venerdì 11 giugno 2021

I miserabili. - Gianfranco Zucchelli

 


Noi siamo noi……voi (parenti delle vittime) non siete un cazzo…..

Aperta parentesi. Ho sempre invidiato chi ha frequentato un corso di laurea, se poi questo corso è stato fatto in alcune università prestigiose tipo la Bocconi di Milano o L'Alma Mater Studiorum di Bologna…chapeau! Senza fare nomi , ma solo cognomi, pare che Berlusconi e Prodi, abbiano frequentato queste prestigiose università o comunque qualcosa di simile. Chiusa parentesi.

Questi due signori che vengono definiti cavaliere e professore, hanno a suo tempo sottoscritto un accordo con i Benetton, per la gestione di qualche migliaio di km di autostrade.

Autostrade costruite e finanziate dai comuni cittadini. Questo accordo è stato “SECRETATO”, perché tu cittadino coglione che le hai pagate, non devi sapere che tipo di contratto è stato stipulato.

Tu, cittadino coglione, cornuto e mazziato devi pagare e basta.
E fin qui tutto normale in uno stato di merda.

Poi c’è il crollo di un ponte che per taluni è una fatalità, quando relazione tecniche di università d’ingegneria di Zurigo- Milano e Genova, mettono nero su bianco che il ponte è a rischio crollo e quindi è una tragedia annunciata.

Ma chi doveva controllare (lo stato ) è stato ben oleato con tangenti, mazzette, pagando partiti di dx-sx-centro mentre i media cartacei e catodici venivano addolciti con spot pubblicitari sui canali rai (giri d’italia di ciclismo) sky (documentari sull’ambiente e sul bel paese) mentre ad alcuni giornali (repubblica e corriere) venivano finanziate le kermesse di tre giorni dove sfilavano soloni universitari che raccontavano balle (più erano grosse e più veniva aumentato il gettone di presenza).
Insomma per anni ci hanno raccontato balle galattiche.

Poi arriva un coglione di ministro, straccione, puzzolente e per di più 5 stelle, che ha l’ardire di scoperchiare il merdaio racchiuso nei verbali, dove si evince che i Benetton avevano carta bianca sulla gestione e manutenzione delle autostrade, ovvero ricavi miliardari garantiti, mentre la manutenzione era un optional.

Inutile dire che è stato silurato.......

Il crollo del ponte evidenzia tutto questo, ma…….a distanza di quasi tre anni, la magistratura procede con i piedi di piombo, perché dall’altra parte si sono schierati fior di avvocati che dopo aver letto i contratti a suo tempo sottoscritti fra Berlusconi&Prodi e i Benetton, in base alle clausole a suo tempo firmate, questi ultimi - pur avendo sulla coscienza 43 anime innocenti - sono dalla parte della ragione. Ma non solo.
Tu stato che hai concesso le autostrade ai Benetton (ripeto con contratti secretati) e dopo che questi le hanno ridotte a trincee, se vuoi entrare in possesso, devi pagare 2.4 miliardi di euro come indennizzo. Siamo fantastici.

I morti e parenti delle vittime? Loro non sono un cazzo, mentre io sono io……Ma per cortesia non ditelo in giro, perchè potreste disturbare le trattative in corso.....

Gianfranco Zucchelli su FB

Voglio entrare a far parte della politica. -

 

Voglio entrare a far parte della politica.
Tanto basta farsi eleggere da delinquenti e mafiosi, promettere ogni bene ma solo a parole;
voglio corrompere e farmi corrompere,
voglio fare una vita lussuosa con soldi guadagnati illegalmente, tanto, male che mi vada, mi beccherei i domiciliari ed il vitalizio per me e per i miei posteri fino alla settima generazione ed oltre;
voglio frodare il fisco mentre sono un Pdc, senza temere di essere messo alla gogna dai mass-media e nello stesso tempo propormi per una carica ambiziosa al Quirinale...

Posso farcela...

Ah, no?

C'è già qualcuno che mi ha preceduto?

DISDETTA!


