venerdì 25 aprile 2014

Richard Gere, clochard sul set: nessuno lo riconosce e gli fanno l'elemosina.

Richard Gere, clochard sul set: nessuno lo riconosce e gli fanno l'elemosina



Questa volta il suo proverbiale fascino non l'ha aiutato. Visto così è solo uno dei tanti homeless della Grande Mela. Pantaloni trasandati, barba incolta e un cappelletto di lana sulla testa. E ancora: le mani nei bidoni della spazzatura, nel tentativo di rimediare qualche avanzo da mangiare, e una una birra nascosta dentro a un sacchetto di carta. E quel clochard attira l'attenzione di una passante. La donna spinta dalla compassione gli porge un sacchetto con dentro del cibo. Accade nel pomeriggio di New York davanti alla stazione centrale di Manhattan. Nessuno riconosce l'attore Richard Gere impegnato nelle riprese del film "Time Out of Mind" in cui interpreta appunto un clochard.

http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/04/25/foto/richard_gere_clochard_sul_set_nessuno_lo_riconosce_e_gli_fanno_l_elemosina-84405522/1/?ref=fbpr#1

L'abbiamo qui, la mafia. - Ignazio Buttitta


L'abbiamo qui
ancora qui la mafia,
seduta sui banchi degli imputati
a dettare legge;
a scrivere sentenze di morte
con le mani che sanguinano.
Li abbiamo qui
i compari della mafia
con le mani pulite,
i fabbri di chiavi false,
gli spoglia altari con la croce sul petto;
dove posano i piedi secca l'erba,
secca l'acqua
spuntano spine e lacrime per la Sicilia.

Per non dimenticare Placido Rizzotto uno fra tanti siciliani che hanno dato la vita per la libertà e la giustizia. 

Mutuo #M5S: “Una condanna a 30 anni di maxitasse per i siciliani” “E forse non si è cercato di rinegoziare il debito, come si doveva”.

portavoce
Palermo 23/04/2014. Cappello: “Maggioranza e finta opposizione sono ormai un gruppo indistinto”. Cancelleri: “Governo-armata Brancaleone, cui va staccata la spina”. Dichiarato inammissibile emendamento 5 Stelle su taglio delle auto blu. Ciaccio: “Lo ripresenteremo in Finanziaria”

“Una condanna per la Sicilia a 30 anni di maxi tasse”. Il Movimento 5 Stelle è lapidario sul “sì” dell’Ars che “regalerà” ai siciliani aliquote maggiorate Irpef ed Irap per i prossimi tre decenni e congelerà lo sviluppo dell’isola. E annuncia una possibile denuncia alla Corte dei conti per un possibile danno all’Erario.
“C’era la concreta possibilità – ha affermato Stefano Zito – di rinegoziare il debito con Enel e Telecom e, probabilmente, con le altre aziende creditrici, ma questo tentativo, che avrebbe potuto fare ­risparmiare i siciliani, probabilmente non è stato nemmeno esperito”.
Il mega-prestito – cui il Movimento ha votato convintamente no – tra l’altro, non salverà proprio nessuna impresa, “visto che – ha detto Stefano Zito – i creditori sono grosse aziende farmaceutiche, non certo a corto di ossigeno e non sono nemmeno siciliane”.
L’operazione è stata bollata dal Movimento come folle e che porta a pagare debiti con altri debiti, senza assicurare un minimo di sviluppo, varata da parte di un “governo-armata Brancaleone – ha detto Giancarlo Cancelleri – a cui si deve solo staccare la spina. Potete rimescolare, rimpastare, shakerare - ha detto ai deputati in aula – ma in questo governo non cambia nulla. A Crocetta concediamo solo un minuto, un minuto di vergogna per tutto quello che non ha fatto“. Parecchio critici gli interventi sul mutuo dei deputati, Ciaccio (che annuncia che ripresenterà in Finanziaria l’emendamento sulla riduzione delle auto blu, dichiarato inammissibile), La Rocca e Foti (che hanno ribadito, tra l’altro, il concetto del mancato risparmio, derivato da una eventuale mancata transazione). Il capogruppo Francesco Cappello ha condannato il comportamento delle forze politiche in aula, ormai “un blocco indistinto tra falsa opposizione e claudicante maggioranza, amalgamato da un unico obiettivo: sconfiggere il Movimento 5 Stelle”.
L’Aula ha anche approvato due ordini del giorno che vedono come prima firmataria Claudia La Rocca: il primo punta a rendere effettiva l’applicazione dell’articolo 14 della legge regionale 11/2010 (misure relative alla trasparenza dei conti pubblici), il secondo punta a velocizzare, in sede di commissione paritetica Stato-regioni, la discussione relativa al mancato gettito Irpef da parte dello Stato, che provoca mancate entrate per quasi tre miliardi di euro.
http://www.sicilia5stelle.it/2014/04/mutuo-m5s-una-condanna-a-30-anni-di-maxi-tasse-per-i-siciliani-e-forse-non-si-e-cercato-di-rinegoziare-il-debito-come-si-doveva/




