martedì 2 febbraio 2016

Esami falsi, giro di vite: l'Ateneo di Palermo revoca le prime lauree. - Salvo Palazzolo

Esami falsi, giro di vite: l'Ateneo di Palermo revoca le prime lauree

All'esame degli uffici amministrativi dell'Ateneo sono una quarantina di lauree fondate su esami mai conseguiti, venti segnalate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Amelia Luise, altre individuate dall'Università dopo un'indagine interna.

Le carte dell'inchiesta della procura sugli esami fantasma sono arrivate all'università. E ora scattano i primi provvedimenti. Il Senato accademico ha già revocato una laurea in Economia. E altre tre stanno per essere cancellate. Perché alcune materie sarebbero state conseguite solo sulla carta, grazie al provvidenziale intervento dell'allora responsabile della segreteria della facoltà di Economia, Adriana Paola Cardella, che dopo l'indagine della squadra mobile è stata licenziata. Dice il rettore Fabrizio Micari: "Faremo pulizia, ma con molta attenzione". Ovvero, niente procedimenti sommari. La faccenda è parecchio delicata. Chi ha conseguito quelle lauree ha oggi un posto di lavoro, nel settore pubblico o nel privato.

L'annullamento, per alcuni esami superati illegalmente, ha effetti pesantissimi: la cancellazione dell'iscrizione a un ordine professionale, la perdita di un posto di lavoro. L'Università consente una via d'uscita per sanare l'illecito. Una nuova iscrizione in facoltà, per conseguire in maniera regolare le materie contestate. Una possibile via d'uscita per evitare il peggio. Ma il caso resta grave. All'esame degli uffici amministrativi dell'Ateneo sono una quarantina di lauree fondate su esami mai conseguiti, venti segnalate dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Amelia Luise, altre individuate dall'Università dopo un'indagine interna. Nel mirino non ci sono soltanto lauree in Economia, ma anche in Architettura e in Ingegneria. Perché fra il 2007 e il 2010 c'era un vero e proprio racket degli esami.


http://palermo.repubblica.it/hermes/inbox/2016/02/02/news/esami_falsi_giro_di_vite_l_ateneo_di_palermo_revoca_le_prime_lauree_rischiano_in_quaranta-132516999/


Università, Dario Tomasello copia per vincere la cattedra. 

Scoperto, ma il Miur lo conferma. 


