(ASCA) - Roma, 30 lug - ''Il partito di Forza Italia e' nato su commissione di Cosa Nostra, e' scritto nella sentenza di condanna a nove anni di Marcello Dell'Utri, e la riprova inequivocabile di cio' furono quei 61 seggi su 61 assegnati dall'isola al partito di Arcore alle politiche del 2001. Oggi senza i voti della circoscrizione Sud, e della Sicilia in particolare, il Pdl non sarebbe mai andato al governo per ben quattro volte e l'Udc di Toto' Cuffaro avrebbe gli iscritti di un circolo Acli. La minaccia del Partito del Sud e' un chiaro monito rivolto a Silvio Berlusconi che non sta facendo, evidentemente, quanto promesso in quell'antico patto di cui Marcello Dell'Utri e' stato garante per quasi un ventennio''. A sostenerlo, sul suo blog, e' Antonio Di Pietro.''Il Partito del Sud - continua il presidente dell'Italia dei Valori - e' il segnale che gli accordi politici alla base di Forza Italia in Sicilia sono in discussione. A questo segnale se ne aggiungono altri che potrebbero comunque far parte dello stesso puzzle: la spazzatura di Palermo, l'agitazione della Giunta Lombardo, i messaggi di Riina su mandanti di Stato per le stragi di Capaci e via D'Amelio, le dichiarazioni di Ciancimino jr, la recente condanna a 10 anni e 8 mesi per associazione mafiosa di Mercadante, ex deputato di Fi. E cosi' il Premier promette nuovi soldi alla Sicilia e lo fa ancor prima di spiegare come verranno utilizzati e con quali coperture finanziarie. Evidentemente - osserva Di Pietro - l'importante e' porre l'accento sulla cifra, prima che sulla destinazione e sulla reale disponibilita'.Evidentemente le persone a cui e' rivolto il messaggio ne conoscono la destinazione''.
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