martedì 4 ottobre 2022

La “migliore foto” di un UFO nella storia è rimasta nascosta per 32 anni. - Deslok

 

Questa è l’incredibile foto di un UFO del noto caso britannico di Calvine, dove un misterioso oggetto a forma di diamante appare inseguito da un aereo.

La cosiddetta “Fotografia di Calvine”, che per decenni è stata considerata perduta, è stata finalmente ritrovata dopo anni di indagini da parte dell’accademico e giornalista Dr. David Clarke, e diffusa attraverso il sito UAP Media UK.

La foto mostra un enorme oggetto grandangolare che sorvola gli altopiani scozzesi con quello che sembra essere un aereo Harrier in lontananza. L’immagine è uno straordinario pezzo di ufologia mondiale e, in effetti, alcuni sono arrivati ​​​​al punto di etichettarlo come “la miglior foto di un UFO di sempre.” »—.

Fu scattata intorno alle 21:00 del 4 agosto 1990 da due escursionisti su una collina vicino a Calvine, appena fuori dalla A9, a circa 35 miglia a nord-ovest di Perth.

Gli uomini, le cui identità rimangono sconosciute fino ad oggi, affermano di aver osservato l’oggetto metallico librarsi con un basso ronzio per circa dieci minuti mentre gli aerei da combattimento passavano in lontananza.

Mentre guardavano la scena sorprendente, si dice che l’oggetto, stimato fino a 30 metri di lunghezza, sia partito ad alta velocità nel cielo, per non essere mai più visto.

Ma fortunatamente, hanno catturato il momento con la fotocamera: hanno scattato sei foto dell’imbarcazione a forma di diamante con un jet da combattimento sullo sfondo.

Le foto sono state successivamente consegnate al quotidiano scozzese Daily Record, che a sua volta le ha trasmesse al Ministero della Difesa (MoD). Ma per ragioni sconosciute, la storia non è mai stata pubblicata e le foto sono scomparse nel buco nero di Whitehall.

E così iniziò il mito moderno della “Fotografia di Calvine”, con le immagini mai viste dal pubblico, fino ad ora.

NASCOSTA PER 32 ANNI.

Il dottor Clarke, che ha lavorato come curatore per il progetto degli archivi UFO del Ministero della Difesa presso gli Archivi Nazionali ed è professore associato alla Sheffield Hallam University, è riuscito a rintracciare la foto cercando l’ex addetto stampa della RAF Craig Lindsay. .

Il signor Lindsay aveva conservato una copia della fotografia originale poiché era il collegamento tra la stampa e il Ministero della Difesa quando la storia originale fu indagata nel 1990.

Aveva la busta originale del Daily Record e all’interno c’era una delle fotografie originali di Calvine.

L’ex uomo della RAF ha accettato di consegnare la foto al dottor Clarke e Vinnie Adams del gruppo di campagna UAP Media UK, e ora è stata archiviata negli archivi della Sheffield Hallam University.

“È stato un privilegio lavorare su questo caso con un team di investigatori così dedicato”, ha detto Adams all’outlet britannico The Sun Online.

“Dopo 32 anni e un’intensa ricerca, è bello poter mostrare al mondo questa fotografia sfuggente”, ha aggiunto. “Invitiamo chiunque abbia informazioni sull’identità del fotografo o sul caso a farsi avanti”.

E la fotografia è stata riscoperta proprio mentre gli UFO stanno tornando al centro della scena nel mondo.

I legislatori, gli ex funzionari dell’esercito e dell’intelligence stanno ora parlando più apertamente della questione tradizionalmente marginale, inclusa un’audizione storica al Congresso degli Stati Uniti e un’altra al Senato brasiliano.

I funzionari hanno riconosciuto che c’è qualcosa nei cieli che non possono spiegare e lo stigma sugli UFO è stato finalmente revocato.

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Germania: Primo stop armi all’Ucraina.

 

Il voto contrario del Parlamento tedesco di ieri sull’invio di nuove armi al governo ucraino, segna un primo segnale di cambiamento di pensiero, sul conflitto tra Russia e Ucraina.

Non sappiamo se abbiano influito le parole pronunciate due giorni fa da Angela Merkel, che pubblicamente, durante l’inaugurazione della Fondazione Helmut Kohl, ha dichiarato di: “Prendere sul serio le parole del presidente russo Vladimir Putin”.

Un duro colpo per i Cristiani Democratici tedeschi CDU/CSU che si sono visti con 476 volti contrari, 179 a favore e 1 astenuto, votare contro la mozione chiedeva “un aumento immediato e notevole del sostegno tedesco in termini di quantità e qualità”.

Probabilmente in Germania si sta realizzando che il conflitto Nato-Russia sta distruggendo l’economia tedesca, ma forse questa guerra “dell’attore comico Zelensky” è più un conflitto per indebolire l’Europa da parte degli Usa, compromettendo la sopravvivenza delle aziende europee.

L’attacco al gasdotto Nordsteam2 è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche perché da più fonti si sono alzati sospetti di un probabile coinvolgimento degli Usa e della Gran Bretagna.

Vi è da dire anche che la stessa amministrazione Biden ha rifiutato a Zelensky l’invio di altre nuove armi, specialmente quelle a lungo raggio e artiglieria.

L’atto terroristico contro l’oleodotto Nordstream2 ha iniziato a far cambiare il pensiero unico, che vediamo ogni giorno a reti unificate, perché ha messo in serio pericolo tutta l’economia europea e la sicurezza energetica della medesima.

Forse è venuto il momento che la politica europea e gli stati membri, si rendano conto che la strada della diplomazia è l’unica “sanzione” percorribile di una guerra fatta per interposta persona.

Questo “accanimento terapeutico europeo” di sanzioni contro la Russia, determina solo la sconfitta dei tecnoburocrati dai quali tutti noi, dovremmo iniziare a capire come difenderci.

Osservando la politica tedesca, ci sembra che, una parte dei loro politici si stiano ricordando delle sanzioni contro la loro industria volute da Trump, ma tutti noi dobbiamo capire che le sanzioni contro la Russia, sono sanzioni, solo contro di noi.

Servirebbe adesso un vero segnale italiano di responsabilità e cooperazione per la pace, ma dalle prime dichiarazioni pubbliche dei vincitori di domenica scorsa, sembrano ricalcare la strada imboccata da Draghi.

Contro questa irresponsabilità dei governati è necessario quindi che, il popolo italiano si svegli e faccia sentire la sua voce, anche perché ad esso nessuno a chiesto se voleva o no partecipare a questo conflitto.

Una disfida a uso e consumo delle sole mire espansionistiche della NATO.

Andrea Caldart


https://www.quotidianoweb.it/politica/germania-primo-stop-armi-allucraina/?fbclid=IwAR36jI4j0RYCGm1IaWtxwQXDNn0IiNEHiCz4c2C1L4lTIPieoBP6qbHM_zk