test medicina 2015

Come racconta Stella sul "Corriere della Sera, il figlio del potente ex rettore peloritano aveva riportato nei suoi saggi brani identici a quelli del suo maestro per diventare ordinario. Nnostante le prove del plagio, la commissione ha deciso di non cambiare il verdetto.
Copiare per vincere un concorso? Niente scandali per il ministero dell’Istruzione. O almeno, è questo il messaggio lanciato dal Miur con la conferma di Dario Tomasello, figlio del potentissimo ex rettore dell’Università di Messina, come docente ordinario dell’Ateneo peloritano alla cattedra di Letteratura italiana contemporanea. Peccato che, come racconta Gian Antonio Stella sul Corriere della Serasi fosse “conquistato” la poltrona grazie a testi qua e là platealmente copiati di sana pianta dal proprio maestro, Giuseppe Amoroso, esperto della materia. Lo avevano scoperto. Eppure, dopo la sospensione temporanea e l’invio degli atti alla Procura e al ministero, la commissione ha deciso di far finta di nulla. Verdetto confermato, nonostante le prove del plagio.
I protagonisti della storia sono due. Di qua Dario Tomasello, dal 2006 «associato» di letteratura italiana contemporanea all’Università di Messina dove il padre Francesco era allora il potentissimo rettore, destinato a rimanere in carica tra mille polemiche fino al 2013. Di là Giuseppe Fontanelli, lui pure associato nello stesso Ateneo. Punti in comune: l’essere stati entrambi allievi di Giuseppe Amoroso, storico luminare della materia. Destini diversi: al concorsone del 2013 il giovane Tomasello passa, il più anziano Fontanelli no. «Possibile?», mastica amaro il bocciato. Non si dà pace. Finché, come racconterà alla rivista «centonove», viene «colto da una folgorazione, una chiaroveggenza del caso, uno strappo nel cielo di carta». In pratica, spiega oggi, «ho riconosciuto qua e là nei lavori del Tomasello non solo i pensieri ma le parole stesse di Amoroso e sono andato a controllare: c’erano pagine e pagine non ispirate ma riprese da questo o quel libro con il “copia incolla”. Senza virgolette e citazione dei testi originali». Un esempio? Primo testo: «La vitalità di osservatore accanito del ciclo della natura spinge Pascoli a cogliere il flusso di un divenire sempre diverso, una trama di suggestioni che si allacciano alla natura umana, facendosi, nell’istante in cui sono isolate, parafrasi della vita quotidiana ed eroica, brulicante di apparizioni, di tentazioni e allegorie…». Secondo testo: «La vitalità di osservatore accanito dell’esistenza spinge Quasimodo a cogliere il flusso di un divenire sempre diverso, una trama di suggestioni che si allacciano alla natura umana, facendosi, nell’istante in cui sono isolate, parafrasi della vita quotidiana ed eroica, brulicante di apparizioni, di tentazioni e allegorie…» Uguali. Virgola per virgola, tranne due parole (di qua «ciclo della natura», di là «esistenza») ma soprattutto il poeta di cui si parla. Nel primo caso Pascoli nel libro La realtà per il suo verso e altri studi su Pascoli prosatore di Tomasello, nel secondo Quasimodo nel lavoro di Amoroso nel libro collettivo Salvatore Quasimodo, la poesia nel mito e oltre a cura di Finzi. Cocciutamente deciso a smascherare il plagio, Fontanelli dice di avere per cinque mesi «letto tutto, confrontato tutto, scoperto tutto. O almeno quasi tutto». Messe insieme delle cartelle, mostra pagine e pagine a confronto. Saggio sul futurismo ( Bisogno furioso di liberare le parole ) di Tomasello: «Il chiuso di un laboratorio talora finisce per avere più brio della felicità plausibile e appagante dell’avventura in pieno sole». Saggio sulla narrativa italiana ( Forse un assedio ) di Amoroso: «Il chiuso di un laboratorio talora finisce per avere più brio della felicità plausibile e appagante dell’avventura in pieno sole». Ancora Tomasello: «Fra segmentazioni dialogiche, mimesi del parlato, spazi di pura narrazione, l’aggancio ai nodi del reale dispone frattanto i testi nella misura di una cronaca ricca e criticamente più centrata nel cardine dei fatti, nella mostra vitale del tempo». Amoroso: «Fra segmentazioni dialogiche, mimesi del parlato, spazi di pura narrazione, l’aggancio ai nodi del reale dispone frattanto le pagine sulla regola di una cronaca ricca e criticamente più centrata nel cardine dei fatti, nella mostra vitale del tempo». Ancora Tomasello in L’isola oscena : «L’inventario di questo universo appare un catalogo di sbigottimenti grazie alla posizione inconsueta delle tessere nel quadro, allo sbandato riflesso delle tinte, all’atmosfera di incantamento suggerita dalle angolature, dai coefficienti instabili dell’impianto, dal nervoso punto di vista». Amoroso in Raccontare l’assenza : «L’inventario di questo universo appare un catalogo di sbigottimenti grazie alla posizione inconsueta delle tessere nel quadro, allo sbandato riflesso delle tinte, all’atmosfera di incantamento suggerita dalle angolature, dai coefficienti instabili dell’impianto, dal nervoso punto di vista». E potremmo andare avanti… «Ho una produzione sterminata e, confesso, non mi ero proprio accorto del presunto “saccheggio”», disse dopo la denuncia Amoroso, «Ad aprirmi gli occhi è stato Fontanelli». Di più: «Non sono Proust, non pretendo che venissero riconosciuti la mia mano, il mio tratto. Questo mai. Non mi permetterei. Ma…». «Ho sempre agito con correttezza e professionalità», rispose Tomasello, minacciando sventagliate di querele, si legge sul quotidiano.
DARIO TOMASELLO, COPIA E VIENE CONFERMATO ORDINARIO
Era stato il nuovo rettore dell’Università di Messina, Pietro Navarra, a girare i documenti al Ministero e alla Procura di Milano dopo lo scandalo. Da pochi giorni è arrivata la risposta del Ministero, firmata del direttore generale del Miur Daniele Livon:
La frase che conta è questa: «Visionata la documentazione» la commissione (che lodava il vincitore anche per i «contributi originali») ritiene di «non dover modificare il giudizio di abilitazione già reso nei riguardi del prof. Tomasello».

