giovedì 22 giugno 2023

I promessi sposi? Meglio eliminarli dai programmi scolastici! - ProfessorX - G.Middei

 

Pochi giorni fa è uscito l’ennesimo articolo (stavolta su Repubblica) contro la letteratura italiana. Vi ricordate di Susanna Tamaro e della sua polemica contro Verga? E di Galimberti che disse che leggere I promessi sposi è nocivo per i giovani? Stavolta l’autore dell’articolo (un altro scrittore tra parentesi) ha tirato in ballo il femminismo per criticare Manzoni.

Secondo l’autore Lucia è un’eroina antiquata «che subisce e basta». Ma è anche «pericolosa» perché rappresenta un modello femminile troppo sottomesso. Vi confesso che la superficialità disarmante di queste parole a me fa spavento. Perché non è vero! Ecco, immaginatevi questo: c’è quest’uomo ricco, arrogante, un uomo che tutti temono e che nessuno osa contraddire. Nessuno ha il coraggio di dirgli di «no». E poi c’è questa ragazza semplice, di umili origini che rifiuta le avance dell’uomo potente, che dice «no!»

Ed è la forza d’animo di Lucia, la sua pazienza, la sua perseveranza, la sua volontà di non arrendersi «anche quando tutto è e pare perduto» che alla fine trionfano. Secondo voi è un messaggio pericoloso da dare ai giovani? Ma è comunque un libro ambientato in un’epoca diversa dalla nostra, obietteranno alcuni. E sapete una cosa? Hanno ragione! Perché sì nei Promessi sposi si parla di fede e di onore, vi sono concetti e idee che appartengono alla mentalità ottocentesca. Ed è assurdo pretendere che non sia così. Come è assurdo pretendere che i ragazzi si confrontino soltanto con ciò che è «familiare».

Vedete, gli antichi greci avevano una parolina curiosa per chiamare queste persone: «idiotes» (da cui deriva la parola idiota). L’idiotes era l’uomo che pensava soltanto al suo orticello. Non gli importa nulla di conoscere il mondo, di guardare oltre il palmo del proprio naso. Disprezza ciò che non conosce, teme ciò che non gli è famigliare. E la vera domanda è questa: vogliamo che i giovani conoscano il mondo, che sappiano dialogare e confrontarsi anche con chi non la pensa come loro, o che siano limitati, degli «idiotes» appunto?

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #letteratura #cultura #istruzione #scuola

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Certi illustri personaggi farebbero meglio a tacere, ma siamo in democrazia e abbiamo il dovere sacrosanto di concedere loro "il libero arbitrio" di dire ciò che pensano, anche se lo usano male. Ai giovani moderni, leggere Verga e Manzoni potrebbe solo aprire la mente e costringerli a "ragionare" verbo in disuso quasi totale al giorno d'oggi.
cetta