lunedì 24 febbraio 2025

Sole: potrebbe esserci un buco nero al suo interno? - Pasquale D'Anna

 

Se un buco nero inghiottisse il Sole, avremmo solo 8 minuti prima di accorgercene. Ma supponiamo che il Sole abbia inghiottito un piccolo buco nero: ecco cosa accadrebbe. 

Il Sole, la nostra preziosa fonte di calore e luce, collassa in un buco nero. O forse arriva un buco nero vagante e lo inghiotte. No, non è l’incipit di un romanzo di fantascienza. Se un buco nero di massa stellare inghiottisse il Sole, avremmo solo circa 8 minuti prima di accorgercene. Ma supponiamo che il Sole abbia inghiottito un piccolo buco nero primordiale. Ecco cosa pensano gli scienziati. I buchi neri primordiali sono ipotetici buchi neri che si sono formati durante i primi istanti dell’Universo. A differenza dei buchi neri di massa stellare o dei buchi neri supermassicci, i buchi neri primordiali sono “piccoli”, con una massa più o meno simile a quella di un asteroide e dimensioni inferiori a una palla da baseball. Compaiono in alcuni modelli teorici e sono stati usati per cercare di spiegare un po’ tutto, dalla materia oscura al misterioso Pianeta X. Molti di questi modelli sostengono che i buchi neri primordiali siano molto comuni nell’Universo, quindi è inevitabile che una stella alla fine ne catturi uno. Stelle con un buco nero al centro sono conosciute come stelle di Hawking.

Cosa sono le stelle di Hawking.

Un buco nero primordiale inizialmente non avrebbe quasi alcun effetto su una stella come il Sole. Rispetto alla massa del Sole, la massa di un asteroide potrebbe essere un granello di polvere. Un buco nero di questo tipo non potrebbe consumare rapidamente gran parte del Sole. Ma influenzerebbe le cose nel tempo. Un buco nero in una stella consumerebbe la materia nel nucleo stellare e crescerebbe con il passare del tempo. Se potesse crescere rapidamente, potrebbe consumare completamente una stella. In caso contrario, ciò potrebbe comunque influenzare l’evoluzione e la fine della vita della stella stessa.

Ma quindi c’è un buco nero nel Sole?

Lo studio mostra che tutto dipende dalla dimensione iniziale del buco nero primordiale. Per quelli con massa di circa un miliardesimo di quella solare, potrebbe consumare una stella in meno di mezzo miliardo di anni. Se ciò fosse accaduto, allora dovrebbero esserci parecchi buchi neri di massa solare là fuori, troppo piccoli per essersi formati da supernove come i tradizionali buchi neri di massa stellare. Se il buco nero primordiale è molto più piccolo, diciamo meno di un trilionesimo di massa solare, allora le cose si complicano. Il minuscolo buco nero consumerebbe parte della materia all’interno della stella, ma non a un ritmo veloce. Tuttavia, susciterebbe qualcosa nel nucleo, riscaldandolo più della sola fusione. Di conseguenza, una stella potrebbe gonfiarsi fino a diventare più fredda e più rossa delle normali giganti rosse. Tutta quella turbolenza nel nucleo potrebbe influenzare anche l’attività superficiale della stella. Perciò no, non esiste alcun buco nero nel nostro Sole. O se esiste, dovrebbe essere estremamente piccolo. Ma forse ci sono alcune stelle di Hawking là fuori, ed è questo che affascina gli scienziati. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire in astronomia!

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Il Mistero della Grande Piramide di Cheope.

 

La Grande Piramide di Cheope cela un mistero spesso trascurato da storici e archeologi. È noto che la piramide è composta da circa 2.400.000 blocchi di pietra, ciascuno con un peso compreso tra 2 e 70 tonnellate. Questi blocchi furono disposti con una precisione straordinaria, con un margine di errore di appena 1 centimetro alla base e una deviazione verso nord di solo 1 grado, una precisione che oggi sarebbe possibile solo con tecnologie laser avanzate.
Tuttavia, la precisione costruttiva non è il mistero principale, né lo è il metodo con cui furono trasportati questi enormi blocchi. La vera domanda è: quanto tempo fu necessario per costruire la piramide?
Un calcolo sorprendente.
Se gli operai dell'antico Egitto avessero potuto tagliare, trasportare e posizionare un solo blocco al giorno, la costruzione della piramide avrebbe richiesto 6.575 anni! Questo significherebbe che la costruzione sarebbe iniziata intorno al 9.000 a.C., molto prima della data ufficiale accettata di circa 2.500 a.C., quando si ritiene che la piramide sia stata completata in soli 10 anni.
Un ritmo impossibile?
Se la piramide fosse stata davvero costruita in 10 anni, ciò avrebbe significato che gli operai avrebbero dovuto:
Tagliare, trasportare e posizionare un blocco ogni minuto
Lavorare 10 ore al giorno, senza sosta, per un decennio
Data la tecnologia dell'epoca, basata su utensili in rame (un metallo relativamente morbido) e senza l’uso della ruota, questa ipotesi appare altamente improbabile.
Il Mistero Rimane.
Sebbene sia chiaro che la Grande Piramide fu costruita dalla popolazione locale, il tempo impiegato per la costruzione e l’identità esatta dei costruttori rimangono avvolti nel mistero. Questa enigma continua a sfidare la nostra comprensione delle capacità costruttive delle antiche civiltà.