Cetta

I piromani pompieri. - Marco Travaglio

 

L’altroieri il Corriere, che non fa neanche capoluogo, ha dichiarato guerra alla Germania (“Non è l’ora di prediche tedesche”) perché l’ex ministro Schäuble s’era permesso di criticare il governo italiano: ci fosse ancora Conte, benissimo; ma Draghi non si deve neppure nominarlo, se non con molta saliva. La Germania al momento non pare essersene accorta, ma vi terremo aggiornati. Ieri, poi, sono scesi in campo Massimo Franco e Stefano Folli, che viaggiano sempre in coppia come Ric e Gian, rispettivamente su Corriere e Rep. Il celebre duo, dopo aver puntellato e turibolato ogni governo che Dio mandasse in terra fino al 2018, cioè finché l’Italia finì sull’orlo della bancarotta, scoprì poi un’improvvisa vocazione guevarista e tupamara, bombardando il Conte-1 e il Conte-2 prima e dopo i pasti. Sempre sulle barricate, Max&Ste sparavano coi fuciletti a tappo sui “populisti” votati per sbaglio dagli elettori. Da fan sfegatati della “stabilità” purchessia, foss’anche per imbalsamare la mummia di B. a Palazzo Chigi, divennero scalmanati fedayyìn dell’instabilità. Non passava giorno senza che incitassero il loro piede di porco a scardinare il Conte-2 nel bel mezzo della pandemia e del Recovery. I loro mantra erano il Mes e gli inesistenti allarmi Ue per il Pnrr mal scritto, in ritardo, anti-Parlamento, senza governance, con governance ma con troppi tecnici (ben 300).

Poi arrivò Draghi, se ne fregò del Mes, copiò con qualche peggioramento il Pnrr, lo presentò in zona Cesarini, lasciò ben un’ora e un quarto al Parlamento per esaminarlo, varò una governance con 550 tecnici. E Gianni e Pinotto zitti e mosca. Riposta la kefiah nel cassetto, hanno rispolverato l’uniforme da pompieri. E la parola d’ordine pre-2018: nessuno tocchi il governo. Una vena di malinconia però increspa le loro maschere gaudenti: Conte ancora primeggia nei sondaggi e osa addirittura parlare. Folli non si dà pace: “Il ritorno in tv di Conte è stato commentato in modo negativo” (ne ha parlato col suo riportino) e non ha più “esercito” (e allora di che ti preoccupi?). Non solo “ha ripreso a parlare”, cosa già vergognosa in sé. Ma – quel che è più grave – ha “ripetuto formule ormai consunte del grillismo”: in effetti è bizzarro che il leader dei 5Stelle parli come un 5Stelle. Il pompierino Franco è, se possibile, ancor più affranto. Ha notato in Conte uno “smarcamento” da Draghi, e questo è già brutto. Poi ha scorto nel M5S una pericolosa “nostalgia di Palazzo Chigi”: in democrazia, nulla è più riprovevole del partito di maggioranza relativa che pretende financo di guidare il governo. Se chi prende il 33% dei voti s’illude di governare al posto di chi non ne ha mai preso uno, dove andremo a finire.

ILFQ.

AstraZeneca, verso l’esclusione per chi ha meno di 60 anni. Per la terza dose si punta su Pfizer. - Nicola Barone

 

Per la probabile terza dose nei prossimi mesi l’opzione è per Pfizer, destinata principalmente ad anziani e fragili.

Sono in arrivo nuove prescrizioni del Comitato tecnico sull’utilizzo di AstraZeneca nelle fasce più giovani, a seguito dei dubbi tra gli esperti motivati dagli effetti avversi. Il mostrarsi di eventi trombotici in alcune giovani donne con un rischio trascurabile di conseguenze importanti anche nel caso di malattia severa da Covid-19 (e contemporanea disponibilità di altri vaccini) rende plausibile una raccomandazione all’uso del vaccino anglo-svedese verosimilmente solo per chi ha più di 60 anni. Resta aperto il dibattito sulla possibilità di somministrare una dose diversa (cosiddetta ’eterologa’) agli under 60 che hanno ricevuto la prima con Astrazeneca e sulla valutazione dei tempi del richiamo.

