martedì 9 novembre 2021

Renzi il rottamatore.

 

Leggo che Renzi querelerà ILFQ per aver pubblicato il suo conto corrente...

Ma noi, che lo paghiamo profumatamente per provvedere ai nostri bisogni, non abbiamo il diritto di sapere come il saputello spende il tempo che gli paghiamo?

Non abbiamo il diritto di sapere che interpretazione dà alla parola "democrazia" visto che ha fatto cadere un governo eletto da noi, solo perché a lui non andava a genio?

Dovremmo querelarlo noi per aver abusato della nostra pazienza, per averci turlupinato, per aver distrutto quel barlume di democrazia che avevamo raggiunto.

Io non so come possa essere arrivato al punto in cui è, e mi risulta sempre più radicato il convincimento che in questa Italietta, resa tale da individui senza etica ed onore, valga più la raccomandazione che la meritocrazia, più l'apparire che l'essere.

Lui, infatti è un essere inaffidabile, presuntuoso, inconcludente, approdato alla politica per esaltare se stesso ed ottenere vantaggi economici fuori dagli schemi dell'etica.

Questo essere insulso è lo stesso che fece inserire il canone rai nella bolletta dell'utenza dell'energia elettrica, e ciò è inaudito, e, a mio avviso, illegale!

Voleva abolire il Senato, per evitare il doppio passaggio dell'approvazione delle leggi, violando la volontà dei padri costituenti che avevano stabilito che le leggi proposte, in virtù del principio del bicameralismo paritario voluto dai padri costituenti, facessero un percorso legittimo, quello della "funzione di controllo sull'Esecutivo, che si concretizza mediante gli atti di sindacato ispettivo (interrogazioni, interpellanze, mozioni)" *, secondo i dettami della Costituzione.

Si è fatto beffe di tutti noi, apertamente, con spudoratezza, facendo tutto ed il contrario di tutto.
Lui è il classico presuntuoso, arrivista, menefreghista, la classica persona che è meglio evitare e mettere da parte, controllando ogni sua mossa onde evitare che compia ulteriori danni.

Lo ricordate l'aereo presidenziale pagato in leasing 168 milioni in 8 anni quando comprarlo sarebbe costato solo 7 milioni?
Usato pochissime volte a costi stratosferici e che è stato rottamato perchè costoso ed inutile?
La sua è megalomania.

E quando, un anno dopo il crollo del Ponte Morandi, ricevette dai Benetton, da lui elogiati, 19mila euro per uno speech?

Non ha dignità.

E quando fece guadagnare 600 mila euro a De Benedetti in un solo giorno per una soffiata (insider trading)? 

Spregevole è dir poco...

* Wikypedia

cetta

Matteo Renzi: soldi dall’Arabia, banche e Benetton per le conferenze. - Valeria Pacelli

 

TUTTI I CONTI DEL LEADER IV - In due anni il senatore ha incassato 2,6 milioni: a retribuire gli “speech”, dal “principale giornale coreano” al ministero delle Finanze saudita.

C’è una società di consulenza del Regno Unito e anche un quotidiano coreano. E ancora: due società italiane di cui una fondata da Alessandro Benetton e persino il ministero delle Finanze dell’Arabia Saudita. Ecco chi paga gli speech di Matteo Renzi. In totale, dal 2018 al 2020, il senatore oggi leader di Italia Viva, ha guadagnato (non solo con gli speech) oltre 2,6 milioni di euro in totale. Il dettaglio degli incassi (legittimi) dell’ex premier, sia per le conferenze ma anche per altro, ad esempio per i libri, sono finiti agli atti dell’indagine della Procura di Firenze. Qui Renzi è accusato di concorso in finanziamento illecito assieme agli ex ministri Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Al centro dell’indagine ci sono i contributi volontari finiti nelle casse della Open, che i magistrati ritengono essere stata un’articolazione politico-organizzativa della corrente renziana del Pd. Sono migliaia gli atti depositati dai pm. Tra questi c’è anche un’informativa del 10 giugno 2020 della Guardia di Finanza che contiene anche gli estratti del conto corrente intestato a Renzi. Gli incassi dell’ex premier non sono oggetto di indagine: non è per questo che Renzi è finito sotto inchiesta. Leggendo l’informativa della Finanza però si scoprono i dettagli (alcuni finora inediti) dell’attività di speaker del senatore. “Svolgo attività previste dalla legge ricevendo un compenso sul quale pago le tasse in Italia – ha ribadito più volte in passato il leader di Italia Viva –. La mia dichiarazione dei redditi è pubblica. Tutto è perfettamente legale e legittimo”.

