Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 20 novembre 2009
Influenza A: industrie «immunizzate» contro eventuali danni da vaccino
Ci sono già segnalazioni di sospette reazioni avverse, alcune gravi: ma sarà lo Stato a garantire eventuali indennizzi. Come in altri Paesi
(Ansa)MILANO - Finora sono 374 le persone che, in Italia hanno lamentato sospette reazioni alla vaccinazione anti-influenza A, su un totale di 334 mila dosi somministrate. Per lo più si tratta di reazioni non gravi (nell’84 per cento dei casi), ma, secondo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccoglie le segnalazioni sul suo sito, nel 10 per cento dei casi la gravità non è stata definita, mentre le rimanenti (che per sottrazione risultano essere il 6 per cento) sono state considerate gravi. Ribadiamo: sono soltanto sospetti e la relazione diretta di causa-effetto fra vaccino (il Focetria, l’unico disponibile in Italia) e disturbi segnalati è tutta da dimostrare. Ma non è escluso che esista. E aggiungiamo: se queste reazioni dovessero essere messe in relazione al vaccino e comportare danni permanenti, chi dovrà risponderne non sarà l’industria produttrice del vaccino.
LE RESPONSABILITÀ - Perché il contratto fra il Ministero della Salute e la multinazionale Novartis, produttrice del vaccino Focetria, prevede l’esonero per quest’ultima da ogni responsabilità per eventuali danni da vaccinazione anche imprevedibili e inattesi. Eccetto ovviamente quelli che potrebbero derivare da omessi controlli sulla sua preparazione. Lo Stato si assume completamente il rischio da vaccini, giustificato dall’emergenza pandemia e l’Italia è allineata con una cinquantina di altri Paesi il cui governi hanno firmato lo stesso tipo di accordo. Anche gli Stati Uniti hanno seguito questa strada con i loro fornitori di vaccini anti-pandemia: dal 15 giugno scorso le industrie farmaceutiche americane godono di un’immunità giuridica contro eventuali cause per danni da parte dei vaccinati contro l’influenza da H1N1. In quella data infatti, il Governo americano ha introdotto un emendamento alla legge sulle urgenze pubbliche (il PREP Act) che , in definitiva, protegge le aziende dalla minaccia di cause legali e da richiesta di indennizzi.
PREP ACT AMERICANO - Lo stesso PREP Act autorizza il Ministero della Sanità a istituire un fondo per indennizzare eventuali vittime degli effetti indesiderati da vaccini. Gli Stati Uniti hanno già dovuto affrontare, in passato, decine di cause in seguito alla vaccinazione di massa, voluta nel 1976 dal Presidente Gerald Ford, per fronteggiare un’epidemia di virus H1N1. All’epoca la minaccia di una nuova influenza spagnola aveva fatto paura e l’amministrazione aveva dato il via libera alla campagna di vaccinazione che non solo era risultata poi inutile (perché l’epidemia non c’è stata) , ma aveva provocato 532 casi di sindrome di Guillain Barrè, una forma di paralisi, reversibile nella maggior parte dei casi se curata adeguatamente e 25 morti da vaccino su 48 milioni di persone cui era stato somministrato. «In Italia – precisa Gaetano Maria Fara igienista all’Università di Roma La Sapienza – esiste una legge sui danni da vaccini. Oggi non esistono più vaccinazioni obbligatorie per legge, ma quando lo Stato fornisce attivamente e gratuitamente la vaccinazione e in qualche modo la incoraggia, garantisce poi, attraverso questa legge, il risarcimento dei danni civili. Non di quelli penali ovviamente, attribuibili, per esempio, a omessi controlli, e che rimangono di competenza dell’azienda produttrice».
CONSENSO INFORMATO - A chi vuole sottoporsi alla vaccinazione viene comunque richiesto un consenso informato: in altre parole il cittadino prende atto anche degli eventuali danni che gli possono derivare dalla vaccinazione e firma, accettando la procedura. «Questo consenso vale soprattutto per i danni minori – aggiunge Fara – ma esiste sempre l’imponderabile. E se è vero che le cure di eventuali danni sono assicurate dal sistema sanitario gratuitamente, rimangono pur sempre eventuali danni biologici o morali che possono costituire motivo di iniziativa legale».
http://www.corriere.it/salute/09_novembre_20/vaccino-danni-paga-stato_2a0b5006-d5eb-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
(Ansa)MILANO - Finora sono 374 le persone che, in Italia hanno lamentato sospette reazioni alla vaccinazione anti-influenza A, su un totale di 334 mila dosi somministrate. Per lo più si tratta di reazioni non gravi (nell’84 per cento dei casi), ma, secondo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccoglie le segnalazioni sul suo sito, nel 10 per cento dei casi la gravità non è stata definita, mentre le rimanenti (che per sottrazione risultano essere il 6 per cento) sono state considerate gravi. Ribadiamo: sono soltanto sospetti e la relazione diretta di causa-effetto fra vaccino (il Focetria, l’unico disponibile in Italia) e disturbi segnalati è tutta da dimostrare. Ma non è escluso che esista. E aggiungiamo: se queste reazioni dovessero essere messe in relazione al vaccino e comportare danni permanenti, chi dovrà risponderne non sarà l’industria produttrice del vaccino.
