sabato 3 settembre 2011

Default Italia, 70 Giorni al Fallimento: Al Capestro gli Evasori. - di Dellefragilicose


Sono giorni che lo dico. Non basta cambiare, bisogna proprio buttare via l’immondizia per ripartire. E se non si vuole ripartire, nessun problema. Per i maschietti ci sono i semafori a Pechino. Con il traffico e l’inquinamento che c’è si faranno soldi a palate lavando i vetri delle macchine. Per le donne la scelta è ancora più ampia: le vecchie e le racchie troveranno facilmente occupazione nel settore “cambio pannoloni a vecchiacci cacasotto cinesi”, mentre quelle giovani e belle (non superiori ai 22 anni che a queste cose in Asia ci tengono) non avranno difficoltà a impiegarsi nei vari centri di massaggio di Pechino dove i cinesi non vedono l’ora di restituire alle italiane le attenzioni che gli italiani hanno riservato alle loro fidanzate.

Ciò detto, veniamo a noi. Lo stesso governo che fino a qualche tempo fa incitava all’evasione fiscale, oggi impernia la sua manovra strutturale sul recupero dell’evasione. Della serie: evasore, prima ti coccolo per farmi eleggere, poi quando la merda arriva al naso, scarico la colpa su di te.
Non funziona brutte merde rincitrullite. Credete veramente che ci siamo bevuti il cervello dopo averlo frullato? La colpa principale è e rimane dell’intera classe dirigente di questo paese (non riesco più a dire “del nostro paese”, non mi ci ritrovo). Maggioranza, opposizione e antiberlusconiani di professione hanno capito che i loro privilegi dipendevano dallo status quo e tutti, senza eccezione, si sono adoperati per mantenerlo. Leggi elettorali, leggi ad personam ed ad aziendam, depenalizzazioni, spesa pubblica utilizzata per gestire il consenso, condoni fiscali, prescrizioni, ore e ore di dibattiti parlamentari incentrati sulla fica di Ruby.
Fosse per me, ci sarebbe la corda, altro che le elezioni. L’unico sistema per ripulire l’ambiente e consentire alle energie sane di esprimersi, finalmente.

In tempi di guerra, comunque, una bella impiccagione non si nega a nessuno. La classe dirigente ha le sue colpe e per queste pagherà. Quanto? Dipende dalle palle degli italiani, quelle specie di arachidi che tintinnano cupamente nella borsetta rinsecchita.
Per voi, cari amichetti evasori, su queste pagine la corda la invochiamo da tempo. No multe, no carcere, ma corda, corda, corda.

Per i politicamente corretti dal mignolo alzato sempre disposti a perdonare tutti nel segreto terrore di essere incolpati a loro volta, vorrei che, cortesemente, perdessero 10 minuti del loro prezioso tempo, magari sottraendolo all’indignazione sterile delle paginette di facebook, per leggere questo allegro rapporto del dipartimento delle finanze della repubblica italiana. 21 pagine. Leggete e piangete. Si tratta delle Analisi statistiche sulle Dichiarazioni 2010 – Anno d’imposta 2009.

Per chi non ha proprio tempo, propongo un agile riassunto tratto da questa pagina:

Le dichiarazioni presentate
Sono 41,5 milioni i contribuenti (0,7% in meno rispetto al 2008) che hanno provveduto all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari per via diretta attraverso Unico e 730 e indirettamente con la dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770). [...]
Reddito complessivo dichiarato
Ammonta a 783 miliardi di euro il reddito complessivo dichiarato che risulta invariato, quindi, rispetto all’anno precedente. [...]

Valore medio dell’imposta Irpef
Il valore medio dell’imposta netta Irpef, sempre stando alle rilevazioni del bollettino del Dipartimento delle Finanze, si situa su 4.720 euro (contro i 4.700 del 2008) e 31 milioni, pari al 75 % del totale, sono i contribuenti che la dichiarano. 10,5 milioni sono invece coloro che hanno una imposta pari a zero. In questo ultimo caso si tratta di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione ovvero la cui imposta lorda si azzera grazie alle detrazioni previste dall’ordinamento tributario. [...]

