lunedì 12 luglio 2021

Ma mi faccia il piacere. - Marco Travaglio

 

Minaccia o promessa? “’O la votate così o si va tutti a casa’. Draghi costringe alla resa i 5S” (Riformista, 9.7). “La telefonata del premier a Grillo. Draghi minacciò: mi dimetto” (Stampa, 10.7). Abbiamo rischiato grosso, eh?

Cos’è il genio?/1. “Amnistia: solo così si può chiudere la vergogna di Capua Vetere” (Piero Sansonetti, Riformista, 6.7). Giusto, così la fanno franca pure i picchiatori.

Cos’è il genio?/2. “Ci vediamo alle 12 per una diretta Facebook… La politica non è Instagram: al Senato servono i voti, non i like” (Matteo Renzi, leader Iv, Twitter, 5.7). La politica è Facebook e Twitter, ma non Instagram perchè certe facce è meglio non vederle.

Cos’è il genio?/3. “Gkn, la vergogna dei licenziati via mail. Letta: ‘Se è così rivediamo la norma’” (Stampa, 11.7). Ricapitolando: il Pd, col suo ministro del Lavoro Orlando, vuole prorogare il blocco dei licenziamenti, poi Confindustria ordina di non farlo, Draghi si mette sull’attenti, Orlando e il Pd si calano le brache, i sindacati pure, le aziende iniziano a licenziare e Letta dice che “se è così rivediamo la norma”. Ma va’ a ciapa’ i ratt.

Papi e mamma. “Berlusconi ha un tratto profondo di umanità, è stato il politico più vicino per l’arresto di mia mamma” (Renzi, Giornale). Mette lui una parola buona per i servizi sociali a Cesano Boscone.

Inquinamento acustico. “Ultima seduta di registrazione dell’audiolibro. Ne vedremo (e sentiremo) delle belle. Avevo proprio bisogno di raccontare la verità su ciò che è accaduto in questi anni” (Renzi, Twitter, 9.7). Beati i non udenti.

La lunga attesa. “Letta: questa riforma della giustizia era attesa da 30 anni” (Stampa, 10.7). E dire che bastava lasciarla fare 20 anni fa a Berlusconi.

Normalità. “Ora processi più normali” (Giovanni Maria Flick, Stampa, 70.7). Morti.

Ma anche. “Md: ‘Bene il nuovo processo penale. Ma serve anche un’amnistia’” (manifesto, 10.7). Ma serve anche abolire proprio i tribunali.

L’ideona. “Costruire nuove carceri: altro che tabù, è la solita risposta fallimentare…” (Dubbio, 8.7). Facciamo così: le carceri costruiamole vecchie.

Orsoline. “Non sembro una che ha studiato dalle orsoline con Marco Travaglio” (Alba Parietti, Corriere della sera, 4.7). Per il semplice motivo che non hai mai studiato dalle orsoline con Marco Travaglio.

Il guaio. “Firmo i referendum, è dal ‘92 che i pm condizionano la politica. Il guaio non è Salvini, ma certa magistratura coperta dalla sinistra” (Sergio Staino, Giornale, 7.7). Ma la legge Bacchelli l’hanno abolita?

Sofritto. “Davigo, Bonafede, Travaglio, il Dap sono dediti alla dimostrazione che nelle carceri italiane non esiste alcun sovraffollamento” (Adriano Sofri, Foglio, 5.7). Veramente abbiamo sempre sostenuto il contrario, proponendo per questo la costruzione di nuove carceri. Però, se dovesse tornare dentro lui a scontare finalmente il resto della sua pena, potremmo fare un’eccezione.

Pisalecca. “Ecco cosa pensa Giuliano Pisapia ed ecco perchè non si fa abuso di retorica, o come scrive qualche scemo, di ‘lecca lecca’, quando si ripete che la riforma della giustizia è un altro bellissimo regalo di (questo) governo: ‘È la prova che anche in Italia si può avere una giustizia celere’” (Carmelo Caruso, Foglio, 10.7). Basta scrivere che i processi devono durare 2 anni e dureranno tutti 2 anni. A pensarci prima, si poteva scrivere 2 giorni.

I più bei nomi. “Il fatto che non ci siano più Arcuri, Bonafede, Costa, Boccia, Provenzano e che al loro posto ci siano persone più capaci come Figliuolo, Cartabia, Cingolani, Gelmini, Carfagna mi sembra una svolta positiva” (Renzi, Giornale, 2.7). E le meravigliose Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, dove le mettiamo?

Foa Gras. “Cambiare la Rai è impossibile. La politica interviene tutti i giorni” (Marcello Foa, presidente della Rai in quota Lega, Verità, 11.7). E a lui l’ha portato la cicogna.

