lunedì 7 dicembre 2020

“Abusi, eletto Fd’I disse di non parlarne”. - Lucio Musolino

 

Reggio Calabria - Il capogruppo Ripepi si autosospende. E Report: “Latina, soldi portati in Svizzera”.

Il pastore Massimo Ripepi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Reggio Calabria e guida spirituale della comunità religiosa della Chiesa cristiana “Pace”, avrebbe dissuaso due genitori dal denunciare le violenze sessuali subite dalla figlia minorenne. È quanto emerge da un decreto del Tribunale dei minori che ha revocato la responsabilità genitoriale ai due coniugi, affidando la bambina ai servizi sociali. Lo stesso decreto è stato trasmesso alla Procura di Reggio Calabria che è stata informata della vicenda, iniziata mesi fa quando la madre è stata ricoverata in ospedale.

Non potendo la figlia essere accudita dal padre, i due genitori si erano rivolti “in cerca di aiuto al pastore Massimo Ripepi”. L’esponente di Fratelli d’Italia, non indagato, stando a quanto si legge nel decreto avrebbe invitato i due genitori ad affidare la piccola alla “nonna e ciò malgrado tutti fossero a conoscenza del fatto che quest’ultima vivesse con il figlio, in passato condannato per violenza sessuale su minori”.

Così è andata. Ma una volta tornata a casa, la bambina ha raccontato alla madre i “particolari raccapriccianti degli abusi” subiti e lo zio, a giugno, è stato arrestato. Poco prima i due genitori erano tornati dal pastore Ripepi, “venendo però dissuasi dal denunciare”. La madre della piccola, infatti, “veniva messa in guardia dal Ripepi dal rischio di provocare, con una denuncia, il suicidio del fratello (lo zio, ndr), del cui sangue sarebbe stata ‘responsabile davanti a Dio’”. La bambina, allora, si è confidata con i coetanei e ciò ha suscitato quelle che i giudici definiscono “le ire del Ripepi” nei confronti della donna “rimproverata di essere una ‘madre di merda’ perché incapace di far stare zitta la figlia”. “È una vicenda che suscita orrore e sgomento” per i consiglieri di centrosinistra che hanno chiesto a Fratelli d’Italia una “presa di posizione” e allo stesso Ripepi “le dimissioni immediate per indegnità dal consiglio comunale”.

Mentre si è autosospeso dal partito “dopo un colloquio con i vertici di Fratelli d’Italia”, Ripepi non fa passi indietro al Comune dove guida la commissione Vigilanza. Per il pastore, la madre della bambina, “in preda alla disperazione, ha fatto di tutto per cercare un capro espiatorio su cui scaricare sue esclusive responsabilità”. “La madre – dice – si è messa alla ricerca di persone che potessero aiutarla a riavere l’affidamento della figlia, sostenendo che fossi stato io a sconsigliarla di rivolgersi all’autorità giudiziaria”. Secondo la sua versione, Ripepi le aveva detto “di decidere lei liberamente cosa fare. Di questo ho già da tempo informato il pubblico ministero procedente”.

I guai di Fratelli d’Italia non finiscono qui. “Non posso conoscere tutti i candidati. Faccio un appello: inquirenti, fateci sapere”, dice Giorgia Meloni in un’intervista che andrà oggi in onda su Report. La trasmissione di Rai3 ha approfondito la situazione di Latina, fondata da Benito Mussolini e roccaforte del partito. L’uomo chiave è Pasquale Maietta, commercialista, già presidente del Latina Calcio, ex tesoriere del gruppo FdI alla Camera, ora autosospeso. Considerato vicino ad ambienti della criminalità locale di origine sinti, è accusato di aver messo in piedi una rete di evasione e riciclaggio da oltre 200 milioni di euro. La “rete” del riciclaggio arrivava fino in Svizzera e, per la Procura di Latina, sarebbe stata gestita da Max Spiess, figlio dell’avvocato di Licio Gelli.

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Ma mi faccia il piacere. - Marco Travaglio

 

Cervelli arruginiti. “Il magazzino dei vaccini. Alla periferia di Roma. Un capannone arruginito circondato da rifiuti tossici. E’ il deposito del Ministero riservato a stoccare i farmaci contro le pandemie… Arcuri e Speranza: il governo ha ordinato milioni di dosi di vaccini, ma secondo le rigorose procedure di attivazione della scorta nazionale di antidoti aggiornate lo scorso luglio, ogni movimentazione dovrà essere gestita dal fatiscente deposito sulla Tiburtina” (Espresso, inchiesta di 8 pagine, 6.12). “Come annunciato dal commissario Arcuri, i vaccini contro il Covid saranno stoccati ed immagazzinati nell’Aeroporto militare di Pratica di Mare, alle porte di Roma… dove saranno conservati in frigoriferi speciali” (Repubblica.it, 6.12). E vabbè, dài, se non è la Tiburtina è Pratica di Mare (a 45 km di distanza): otto pagine di Espresso da buttare, che sarà mai.

