mercoledì 27 ottobre 2021

Lavoro.




































Grazie alla legge Biagi, il lavoro divenne un'utopia, una chimera che favoriva solo i datori di lavoro. Lo sapevano quelli che l'hanno proposta, quelli che l'hanno approvata, quelli che l'hanno varata.
Presidente del consiglio dei ministri dell'epoca, anno 2003, era niente poco dimeno che: Berlusconi!
Con Renzi, suo accanito ammiratore, il concetto di lavoro venne ulteriormente massacrato, imbastardito, anche se la legge Biagi fu abrogata.
Eppure la Costituzione spiega, senza possibilità di fraintendimenti o diverse interpretazioni, che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro.

L'articolo 1 recita:
"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

Quali punti di questo articolo è stato rispettato dai nostri amministratori?
Lo dico io: NESSUNO!
Ed è per questi motivi che dovremmo scendere in piazza a manifestare, non contro l'obbligo di mostrare i green pass o per esercitare un diritto male interpretato di sottoporsi o meno alla somministrazione di vaccini, peraltro sacrosanta!
Ci hanno turlupinato, ci hanno traditi, ci prendono continuamente per i fondelli, ci hanno privato di ogni diritto, e noi glielo abbiamo permesso.
La colpa di ciò che gli permettiamo di fare è nostra, noi siamo il popolo, noi siamo i sovrani della nostra nazione, noi ne reggiamo le sorti, l'economia... ma sono solo loro a goderne dei frutti!

cetta