Da Roma a Bergamo. “Quella di Roberto Gualtieri è l’unica proposta politica che oggi si presenta alla città cercando di rappresentare e fare la sintesi di tante idee ed esperienze diverse” (Luca Bergamo, ex vicesindaco della giunta Raggi, Fanpage, 7.7). “Bergamo tifa Gualtieri” (Repubblica, 8.7). “Bergamo ora collabora con Gualtieri” (Corriere della sera, 9.7). È una bella soddisfazione lavorare con chi definisce la giunta di cui fino a sei mesi fa eri il numero 2 “un disastro come Alemanno”.

Il titolo della settimana/1. “Dall’uno vale uno al si salvi chi può” (Roberto Formigoni, pregiudicato per corruzione, Libero, 11.7). All’uno ruba più di tutti.

Il titolo della settimana/2. “Shock per la giustizia. Perchè anch’io firmo” (Augusto Minzolini, Giornale, 5.7). Perchè ti hanno condannato per peculato?

Il titolo della settimana/3. “I paladini dell’amore libero minacciano di morte Renzi” (Libero, 6.7). “Draghi arresta Bonafede e Travaglio” (Libero, 9.7). Non so voi, ma io non riesco a smettere di leggere questi due titoli.

ILFQ

Covid, 4 regioni verso la zona gialla: Sicilia, Campania, Marche e Abruzzo. - Nicoletta Cottone













La variante Delta corre in tutta Europa, in Italia diventerà presto prevalente. Le regioni chiedono la modifica dei parametri.

La variante Delta corre in tutta Europa e anche in Italia i contagi risalgono. Nel Paese l’impatto della variante Delta ha quasi raggiunto il 30% e viaggia verso il 70% che secondo le simulazioni dovrebbe essere raggiunto nel mese di agosto. Con gli attuali, contestati, parametri in vigore già quattro regioni viaggiano verso la zona gialla: Abruzzo, Campania, Marche e Sicilia. Attualmente fra i parametri sotto la lente del ministero della Salute e del Cts c’è l’incidenza del nuovo coronavirus ogni 100mila abitanti: se superano i 50 casi si passa in zona gialla. Scatta l’allarme con un combinato di contagi (Rt), superamento del 40% del tasso di occupazione delle aree mediche e del 30% quello delle terapie intensive.

Sileri: «Al momento non c’è necessità di ritorno in zona gialla».

Getta acqua sul fuoco il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ospite di “24 Mattina” su Radio24. «Al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune regioni in zona gialla. A oggi non c’è questo rischio, ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane», ha detto il sottosegretario. «Abbiamo numeri bassi e non vedo al momento neanche il ritorno di restrizioni».

La variante Delta diventerà prevalente.

«É bellissimo vedere le piazza piene, però è chiaro che un numero crescente di contagi si osserverà come si è osservato in altri Paesi europei», ha detto Sileri ospite di ’24 Mattina’ su Radio24. «Io credo che la variante Delta diventerà prevalente e accadrà, purtroppo, molto prima. Temo per fine mese 3-4 volte i contagi che si sono oggi».

Le pressioni per la modifica dei parametri.

Sono già iniziate le discussioni fra regioni e governo e all’interno della maggioranza. Molti fanno pressione per una revisione dei parametri visto che i numeri dei ricoveri e delle terapie intensive sono bassi. La richiesta è di cambiare il peso dei parametri, dando un maggiore importanza ai ricoveri rispetto ai casi positivi. I governatori sostengono che, con l’avanzare della campagna vaccinale, i parametri dovrebbero essere modificati. Perchè è vero che i contagi avanzano, ma reparti medici e terapie intensive sono bassi. Per ora il ministro della Salute Roberto Speranza non è sulla stessa linea d’onda delle regioni. Per lui è ancora troppo alto il numero degli italiani non immunizzati. I nuovi casi positivi si registrano soprattutto fra i non vaccinati, mentre per chi è vaccinato e si contagia le conseguenze più frammatiche sono prossime allo zero.

La preoccupazione di Federalberghi.

C’è preoccupazione fra gli albergatori che stanno assistendo a una ripartenza del turismo. «L’eventualità del passaggio di alcune regioni in zona gialla non la prendiamo neanche in considerazione e diciamo chiaramente che anche solo il possibile effetto annuncio rischia di creare una pioggia di disdette. É quello che vogliamo?», ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, al ’Giorno-Resto del Carlino-La Nazione’. «I dati di occupazione dei letti nei reparti covid resta bassissimo, per fortuna, e il generale Figliuolo sta facendo bene il suo lavoro e le vaccinazioni proseguono a un passo buono. Se cominciamo a mettere paura alle persone la gente non prenoterà più - aggiunge - se la situazione precipitasse davvero, cosa che nessuno si augura, si prenderanno dei provvedimenti ma dire ora che forse ad agosto qualche regione sarà gialla o arancione è masochismo. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta».

IlSole24Ore