L’ex presidente della Corte costituzionale Giuseppe Tesauro si spinge anche oltre: “Oggi c’è chi si riempie la bocca dicendo che nel confronto con gli altri Paesi europei abbiamo troppi deputati. Ma il numero assoluto dei deputati e dei senatori non significa niente”, dichiara. “Conta il rapporto tra eletti e cittadini e in questo caso siamo al 23esimo posto in Europa. Con la riduzione saremmo ultimi”. L’intervista è comparsa sull’edizione napoletana del quotidiano guidato da Maurizio Molinari, anche lui schierato per il No. Nell’editoriale con cui ha annunciato la posizione di Repubblicail direttore ha parlato genericamente di un “indebolimento” del rapporto eletti-elettori. Più esplicita una tabella comparsa il 25 agosto sul Corriere della Sera, in cui l’ipotetico nuovo Parlamento italiano viene messo a confronto con quelli di Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. I membri vengono opportunamente divisi tra chi appartiene alla rispettiva Camera bassa e chi alla Camera alta, ma quando arriva il momento di calcolare il rapporto si prendono in considerazione solo i deputati (che solo all’estero corrispondono quasi sempre alla totalità degli eletti).