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martedì 26 settembre 2017
Trovato in Turchia l’equivalente di un “computer tablet” di 1200 anni fa.
Gli archeologi impegnati nello scavo dell'antico sito di Yenikapı, Turchia, hanno portato alla luce quello che hanno definito l'equivalente di un “computer tablet” moderno. L'oggetto, una tavoletta di legno probabilmente del 9° secolo, è stato rinvenuto nei resti di una nave affondata nell'antico Porto di Teodosio, nell'antica Costantinopoli, e probabilmente apparteneva al comandante della nave.
Gli scavi di Yenikapı sono iniziati quasi 10 anni fa, permettendo di portare alla luce un patrimonio storico che copre circa 8500 anni della storia di Instanbul.
Nel corso degli scavi, i ricercatori hanno appreso informazioni sorprendenti sulla cultura e gli usi alimentari dell’antico popolo turco.
La scoperta di resti biologici sopravvissuti al passare dei secoli ha notevolmente impressionato il mondo scientifico. Quello di Yenikapı è davvero uno dei progetti archeologici più importanti del nostro tempo.
Recentemente, gli archeologi hanno trovato una nave affondata, in quello che una volta era conosciuto come il porto bizantino di Teodosio, nell’antica Costantinopoli. Secondo il professor Ufuk Kocabas dell’Università di Instanbul si tratta di una scoperta molto rara: il 60 per cento della nave è praticamente rimasta intatta nonostante il passare dei secoli. Questa è solo una delle 37 navi affondate ritrovate a Yenikapı.
Tenendo presenti le anfore in essa contenute, la nave era probabilmente diretta verso il Mar Nero. I ricercatori stimano che l’imbarcazione risalga al 9° secolo d.C. Al suo interno sono stati trovati alcuni oggetti molto interessanti, tra cui un oggetto in legno che i ricercatori hanno paragonato ai nostri tablet computer.
“In una delle navi abbiamo trovato qualcosa di simile ad un notebook di oggi”, spiega Kocabas sull’Herriyet Daily News. “È fatto di legno e può essere aperto come un notebook. Ha poche pagine e serviva per prendere appunti sulla cera”. L’oggetto era in grado di offrire altre funzioni che al momento non si è in grado di svelare. “Lo abbiamo chiamato ‘Il Miracolo di Yenikapı’”, rivela Kocabas.
Lo scavo di Yenikapı, più in generale, ha permesso di aggiungere preziose informazioni sul tempo in cui i primi insediamenti umani a Instanbul. Fino a pochi anni fa, infatti, si pensava che i primi gruppi umani si fossero stabiliti intorno a 2700 anni fa, quando i coloni greci provenienti da Megara si insediarono a Calcedoni (oggi Kadikoy), intorno al 675 a.C.
Tuttavia, grazie ai lavori per la realizzazione della metropolitana di Yenikapi, sono stati scoperti diversi insediamenti neolitici che mostrano che gli insediamenti più antichi nei pressi di Instanbul risalgono al 6700 a.C., molto prima di quanto si pensasse. Il valore della scoperta è da considerasi soprattutto per aver contribuito a riscrivere la storia antica della capitale turca.
Terremoto: procuratore Rieti, fondi sms? Una bolla di sapone.
Il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi
Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi è in Procura a Rieti.
"Secondo quanto abbiamo appreso dai giornali si va, secondo me, verso l'insussistenza della notizia di reato perché, se i fondi raccolti sono confluiti nelle casse della Protezione Civile, il fatto si rivelerà una grossa bolla di sapone". Così al Tg regionale del Lazio della Rai il procuratore di Rieti Giuseppe Saieva sul caso dei fondi raccolti per Amatrice e Accumoli con gli sms solidali. "Abbiamo aperto un fascicolo modello 45 nell'ambito del quale possiamo fare una ricerca della notizia criminis", ha detto Saieva che sentirà il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi - secondo il quale i fondi non sono mai arrivati a destinazione -, convocato come persona informata sui fatti.
Sindaco Amatrice, ora mi aspetto contraerea - "Sabato ad Atreju ho fatto un discorso molto più ampio e ho detto che era stata tradita la volontà degli italiani perché in quei giorni facendo quel numero intendevano dare i soldi alle popolazioni che hanno avuto la distruzione. Poi le scelte sono state altre e secondo me non si è tenuto conto della volontà popolare. Punto".
E' quanto afferma, in un'intervista a Intelligonews.it in merito alla vicenda degli sms solidali, il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. "Adesso io mi aspetto la contraerea. Basterebbe dire - aggiunge Pirozzi - 'abbiamo utilizzato i soldi per altri comuni', non c'è niente di male. Poi si vuol fare passare che è stata fatta la consulta dei sindaci, ma così non è. La Regione Lazio ha inserito la ristrutturazione di una scuola di un Comune che non è inserito nel cratere, che è Collevecchio. Con tutto il rispetto per Collevecchio che è un comune che ho nel cuore e ha dato anche i natali a un campione del mondo come Alessandro Nesta. E' chiaro - conclude il sindaco di Amatrice - che adesso mi aspetto il fuoco".
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