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Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
lunedì 14 luglio 2025
Presidenzialismo - imparzialità e Costituzione aggirate. - Roberto Mariani
Jannik Sinner.
Jannik Sinner è un tennista italiano. È il tennista italiano più vincente di sempre, il 10 giugno 2024 è diventato il primo tennista italiano e il 29º al mondo ad aver raggiunto la 1ª posizione del ranking ATP in singolare.
Letta jr. respinse Conte per Kiev e il no al riarmo.
"Non fu solo la caduta di Draghi, ma la linea sull’Ucraina". È scritto nero su bianco oggi da Wanda Marra su il Fatto Quotidiano del 14 luglio 2025: Enrico Letta nel 2022 rifiutò ogni accordo elettorale con il MoVimento 5 Stelle perché Giuseppe Conte non si piegò al dogma del riarmo e al sostegno acritico alla NATO. Un patto per fermare la destra c’era, e lo volevano in tanti, da Conte a Grillo, da Emiliano a Boccia. Ma Letta e la sua war room, Guerini, Franceschini, Orlando, scelsero scientemente la linea dell’esclusione. Parliamo di dirigenti che preferirono far vincere Meloni pur di non avere accanto chi chiedeva pace e autonomia strategica. Emiliano oggi lo dice chiaramente: fu tutto deciso a tavolino. E a distanza di tre anni, nessuno ha ancora chiesto scusa. Altro che vittimismo, questa è la conferma che Conte e il M5S pagarono un prezzo altissimo per aver difeso le proprie idee, per aver detto NO a nuove armi, NO al 2 per cento di PIL in spese militari, NO alla logica del blocco. È ora che questa verità venga detta ovunque, perché ci hanno tolto la voce, ma non la memoria.
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Ars, quei vitalizi dopo 70 anni. Pensioni agli eredi di nove deputati in carica nel 1947. - di EMANUELE LAURIA - 8-1-2017
Sette milioni l'anno per gli assegni di reversibilità, che vanno a mogli e figli di parlamentari famosi e di altri che sono stati a Sala d'Ercole solo tre anni.
Quella spesa è una delle voci fisse del bilancio dell’Ars. Perenne, immutabile. Circa diciotto milioni di euro annui che, senza sensibili variazioni, nell’ultimo lustro sono andati via per pagare i vitalizi agli ex deputati e le pensioni di reversibilità a parenti di onorevoli scomparsi. Una somma superiore a quella degli stipendi per i parlamentari in carica. A perpetuarsi è un sistema di favore che premia gli eredi di esponenti politici, a volte semisconosciuti, che hanno militato fra i banchi di Sala d’Ercole persino nell’immediato Dopoguerra. Proprio quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della prima seduta dell’Ars: a nove parenti di deputati presenti quel giorno l’amministrazione di Palazzo dei Normanni paga ancora una pensione. Chi sono?