Aifa: 1 caso trombosi ogni 100milioni dosi AstraZeneca.

Il quinto Rapporto di Farmacovigilanza dell’Aifa sui vaccini Covid-19, ad ogni modo, segnala che i casi di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria di AstraZeneca sono in linea con quanto osservato a livello europeo: 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso è stato segnalato dopo la seconda dose: è quanto rileva.

Open Day tra conferme e rimodulazioni.

Anche se in Italia il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, le Regioni da Nord a Sud si sono mosse ognuna per conto proprio. Alcune hanno già adottato una linea di cautela dopo i casi critici, annullando o rivedendo i frequentatissimi Open Day già programmati. In corsa si ripiegherà su Pfizer e Moderna alla “serata vaccini” organizzata dalla Asl Napoli 2 Nord, competente sul territorio di 32 Comuni comprese le isole di Ischia e Procida, malgrado due giorni fa fosse stata annunciata la somministrazione di AstraZeneca. In Sicilia invece torna da oggi a domenica 13 giugno l’iniziativa per i cittadini dai 18 anni in su, privi di fragilità, che potranno vaccinarsi su base volontaria senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson & Johnson. Nel Lazio sono aperte da ieri le prenotazioni per un open week over 18 Astrazeneca con vaccinazioni da oggi a domenica 13 giugno con ticket virtuale su app Ufirst. Sempre meno, in Abruzzo, gli Open Day per i vaccini contro il Covid-19, ma per questioni organizzative e logistiche.

Chi ha già detto no.

In Friuli Venezia Giulia, ha ricordato il presidente Massimiliano Fedriga, non sono stati organizzati “Astra-day” dedicati ai giovani, e Luca Zaia, presidente del Veneto, ha rivendicato la scelta della sua regione di non somministrare più i vaccini a vettore virale (Astrazeneca e J&J) sotto i 60 anni. Nelle Marche non ci sono stati Astra Day per i giovani: la scorsa settimana la Regione ha organizzato dei Vax Day per i maturandi ma con il vaccino Pfizer, mentre in Puglia da tempo non si fanno più prime dosi con AstraZeneca, ma solo seconde, perchè ci sono oltre 300mila richiami da fare. La Sardegna prosegue sulla strada già intrapresa: non utilizzare AstraZeneca fuori dalle fasce d’età previste, nemmeno in occasione degli Astra Day che sono stati dedicati, nell’Isola, alla somministrazione di seconde dosi per il personale scolastico che sarà impegnato negli esami di maturità.

I numeri sulle complicanze gravi.

Per non correre rischi gratuiti, stando alle voci delle ultime ore, si potrebbero imporre dei limiti di non fattibilità persino sotto i 30 o i 40 anni. «Sulla base dei dati pubblicati su Science ad aprile riferiti al Regno Unito, è emerso che il rischio di complicazioni gravi di questo vaccino, come la trombosi associata a trombocitopenia, tra i 20 e 29 anni era di 1,1 per 100.000, mentre il rischio di avere una forma grave di Covid per quella fascia d’età va da 0,8 a 6,9 per 100.000», ha spiegato l’immunologo Giuseppe Remuzzi. Ecco perché l’Ema, continua, «ha scelto di non sconsigliare le somministrazioni per genere o fasce d’eta’, lasciando la decisione ai singoli Stati, in base alle loro esigenze».

Per la terza dose si punta su Pfizer.

Quanto a una assai probabile terza dose nei prossimi mesi l’opzione sarà per Pfizer, in base a quanto risulta a Repubblica. Destinatari saranno principalmente coloro che rischiano di più venendo in contatto con il coronavirus, magari nel frattempo mutato, dunque le persone dai 60-65 in su e i fragili per motivi di salute. In seconda battuta operatori sanitari e forze dell’ordine.

IlSole24Ore