L’UNIVERSO SENZA COMPLEANNO. - Corrado Ruscica

Spacetime

Secondo il modello del Big Bang, la struttura su larga dell’Universo si espande continuamente, e sempre più velocemente, e lo spazio appare mediamente uguale in ogni direzione. Inoltre, il modello del Big Bang assume che la fisica convenzionale, inclusa la teoria della gravità di Einstein, sia più o meno corretta. In base a questo modello, se si riavvolge indietro di 13,8 miliardi di anni la storia cosmica si arriva ad un “inizio” in cui l’Universo si trovava in uno stato fisico incredibilmente caldo e denso: stiamo parlando della singolarità gravitazionale. Il tempo inizia quando questa singolarità esplode nel Big Bang. Stephen Hawking ha dichiarato che è possibile “eliminare” dalle nostre teorie cosmologiche alcuni eventi “prima” del Big Bang in quanto non esiste alcun modo di misurarli. Tuttavia, la domanda su ciò che ha preceduto il Big Bang rimane ancora affascinante e per qualche scienziato non si può evitare dal punto di vista teorico.
Lo scorso anno, i fisici Saurya Das dell’University of Lethbridge in Alberta e Ahmed Ali della Benha University in Egitto pubblicarono un articolo in cui affermavano che l’Universo, a differenza del modello del Big Bang, non ha avuto un inizio (post). Essi ammettono che circa 13,8 miliardi di anni fa vi fu una immediata esplosione di energia ma negano l’esistenza di una singolarità iniziale. Secondo il modello del Big Bang, il nostro Universo ebbe origine da un punto infinitamente denso, per l’appunto da uno stato singolare. Tuttavia, una buona teoria fisica non dovrebbe contenere delle singolarità perciò gli scienziati hanno tentato di capire nel corso degli anni se effettivamente la meccanica quantistica fosse in grado di eliminarle. Nel modello proposto da Das e Ali si parte dal presupposto per cui la posizione e la velocità di qualsiasi cosa presente nel cosmo, secondo il principio di indeterminazione, è incerta, inclusa la singolarità stessa, che quindi non dovrebbe esistere con certezza. In più c’è il problema del tempo. La domanda è: il tempo ha avuto un inizio? Il modello del Big Bang afferma di sì mentre secondo il modello di Das e Ali l’età dell’Universo sarebbe infinita. Inoltre, il nostro Universo contiene circa il 70 percento di energia scura e circa il 25 percento di materia scura, le cui origini sono sconosciute. Il modello di Das e Ali tenta di affrontare questo problema ipotizzando che l’Universo sia permeato da una sorta di “fluido quantistico freddo” noto come condensato di Bose-Einstein, che può tener conto della materia ed energia scure. Ma in che modo? Questo fluido composto da gravitoni, cioè le ipotetiche particelle che dovrebbero mediare l’interazione gravitazionale, ha una massa e densità. I due scienziati postulano che tale densità possa spiegare in qualche modo la densità osservata della materia scura. Inoltre, il fluido, essendo un oggetto quantistico, esercita una forza quantistica minima che sarebbe assente nel caso in cui il cosmo fosse deterministico, così come ritenevano Newton e Einstein. Questa forza, che ha una pressione negativa, spiegherebbe così l’azione dell’energia scura e i calcoli eseguiti finora dai due ricercatori sono promettenti.
Che ne è della singolarità iniziale del Big Bang? Se l’Universo in cui viviamo ebbe origine circa 13,8 miliardi di anni fa da una singolarità gravitazionale, non esiste alcun modo di dire ciò che accadde prima, dato che le teorie fisiche non possono essere estese prima di questo evento: ciò vuol dire che lo spazio e il tempo cessano di avere un significato. Dunque, siamo di fronte ad un grosso problema. Secondo l’idea proposta da Das e Ali, si traccia all’indietro la storia cosmica utilizzando non la meccanica classica deterministica bensì la meccanica quantistica. In questo modo, man mano che l’Universo diventa sempre più piccolo e più denso, procedendo verso il passato, esso non si contrae in un punto a densità infinita ma continua a ritroso per sempre. In altre parole, la singolarità iniziale del Big Bang viene eliminata dalle incertezze quantistiche. Se poi le predizioni di questo nuovo modello saranno supportate dalle attuali e future osservazioni, si potrebbe proporre anche una teoria alternativa all’inflazione cosmica che presenta un certo numero di problemi nonostante spieghi in maniera brillante l’omogeneità, l’isotropia e la geometria spazialmente piatta del nostro Universo. L’Universo esisterà per sempre? Secondo i due scienziati la risposta è sì. Se la teoria è corretta e il fluido di Bose-Einstein rimarrà intatto, l’Universo dovrebbe continuare ad accelerare al punto che le galassie scompariranno dal rispettivo orizzonte diventando alla fine invisibili: si parla di un altro evento catastrofico noto come Big Rip. D’altra parte, però, se il fludio quantistico si frammenterà l’Universo potrebbe arrestare la sua accelerazione, rallentando sempre più al punto da ricollassare nuovamente in un piccolo volume di spazio. Das e Ali stanno studiando queste eventualità. C’è da dire che il loro modello si basa sulla meccanica quantistica standard e perciò è consistente con le sue varie interpretazioni. Una di loro è la cosiddetta “interpretazione a molti mondi che ipotizza l’esistenza di universi paralleli. Forse, questi ultimi potrebbero esistere davvero.

Spazio, l'Italia vola sulla Luna con il nano satellite ArgoMoon.



Il progetto italiano scelto dalla Nasa per la missione Orion Em-1


Torino (askanews) - Un selfie spaziale ad alta risoluzione immortalerà il sorvolo della Luna da parte della navetta americana Orion nel 2018 e il "fotografo" sarà ArgoMoon, un nano satellite Made in Italy creato dalla torinese Argotec, azienda specializzata nella ricerca e sviluppo di sistemi aerospaziali, oltre che nella produzione di cibo per gli astronauti e famosa per aver inventato la prima macchina da caffé espresso spaziale della storia.
Oltre a scattare foto storiche della missione, ArgoMoon dovrà anche testare sistemi innovativi di comunicazione.