Severa autocritica. “Continuano a chiamarla emergenza… Chiamiamola con il giusto nome: incompetenza. Il Presidente del Consiglio continua a fare conferenze a reti unificate senza contraddittorio, ignorando l’esistenza del Parlamento e omettendo di usare l’unica parola che dovrebbe pronunciare: scusateci” (Guido Bertolaso, autocandidato a sindaco di Roma, Facebook, 4.12). Mi sa che ce l’ha ancora con B. e con il suo capo della Protezione civile per i disastri a L’Aquila e alla Maddalena.

Mes in scena. “Il prestito del Mes significherebbe per l’Italia avere a disposizione 37 miliardi. L’Italia risparmierebbe 7 miliardi di interessi nell’arco di un decennio” (Stampa, 6.12). Ma che dico 7 in un anno? 70 in un secolo! 700 in un millennio! E una batteria di pentole antiaderenti per i primi dieci!

L’Einstein al pesto. “Riteniamo che tra una Regione gialla e un’altra gialla ci si debba poter spostare visto che il virus circola in egual modo, in base al principio dei vasi comunicanti” (Giovanni Toti, ex FI ora leader di Cambiamo!, presidente Regione Liguria, conferenza stampa, 30.11). Più che altro, dei nasi comunicanti.

La parola all’esperto. “Non mancano soldi dall’Ue. É solo che li sprechiamo” (Roberto Formigoni, condannato a 5 anni e 10 mesi per 6 milioni di tangenti, Libero, 6.12). Giusto: per non sprecarli, diamoli a lui.

Babbeo Natale. “Il mio obiettivo è garantire un Natale sereno agli italiani: spero che nessuno rubi il sogno del Natale ai bambini!” (Matteo Salvini, segretario Lega, Caffè della domenica, Radio 24, 28.11). Già allertato il Telefono Azzurro.

L’insaputa. “Ero in cella ma mia madre non lo sa” (Giuseppe Scopelliti, ex presidente FI della Calabria, condannato a 4 anni e 7 mesi per bilanci falsi, Giornale, 3.12). Si spera che lo sappiano almeno gli elettori.

Acidità di stomaco. “Renzi è meno pavido e irresoluto di chi vorrebbe spingerlo avanti, vale a dire i tanti suoi ex-compagni di strada del Pd che non ne possono più di Conte e dei grillini (se potessero li scioglierebbero nell’acido)…” (Ugo Magri, Huffington Post, 29.11). Ma dire “sciogliere nell’acido” non era un’offesa sanguinosa a Lucia Annibali che faceva insorgere tutti i meglio politici e giornalisti del bigoncio? Ah no, dipende da chi lo dice.

Lacerocontuso. “Joe Biden 46° presidente degli Stati Uniti! Si apre una nuova pagina per gli Usa e per il mondo. Coesione, non lacerazione” (Piero Fassino, deputato Pd, 7.11). “Joe Biden scivola e si frattura un piede giocando col cane” (Repubblica, 29.11). Forza Joe, poteva pure andarti peggio.

Silvio ci manchi. “Io spero che la leadership di Berlusconi nel centrodestra torni ad essere salda” (Enzo Amendola, ministro Pd Affari Europei, La Stampa, 6.12). É quel che dicono anche le Olgettine.

L’ideona. “A Rebibbia il Covid ha chiuso in cella la speranza di riscatto. Visite ai familiari bloccate da marzo, contatti col mondo esterno inesistenti. Ma la politica non fa niente” (Domani, 6.12). Invece di riaprire le carceri ai colloqui e moltiplicare i contagi: vergogna.

Sua Altezza. “L’attuale classe politica non è all’altezza di governare” (Sabino Cassese, giudice emerito della Consulta, Domani, 5.12). A proposito di altezza: com’era quella dello “stato di emergenza senza più emergenza”?

Schifezze. “Gad Lerner ha scritto un pezzo in difesa della salute dei detenuti. E dove l’ha fatto? Sulla schifezza nelle mani di Travaglio. Perchè scrive sulla Gazzetta della Tortura” (Andrea Marcenaro, Foglio, 2.12). Levategli il fiasco.

I rutti di Lannutti. “Se cade il governo? Non m’importa nulla” (Elio Lannutti, senatore M5S, Corriere della sera, 5.12). Anzi, gli effetti potrebbero essere positivi: si torna a votare e Lannutti non viene rieletto.

Programmi di evasione. “Il peggior modo di usare i milioni del Recovery Fund è quello di investire nella costruzione di nuove carceri” (Patrizio Gonella, manifesto, 3.12). Molto meglio comprare lime, seghetti e lenzuola già annodate.

Il titolo della settimana/1. “Quando gli parlano di Conte, Zingaretti pensa alla palude” (Foglio, 5.12). Quella dei vaccini antinfluenzali nel Lazio.

Il titolo della settimana/2. “Il reddito di cittadinanza finanzia il terrorismo” (Libero, 3.12). A botte di 500 euro al mese.

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