Nell’informativa della Finanza dunque è scritto: “Tra gli allegati alla segnalazione per operazioni sospette, risulta accluso l’estratto, dal 14 giugno 2018 al 13 marzo 2020, del conto corrente (…) Bnl – filiale Senato Roma, intestato a Matteo Renzi”. La lista dei bonifici in entrata è lunga: “Dalla disamina dell’estratto conto – scrivono le Fiamme Gialle –, si rilevano: in avere per complessivi 2.644.142,48 euro”. E poi aggiungono: “In dare, uscite per 2.543.735,66 euro, di cui 1.221.009 sono bonificati verso altro rapporto intestato allo stesso Renzi”. Vediamo dunque i dettagli degli incassi del premier dal 2018 al 2020.

Presta&Serra 653mila euro dalla Arcobaleno tre stl.

Oltre 653mila euro arrivano in totale in questi due anni dalla Arcobaleno Tre srl, società di cui è amministratore unico Niccolò Presta, figlio di Lucio, l’agente dei più noti volti della televisione. Tra Renzi e la Arcobaleno Tre, come già raccontato dal Fatto, ci sono sei scritture private: quattro per il documentario Firenze secondo me, una per conferire alla Arcobaleno Tre “mandato esclusivo” a rappresentarlo e una per la realizzazione di “opere dell’ingegno”. I rapporti tra la società e l’ex premier non sono oggetto dell’indagine fiorentina, bensì di un’altra Procura, quella di Roma dove Renzi è indagato per finanziamento illecito perché i pm capitolini ritengono che quelli con la Arcobaleno Tre siano stati “rapporti contrattuali fittizi” dietro i quali si celerebbe un presunto finanziamento alla politica. Ma questa è un’altra storia.

Torniamo a Firenze. Nell’elenco dei soldi finiti sul conto corrente di Renzi ci sono 507mila euro circa dalla Celebrity Speakers Ltd, “società global speaker del Regno Unito”. La somma di oltre mezzo milione sarebbe il totale di più pagamenti: comprende più speech svolti dall’ex premier per l’agenzia internazionale che promuove relatori famosi per le conferenze. “Questa è la società con la quale Renzi lavora di più – spiegano fonti vicine all’ex premier –. I suoi speech vanno da un minimo di 20 a un massimo di circa 50mila euro”.

147.300 euro invece arrivano da Algebris, “società di gestione del risparmio – la descrivono gli investigatori ma in un’altra informativa, quella del 17 febbraio 2021 – con sede a Londra (…) riconducibile a Davide Serra”, in passato finanziatore della Open (mai indagato). “La cifra pagata è la somma totale di almeno cinque o sei speech”, aggiungono le nostre fonti. Con Serra, Renzi figura tra i consiglieri dell’Algebris Policy & Research Forum.

Stanford e Usa L’ateneo e l’istituto di credito.

E non è finita. Dal 2018 al 2020 sul conto dell’ex premier sono arrivati in totale 83.679 euro dalla This is spoken Ltd, “società consulenza amm-gest. Regno Unito”. Altri 64mila euro arrivano dalla “Banca Usa” “Interaudi bank”.