David Avino, fondatore e numero 1 di Argotec.
"ArgoMoon è un satellite di piccole dimensioni - spiega - circa 30x20x10 cm ed è la prima volta che un satellite di queste dimensioni viene lanciato nel Deep space, quindi in orbita lunare e verrà lanciato dal nuovo Sls, lo space launch system della Nasa che porterà l'uomo sulla Luna, su un asteroide e magari anche su Marte in futuro".
La "Exploration mission 1" (Em-1) sarà il secondo volo di collaudo della capsula Orion, che porterà la navetta a orbitare attorno alla Luna prima di far ritorno sulla Terra. Orion rilascerà, come carico secondario, alcuni piccoli satelliti tra cui ArgoMoon, il cui progetto è coordinato dall'Agenzia spaziale italiana (Asi).
"L'Italia - ha aggiunto Avino - ha un ruolo chiave e molto importante perché ArgoMoon è stato selezionato dall'Asi, dall'Esa e soprattutto dalla Nasa come unico satellite europeo che volerà in questa missione".
I nano satelliti CubeSat sono di fatto i droni del futuro e l'azienda italiana sarà la prima a testarne uno nelle condizioni estreme dell'orbita lunare, a più di 380mila km dalla Terra.
L'impiego dei nano-satelliti è aumentato in modo considerevole negli ultimi anni, grazie ai costi contenuti dovuti alle dimensioni ridotte e all'utilizzo di alcuni componenti commerciali. La sfida degli ingegneri di Argotec, azienda in cui l'età media dei dipendenti è sotto i 30 anni, è proprio ricercare e confinare in un volume ridotto soluzioni tecnologiche italiane che dovranno essere altamente affidabili per le future missioni nello Spazio profondo.

http://www.askanews.it/servizi-pcm/video-innovazione-scientifica-e-tecnologica/spazio-l-italia-vola-sulla-luna-con-il-nano-satellite-argomoon_711724133.htm

Laboratorio del pane di 33 secoli fa: scoperto quasi intatto. - Gian Carlo Bulla



Risale a 1300 anni prima di Cristo l'ambiente rinvenuto dagli archeologi al lavoro nel nuraghe Arrubiu dove si notano le piastre di cottura, recipienti, macine, falcetti e resti di impasti non lievitati.

ORROLI. Nuova importante scoperta nel nuraghe Arrubiu. In una camera di una delle torri del nuraghe pentalobato, nel corso di ricerche condotte da Fulvia Lo Schiavo, già soprintendente dei beni archeologici della Sardegna e della Toscana, coadiuvata da Mauro Perra, curatore del museo la casa del nuraghe Arrubiu, è stato scoperto un laboratorio per la panificazione, risalente al tredicesimo secolo avanti Cristo.
E' fornito di piastre di cottura, recipienti per la preparazione del pane, decine di macine e macinelli in basalto, elementi di falcetto in ossidiana e numerosi frammenti di un preparato alimentare che è stato riconosciuto come pane non lievitato.
Tutti i dati dell’importante scoperta saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 24 aprile alle 11 nel teatro comunale di Orroli. Alla conferenza oltre a Fulvia Lo Schiavo e Mauro Perra interverranno Antonio Orgiana, sindaco del paese del Sarcidano, Nadia Canu della soprintendenza di Sassari e Nuoro e Philippe Marinval ,carpologo (studioso scientifico dei frutti delle piante ) del Cnrs francese.

Il tassista e il musulmano.



https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1685740915036140&set=gm.10153669745068880&type=3&theater

L'energia solare che raggiunge la terra è 5000 volte l'energia che utilizziamo.



Il ciclo gialla plasma solare sulla superficie del sole è molte volte le dimensioni della Terra. 1,3 milioni di Terre inseriscono nel Sole L'energia solare che raggiunge la Terra è di 5000 volte l'energia che usiamo a livello globale. Alcuni paesi hanno aumentato la loro capacità solare 5000-16000 volte in 22 anni.

L'energia solare può alimentare ☼☼ l'intero pianeta più volte attraverso finestre solari, pareti, tetti, strade, vernice auto, auto-aerei-navi-treni e accumulatore solare elettrico. 
Questo eliminerebbe arsenico, mercurio, zolfo e altre forme di inquinamento e aumentare l'aspettativa di vita da molti anni.

Qui di seguito sono alcune ragioni per l'acquisto la vostra prossima auto elettrica, installazione di pannelli solari e di supporto al 100% di energie rinnovabili in tutte le nazioni (via prezzo del carbonio, per esempio):

1. aiutare l'umanità a sopravvivere da CO2 assorbita porta ad acidificazione degli oceani che uccide il plancton. Plancton genera 50-80% di ossigeno che respiriamo, quindi senza ossigeno noi moriremo ► https://plus.google.com/+AlexP/posts/gwKRRDiX3nc.

2. aiutare l'umanità da livelli elevati di CO2 sono stati mostrati da compromettere le prestazioni del cervello di tutti i futuri esseri umani ► http://thinkprogress.org/climate/2015/10/26/3714853/carbon-dioxide-impair-brain. Oggi, in uffici con elevati livelli di CO2 (come avremo se non si interviene), le prestazioni del cervello delle persone diminuisce.

3. aiutare l'umanità, come si genera non è più scarico cancerogeno, altrimenti noto come smog, che uccide milioni di persone ogni anno ► http://goo.gl/jDj0hI e porta ad abbassare IQ ► http://goo.gl/alNQIk e autismo ► http://goo.gl/66nqwr. Inoltre, si noti che http://www.news.cornell.edu/stories/2007/08/pollution-causes-40-percent-deaths-worldwide-study-finds spiega che il 40% dei decessi a causa dell'inquinamento. Smog uccide miliardi prima del loro tempo normale. Carbone piante producono emissioni più umane di mercurio e arsenico in aria.