Classi di reddito e tipologia di contribuenti
[...] il 58,8% sono lavoratori dipendenti, il 27,5% pensionati e il rimanente 13,7% sono contribuenti che dichiarano altri tipi di reddito. Rispetto al 2008 poi è aumentata la quota percentuale di dipendenti (+0,8%) e di pensionati (+1,5%), mentre sono diminuiti i contribuenti che dichiarano altri tipi di reddito (-2,3%).

58,8+27,5=86,3. C’è altro da dire?
Notai, medici, avvocati, commercianti, tutti ficcati stretti stretti in quel restante 13,7%. Per fortuna che per queste categorie il nostro stato sociale fornisce esenzione ticket, tasse scolastiche ridotte, priorità nell’assegnazione degli alloggi popolari e, in qualche regione fortunata (la Campania ad esempio), il reddito di cittadinanza.

Vedete, cari italiani dalle palle grosse come i noccioli di olive di Gaeta, qui c’è un bel po’ di gente che vive alle nostre spalle, come il simpaticissimo Gianbattista che viene pure a sfotterci su MC. Non si può salvare capra e cavoli. Quando la nave affonda il posto sulle scialuppe non basta mai per tutti. Qualcuno deve affogare. E quando dico affogare non parlo delle dichiarazioni dei redditi pubbliche, quella è solo una cazzatella perquaqquaraquà, non parlo delle manette agli evasori che posto in carcere non ce n’è per metterli tutti, parlo di una sana ed ecologica impiccagione. Corda in pura canapa, sapone di Marsiglia disciolto in acqua corrente, palchetto e struttura in legno profumato. Riciclabile, naturale, a la page.

I signori Gianbattista, insieme ai loro amichetti che li hanno protetti fino ad ieri, si sono mangiati una nazione, le nostre pensioni, i nostri ospedali, le nostre scuole, il nostro futuro e, quel che è peggio, quello dei nostri bambini. Il perdono è un lusso per ricchi. A noi, che abbiamo le pezze al culo, rimane solo la vendetta. Giusto per dare un senso a quei due piselli che portiamo appesi in mezzo alle gambe.

Abbiate il coraggio di tirare fuori la rabbia che avete in corpo. Dimenticate il perbenismo e dichiarate guerra all’Italia, agli italiani, alla merda che tutti ci portiamo dentro. C’è tempo per le medicine omeopatiche e tempo per il fuoco. Ora ci vuole il fuoco. Se no, prendetevi la pilloletta omeopatica del cazzo e crepate come le bestie. Me ne fotto!

http://www.mentecritica.net/default-italia-70-giorni-al-fallimento-al-capestro-gli-evasori/informazione/cronache-italiane/dellefragilicose/21239/

WikiLeaks, l'Italia svelata. Il data base dei cablogrammi segreti.


Il 28 novembre WikiLeaks, il sito fondato da Julian Assange nato per portare alla luce documenti segreti, ha iniziato la pubblicazione di 251287 dispacci della diplomazia statunitense, inviati da circa 250 ambasciate e consolati in giro per il mondo. Circa tremila di questi riguardano l'Italia e saranno pubblicati sul sito di WikiLeaks nelle prossime settimane. Su queste pagine li renderemo disponibili e ricercabili, organizzati per data e traducendo le parti più rilevanti per il nostro paese. Ecco i primi pubblicati in forma integrale

Visualizza gli ultimi dispacci pubblicati

CODICEDATACLASSIFICAZIONEFONTE
08ROME153017/12/2008

SECRET

Embassy Rome

Nucleare Iran: "Italia chiede più pressione"