La “società global speaker Regno Unito” Vbq Limited, ha pagato l’ex premier poco più di 44mila euro, sempre per alcuni speech. E poi c’è l’Arabia Saudita, la “culla del nuovo Rinascimento” secondo Matteo Renzi, come disse davanti a Mohammad bin Salman, il principe ereditario indicato in un rapporto della Cia come il mandante del rapimento o dell’omicidio di Jamal Khashoggi, il reporter ucciso nel consolato di Ryad in Turchia nel 2018.

Era già nota la partecipazione (pagata 80mila dollari l’anno lordi) di Renzi nel board del Future Initiative Investment, la fondazione saudita creata nel 2020 per decreto dal Re Salman. Ora si scopre che dal 2018 al 2020 sul conto di Renzi sono arrivati pagamenti direttamente dal “Ministry of Finance Arabia Saudita” per un totale di 43.807 euro, mentre altri 39.930 euro provengono dal “Saudi commission For Tourism Arabia Saudita”: “Anche questi sono i pagamenti degli speech”, spiegano sempre fonti vicine all’ex premier.

E la partecipazione a una conferenza sarebbe anche quella pagata da Chosun Ilbo, “il principale quotidiano coreano”, che versa 29mila euro circa.

E ancora. Nel periodo 2018-2020 arrivano sul conto corrente di Renzi in totale 26mila euro dal “Luxembourg Forum”. La “banca svizzera” Julius Baer International invece versa per gli speech 25.385 euro. Altri 25mila euro vengono sborsati da “Stanford University in Italy”. Dell’Università di Stanford Renzi parlava in una sua enews del 1º ottobre 2018: “Oggi riprendo l’attività di professore a contratto presso la sede fiorentina dell’Università di Stanford”.

I committenti Italiani E la causa contro Piero Pelù.

Nei conti di Renzi ci sono anche i 33.140 da parte della “Carlo Torino&associati srl”. Proprio per il pagamento di una sua partecipazione a una conferenza ad Abu Dhabi, Renzi è finito indagato sempre a Firenze ma nell’ambito di un’altra inchiesta – diversa da quella Open – che vede Renzi accusato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, in concorso con Carlo Torino, titolare della società di Portici che avrebbe fatto da tramite per la ricezione del compenso dell’ex premier.

La società – spiegavano in passato al Fatto fonti vicine all’ex premier – avrebbe fatto partecipare il leader di Italia Viva anche ad altre conferenze, oltre a quella di Abu Dhabi del dicembre 2019.

Tornando al conto di Renzi si trovano dunque altri 25.552 euro dalla Invest Industrial “private equity di Andrea Bonomi”, finanziere nato a New York. Anche in questo il pagamento, secondo quanto ricostruito dal Fatto, è per gli speech. Come pure lo sarebbero i 19mila euro dalla 21 Investimenti Sgr, società fondata da Alessandro Benetton.

Nei conti in entrata ci sono poi anche i soldi che non riguardano il suo ruolo di conferenziere. Come i 20 mila euro per un contenzioso civile pagati da Piero Pelù. Scrive la Finanza in un’informativa del 17 febbraio 2021: “È plausibile ritenere che il pagamento sia stato disposto quale composizione di una lite, dopo una querela per diffamazione presentata dal Senatore nei confronti del cantante”.

Il volo per Johannesburg Stavolta rimborsa il Pd.

Sul conto di Renzi arrivano anche 8.363 euro dal “Gruppo parlamentare Pd” per il “viaggio Johannesburg 15-17 luglio 2018”. Quella volta Renzi volò in Sudafrica per partecipare alle celebrazioni del centenario della nascita di Nelson Mandela. Era presente anche Barack Obama.

Per questa partecipazione Renzi non fu pagato, ma il biglietto del viaggio finì in capo al gruppo parlamentare del Partito democratico, quando l’attuale senatore ancora ne faceva parte.

