sabato 20 maggio 2023

Questi pannelli solari si appendono alle ringhiere del giardino. - Riccardo Ciriaco

 

Sviluppati dalla tedesca Green Akku, promettono prestazioni migliori del fotovoltaico da balcone: tutti i vantaggi.


Dalla ringhiera del balcone alla staccionata del giardino, i pannelli fotovoltaici traslocano nel prato di casa. Ad accompagnarli è la startup tedesca Green Akku, che ha pensato bene di sfruttare il verde della Germania e l’interesse dei suoi abitanti verso le rinnovabili per progettare degli speciali pannelli solari.

Basta appenderli e agganciarli alla ringhiera o alla staccionata del giardino per godere di tutta l’energia che si vuole. Utili soprattutto in certi momenti della giornata, queste soluzioni sono flessibili per ogni superficie e vengono vendute con il kit completo per l’installazione. Il prezzo? È di 417 euro.

Tutto il necessario

“Grazie al fissaggio verticale dei moduli alla recinzione della proprietà o del giardino – è la descrizione della startup –, si ottengono rendimenti particolarmente elevati quando il Sole è basso. Ciò significa che il sistema di recinzione funziona molto meglio di un sistema a tetto, soprattutto quando è necessaria molta energia, cioè nelle ore del mattino e della sera”.

“I set completi – aggiunge – sono costituiti da moduli fotovoltaici, microinverter, materiale di montaggio e vengono forniti con tutto il necessario per l’installazione. Possono essere fissati in modo flessibile alle recinzioni esistenti, adattandosi così in modo ottimale alle vostre esigenze”.

Foto - Pannelli solari da giardino

I pannelli solari da giardino della startup tedesca Green Akku

Anche sul balcone

Prima di quelli da giardini, Green Akku vendeva pannelli fotovoltaici da balcone, per “ridurre la bolletta elettrica” e “dare un contributo alla protezione del clima”. Adesso, però, la startup propone anche una soluzione che considera migliore.


https://insideevs.it/news/668091/pannelli-solari-fotovoltaici-giardino-germania/

I giovani non possono permettersi di studiare e pagarsi l’affitto? Sono degli smidollati. - G.Middei

 

I giovani non possono permettersi di studiare e pagarsi l’affitto? Sono degli smidollati.

«Piagnucolano», sostiene il giornalista Nicola Porro, «perché fare il pendolare impedisce loro di uscire a bere con gli amici!» Ecco, caro Nicola, lei non ha mai avuto evidentemente il problema di pagarsi un affitto e di far «quadrare i conti a fine mese», perché se sapesse cosa significa per uno studente che non proviene da una famiglia agiata pagare novecento euro al mese per permettersi di studiare, non avrebbe detto parole tanto superficiali e fuorvianti. E se vedesse con i suoi occhi questi bugigattoli che spacciano per «case», converrebbe con me che dai tempi di Dostoevskij non è cambiato nulla.

Ma davvero lei crede che questi ragazzi protestano perché poi non possono uscire la sera con gli amici? Vadano a lavorare, viene detto loro! I giovani non vogliono fare sacrifici, è questo il messaggio che volete far passare! E sa una cosa?

Io ne ho abbastanza! Non esito a dirlo. Avete il coraggio di parlare ai giovani di lavoro? Voi che avete fatto dello sfruttamento un’arte e del precariato uno stile di vita, avete il coraggio di parlare di sacrifici ai giovani? Eh sì perché quando si tratta di finanziare le guerre e l’apparato bellico, i soldi non mancano. E per gli stipendi dei parlamentari, neanche lì mi sembra che qualcuno abbia troppo da ridire.

E quando si trattò di aiutare le banche, perché i poveri banchieri di mezz’Europa con la speculazione del mercato immobiliare capirono di aver fatto un cattivo affare, sessanta miliardi di euro, sessanta miliardi avete capito bene, non parvero una spesa eccessiva. Ma lo sa, caro Nicola, quanti alloggi avreste costruito, quanti affitti a prezzo calmierato avrebbero potuto esserci con una piccolissima percentuale di questi milioni? In Danimarca, in Svezia, in Norvegia è la prassi, ma evidentemente hanno capito il concetto che «l’istruzione non deve essere un lusso, un privilegio».

G.Middei, 

anche se voi mi conoscete come Professor X 

#scuola #istruzione #filosofia #cultura #giovani 

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