08ROME133705/11/2008

CONFIDENTIAL

Embassy Rome

I "primi segni di vita" del governo Berlusconi sulla proprietà intellettuale

08TRIPOLI68803/09/2008

UNCLASSIFIED//FOR OFFICIAL USE ONLY

Embassy Tripoli

Accordo Italia-Libia: "Per Tripoli solo un accordo economico"

07ROME29012/02/2007

UNCLASSIFIED//FOR OFFICIAL USE ONLY

Embassy Rome

Trattato Acta, l'Italia voleva trattare al di fuori della commissione

06ROME320501/12/2006

UNCLASSIFIED//FOR OFFICIAL USE ONLY

Embassy Rome

Il trattato Acta e la partecipazione italiana

10TRIPOLI13717/02/2010

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

L'Italia, la Libia e il caso dei visti svizzeri

09TRIPOLI88603/11/2009

SECRET//NOFORN

Embassy Tripoli

Le armi chimiche libiche "mezzo di contrattazione" per Tripoli

09TRIPOLI63705/08/2009

CONFIDENTIAL//NOFORN

Embassy Tripoli

L'Unhcr: "Respingimenti, Italia viola diritti umani dei migranti"

09TRIPOLI49218/06/2009

CONFIDENTIAL//NOFORN

Embassy Tripoli

Gheddafi a Roma: cortisone a Berlusconi per accoglierlo

09TRIPOLI39114/05/2009

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

Gli immigrati respinti e i centri di accoglienza libici

09TRIPOLI15517/02/2009

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

"Difficili controlli su clandestini per corruzione e nepotismo di Tripoli"

08TRIPOLI38212/05/2008

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

Immigrazione clandestina, la Libia: "Noi siamo vittime"

08TRIPOLI23017/03/2008

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

L'intransigenza di Intesa per la Wahda Bank

07TRIPOLI94907/11/2007

CONFIDENTIAL

Embassy Tripoli

L'ambasciatore italiano a Tripoli: "Alla Libia manca visione strategica"

09NAPLES6915/06/2009

CONFIDENTIAL

Consulate Naples

Il ponte sullo Stretto piace alla Mafia

08NAPLES9602/12/2008

CONFIDENTIAL

Consulate Naples

"La Calabria in mano di racket e spacciatori"

08NAPLES3806/06/2008

CONFIDENTIAL

Consulate Naples

"I politici non combattono la mafia" /2

08NAPLES3706/06/2008

CONFIDENTIAL

Consulate Naples

"I politici non combattono la mafia" /1

07NAPLES12906/12/2007

UNCLASSIFIED//FOR OFFICIAL USE ONLY

Consulate Naples

La lotta alla mafia e i pochi progressi contro camorra e 'ndrangheta

09MOSCOW254107/10/2009

CONFIDENTIAL

Embassy Moscow

Il ritratto di Gazprom: "Inefficiente e corrotta"



Il Cavaliere anti-evasione Accusato di frode fiscale per 16 milioni. - di Antonella Mascali




Il governo vuole la galera per i maxi-evasori. Berlusconi sposa l'iniziativa. Anche perché i suoi guai giudiziari (i pm gli contestano frodi milionarie) sono ben protetti dalle solite leggi ad personam.

L’ultima trovata del governo Berlusconi sul carcere (presunto) per evasori da 3 milioni in su è surreale: arriva dal premier imputato a Milano per diverse frodi fiscali. Si è salvato dalla condanna per falso in bilancio solo grazie a una delle leggi ad personam. Ma consapevole che, per quanto lo riguarda, la prescrizione è dietro l’angolo, si trasforma nel presidente manettaro.

Il 26 settembre riprende il processo “Mediaset-diritti tv”, Silvio Berlusconi è imputato di frode fiscale. La procura ipotizza costi gonfiati per l’acquisto di film e accantonamento di fondi neri all’estero. Grazie a una legge ad hoc sulla riduzione dei tempi di prescrizione (ex-Cirielli), però, sono state azzerate la frode fiscale per 120 miliardi di lire e l’appropriazione indebita per 276 milioni di dollari, fino al 1999. Restano le contestazioni fino al 2003. Il processo non arriverà a sentenza definitiva: la prescrizione è prevista ad aprile 2013. Senza ex-Cirielli sarebbe scattata nel 2020. Secondo i pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro l’attività illecita sarebbe proseguita almeno fino al 2009.