4. salvare vite umane in quanto si riduce attacchi di cuore causati dal rumore del traffico ► http://goo.gl/Fuhvn. Le auto elettriche sono molto più tranquillo.

5. salvare l'umanità dalle guerre per il petrolio che distruggono l'ambiente e uccidono innumerevoli civili. Iraq trilioni di guerra potevano essere alimentati tutti gli Stati Uniti con solare / eolico ► http://goo.gl/ZqN47.

6. non hai più a cambiare l'olio (perché non c'è l'olio di cambiare) o candele; non più controllo smog sia; le auto elettriche hanno il 60% in meno di parti, in modo che si andrà per le riparazioni molto meno. Motori a combustione sono rumorosi ed efficiente solo il 15%; motori elettrici sono efficienti 90%.

7. ridurre il calore e costi di AC, perché le auto elettriche producono 5 volte meno calore rispetto alle auto con motore a combustione per miglio, riducendo l'effetto isola di calore nelle città ► http://www.nature.com/srep/2015/150319/srep09213/pieno/srep09213.html

8. portare la fine di stazioni di servizio che avvelenare i pozzi d'acqua con MTBE o altri composti che portano a miliardi di dollari sprecati nel ripulire l'acqua di pozzo (esempio: 0400000000 $ insediamento ► http://goo.gl/eKasZD)

9. risparmiare denaro come si spendono 4-8 volte meno soldi per "carburante", a seconda quale area del globo ai prezzi attuali bassi del petrolio. Se si dispone di pannelli solari sufficienti, si ottiene carburante pulito gratis per tutta la vita, dal momento che si carica a casa e le utility si paga per l'energia si mette sulla griglia. Allo stesso modo, Tesla Motors offre la connessione solare ☼ carica per tutta la vita ► https://www.youtube.com/watch?v=wgk5-eB9oTY?

10. risparmiare denaro per scopi nobili, perché le auto elettriche sono più conveniente che molte auto di petrolio dopo gli sconti federali e statali: in Colorado, è possibile acquistare una Nissan Leaf per soli 15, 000, mentre nella maggior parte degli altri stati per 18-21, 000. Una Smart EV costa solo $ 12, 000 in Colorado, vedere http://smartusa.com. Mitsubishi i-MiEV è soltanto $ 13, 000 in California e $ 10, 000 in Colorado ► http://www.evworld.com/news.cfm?rssid=31881.

11. Risparmiare dal momento che è più conveniente acquistare i pannelli solari sopra 5-12 anni che per pagare la bolletta elettrica senza pannelli - in modo da risparmiare denaro e risorse ambientali - basta scegliere l'offerta migliore, hanno ottenuto 12 crediti all'anno per 2-3% tasso di interesse - più dopo 12 anni si ottiene energia elettrica gratuita per i prossimi 30 anni o più a lungo se i pannelli ultimi 50 anni.

Batterie per auto.
12. elettrici e pannelli solari sono molto più verde rispetto alle alternative. Riciclaggio delle batterie per batterie auto di petrolio al piombo di oggi sta accadendo a un tasso del 97% a livello globale. Sarà ancora meglio per le batterie al litio per auto molto più sicuro. Batterie agli ioni di litio sono classificati dal governo federale come rifiuti non pericolosi. Batterie agli ioni di litio sono fatti di carbonato tossico litio (utilizzato in ovenware), ossido di cobalto non tossico (in ceramica a vernice), grafite non tossico (in matite), e un polimero (plastica) membrana. I componenti più tossici sono l'ossido di elettrolita e litio cobalto, nessuno dei quali sono persistenti nell'ambiente e entrambi sono sempre più sostituiti da composti più sicuri. Wang Chuan-Fu, CEO di BYD, ha dimostrato la sicurezza di elettrolita nelle loro batterie agli ioni di litio da bere. Zero Motorcycles fondatore Neal Saiki ha detto che le batterie agli ioni di litio che usano sono sicuri da mangiare.

Solare è il modo migliore di carbone, petrolio o gas naturale che vomitare 100-1000 volte più agenti cancerogeni per l'ambiente per unità di energia prodotta, oltre che di gran lunga più CO2. Quanto dura un impianto a pannelli solari devono operare per recuperare l'energia utilizzata per la fabbricazione del pannello? Ammortamento energetico per i pannelli sul tetto è di 1-4 anni, a seconda del tipo. Ipotizzando una durata di 30 anni per un pannello, il che significa che la maggior parte dell'energia prodotta sarà esente da inquinamento di qualsiasi tipo ► http://www.nrel.gov/docs/fy04osti/35489.pdf.

13. risparmiare tempo, così i soldi, dal momento che si è permesso di utilizzare le corsie car pooling per evitare il traffico se si guida un auto elettrica, in molti paesi, anche se c'è solo 1 persona in macchina.

