, sua moglie Weret Ptah e sua madre Merit Meen decorano le pareti, su cui si trovano anche scene di lavoro del periodo di attività dell'uomo, con persone intente a cacciare, navigare, compiere offerte religiose e produrre vasellame e altri oggetti funerari.


Altre sorprese. Grandi statue dipinte a colori del sacerdote e dei suoi familiari riempiono 18 nicchie sulle pareti della tomba, mentre altre 26 nicchie vicino al pavimento ospitano sculture di un'altra persona non ancora identificata in varie posizioni, in piedi o seduta a gambe incrociate come uno scriba. Nella tomba gli archeologi egiziani hanno individuato cinque camere sepolcrali, una delle quali è aperta e vuota: le altre sono ancora sigillate e potrebbero custodire il sarcofago del sacerdote insieme al suo corredo funebre. Gli scavi proseguiranno a gennaio.


https://www.focus.it/cultura/storia/egitto-tomba-intatta-sacerdote-saqqara#:~:text=Una%20macchina%20del%20tempo%20sepolta,a%20sud%20del%20Cairo%20che