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/11/06/matteo-renzi-soldi-dallarabia-banche-e-benetton-per-le-conferenze/6381864/

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L'UOMO CHE SUSSURRAVA ALLA ME...RDA . - Rino Ingarozza

 

"Enrico stai sereno".
Poco dopo aver pronunciato questa frase, silura Enrico Letta.

"Farò il Presidente del consiglio solo passando per le elezioni".
Diventa PdC dopo qualche giorno che ha pronunciato questa frase.
"Ignazio Marino ha la mia stima"
Qualche giorno dopo ne chiede le dimissioni da Sindaco di Roma.
"Sul mio conto corrente ho 15 mila euro e se un politico ha di più di questo vuol dire che c'è un problema".
Qualche mese dopo acquista una villa dal valore di 1 milione e trecentomila euro.
"Bisogna fare economia e metto in vendita le auto blu"
Qualche mese dopo acquista, per 168 milioni di euro, un aereo che ne valeva 7.
"Non è possibile che sulla benzina si paghi ancora l'accisa per la guerra d'Etiopia".
Non ha mai eliminato le accise sulla benzina. (Mica è sola una prerogativa di Salvini).
"Nessun imprenditore, all'estero, mi ha mai detto che non investe in Italia, perché c'è l'articolo 18"
Qualche mese dopo ha abolito l'articolo 18 dalla statuto dei lavoratori.
"Se perdo il referendum smetto di fare politica. Io non sono come gli altri".
Perde, alla grande, il referendum ed è ancora lì. Non solo, voleva abolire il Senato e alle elezioni si candida al Senato.
"Si deve finire questa storia che un partitino possa condizionare la politica in Italia".
Qualche anno dopo, dall'alto del suo 1% fa cadere il Governo Conte.
"Ho fatto cadere il Governo Conte perché non ha voluto accettare il fondo salvastati MES".
Qualche giorno dopo arriva Draghi che dice "il MES non serve" e lui non muove ciglio, anzi un suo parlamentare (Davide Faraoni) dice, rivolgendosi a Draghi: "Il mio MES è lei".
Lo filmano in un'autogrill mentre parla di nascosto con un dirigente dei servizi segreti, dice, fantasiosamente, che lo aveva visto perché gli doveva consegnare dei dolci (i babbi) ma nel filmato non c'è traccia di questa consegna.
"Il DDL Zan è una legge di civiltà".
Qualche giorno dopo i suoi seguaci
l'affossano in Senato, mentre lui se ne va in Arabia saudita nella "nuova culla del rinascimento".
"Non ho mai ricevuto contributi dai Benetton".
Qualche anno dopo si scopre, grazie a "Il fatto quotidiano", che invece ha ricevuto 19 mila euro proprio da una loro società.
E guarda caso lui avverso' la revoca della concessione delle autostrade ai Benetton.
E lui, i suoi adepti e giornalisti al seguito (vero Maria Teresa Meli?) invece di dare spiegazioni, gridano contro il Fatto perché ha pubblicato il suo conto corrente.
In pratica è come se un ladro si lamentasse perché viene scoperto perché c'erano delle telecamere.
"Il RDC è diseducativo"
Dopo qualche ora vola in Arabia Saudita da un Principe che viola le più elementari norme sui diritti umani e che è accusato di omicidio.
Forse vuole acquisire "la nuova educazione".
Si crede, probabilmente, il nuovo Enrico Berlinguer, che per primo parlò della questione morale ed è inquisito per finanziamento illecito ai partiti ed ha, per non farsi mancare nulla, tutta la famiglia indagata per vari reati.
Infine noleggia un aereo per la modica cifra di 135 mila euro in quanto non poteva prendere un aereo di linea perché, altrimenti, non poteva votare la sfiducia " a queste mer..de dei 5 stelle" ('parole sue).
In virtù di quanto racconta il suo curriculum, sopra citato, chiedo, a nome dei sostenitori del Movimento 5 stelle:
Chi è la mer..da?

Rino Ingarozza (09/11/2021)