Tant’è che si trova in fase di udienza preliminare un’altra indagine fotocopia, “Mediatrade-Rti”, che ipotizza, a partire dal 2002 (solo per problemi di prescrizione) una compravendita gonfiata di diritti tv (45% di “cresta”). Imputati Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio, il presidente di MediasetFedele Confalonieri, manager della società e Farouk Agrama, produttore cinematografico. A lui nell’ottobre 2005 la Procura di Milano ha sequestrato in Svizzera 100 milioni di euro sui conti della “Wiltshire Trading” di Hong Kong. Soldi che, secondo l’accusa, sarebbero anche di Berlusconi perché ritengono Agrama un socio occulto. Al premier i magistrati contestano un’appropriazione indebita da 34 milioni di dollari, fino al 2006 e un’evasione fiscale da 8 milioni di euro per fatti fino al 30 settembre 2009. Dunque nel pieno delle sue funzioni di premier. Il 4 aprile, De Pasquale davanti al giudice Maria Vicidomini ha chiesto il rinvio a giudizio per gli 11 imputati. Riferendosi alla frode fiscale, ha detto: “Per quanto ne so, potrebbe essere ancora in corso”. E ancora: “Berlusconi agì da socio occulto di Frank Agrama, intermediario dei diritti tv con le major, anche quando era presidente del Consiglio”. La decisione del gip è attesa per il 18 ottobre.

Uno stralcio dell’inchiesta Mediatrade è finito a Roma. Il premier è accusato di frode fiscale: avrebbe concorso a un’evasione fiscale da 16 milioni di euro con false fatturazioni per 200 milioni. Il giochino è lo stesso preso di mira dai pm di Milano: la triangolazione su società estere per acquistare i diritti dei film, gonfiando i costi. I fatti, in questo caso, sia per Silvio Berlusconi che per gli altri imputati, si riferiscono esclusivamente al 2003-2004, periodo in cui la controllata di Fininvest, Rti, aveva sede legale nella capitale. Il Cavaliere e gli altri 9 indagati , tra i quali il figlio Pier Silvio, avevano ricevuto l’invito a comparire per il 26 ottobre scorso, ma non si sono presentati.

Secondo i pm romani Pierfilippo Laviani e Barbara Sargenti, Silvio Berlusconi sarebbe stato il regista delle triangolazioni con il produttore Agrama. Si legge nel disatteso invito a comparire che Berlusconi avrebbe concorso nella frode fiscale “in qualità di azionista di riferimento – per il tramite di Fininvest Spa – di Mediaset Spa (di cui Fininvest possedeva oltre il 50% del capitale sociale nel periodo 2003 e 2004), a sua volta società controllante al 100% di RTI Spa, facendo giungere alle società controllate direttive che confermassero il mantenimento delle relazioni d’affari preesistenti con Frank Agrama nella fittizia intermediazione per l’acquisto dei diritti di sfruttamento di prodotti cinematografici e televisivi”. Berlusconi e i co-indagati, però, possono stare tranquilli, la prescrizione del filone romano è prevista per una parte nell’aprile 2012 e per un’altra nell’aprile 2013.

Berlusconi è abituato a farla franca. Con la sua legge che ha depenalizzato il falso in bilancio, per esempio, è stato assolto al processo milanese All Iberian 2 perché “il fatto non costituisce più reato”, ma i conti erano truccati per 1.500 miliardi di lire. E per non far correre alla Mondadori alcun rischio di perdere in Cassazione un vecchio contenzioso fiscale da 400 miliardi di lire con l’Agenzia delle Entrate, il premier l’anno scorso ha fatto approvare una norma ad hoc per sanare la posizione pagando il 5%.