LE RESPONSABILITÀ - Perché il contratto fra il Ministero della Salute e la multinazionale Novartis, produttrice del vaccino Focetria, prevede l’esonero per quest’ultima da ogni responsabilità per eventuali danni da vaccinazione anche imprevedibili e inattesi. Eccetto ovviamente quelli che potrebbero derivare da omessi controlli sulla sua preparazione. Lo Stato si assume completamente il rischio da vaccini, giustificato dall’emergenza pandemia e l’Italia è allineata con una cinquantina di altri Paesi il cui governi hanno firmato lo stesso tipo di accordo. Anche gli Stati Uniti hanno seguito questa strada con i loro fornitori di vaccini anti-pandemia: dal 15 giugno scorso le industrie farmaceutiche americane godono di un’immunità giuridica contro eventuali cause per danni da parte dei vaccinati contro l’influenza da H1N1. In quella data infatti, il Governo americano ha introdotto un emendamento alla legge sulle urgenze pubbliche (il PREP Act) che , in definitiva, protegge le aziende dalla minaccia di cause legali e da richiesta di indennizzi.
PREP ACT AMERICANO - Lo stesso PREP Act autorizza il Ministero della Sanità a istituire un fondo per indennizzare eventuali vittime degli effetti indesiderati da vaccini. Gli Stati Uniti hanno già dovuto affrontare, in passato, decine di cause in seguito alla vaccinazione di massa, voluta nel 1976 dal Presidente Gerald Ford, per fronteggiare un’epidemia di virus H1N1. All’epoca la minaccia di una nuova influenza spagnola aveva fatto paura e l’amministrazione aveva dato il via libera alla campagna di vaccinazione che non solo era risultata poi inutile (perché l’epidemia non c’è stata) , ma aveva provocato 532 casi di sindrome di Guillain Barrè, una forma di paralisi, reversibile nella maggior parte dei casi se curata adeguatamente e 25 morti da vaccino su 48 milioni di persone cui era stato somministrato. «In Italia – precisa Gaetano Maria Fara igienista all’Università di Roma La Sapienza – esiste una legge sui danni da vaccini. Oggi non esistono più vaccinazioni obbligatorie per legge, ma quando lo Stato fornisce attivamente e gratuitamente la vaccinazione e in qualche modo la incoraggia, garantisce poi, attraverso questa legge, il risarcimento dei danni civili. Non di quelli penali ovviamente, attribuibili, per esempio, a omessi controlli, e che rimangono di competenza dell’azienda produttrice».
CONSENSO INFORMATO - A chi vuole sottoporsi alla vaccinazione viene comunque richiesto un consenso informato: in altre parole il cittadino prende atto anche degli eventuali danni che gli possono derivare dalla vaccinazione e firma, accettando la procedura. «Questo consenso vale soprattutto per i danni minori – aggiunge Fara – ma esiste sempre l’imponderabile. E se è vero che le cure di eventuali danni sono assicurate dal sistema sanitario gratuitamente, rimangono pur sempre eventuali danni biologici o morali che possono costituire motivo di iniziativa legale».
http://www.corriere.it/salute/09_novembre_20/vaccino-danni-paga-stato_2a0b5006-d5eb-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
Giornata internazionale sui diritti dell'infanzia.
Coerentemente con il modello SOS a livello internazionale, anche SOS Villaggi dei Bambini ha una politica di intervento centrata sul bambino. Questa politica è frutto di confronto interno con tutte le realtà SOS di accoglienza in Italia e a livello mondiale con tutte le organizzazioni SOS ed è coerente con i principi sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.
Questo modello è basato sul diritto di ogni minore a crescere nella propria famiglia e, quando ciò non è possibile, sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere:
“La famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività”. *
L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.
Due i programmi di intervento:
•programmi di rafforzamento familiare
•programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio - lungo termine.
Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui
---------------
* Preambolo convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
http://www.sositalia.it/sos-in-italia/Pages/default.aspx?gclid=CNuEt-GumJ4CFVITzAodok-hlw
E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.
