martedì 19 ottobre 2021

Spottone! Renzi e Berlusconi uniti da un comune senso della politica.

 

La notizia è pubblica, Renzi fa asse con FI.

Non che la notizia risulti un fulmine a ciel sereno, poichè è da tempo immemorabile che Renzi corteggia ed imita Berlusconi del quale è un fan devoto, ed ora il suo sogno si avvera.

Con l'appoggio di Davide Faraone, esponente del partito renziano in Sicilia, Renzi incontra Miccichè, esponente del partito berlusconiano in Sicilia,  e concorda l'unione di Iv e FI in un unico partito da presentare alle prossime elezioni.

Durante il suo mandato da presidente del consiglio, Renzi non ha mai nascosto di essere un personaggio di destra più che di sinistra.

Non dobbiamo dimenticare il famoso patto del Nazareno: 

"accordo politico siglato fra il segretario del Partito DemocraticoMatteo Renzi, e il presidente di Forza ItaliaSilvio Berlusconi, il 18 gennaio 2014[1] con gli obiettivi di procedere a una serie di riforme fra cui quella del titolo V della parte II della Costituzione, la trasformazione del Senato in "Camera delle autonomie" e l'approvazione di una nuova legge elettorale.[2] Il nome attribuito all'accordo deriva, per metonimia, dal toponimo del largo del Nazareno a Roma, nei cui pressi si trova la sede del Partito Democratico, luogo dove si svolse il primo incontro dichiarato fra i due leader (wiky)."

E l'incontro di Renzi con Verdini in carcere e con Mancini all'autogrill, forse, erano semplici avvisaglie di qualcosa che stava per verificarsi.

Ed immaginare due personaggi in cerca d'autore messi insieme dal un comune senso della politica più impura, incute nausea e incertezza.

E' proprio vero, la Politica con la P maiuscola, sinonimo, un tempo, di "arte di governare", utilizzata impropriamente da uomini di non specchiata onestà, è diventata un ricettacolo, guazzabuglio di imbroglioni, traditori, e fancazzisti.

cetta

Lezioni di vita. - Lorenzo Tosa

 

A Castrolibero (Cosenza) accade che un ragazzo di 16 anni massacri di botte uno di 14 e poi confessi tutto ai genitori.
In tanti avrebbero difeso il figlio, coperto, lo avrebbero giustificato oltre ogni evidenza.
Loro, i genitori dell’aggressore no. Hanno fatto una cosa molto più semplice e difficile a un tempo: hanno informato le forze dell’ordine.
Poi hanno spiegato tutto in una lettera di rara dignità e cruda bellezza.
“Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l'autore dell'aggressione al giovane di Castrolibero. E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell'Ordine.
Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. È grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo.
Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto una vita intera guidati dai valori dell'accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità. Valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne”.
Credo che tutti dovremmo dir loro grazie per questo esempio.

Lorenzo Tosa (Fb)


Comportamento encomiabile dei genitori, pentimento e riflessione del ragazzo colpevole si, ma conscio di aver commesso un gesto inqualificabile. c.