14. Il gas naturale e del carbone può essere sostituito con il solare-eolico immediatamente :) come una priorità di salute pubblica, soprattutto perché sono meno costosi in molte aree rispetto ai combustibili fossili e storage elimina la necessità di sole-vento 24-7 ► http://www.youtube.com/watch?v=PjNKz8qXRmk. Nelle zone peggiori della Cina, lo smog rende la gente vive solo 4 decenni ► http://www.youtube.com/watch?v=-1DNjJd2YfA. Centrali a carbone portare a difetti di nascita in Cina, vedere la 2 minuti di video ► http://www.youtube.com/watch?v=1wImJC6xEoU. In tutte le nazioni, tra cui USA, persone vicino centrali a carbone, spesso muoiono di cancro a 45 o giù di lì, vedono il 10 min di video ► http://www.youtube.com/watch?v=KZWAQ_3yoj8. Inquinamento del carbone porta al cancro, asma, autismo (mercurio), ecc Il carbone pulito non esiste ► http://www.youtube.com/watch?v=_l0iqdfFyC0.

15. Germania ha aumentato la sua capacità solare 16000 volte tra il 1990 e il 2012 ► https://plus.google.com/110265788529286523789/posts/2K5Ln8zyrqH. È possibile. Nel 2014, la Danimarca ha generato il 39% di energia elettrica dal vento ► https://plus.google.com/110265788529286523789/posts/1FraSFPpWBv. Per confronto, delle fonti rinnovabili percentuale corrente negli Stati Uniti è del 17%, l'India e la Cina il 15%, Germania 31%, il Paraguay e la Norvegia e Lesotho e Bhutan 100% (idro), di tutta l'Africa il 32% (idro), Giappone 11%, Russia 15% (idro), il Messico del 26%, l'Indonesia e Regno Unito il 19%, in Canada il 60% (idro), Portogallo il 60% (idro + vento), Brasile 90% (idroelettrica), Islanda 100% (idro + geotermica), Ghana 75 % (idroelettrica), la Spagna il 45% (vento solare-idro), Nuova Zelanda 80% (idro + geoth + vento).

(Traduzione di google)

https://plus.google.com/u/0/+AlexP/posts/5tKwXCaaAE8?pid=6246492249127990994&oid=110265788529286523789

Truffe degli statali tra sanità e appalti In 10 mesi un buco da 4 miliardi. - Fiorenza Sarzanini



Appalti truccati, assenteismo e consulenze inutili: i dipendenti pubblici infedeli finiscono nel dossier della Guardia di Finanza per il 2015.

Ormai si sfiorano i quattro miliardi di euro, cifra record di «buco» nei conti dello Stato. È la voragine creata dall’attività illecita di circa 7.000 dipendenti pubblici infedeli. Funzionari corrotti oppure impiegati che non hanno rispettato la legge nello svolgimento delle proprie mansioni e dunque hanno compiuto illeciti che vanno dalle omissioni agli abusi. Ci sono le truffe nel settore sanitario, i mancati controlli nell’erogazione di pensioni, indennità ed esenzioni, le procedure truccate per la concessione degli appalti. Ci sono gli appalti gonfiati e i medici assenteisti, le consulenze inutili e i doppi incarichi tra i casi più eclatanti scoperti dagli investigatori della Guardia di finanza. Sono gli ultimi dati relativi alle verifiche compiute nel 2015 a raccontare l’Italia dell’illegalità e degli sprechi che provoca danni alla collettività. Mostrando un andamento che inquieta: in soli quattro mesi, da giugno a ottobre dello scorso anno, la cifra contestata è salita di oltre 500 milioni di euro. Vuol dire oltre 100 milioni ogni trenta giorni a dimostrazione che molto ancora c’è da fare — soprattutto negli uffici pubblici più periferici — per stroncare il malaffare. Basti pensare che sono ben 3.590 le persone denunciate per aver compiuto reati nel settore delle gare pubbliche.
La sanità «assente»
A Modena è stato denunciato un medico che — pur risultando in servizio — rimaneva in ospedale appena un paio d’ore. Da almeno cinque anni «la regolare presenza veniva garantita solo una volta a settimana» e per cercare di giustificarsi «ha portato i tabulati del marcatempo di un’altra struttura ospedaliera dove svolgeva attività libero professionale intramoenia». Gli sono già stati sequestrati 40 mila euro, ma i controlli sono tuttora in corso. A Imperia i dottori del dipartimento di Medicina legale «certificavano la morte delle persone pur non avendo effettuato alcuna analisi perché erano altrove». Sono decine i documenti falsi trovati nel corso delle perquisizioni.
I farmaci inutili.
La truffa scoperta a Milano nel giugno scorso era ben più articolata e ha provocato un danno immenso. In una struttura sanitaria convenzionata con il servizio nazionale «sono stati eseguiti oltre 4.000 interventi chirurgici in violazione delle norme di accreditamento relative alla presenza minima di operatori e anestetisti, nonché di impiego di medici specializzandi». L’azienda ha comunque «autocertificato il mantenimento dei requisiti richiesti per l’accesso al rimborso della prestazione sanitaria offerta, ottenendo indebiti rimborsi per oltre 28 milioni di euro». A Brindisi si è scoperto che la prescrizione di 15.541 farmaci per l’ipertensione era stata compiuta in maniera illecita. Sono 482 i medici denunciati per un danno alla Asl pari a 194 milioni di euro.
Falsi moduli per l’Inps
Quello dei benefit percepiti grazie a certificazioni false è ormai un vero e proprio affare che coinvolge migliaia di persone in grado di contare sui dipendenti pubblici amici o parenti. A Potenza si è scoperto che molti anziani prendevano l’assegno sociale previsto per i residenti, pur avendo deciso di trasferirsi all’estero, grazie agli impiegati che avevano contraffatto i documenti. Soldi rubati: 259 milioni di euro. Addirittura 500 milioni di euro sono stati sottratti alle casse dell’Inps a Viterbo dove venivano «modificati i moduli per il riscatto della laurea o la ricongiunzione di periodi contributivi per ottenere indebitamente un notevole “sconto” sull’effettiva somma da versare all’Istituto previdenziale, per il riconoscimento di ulteriori periodi contributivi utili ai fini pensionistici».

