Prima e dopo la "cura".
Un aereo, un Atr 72, è finito fuori pista all’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino. L’aereo è sobbalzato due volte in terra, il carrello si è piegato rompendosi e l’aereo è finito sull’erba, con i passeggeri che urlavano convinti che si stessero schiantando: “Abbiamo pensato di morire”, hanno dichiarato una volta scesi a terra. Sul velivolo, decollato alle 19,15 da Pisa, c’erano 50 persone: quattro componenti dell’equipaggio e 46 passeggeri. Sedici i feriti. Due sono stati soccorsi dai sanitari in codice rosso, ma non sono in pericolo di vita. La persona più gravemente ferita ha riportato un trauma alla colonna vertebrale ed è stato trasportato in elicottero al policlinico Gemelli, un altro paziente è stato trasportato al San Camillo, mentre altri due, in codice giallo, al Sant’Eugenio e all’Aurelia Hospital. L’ipotesi più probabile, per il momento, è che il forte vento possa aver inciso sulla delicata fase di atterraggio. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause dell’incidente.
Il velivolo fa parte della flotta che la compagnia italiana ha subappaltato alla compagnia rumena Carpatair, sollevando diverse polemiche. In tutto, da maggio 2012, sono cinque gli incidenti che hanno coinvolto la compagnia rumena in Italia, di cui quattro negli ultimi due mesi. La Carpatair ha sede a Timisoara, dove ha il suo hub principale, e serve diverse destinazioni nazionali ed internazionali. Ha rapporti commerciali con più di una compagnia internazionale, come Malev, Lufthansa, Austrian Airlines e, appunto, Alitalia.
Nei primi giorni di gennaio, la Uil trasporti aveva espresso “forte preoccupazione per i livelli di sicurezza espressi dal vettore romeno Carpatair che opera, da alcuni mesi, voli in subappalto per conto di Alitalia”. Il segretario nazionale del sindacato Marco Veneziani aveva citato “l’ennesima emergenza, avvenuta sul volo AZ 1126 Ancona-Roma di venerdì 4 gennaio, ha visto l’Atr 72 di Carpatair effettuare una discesa di emergenza, a causa di una avaria alla pressurizzazione, e rientrare ad Ancona. Non si tratta del primo evento che ha coinvolto il vettore romeno dall’inizio della collaborazione con Alitalia”. Un altro episodio era avvenuto lunedì 7 gennaio: il volo AZ1666, in partenza alle 7 da Pisa in direzione di Roma-Fiumicino aveva dovuto rientrare a terra poco dopo il decollo per un guasto di bordo. Veneziani ha rincarato la dose in serata: “Siamo impressionati dal numero di avarie e problemi di questa compagnia tanto che io personalmente ho fatto una denuncia sia all’Enac sia all’agenzia nazionale del volo per verificarne la sicurezza. Poi non ne ho saputo più nulla”. “La compagnia lascia forti perplessità – continua Veneziani -, speriamo che il servizio venga sospeso immediatamente. Prima di lanciare allarmi però aspettiamo l’inchiesta”.
Il presidente dell’Avia, Antonio Divietri, ricorda come “da tempo, insieme ad Anpac ed Anpav” abbiano segnalato “l’anomalo addensamento di eventi operativi che vedono coinvolta la Carpatair mentre opera voli Alitalia”. “Ci auguriamo – ha aggiunto – che le indagini siano approfondite e facciano piena luce su eventuali responsabilità o omissioni da parte di tutti i soggetti coinvolti”.
Durissima la reazione dei sindacati di base: “A quanto pare la compagnia di bandiera Alitalia sembra molto più interessata a risparmiare sul costo del lavoro, nonostante le migliaia di lavoratori in cassa integrazione e mobilità, che a seguire come sono operati i propri voli”, ha dichiarato l’Usb. “La compagnia romena Carpatair – prosegue la nota del sindacato -, che opera alcune rotte in wet leasing per conto di Alitalia non è infatti nuova ad incidenti con i propri velivoli. Troviamo inoltre inconcepibile che all’acquisto del biglietto, i passeggeri non siano neanche informati di volare con velivoli ed equipaggi romeni”.
Nella mattinata di domenica il logo Alitalia, ben visibile nelle ore seguenti l’incidente sulla coda dell’aereo, è stato cancellato. Sull’aereo, che ora appare completamente bianco, sono rimaste la matricola YR-ATS e la bandierina della Romania.