LA FOLLIA DA 1 MILIARDO - Giancarlo Cancellieri



Ieri in aula si è consumato l'inciucio "alla siciliana" più grande della storia, una cosa così non si era mai vista prima. A confronto le larghe intese di Renzie sono giochetti da condominio.
Vi racconto tutto:
il governo Crocetta ha portato in aula il famigerato disegno di legge per far contrarre alla Regione un mutuo da 1 miliardo di euro per pagare i debiti contratti con le multinazionali dei farmaci.
Questo mutuo prevede una durata di 30 anni e deve essere pagato con rate da 50 milioni di euro all'anno, le coperture, manco a dirlo, vengono prese da IRPEF e IRAP, cioè le tasse a cittadini e imprese, che vengono aumentate al massimo sempre per 30 anni.
Hanno ammazzato il nostro futuro, ma stavolta sappiamo chi sono i colpevoli.
Il M5S ha proposto coperture alternative come il taglio alle pensioni e agli stipendi d'oro della Regione, avremmo recuperato, dati alla mano, circa 45 milioni di euro all'anno.
Abbiamo proposto almeno di bloccare le cartelle esattoriali di Riscossione Sicilia per le aziende che vantano crediti nei confronti della Regione.
Niente da fare, ci dicono che è incostituzionale (peccato che grazie a Mattia Fantinati del M5S questo sia già legge dello Stato e quindi se si può fare a Roma lo possiamo fare anche noi in Regione, tranquilli ci ritorneremo).
Alla fine di tutto la cosa più vergognosa è stata la votazione finale che ha approvato questa follia ammazza futuro, infatti hanno votato a favore non solo PD, UDC, LISTA CROCETTA, DRS e ART.4 che compongono la maggioranza, ma anche i partiti di opposizione di destra FORZA ITALIA, NCD, GRANDE SUD e CANTIERE POPOLARE. La più variegata forma di inciucio che si sia mai vista!
Ci sarà molto da lavorare per riparare a questo danno, ma lo sapevamo, siamo in guerra!
Non saranno tutti uguali, ma sicuramente fanno tutti schifo allo stesso modo.
In alto i cuori, riprendiamoci la Sicilia!


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Arum italicum, comunemente conosciuto come aro, gichero, gigero, gicaro o anche pan di serpe e calla selvatica.



  



Il nome scientifico del genere (Arum) deriva dal greco Aron (ma anche, secondo altre etimologie, dall'ebraico “ar”); in entrambi i casi questi due termini significano “calore” e si riferisce al fatto che queste piante quando sono in piena fioritura emettono calore (caratteristica particolare del genere)[1]. Il nome specifico (italicum) si riferisce alle località dei primi ritrovamenti.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Arum italicum) è stato proposto dal botanico scozzese Philip Miller (1691 – 1771) nella pubblicazione ”The Gardeners dictionary – Ottava edizione” del 1768[2].

Tutta la pianta è velenosa; solo il contatto con la pelle provoca dermatiti. Si sono verificati casi di avvelenamento mortale in bambini attratti dalle sue bacche rosse, anche se difficilmente vengono ingerite in grande quantità, poiché la loro masticazione crea immediato dolore alla bocca. Il componente velenoso è l'acido ossalico (in particolare i cristalli diossalato di calcio) che però scompare con la cottura; infatti in tempi di carestia le popolazioni contadine mangiano i tuberi dopo averli cotti[22].
La parte ipogea (il rizoma) di questa pianta contiene amido e alcuni principi tossici (in parte eliminabili con l'essiccazione o la cottura). Altre sostanze contenute: grassi e saponine. La pianta ha in genere un sapore acre di pepe. Nella medicina popolare un preparato, polverizzando i tuberi, veniva usato come antielmintico (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti) e antireumatico (attenua i dolori dovuti all'infiammazione delle articolazioni)[1].


Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Arum_italicum