giovedì 29 dicembre 2016

La Fata della Nebulosa Aquila. - Barbara Bubbi

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Anche se sembra un’alata creatura fiabesca in bilico su un piedistallo, questa strepitosa struttura, nota come “La guglia” (The Spire) o “La Fata della Nebulosa Aquila” (Fairy of Eagle Nebula) è in realtà una torre ondeggiante di gas e polveri di straordinaria e struggente bellezza, che si staglia sullo sfondo luminoso di gas più distante e si innalza da un vivaio stellare chiamato Nebulosa Aquila.
Queste nubi di gas idrogeno a bassa temperatura risiedono in regioni caotiche, dove l’energia proveniente dalle stelle scolpisce paesaggi fantasiosi nel gas circostante. Il pilastro si estende per circa 9,5 anni luce e può costituire una nursery per stelle appena nate: alcune di queste stelle si sono formate da gas denso collassato per gravità. Altre stelle possono nascere a causa della pressione del gas riscaldato dal vicino ammasso stellare.
La prima ondata di stelle potrebbe essersi formata prima che il massiccio ammasso stellare abbia dato sfogo alla sua luce cocente, quando le regioni più dense di gas freddo all’interno della torre hanno iniziato a collassare. Le stelle nascenti hanno continuato poi a risplendere, alimentate dalla nube di gas circostante, ma alcune possono anche aver smesso bruscamente di crescere quando la luce dell’ammasso stellare ha portato allo scoperto le loro culle gassose, separandole dalla loro fonte di alimentazione.
Un torrente di luce ultravioletta emessa da un ammasso di massicce, calde, giovani stelle (nella parte superiore dell’immagine) sta infatti erodendo il pilastro, generando un flusso che porta all’evaporazione della nube. Il ciclo di distruzione delle nubi meno dense di gas e polveri si unisce quindi al ciclo di formazione stellare.