lunedì 28 dicembre 2020

Ma mi faccia il piacere. - Marco Travaglio

 

Un americano a Roma. “Le voci di un incarico negli Usa per Renzi” (Repubblica, 10.12). Oddìo, volesse il cielo: dove si firma?

Braccia rubate. “La verifica prosegue. Per durare bisogna avere una visione” (Teresa Bellanova, Iv, ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Stampa, 23.12). Hai mai provato a Lourdes?

Valori aggiunti. “É un dato di fatto: la Lombardia è il motore di tutto il Paese. Quindi se si ammala un lombardo vale di più che se si ammala una persona di un’altra parte d’Italia” (Angelo Ciocca, eurodeputato Lega, Antenna3, 18.12). Se invece muoiono col Covid 25mila lombardi su 70mila in tutta Italia, valgono meno?

Col fiato sospeso. “L’avvertimento di Renzi agli alleati: Conte 2 già finito, parliamo del dopo. Contatti col Pd sull’ultimo intervento tv del premier. E si lavora a una road map della crisi. Pronte le osservazioni di Italia viva sul piano per i fondi Ue” (Francesco Verderami, Corriere della sera, 27.12). Non stiamo più nella pelle.

Tu scendi dalle stelle. “Il governo galleggerà, ma meglio un governo Draghi. Si può fare” (Paolo Mieli, Foglio, 22.12). “Il premier è un pirata. Conte usurpa i poteri di ministri e governatori. Un governo Draghi? Avrebbe autorevolezza” (Sabino Cassese, Libero, 22.12). “Il ‘modello italiano’ ha fatto vittime e danni. Draghi? Ci può salvare” (Luca Ricolfi, sociologo, il Giornale, 27.12). “Una intera generazione di politici dovrebbe saper ricorrere a uomini di esperienza come Prodi e Draghi” (Marco Damilano, Espresso, 27.12). Draghi, Draghi, Draghi, paraponziponzipò.

Il grande umorista. “Un centrodestra di governo guidato da noi liberali. Siamo nati nel ‘94 e abbiamo sempre lavorato per tradurre le idee e i valori cristiano, europeisti, garantisti in un credibile progetto politico e di leadership del Paese” (Silvio Berlusconi, presidente FI, pregiudicato, Corriere della sera, 27.12). Ogni parola, una battuta.

L’esperto. “Flop di una stagione politico-giudiziaria. Assolti Filippo Penati… Cota… Pietro Vignali… E poi, per non dimenticare: assolto Nicola Cosentino… Assolti Raffaele Fitto… Beppe Sala… Renato Schifani” (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 14.12). A parte il fatto che l’articolo è identico a uno del 16 novembre (prendi uno, paghi due), ne avesse azzeccata una. Penati è stato per metà assolto e per metà prescritto dopo aver giurato che avrebbe rinunciato alla prescrizione. Cota è imputato nel secondo processo d’appello. Vignali ha patteggiato 2 anni e risarcito 1 milione. Cosentino condannato definitivamente a 4 anni. Fitto in parte assolto e in parte prescritto. Sala condannato e poi prescritto in appello dopo aver giurato di non volere la prescrizione. E Schifani non è stato mai assolto per la semplice ragione che non è stato mai processato.

L’esperto/2. “Ora si rifletta sui pm che arrestano innocenti” (Enrico Costa, deputato ex FI e ora Azione, Il Dubbio, 22.12). Cioè su nessuno, visto che gli arresti li fanno i gip.

L’Innominato. “L’atteso risveglio della politica” (Luigi Manconi a proposito dell’annuncio della Farnesina sul ritorno in Italia di Chico Forti, condannato all’ergastolo negli Usa e detenuto da 20 anni in Florida, Stampa, 24.12). Quella politica chiamata Di Maio.

Ritirare l’apposito numeretto. “Sbagliato aumentare i posti in cella. Sì alle liste di attesa. Il modello sono Germania e California: si entra in carcere quando c’è posto” (Davide Mosso, avvocato dell’Osservatorio carceri, Stampa, 24.12). Oppure si avvertono i gentili delinquenti di astenersi dal commettere reati finchè non si libera un posto.

Cuperlusconi. “Credo che la separazione delle carriere non debba essere un tabù e credo non lo sia già da tempo, ma tanto più andrebbe affrontata senza scorciatoie o manicheismi” (Gianni Cuperlo, Riformista, 27.11). Meno male che Silvio c’era.

Riccihard/1. “Il nuovo Covid è a Roma. Ricciardi: ‘Ora serve il lockdown. Dobbiamo chiudere tutto’” (Messaggero, 21.12). Soprattutto la bocca di Ricciardi.

Riccihard/2. “Australia e Nuova Zelanda hanno fatto un lockdown precocissimo per un periodo breve e lì in questo momento il Natale si celebra normalmente” (Walter Ricciardi, consulente ministero Salute, L’aria che tira, La7, 20.12). Non sarà che lì in questo momento è estate e qui è inverno?

Le colpe dei figli. “Esposito via dalla magistratura. Il padre condannò Berlusconi” (Giornale, 22.12). E quindi?

Il titolo della settimana/1. “Il virus è mutato. Il governo incapace no. La variante inglese era nota, ma nessuno ha fatto nulla. Impreparati a tutto” (Giornale, 22.12). “Virus cinese, variante inglese, follia italiana” (Verità, 22.12). Variante inglese, governo (italiano) ladro.

Il titolo della settimana/2. “Bertolaso può lanciare il centrodestra di governo” (Nicola
Porro, Giornale, 24.12). Uahahahahahah.

Il titolo della settimana/3. “L’Agenda Draghi e la necessità di riformare il diritto fallimentare” (Foglio, 23.12). Ma una normale agenda Nazareno Gabrielli no?

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