Questo modello è basato sul diritto di ogni minore a crescere nella propria famiglia e, quando ciò non è possibile, sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere:
“La famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività”. *
L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.
Due i programmi di intervento:
•programmi di rafforzamento familiare
•programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio - lungo termine.
Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui
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* Preambolo convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
http://www.sositalia.it/sos-in-italia/Pages/default.aspx?gclid=CNuEt-GumJ4CFVITzAodok-hlw
Lettera ad un amico.
Lettera ad un amico italiano che vive fuori dall'Italia.
"Carissimo,
qui, in Italia siamo, purtroppo, al "punto di non ritorno".
Destra e sinistra, le più grosse coalizioni politiche, sono la medesima cosa.
L'unica dritta che posso darti è restare dove sei.
Io ho deciso di scappare dall'Italia: vendo tutto e me ne vado, con tutti i miei, voglio dare loro un futuro, una speranza di vita che qui è preclusa.
L'Italia è morta!
L'Italia è in mano a pazzi, stasera sai chi c'era per il PdL ad "annozero"? : Quagliarello!
Debbo dirti altro?
Amico, fratello, ascolta il mio consiglio: non tornare!
Nel Web c'è una foto di Brunetta, il deficiente associato al PdL, che dorme tranquillo.
Loro, gli "alieni", sono così, dormono tranquilli, hanno la mafia del "Capo cupola" che li protegge.
Scudo fiscale?
Perché lo hanno fatto?
Tu me ne hai mandato un esempio.
Con lo scudo fiscale i mafiosi stanno riacquistando i beni che la legge gli ha sottratto!
Li riacquisteranno pagando il 5% di quanto avrebbero dovuto pagare di tasse e nessuno ostacolerà le loro offerte perché pochi, o nessuno, naturalmente, possiede quei capitali.
Questo governo appoggia la mafia, su questo non ci piove.
Ed io, sono schifata, nauseata, più so, e più voglio dissociarmi dal "marasma" che sta imperversando sul mondo intero.
Forse, ma non è certo, tra qualche anno si potrà parlare di un'Italia libera, ma non è ancora tempo.
Ora non è ancora tempo: la sinistra l'ha ceduta, ed in maniera definitiva, alla destra "non" destra, ma mafiosa.
Buona notte, amico.
La patria è la nostra famiglia, non dimenticarlo, quella che abbiamo creato; la terra è quella che ci ospita e ci da nutrimento, il resto non conta.
Dissociarsi dalla falsa politica istituzionela, fa bene alla politica del vivere sociale.
Buona vita, amico mio.
Ovunque tu viva.
"Carissimo,
qui, in Italia siamo, purtroppo, al "punto di non ritorno".
Destra e sinistra, le più grosse coalizioni politiche, sono la medesima cosa.
L'unica dritta che posso darti è restare dove sei.
Io ho deciso di scappare dall'Italia: vendo tutto e me ne vado, con tutti i miei, voglio dare loro un futuro, una speranza di vita che qui è preclusa.
L'Italia è morta!
L'Italia è in mano a pazzi, stasera sai chi c'era per il PdL ad "annozero"? : Quagliarello!
Debbo dirti altro?
Amico, fratello, ascolta il mio consiglio: non tornare!
Nel Web c'è una foto di Brunetta, il deficiente associato al PdL, che dorme tranquillo.
Loro, gli "alieni", sono così, dormono tranquilli, hanno la mafia del "Capo cupola" che li protegge.
Scudo fiscale?
Perché lo hanno fatto?
Tu me ne hai mandato un esempio.
Con lo scudo fiscale i mafiosi stanno riacquistando i beni che la legge gli ha sottratto!
Li riacquisteranno pagando il 5% di quanto avrebbero dovuto pagare di tasse e nessuno ostacolerà le loro offerte perché pochi, o nessuno, naturalmente, possiede quei capitali.
Questo governo appoggia la mafia, su questo non ci piove.
Ed io, sono schifata, nauseata, più so, e più voglio dissociarmi dal "marasma" che sta imperversando sul mondo intero.
Forse, ma non è certo, tra qualche anno si potrà parlare di un'Italia libera, ma non è ancora tempo.
Ora non è ancora tempo: la sinistra l'ha ceduta, ed in maniera definitiva, alla destra "non" destra, ma mafiosa.
Buona notte, amico.
La patria è la nostra famiglia, non dimenticarlo, quella che abbiamo creato; la terra è quella che ci ospita e ci da nutrimento, il resto non conta.
Dissociarsi dalla falsa politica istituzionela, fa bene alla politica del vivere sociale.
Buona vita, amico mio.
Ovunque tu viva.
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