martedì 31 ottobre 2017

MULTE D’ITALIA - TRAVAGLIO: ''MENTRE CHIARA APPENDINO VIENE SBRANATA PER UNA MULTA DA 90 EURO CHE IL SUO CAPOGABINETTO INTENDEVA TOGLIERE A UN AMICO, RENZI E GENTILONI DIFENDONO LA BOSCHI BECCATA A TRAFFICARE SULLA MOZIONE CONTRO IL GOVERNATORE VISCO CHE HA MULTATO DUE VOLTE IL PADRE PIER LUIGI (144 E 130 MILA EURO) PER LA MALA GESTIONE DI ETRURIA''

appendino giordana
Chiara Appendino, Paolo Giordana

Un bell'applauso a Chiara Appendino che ha licenziato in tronco quel pirla del suo capogabinetto Paolo Giordana, beccato a chiamare l' Ad del Gruppo torinese trasporti perché levasse una multa da 90 euro a un amico. E un bel pernacchio a Gentiloni e Renzi che continuano a difendere la sottosegretaria Boschi, beccata a trafficare sulla mozione contro il governatore di Bankitalia Ignazio Visco che ha multato due volte il padre Pier Luigi (144 e 130 mila euro) per la mala gestione di Etruria.

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI VICINI VICINI
Matteo Renzi, Maria Elena Boschi - vicini, vicini....

Questa storia delle multe che per i nemici si pagano e per gli amici si tolgono, è un classico della commedia all' italiana. Ne Il vigile di Luigi Zampa, Alberto Sordi è Otello Celletti, un disoccupato che si fa raccomandare dal sindaco (Vittorio De Sica) per diventare vigile motociclista. Un giorno soccorre l' attrice Sylva Koscina che, finita in panne con la sua auto, non ha i documenti. Lui chiude un occhio e tenta pure di farle la corte declamandole "T' amo, pio bove" di Carducci.

La Koscina poi, ospite del Musichiere, ringrazia in tv il vigile che non le ha fatto la multa. E il favoritismo scatena le ire del prefetto, che protesta col sindaco, che strapazza Otello: la legge è uguale per tutti, che diamine. Così, quando Otello sorprende il sindaco che sfreccia oltre i limiti di velocità per raggiungere la sua amante, gli appioppa una sonora contravvenzione. E quello lo destituisce.

Lo zelante vigile diventa il campione dell' opposizione monarchica, che lo candida alle elezioni come modello di legalità. Senonché il sindaco attiva una "macchina del fango" ante litteram, scova alcuni altarini della sua famiglia (il padre ex militare fellone e la sorella prostituta) e lo ricatta. Celletti è costretto a ritrattare le accuse al primo cittadino, che lo reintegra sulla sua rutilante motocicletta e si fa scortare da lui nelle scorribande a tutto gas verso la casa dell' amante.

Il film esce nel 1960 decimato dai tagli della censura, perché richiama un fatto di un anno prima: il questore di Roma Carmelo Marzano multato dal vigile Ignazio Melone per un sorpasso vietato e offeso a morte per non essere stato riconosciuto e risparmiato. Il classico "lei non sa chi sono io". Anche Melone viene prontamente screditato dalla notizia che la sorella esercita il mestiere più antico del mondo.

Se un tempo la commedia all' italiana inseguiva la politica, ora è il contrario. Vedi il tragicomico ordine di servizio del Comune di Ercolano (Napoli) che diffida il servizio di nettezza urbana a "provvedere ad una accurata pulizia delle strade (spazzamento, rimozione manifesti funerari ed eventuale scerbatura)". Ma non tutte.

Solo quelle adiacenti l' hotel dove "soggiornerà l' on. M.E. Boschi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana", nonché ad "attenzionare le suddette strade dopo che saranno state pulite". Ordine prontamente eseguito, con la lucidatura di 3-4 vie in una città zozzissima e addirittura col trasloco di decine di fioriere dagli altri quartieri.

La scena sarebbe perfetta per un film della saga di Fantozzi o per il sequel di Cetto La Qualunque. Ma ricorda pure Sua eccellenza si fermò a mangiare, commedia di Mario Mattoli e ambientata nel Ventennio, con Totò topo d' appartamenti scambiato per il medico personale del Duce e ospitato con tutti gli onori nel castello di una famiglia-bene, che lo presenta a Sua Eccellenza il Ministro (Raimondo Vianello) e ne viene derubata di un prezioso servizio di posate d' oro.

Con la differenza che nel film le Loro Eccellenze Vianello e Totò si fermano a mangiare e dormire, mentre Sua Eccellenza M. E. Boschi a Ercolano non s' è fatta vedere, essendosi ammalata di influenza etrusca per scansare il Consiglio dei ministri sulla conferma di Visco: tanta pulizia e tante fioriere per nulla.


Immigrazione, sulla nave della Ong il volantino coi bonus: 50 euro per ogni salvataggio.

Immigrazione, sulla nave della Ong il volantino coi bonus: 50 euro per ogni salvataggio

Agosto è passato ma le indagini della magistratura sul ruolo di alcune Ong nel salvataggio dei migranti nel mare tra Italia e Libia continuano, dopo la scoperta di legami tra alcune delle organizzazioni non governative e gli scafisti. A settembre il tribunale del riesame di Trapani ha confermato il sequestro della Iuventa, il peschereccio di proprietà della Jugend Rettet, l'organizzazione tedesca più coinvolta nello scandalo. Sempre da settembre è indagato anche il comandante di un'altra nave, la Vos Hestia che operava per conto di Save the children.
E ora, tra il materiale sequestrato a bordo delle diverse navi, spunta anche un volantino che era stato affisso dall'armatore il 1 agosto a bordo della Vos Hestia: oltre al bonus per la missione in base alla qualifica di ciascun membro dell'equipaggio, indica anche un premio individuale di 50 euro per ogni operazione di soccorso. Insomma, una specie di bonus-produzione.