Caro Salvini, e il "caro" ovviamente è ironico, ho sempre pensato che politicamente valessi meno di un carciofo morto, e come tale ti ho sempre trattato. Ancor più dopo la figuraccia che hai fatto ad agosto. Hai la spina dorsale politica di una sogliola, e quando voglio ridere ripenso con compagna e amici a quante ne hai prese da me a settembre su RaiTre. Parevi Ernie Terrell con con Muhammad Ali, ma peggio. Solo in Italia uno come te potrebbe sembrare credibile, o addirittura votabile, da milioni di italiani.
In questi giorni sono stato in ferie. Fuori dal mondo. Oggi ho letto quello che mi sono perso: niente. Ti hanno contestato spesso e ogni volta hai reagito da par tuo, cioè da ganassa puerile. Al solito. Ora però scopro questa nuova frontiera del salvinismo: il dileggio del dislessico. Una roba che, se solo facessi finta di riconoscerti un ancor vago anelito alla morale, dovrebbe farti vergognare. Ma tu neanche ti poni il problema. Hai postato un video, tagliuzzandolo e reinterpretandolo, per esporre al pubblico ludibrio un ragazzo dislessico. Un'altra vittima da dare in pasto alla Bestia e a quella mandria di ultrà allergici a libri e neuroni. Dici di amare Fabrizio De André, e la cosa grave è che sei serio. Ricorderai (forse) cosa Fabrizio cantò 47 anni fa: "Certo bisogna farne di strada/ da una ginnastica d'obbedienza/ fino ad un gesto molto più umano/ che ti dia il senso della violenza". Tu, come sempre, hai capovolto il senso: ne hai fatta di strada, sì, ma solo per sublimare una ginnastica di obbedienza che ti permettesse di sdoganare appieno la più vomitevole forma di violenza verbale. Ora te la prendi pure con un ragazzo dislessico: fai davvero più schifo che spavento (cit Gaber), come ho sempre detto e scritto. Il tuo gesto è osceno, la tua aggressione è oscena. E il tuo far finta di nulla è un'aggravante. Ti comporti da re del mondo, quando sembri la versione caricaturale di un Farinacci che ha sostituito all'olio di ricino la Nutella. Politicamente, assieme a quell'altro Matteo orfano come te di Craxi e prescrizione, sei il grado zero della decenza. E vinci anche per questo: perché incarni al meglio la decadenza.
Vada il mio piccolissimo abbraccio a Sergio Echamanov, il ragazzo da te oltraggiato, cui consiglio di querelarti seduta stante. E vada tutto sommato il mio abbraccio anche a te: a giudicare da quel che ti sei ridotto a fare, sei messo proprio male. E la misericordia, poiché gratis, tutto sommato non si nega a nessuno. Neanche a un cazzaro livido che mena pugni a caso sul ring e ha l'unico talento di incarnare al meglio - per parafrasare Montanelli - il peggio degli italiani.
In questi giorni sono stato in ferie. Fuori dal mondo. Oggi ho letto quello che mi sono perso: niente. Ti hanno contestato spesso e ogni volta hai reagito da par tuo, cioè da ganassa puerile. Al solito. Ora però scopro questa nuova frontiera del salvinismo: il dileggio del dislessico. Una roba che, se solo facessi finta di riconoscerti un ancor vago anelito alla morale, dovrebbe farti vergognare. Ma tu neanche ti poni il problema. Hai postato un video, tagliuzzandolo e reinterpretandolo, per esporre al pubblico ludibrio un ragazzo dislessico. Un'altra vittima da dare in pasto alla Bestia e a quella mandria di ultrà allergici a libri e neuroni. Dici di amare Fabrizio De André, e la cosa grave è che sei serio. Ricorderai (forse) cosa Fabrizio cantò 47 anni fa: "Certo bisogna farne di strada/ da una ginnastica d'obbedienza/ fino ad un gesto molto più umano/ che ti dia il senso della violenza". Tu, come sempre, hai capovolto il senso: ne hai fatta di strada, sì, ma solo per sublimare una ginnastica di obbedienza che ti permettesse di sdoganare appieno la più vomitevole forma di violenza verbale. Ora te la prendi pure con un ragazzo dislessico: fai davvero più schifo che spavento (cit Gaber), come ho sempre detto e scritto. Il tuo gesto è osceno, la tua aggressione è oscena. E il tuo far finta di nulla è un'aggravante. Ti comporti da re del mondo, quando sembri la versione caricaturale di un Farinacci che ha sostituito all'olio di ricino la Nutella. Politicamente, assieme a quell'altro Matteo orfano come te di Craxi e prescrizione, sei il grado zero della decenza. E vinci anche per questo: perché incarni al meglio la decadenza.
Vada il mio piccolissimo abbraccio a Sergio Echamanov, il ragazzo da te oltraggiato, cui consiglio di querelarti seduta stante. E vada tutto sommato il mio abbraccio anche a te: a giudicare da quel che ti sei ridotto a fare, sei messo proprio male. E la misericordia, poiché gratis, tutto sommato non si nega a nessuno. Neanche a un cazzaro livido che mena pugni a caso sul ring e ha l'unico talento di incarnare al meglio - per parafrasare Montanelli - il peggio degli italiani.
Ti sia lieve il tuo monumentale analfabetismo morale.