martedì 19 ottobre 2021

Lezioni di vita. - Lorenzo Tosa

 

A Castrolibero (Cosenza) accade che un ragazzo di 16 anni massacri di botte uno di 14 e poi confessi tutto ai genitori.
In tanti avrebbero difeso il figlio, coperto, lo avrebbero giustificato oltre ogni evidenza.
Loro, i genitori dell’aggressore no. Hanno fatto una cosa molto più semplice e difficile a un tempo: hanno informato le forze dell’ordine.
Poi hanno spiegato tutto in una lettera di rara dignità e cruda bellezza.
“Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l'autore dell'aggressione al giovane di Castrolibero. E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell'Ordine.
Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. È grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo.
Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto una vita intera guidati dai valori dell'accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità. Valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne”.
Credo che tutti dovremmo dir loro grazie per questo esempio.

Lorenzo Tosa (Fb)


Comportamento encomiabile dei genitori, pentimento e riflessione del ragazzo colpevole si, ma conscio di aver commesso un gesto inqualificabile. c.

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