I doppi guadagni.
A Potenza un dipendente del Comune svolgeva attività privata negli orari in cui avrebbe dovuto essere in servizio. Faceva il geometra. Compensi rubati: 70 mila euro. A Milano un dirigente della Regione truccava gli appalti e in cambio riceveva favori personali. L’ultimo, la ristrutturazione da favola del suo appartamento. Valore accertato: 150 mila euro.


CIMITERO NAZIONALE DI SCORIE NUCLEARI IN VENETO? - Gianni Lannes



Nonostante il popolo italiano si sia pronunciato per ben due volte con i referendum (1987 e 2011), contro l'energia atomica, ben cinque centrali nucleari non sono state ancora bonificate, e così le officine ed i laboratori di fabbricazione del combustibile atomico, senza contare gli arsenali atomici degli Stati Uniti d'America nel belpaese. Inoltre, ogni anno, in media vengono sfornate ben 550 metri cubi di scorie radioattive dalle produzioni industriali e sanitarie. Secondo l'agenzia Askanews, con molta probabilità il deposito unico dei rifiuti radioattivi sorgerà nel Nord Italia. A svelare la possibile ubicazione è stato alcuni giorni fa, durante un convegno, il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari.

«A breve - ha dichiarato il sottosegretario - il Governo rivelerà l'esatta localizzazione del deposito unico nazionale. Posso dire che al Nord alcune località più di altre si stanno attrezzando per accoglierlo. Al di là della sindrome nimby, non dimentichiamo che il deposito nazionale è una grande opportunità di sviluppo che comporta anche vantaggi economici per la località che lo ospiterà». Perché la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) non è stata ancora resa di dominio pubblico, ma addirittura sottoposta a segreto di Stato in violazione della Convenzione europea di Aarhus, ratificata dalla legge italiana numero 108 del 2001?

«La parole del sottosegretario allo sviluppo economico Simona Vicari, raccolte a margine dell'Italian Energy Summit, sono fuori luogo. Invece di far uscire indiscrezioni, il Governo dovrebbe rispettare la legge, che prevede tempi certi per rilasciare la carta con l'indicazione dei siti candidati ad ospitare il deposito unico per i rifiuti nucleari, per avviare una opportuna discussione con le comunita' locali e le amministrazioni interessate. Tempi, questi, ampiamenti scaduti» dichiara il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, detta 'Ecomafie', Alessandro Bratti. «Rimane poi un fantasma l'Ispettorato per il nucleare- Isin, la cui nomina del direttore e' ferma da mesi, con il nome del candidato ritenuto da tanti inidoneo, rimasto nel limbo, in attesa di chissa' quale evento. Cio' detto, la dichiarazione del sottosegretario Vicari potrebbe far immaginare una trattativa sotterranea su ipotetici siti nel Nord Italia, con una procedura perlomeno curiosa», conclude Bratti.

Sono per caso in corso trattative sotterranee con i politicanti della regione Veneto, e con Palazzo Balbi in particolare, dopo l'impugnazione governativa dei referendum su autonomia e indipendenza? E’ stato scelto l’ex mitico nordest, forse perché la gente del luogo è ritenuta pacifica e remissiva, a differenza di quella del Mezzogiorno d'Italia (nel 2003 Scanzano Ionico docet)? Forse perché in questo territorio di frontiera, esistono già depositi nucleari dismessi dalle autorità militari di Washington, come nel caso documentato di “site Pluto” a Vicenza e altrove? Il primo ministro pro tempore Matteo Renzi, è in grado di smentire con dati di fatto questa solida indiscrezione? 

