venerdì 7 ottobre 2016

Uragano Matthew, oltre 800 le vittime ad Haiti. Negli Usa due milioni di persone evacuate. - Agnese Ananasso e Katia Riccardi

Uragano Matthew, oltre 800 le vittime ad Haiti. Negli Usa due milioni di persone evacuate
Un uomo tra le macerie della sua casa distrutta dall'uragano nella provincia di Guantanamo, nell'est di Cuba (afp)

Bilancio drammatico nell'isola caraibica, mentre è stato dichiarato lo stato di emergenza in Florida, dove 600 mila abitazioni sono senza luce, in Georgia, South e North Carolina. Secondo il National Weather Service potrebbe essere la più potente tempesta in 118 anni.

ERA atteso, il presidente Obama nelle scorse ore ha invitato i cittadini a seguire le regole per l'evacuazione delle zone a rischio: "Andate via o vi ucciderà". E oggi, puntuale, dopo aver distrutto Haiticausando la morte di centinaia di persone, l'uragano Matthew è arrivato negli Stati Uniti, abbattendosi sulla Florida e lasciandola al buio. Circa 600mila abitazioni sono senza corrente elettrica, ha detto il governatore Rick Scott. Una delle aree più colpite è la contea di Brevard, ad est di Orlando, sulla costa, dove quasi 146mila case sono senza elettricità.

Quello che secondo il National Weather Service potrebbe essere la più potente tempesta in 118 anni, ha flagellato la zona di Daytona Beach, con venti fino a 195 chilometri orari. Da categoria 4 l'uragano Matthew è sceso a 3 (venti tra 178 e 209 km/h), ha perso potenza ma "siamo preoccupati perché potrebbe improvvisamente rafforzarsi", ha continuato a dire Obama che ha incontrato i vertici della protezione civile Usa.

Centinaia le telefonate sono arrivate al 911. Alcune di queste per cadute di alberi sulle case, il vento è fortissimo. Al momento c'è solo una vittima, una donna di 58 anni la cui identità non è stata rivelata, morta nella notte tra giovedì e venerdì per arresto cardiaco. Anche se non è deceduta direttamente per l'uragano, è considerata la prima vittima perché i soccorritori non sono riusciti a raggiungerla a causa della tempesta.

La Florida ha dichiarato lo stato di emergenza, come anche la Georgia, il South e il North Carolina. Quasi due milioni di persone negli Usa sono state evacuate e il governatore della Florida, Rick Scott, ha pregato le persone di seguire l'indicazione data dalle autorità e lasciare le zone a rischio. Migliaia i membri della Guardia nazionale mobilitati. Facebook ha attivato un account di controllo per la sicurezza per coloro che si trovano nelle zone colpite. I voli cancellati da mercoledì sono 4.500, il turismo e i parchi giochi a tema di Orlando, fermi.

La Croce Rossa ha lanciato un appello per raccogliere aiuti umanitari da destinare ai 50mila haitiani colpiti dall'uragano più forte degli ultimi 9 anni. L'Ifrc, Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, si è attivata per la raccolta di 6,4 milioni di euro per fornire assistenza medica, riparo, acqua e servizi igienici per il prossimo anno nel sud-ovest del Paese. La Croce Rossa ha stimato che più di un milione di persone sono state colpite dal passaggio di Matthew, e centinaia di migliaia necessitano di assistenza umanitaria.

Ad Haiti, soprattutto nel sud del paese, la situazione è gravissima. L'ultimo bilancio delle autorotà parla di 842 morti, ma le cifre sono ancora provvisorie a causa dell'isolamento di molte zone. Secondo gli operatori umanitari, il Paese è alle prese con la più grande crisi umanitaria dai tempi del terremoto del 2010. Secondo Save the Children, circa 130mila bambini non possono andare a scuola. Almeno 29mila case sono state distrutte. Nel nord-ovest dove le inondazioni hanno allagato intere aree. Dopo il terremoto che nel 2010 costò la vita a 230mila persone, ad Haiti sono ancora 60mila le persone costrette a vivere nei campi per sfollati. Obama ha lancia un appello agli americani e per invitarli ad aiutare Haiti. "Pensiamo anche a chi è già stato colpito - ha detto - potete contribuire ad alleviare le difficoltà di coloro che già normalmente hanno poco e ora sono stati anche colpiti da questa tempesta".

L'urgenza ora è fornire acqua potabile per prevenire la diffusione di malattie. "Nel lungo periodo temiamo una vera esplosione dei casi di colera - Camilla Stecca, dell'ufficio emergenze umanitarie di Oxfam italia - ma anche casi di malaria e dissenteria a cui i primi a essere esposti sono le donne incinte e i bambini. In questo quadro è perciò necessario che la comunità internazionale si mobiliti prima possibile a sostegno della popolazione haitiana".


Matthew verso Georgia. L'Agenzia spaziale americana nelle ultime immagini raccolte ha visto che l'uragano ha sviluppato dei cerchi concentrici di precipitazioni. "Quando ciò accade c'è una transizione da un piccolo 'cuore' estremamente intenso di venti a un campo d'azione dei venti più diffuso, ma meno intenso", ha spiegato Scott Braun, metereologo del Goddard Space Flight Center della Nasa nel Maryland. "Nel caso di Matthew - ha continuato Braun - la velocità dei venti si è ridotta da 225 a 193 chilometri orari e l'uragano è declassato dalla categoria 4 a 3". Matthew è già passato a Cape Canaveral e al Kennedy Space Center della Nasa, con venti sostenuti a 90 chilometri orari, e raffiche di 172 chilometri orari. Attualmente si sta muovendo in direzione nord-nordest e domani dovrebbe arrivare vicino alle coste di Georgia e South Carolina.

Danni. Matthew potrebbe rivelarsi tragli uragani più costosi della storia degli Stati Uniti. Secondo quanto riferisce Cnn, infatti, sono a rischio circa 200mila abitazioni e se l'uragano passa a categoria 1, la stima per riparare i danni o ricostruirle ammonterebbe a 43 miliardi di dollari. Se invece resta categoria 3, rappresentando un pericolo per altre 300mila case, i costi aggiuntivi sarebbero di altri 60 miliardi di dollari, superando così in totale i cento miliardi di dollari. Secondo altre fonti di stampa americane, per le assicurazioni sarebbe un vero e proprio salasso con perdite che oscillerebbero tra i 25 ed i 30 miliardi di dollari. Nel 2005, Katrina fece oltre 153 miliardi di dollari di danni oltre a più di 1800 morti. Finora è l'uragano per cui gli Stati Uniti hanno pagato di più. Nel 2012 Sandy fece danni per quasi 68 miliardi di dollari. È il secondo più costoso.


http://www.repubblica.it/esteri/2016/10/07/news/uragano_matthew-149260738/