In Italia, sul nucleare è stata bruciata una quantità impressionante di denaro pubblico, ma nessun risultato operativo è stato ancora raggiunto. E', in particolare, fallimentare la ricerca di un deposito per lo scorie nucleari ad alta radioattività. Anche perché nuovi problemi continuano ad accumularsi. Circa sei mesi fa doveva essere presentata la mappa dei possibili luoghi dove sistemare le scorie nucleari. Era un impegno solenne del governo Renzi. Poi sono cominciati rinvii incomprensibili e, tuttora, sei mesi dopo, non si sa niente al riguardo, a parte la recentissima esternazione della Vicari. Si conoscono solo i criteri utilizzati per individuare il sito adatto o meglio per escludere luoghi ove sarebbe pericoloso sistemare sostanze tanto dannose alla salute.
Il 2 gennaio 2015, la SOGIN ha consegnato a ISPRA la proposta di Carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito. Il 13 marzo, ISPRA ha presentato la sua relazione ai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente. Il 16 aprile i due ministeri hanno rimandato il rapporto a SOGIN e ISPRA chiedendo approfondimenti tecnici, mai specificati. Anzi tenuti rigorosamente segreti, alla faccia della tanta conclamata trasparenza renziana.
Quello che dice la Vicari fa immaginare che in questi giorni il dossier sul deposito radioattivo stia completando l'ultima tappa a Palazzo Chigi. Non ci sarà quindi la gara fra tanti comuni per aggiudicarsi il deposito, come aveva preconizzato un altro sottosegretario qualche mese fa. La decisione sarebbe già stata presa, il che spiegherebbe gli incomprensibili rinvii: trattative riservate con Comuni e Regioni. Era previsto e considerato necessario anche un dibattito aperto a tutti.  Ma in che termini dibattere, considerata la dichiarazione della Vicari?

Peraltro il costo della gestione fallimentare della stagione nucleare italiana è decisamente elevato. Nella bolletta elettrica per le scorie paghiamo da decenni una cifra attorno ai 250 milioni di euro annui. E per il cosiddetto decommissioning i costi complessivi si aggirano attualmente sull'ordine della decina di miliardi, ma sono destinati a lievitare ancora senza alcun risultato positivo.  

«Non c'è chiarezza su cosa realmente si intenda fare e per questo si corre il serio rischio che le popolazioni facciano saltare il banco - afferma il senatore Cinque Stelle, Gianni Girotto - Sono troppi i punti oscuri. La normativa prevede la definizione di un programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi con la partecipazione del pubblico; prevede la creazione dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare, un ente con funzioni di controllo e di vigilanza delle attività nucleari; prevede l'adeguamento della classificazione dei rifiuti radioattivi alle normative internazionali. Ma su nessuna di queste questioni è stata ancora data una risposta soddisfacente».

Comunque solide contestazioni potrebbero essere rivolte al piano che prevede la realizzazione di un deposito nazionale per i rifiuti a bassa e media attività (restano pericolosi per almeno 300 anni), che però dovrebbe ospitare «in modo temporaneo» anche i rifiuti ad alta attività (pericolosi per centinaia di migliaia di anni). Le scorie a bassa e media attività vanno custodite in un deposito di superficie, le altre in un deposito geologico di profondità (che al momento nessuna nazione è riuscito a completare), capace di garantire per migliaia di generazioni la sicurezza e la trasmissione dell'informazione sul rischio.

Di fronte a queste preoccupazioni,  la Vicari elenca i presunti vantaggi che derivano dalla creazione del deposito nazionale: investimenti per miliardi di euro, realizzazione di un parco tecnologico, alcune centinaia di posti di lavoro. Insomma, la solita aria fritta. In ogni caso, se tutto è così semplice e chiaro perché tanti rinvii e tanti misteri? In tutto, secondo le stime ufficiali, dovranno trovare posto circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività (per il 60% prodotti dalle attività di smantellamento degli impianti nucleari e per il 40% dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca) e circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività (anche con circa 1.000 metri cubi di combustibile ritrattato di ritorno da Francia e Gran Bretagna).

Infine, esistono già in Italia, da nord a sud, una dozzina di depositi nucleari definitivi gestiti dalla Sogin, per non dire di tutti quelli privati e di quelli controllati direttamente dalle ecomafie, spesso per conto dello Stato tricolore. Dulcis in fundo, la centrale nucleare militare segreta in Toscana, controllata dal ministero della difesa. Allora, come si fa ancora a blaterare di deposito unico? All’orizzonte non si profila alcuna sicurezza, ma soltanto un gigantesco affare per i soliti noti padroni del vapore.



TRA PUGLIA,CAMPANIA E BASILICATA SARA' REALIZZATO IL CIMITERO ITALIANO DI RIFIUTI RADIOATTIVI 


Il cimitero italiano di rifiuti radioattivi sarà realizzato ai confini di Puglia, Campania e Basilicata. Ovviamente, a tutt'oggi all'insaputa delle popolaizoni meridionali. Infatti, la carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), già vidimata da Ispra e Sogin, doveva essere resa di dominio pubblico già da tempo, ma il governo Renzi ne ha vietato la pubblicazione, viololando la convenzione europea di Aarhus, ratificata dalla legge italiana 108 dell'anno 2001. In merito, il 16 ottobre 2015 ho inviato una e-mail al presidente della regione Puglia Michele Emiliano. Dopo tre mesi e mezzo ancora non risponde. Perché? L'ineletto Matteo Renzi è in grado di smentire questi fatti con prove alla mano? Gianni Lannes